Ormai è chiaro che Angels of Death sia entrato nel vivo della storia e che le vicende di Niades diventino sempre più pregne di approfondimento. Il quarto episodio, intitolato Risvegli, osa ancora di più rispetto ai precedenti.
Flashback!
Fino ad ora la serie ha sempre contenuto riferimenti al passato dei vari personaggi. Grazie a ciò abbiamo iniziato immediatamente a scoprire la storia dei protagonisti comprendendo meglio chi fossero e quali motivazioni li spingessero. Tuttavia, non pensavo avremmo avuto un’intera scena flashback capace di far risaltare ancor di più il conflitto interiore di Kazarion. La lotta contro la Sete Rossa e la Rabbia Nera è un tema estremamente noto a chiunque abbia mai letto una storia sui Blood Angels, ma qui è davvero intrigante vederla legata all’imminente compito di Kazarion.
Come se non bastasse, abbiamo un’apparizione di proporzioni enormi. Dopo il primo episodio che nomina Corbulo e contiene un cameo di Horus nella visione iniziale di Kazarion, Angels of Death ci scaglia addosso l’apparizione di un personaggio importantissimo per il Capitolo. Non me l’aspettavo proprio, mi ha stupito e trovo che il suo comportamento sia estremamente azzeccato. Vorrei quindi commentare meglio il dialogo avvenuto in un’apposita sezione spoiler che, se volete, potete chiudere e oltrepassare senza problemi.
SPOILER (CLICCA PER APRIRE)
Se siete qui è perché volete gli spoileroni! Nessun problema, voglio solo occupare il primo paio di righe con qualcosa che non fosse subito lo spoiler in questione, altrimenti lo so che qualcuno scorre velocemente la pagina facendo cadere l’occhio proprio sullo spoiler che si voleva evitare.
Con tutto il lavoro fatto per Momenti BG 52, conosco davvero bene il personaggio apparso in questo episodio. Mephiston, Capo Bibliotecario dei Blood Angels, mi ha davvero fatto sobbalzare e poi sgranare gli occhi. Il suo comportamento mostra molto bene l’impressione che molti membri del Capitolo si fanno di lui. Un individuo estremamente tetro che talvolta non è nemmeno tale per propria volontà, ma per proprio naturale atteggiamento.
Si mostra in un angolo e poi appare in un altro; studia Kazarion ripercorrendo le sue stesse riflessioni e mostrandogli la verità. Mephiston non è neanche lontanamente un Cappellano, non è una guida spirituale e lui stesso, sebbene abbia sconfitto la Rabbia Nera, deve far fronte ad un’oscurità ancora più grande. È stato d’aiuto solo con pochi individui nel corso della propria vita, ma purtroppo Kazarion non fa parte di questa piccola cerchia. Il nostro caro marine, poco prima di dover entrare nella Deathwatch, ha a che fare con il Mephiston che allontana gran parte dei propri confratelli, quello che mette i brividi persino agli astartes e che parla sempre di Calistarius in terza persona.
Insomma, una breve, ma davvero bella apparizione di un personaggio molto famoso.
Ma non da soli
Dopo questo flashback iniziale, l’episodio alterna i punti di vista di protagonisti e antagonisti permettendoci di conoscere tutti un po’ meglio. Gli antagonisti sono ancora piuttosto misteriosi, ma mi è piaciuto molto il dettaglio della loro comunicazione a distanza totalmente telepatica. Non sappiamo ancora molto su di loro, chissà se saranno personaggi con una storia interessante alle spalle.
Per quanto riguarda i Blood Angels, invece, la loro indagine continua con ulteriori ritrovamenti e riflessioni sul possibile destino del Capitano Orpheo. Mentre si trovano nei tunnel, però, la scena assume un tono totalmente differente per dare spazio alla crescente disputa tra Ancaeus e Kazarion. I due personaggi scontrano le proprie idee ed è bellissimo vedere le loro differenze. Ancaeus è un personaggio che ha visto le proprie ambizioni svanire a causa del senso del dovere. Nonostante volesse continuare sulla strada dell’Apothecarium, si è trovato costretto ad abbandonarla perché il Capitolo aveva bisogno di lui per un altro compito. Quella di Ancaeus non mi appare come una semplice invidia infantile, ma come un’invidia dettata dalla privazione di una strada segnata. Kazarion ha combattuto con valore per diverso tempo e ha ricevuto l’onore di servire nella Deathwatch. Apparentemente facile, no? Uno Space Marine che semplicemente continua su una strada lastricata di onori e promozioni.
La questione, però, non è così facile. Ancaeus ha i propri motivi, eppure non conosce tutta la storia. Anche Kazarion ha affrontato e sta ancora affrontando grandi difficoltà. Tanti potrebbero rispondergli “Come tutti”, ma la sua risposta è disarmante. Sono contento che questa serie riesca subito a mostrarci le fragilità di individui sovrumani come gli Space Marine.
Uno scontro aberrante
Nell’ultima parte dell’episodio, un altro scontro mette ulteriormente in difficoltà i protagonisti. Un nuovo tipo di nemico si abbatte su di loro come se tutti quelli già incontrati non bastassero e le conseguenze sono terribili, sia a livello fisico che spirituale.
La storia di questa serie si fa sempre più tetra, cara gente. Il finale di questo episodio colpisce dritto al cuore. Personalmente non dubito del fatto che, alla fine della storia, i Culti dei Genoraptor saranno sconfitti, ma a quale prezzo?
E voi che ne dite? Avete visto l’episodio? Vi è piaciuto? Sarò felice di discuterne con voi sui social o durante la mia solita programmazione Twitch!