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Angels of Death: Parliamo del primo episodio

Il 25 agosto è stato lanciato il nuovo servizio di Games Workshop chiamato Warhammer+. Tra i contenuti inclusi c’è anche Warhammer TV, il quale ha ricevuto un sito dedicato con serie TV e show legati all’hobby di Warhammer. Angels of Death è una serie che tante persone attendevano da molto tempo e, dopo un’anteprima dei primi sette minuti, è stato finalmente possibile guardare tutto il primo episodio. Ciò ha permesso di iniziare a conoscere meglio la storia e i protagonisti di cui seguiremo le gesta.

Un incipit classico per una realizzazione diversa

Il primo episodio di Angels of Death ha un incipit piuttosto classico. La storia prevede uno scontro tra gli Space Marine dei Blood Angels e i Tiranidi, inoltre il Capitano Orpheo è disperso chissà dove sul pianeta Niades. I Marine e l’equipaggio dell’incrociatore d’attacco Spada di Baal lo stanno cercando mentre tentano anche di trovare un modo di sfuggire alle recenti tempeste Warp che hanno bloccato gli spostamenti della nave.

Con delle simili premesse, si poteva pensare di ricevere qualcosa di fin troppo stereotipato in cui c’è solo fuoco di Requiem e massime imperiali, ma fortunatamente non è stato così. In circa 18 minuti, l’episodio Blood and Duty ci permette di iniziare a conoscere i protagonisti e di comprendere il contesto in cui si trovano. Essi scampano subito il pericolo di rimanere delle macchiette e ci mostrano il proprio carattere, i propri dubbi e le proprie convinzioni.

Rafael è un Cappellano che offre i propri consigli spirituali, ma che allo stesso tempo si rivolge a Kazarion con termini più personali. Sono termini da Fratello che è preoccupato per un compagno in difficoltà, non da individuo che semplicemente svolge il proprio dovere quotidiano. Dall’altra parte, Kazarion si distingue subito come Marine che in passato ha servito nella Deathwatch e non dubito del fatto che questo tratto si rivelerà utile nel corso della serie, ma la sua caratterizzazione si concentra immediatamente su un altro dettaglio: la Rabbia Nera che cresce.

Ancaeus appare subito come un personaggio travagliato. Sicuramente Kazarion ha i suoi problemi, ma Ancaeus ne ha altri di natura diversa. Un tempo aveva intrapreso la strada dell’Apotecario, ma poi l’ha interrotta per diventare un Sergente. Tuttavia, ha ancora molto a cuore il proprio passato e lo possiamo vedere ampiamente in questo episodio. Si reca nei depositi di seme genetico per assicurarsi che tutto sia in regola, porta sull’elmetto l’helix dell’Apothecarion ed è il primo a pensare che la priorità della missione sia salvare il seme genetico dei propri Fratelli. Sebbene Ancaeus sia descritto come un abile Sergente, forse la sua strada era un’altra?

Hadrael è il Fratello apparentemente più affabile, ma che forse nasconde un animo i cui turbamenti non sono frutto della Tara genetica o del passato, ma degli eventi in atto. Anche qui ci troviamo davanti a un personaggio che non esiste solo per ribadirci quanto sia fantastico Marte e quanto le macchine debbano essere oliate. In assenza di un Apotecario vero e proprio, Hadrael svolge i propri compiti da Techmarine e si fa pure carico di mantenere al meglio i depositi di seme genetico. Incontrando Ancaeus, nasce un discorso interessante sul proprio posto nel Capitolo e sul proprio futuro incerto. A tratti, Hadrael mi è sembrato pure quello che catalogherei come “un cazzone disperato”. Quando è con Ancaeus, dice che, nel caso in cui le tempeste si placheranno, la nave sarà pronta, eppure il suo tono sembra prendere in giro le sue stesse parole, come se fosse quello che deve dire, ma non quello che pensa. Lui stesso è il primo a porre un SE alla fine delle tempeste Warp mentre è Ancaeus a correggerlo con un QUANDO. Verso fine episodio, Hadrael sembra far riemergere questi toni. Dona le proprie benedizioni con leggerezza e i suoi movimenti sono più “trascinati”, quasi come se pure quel compito fosse qualcosa che ormai, con l’insicurezza di sopravvivere, avesse assunto poco valore.

NOTA: In una scena, mentre Ancaeus controlla su uno schermo lo stato delle ghiandole progenoidi, si vedono i nomi di svariati Marine deceduti. Alcuni di voi avranno sicuramente pensato che almeno uno dei nomi fosse una chicca, un riferimento a qualche personaggio già esistente, ma no. State tranquilli, sono tutti nomi mai apparsi altrove.

In conclusione, Livia Solken mostra immediatamente il proprio carattere deciso. Davanti a problemi e difficoltà, il capitano della Spada di Baal mantiene i nervi saldi e cerca di trovare una soluzione, anche ricorrendo a toni più duri. Davanti ai Blood Angels, però, fuoriesce la disciplina ferrea e il rispetto per i superiori (chiaramente non ci troviamo davanti a un personaggio simile a Lotara Sarrin, colei che capitanava l’ammiraglia dei Divoratori di Mondi ai tempi della Grande Crociata e dell’Eresia). Quando i Blood Angels scenderanno sulla superficie di Niades, sarà interessante scoprire che ruolo ricoprirà questo personaggio.

Il mio dubbio su Orpheo

Prima di terminare il commento di questo primo episodio, vorrei subito esprimere un mio dubbio. Attualmente la serie non ha nominato nemmeno una volta la Cicatrix Maledictum, ma le descrizioni della serie parlavano del fatto che la Spada di Baal si fosse persa a causa di essa. Ciò vuol dire che le tempeste di cui parlano nell’episodio non sono nient’altro che la Cicatrix ed è anche ovvio che non usino questo nome. Dopotutto, chi ha detto loro che si chiama così? Allo stesso tempo, però, se questa serie non è ambientata in un momento storico imprecisato dell’Imperium, sorge un dubbio. Da dove spunta il Capitano Orpheo?

Orpheo indossa un’Armatura Terminator, quindi si può presumere che sia il Capitano della Prima Compagnia. Tuttavia, in quel periodo la carica era ricoperta da Karlaen. Come se non bastasse, anche se lui fosse un Capitano di un’altra Compagnia che ha ricevuto la possibilità di indossare un’Armatura Terminator, pure tutti gli altri Capitani del periodo sono ben noti, quindi perché Orpheo è un Capitano? I motivi possono essere molteplici e non è la prima volta che un personaggio ha portato il rango di un’altra persona perché si credeva che quest’ultima fosse morta, ma per ora l’argomento non è stato accennato. Di sicuro il mio dubbio non nasce da un’incorrettezza all’interno dell’episodio, ma da informazioni rilasciate da Warhammer Community, quindi sono curioso di capire come potrà essere affrontato l’argomento nel corso della serie.

A parte questo dubbio che per ora rimarrà in sospeso, sono rimasto molto soddisfatto da un episodio che mi ha permesso di iniziare ad assaporare una storia piena di personaggi intriganti che desidero conoscere ancor di più. Dopo un episodio tutto dedicato all’approfondimento del cast, è il momento di entrare in azione.

This post was published on 1 Settembre 2021 15:59

Nicholas Sacco

Nato nel 1994 tra le lande nebbiose della provincia di Torino, Nicholas si dimostra fin da subito interessato ai giochi in ogni forma, anche quando prende in mano una copia inglese di Dragon Quest Monsters all'età di 6 anni non capendo assolutamente nulla dei testi, ma divertendosi comunque un mondo. Nel corso degli anni è passato da un interesse nei confronti dei giochi come puro consumatore ad uno in cui trova estremamente interessante approfondire le dinamiche delle compagnie e dei processi di sviluppo che stanno dietro ad essi. Nel frattempo, le passioni per la scrittura giornalistica e Warhammer si sono infiltrate nella sua vita. Ora il suo lavoro gravita principalmente attorno agli universi di Warhammer in qualità di Astropate, trasformatosi da un blog personale a una professione. Ora è caporedattore di Alanera Edizioni, casa editrice che si occupa di tradurre e pubblicare i romanzi di Warhammer in Italia, inoltre ha collaborato con Need Games alla localizzazione italiana dei giochi di ruolo Warhammer 40.000: Wrath & Glory e Warhammer Age of Sigmar: Soulbound. Per trovare i Momenti BG, consulta la sezione apposita: Momenti BG

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