Warhammer: The Old World è il nome del nuovo wargame di Games Workshop che riporterà il Vecchio Mondo di Warhammer Fantasy sui vostri tavoli. Si tratta di un progetto annunciato il 15 novembre 2019 con la premessa d’essere ampiamente nelle fasi iniziali dei lavori, ma nel corso del tempo abbiamo ricevuto sempre più informazioni al riguardo. Purtroppo, però, a queste informazioni si sono aggiunte anche voci di corridoio completamente infondate ed è mia priorità fare chiarezza su cosa sia sicuro e cosa sia lecito aspettarsi.
Questo articolo vuole essere un resoconto completo e aggiornato di tutte le informazioni note sul progetto Warhammer: The Old World. Tutte le nuove informazioni saranno adeguatamente discusse e analizzate durante la programmazione Twitch dell’Astropate e successivamente questo articolo sarà appositamente aggiornato.
Ambientazione
Warhammer: The Old World non sarà ambientato ai tempi del regno di Karl Franz, ossia post-2510, bensì molto prima. Analizzando le prime mappe è stato possibile riconoscere alcuni nomi famosi quali Magritta VI o Wilhelm I, i quali hanno permesso di identificare subito il periodo storico dell’Era dei Tre Imperatori.
L’Era dei Tre Imperatori è un periodo storico iniziato nel 1547. Nei due secoli precedenti l’Impero era già stato afflitto da una crisi di potere che aveva portato allo stabilirsi di due linee di successione imperiale:
- Gli Imperatori Eletti, scelti dal Grande Teogonista.
- Gli Imperatori Ottiliani, successori ereditari dell’Imperatrice Ottilia I, la quale regnò dal 1360 ad un anno attualmente ignoto, presumibilmente quello della sua morte.
Il 1547, però, segnò il vero momento in cui il periodo storico assunse il proprio nome, poiché il Conte Siegfried del Middenland venne convinto dall’Ar-Ulric di poter essere eletto Imperatore in seguito a una presunta caduta degli Imperatori Ottiliani. Il consiglio dei Conti Elettori non si dimostrò affatto d’accordo e, quando Siegfried provò a votare per se stesso, il disappunto gli venne esplicitamente mostrato con una balestra puntata al petto. Profondamente indignato, Siegfried tornò a Middenheim e si autoproclamò Imperatore, dando vita alla linea di successione degli Imperatori Lupo.
Nel 1979, il Gran Teogonista rifiutò l’elezione di Magritta I, Contessa di Marienburg. Ciò pose fine alla linea di Imperatori eletti durata per molti anni, ma Magritta decise comunque di fare di testa propria e si stabilì a Nuln per fondare una nuova dinastia di pretendenti. Nel secolo seguente ciò portò a una situazione in cui le linee di successione furono addirittura quattro.
Questo periodo storico terminò nel 2304 quando Magnus il Pio vinse la Grande Guerra contro il Caos e unificò una volta per tutte l’Impero diventandone lui stesso l’Imperatore.
Ora, però, si può ulteriormente restringere il campo. Successivi articoli pubblicati su Warhammer Community hanno mostrato nuovi dettagli della nuova mappa del Vecchio Mondo e tra di essi ci sono varie araldiche di Bretonnia. Tra di esse appare quella di Re Louen Sventraorchi.
Louen Sventraorchi divenne re nel 2201 e il suo regno durò fino al 2297, anno nel quale la corona passò a Jules il Giusto, un sovrano sfortunato che morì nello stesso anno venendo ucciso da un Campione del Caos. Queste informazioni pongono molta più precisione sul periodo storico di Warhammer: The Old World, eppure fate attenzione: è possibile restringere il campo ancora di più.
Nella mappa visibile sopra potete osservare una forte presenza di pelleverde nei territori nei Monti Grigi (di cui fanno parte anche le montagne delle Pallide Sorelle). Tuttavia, dopo esser diventato re, Louen dichiarò pressoché immediatamente una Guerra dell’Erranza volta a scacciare questi pelleverde. Verso la fine del proprio regno, i pelleverde erano ormai scomparsi dai territori bretoniani. Ciò significa che ci troviamo nel pieno del regno di Louen Sventraorchi, forse proprio all’inizio del secolo.
In definitiva, possiamo essere piuttosto sicuri di trovarci nella prima metà del regno di Louen, quindi tra il 2201 e il 2249.
I Principati di Confine
Il 7 ottobre 2021 Games Workshop ha mostrato una mappa aggiornata che include vari Principati di Confine esistenti all’epoca. La mappa è estremamente interessante perché mostra numerose chicche:
Vari Principati, oltre ad avere dei simboli molto distintivi, hanno un nome scritto con un carattere che li collega ad una certa nazione più grande. Il Principato di Uvetovsk è chiaramente legato a Kislev; Gastonne, Pontenne e Monteaux sono legati a Bretonnia; Raachwald, Dunkelwald, Esselhafen e Jaardorf sono legati ad una linea di successione imperiale; Donalba, Aquilena e Tordorno usano un carattere mai visto precedentemente e i loro nomi richiamano fortemente Tilea o Estalia.
Nella mappa è presente uno stemma legato al nome Harkon. Esso mostra un’araldica con un calice e delle gocce di sangue, dettagli che rendono molto evidente chi sia l’individuo legato a queste terre. Si tratta di Walach Harkon, vampiro responsabile della creazione e del comando dei Draghi Sanguinari, il più grande ordine di cavalieri del sangue.
Ci sono vari domini nanici, tra cui Khazid Urbaz e Karak Angazhar, risalenti a Dwarfs: Stone and Steel, manuale dedicato alla prima edizione di Warhammer Fantasy Roleplay che fu pubblicato nel 2002.
Sono presenti alcune icone che rappresentano territori legati ai Re dei Sepolcri. A tutti gli effetti, varie terre sud-orientali dell’Impero erano di dominio nehekhariano in passato, perciò le rovine sono ancora lì e sono segnalate. È presente anche la Tomba di Karitamen, luogo in cui si svolge Lure of the Liche Lord, avventura per la seconda edizione di Warhammer Fantasy Roleplay pubblicata nel 2007.
C’è anche Tor Anrok, fortezza degli Alti Elfi che prende il proprio nome da Tor Anroc, antica capitale distrutta di Tiranoc. Tor Anrok apparve nel romanzo Gilead’s Blood (2001) di Dan Abnett e Nik Vincent, poi nel The General’s Compendium del 2003.
Kislev e Catai
Dopo l’annuncio di Total War: Warhammer III, si è palesata una strettissima collaborazione tra Games Workshop e gli sviluppatori di Creative Assembly nella realizzazione di tante novità che vedremo sia sugli schermi giocando a Total War che sui tavoli giocando a Warhammer: The Old World, tant’è che Creative Assembly usa direttamente i bozzetti che Games Workshop sta producendo per The Old World. Anche se nessuno ha ancora detto “Sì, tutto ciò che vedete in Total War avrà un modello nei prossimi anni”, ciò che abbiamo visto fino ad ora ce lo ha essenzialmente confermato.
Kislev era già in lavorazione da ben prima che Total War: Warhammer III venisse annunciato, infatti Games Workshop aveva già mostrato i bozzetti per le Guardie di Ghiaccio e per la cavalleria su orsi da guerra.
A questi si aggiungono anche il titanico Orso Elementale e i carri trainati dagli orsi da guerra.
Oltre al Kislev, però, c’è anche il Gran Catai. Da quando Creative Assembly ne ha mostrato i primi dettagli in Total War: Warhammer III, su Warhammer Community sono stati pubblicati svariati bozzetti che recano il logo del progetto Warhammer: The Old World, confermando il loro arrivo sotto forma di modelli e regole nei manuali.
Scala dei modelli
Si è sentito parlare molto di Warhammer: The Old World realizzato in scala Warmaster o qualsivoglia scala differente dalla solita, ma è tutto falso. Games Workshop ha specificato che The Old World sarà realizzato con la solita scala di Warhammer. Indubbiamente non dovrete stupirvi nel caso in cui vari modelli molto vecchi potranno risultare piccoli se paragonati ad altri più nuovi, ma il progetto non sarà in alcun modo realizzato utilizzando una scala incompatibile.
Sarà possibile usare la propria vecchia armata di Warhammer Fantasy e arricchirla con i nuovi modelli che usciranno. Chiaramente aspettatevi vari cambiamenti, parte dei quali saranno sicuramente dettati dal periodo storico in cui The Old World è ambientato. Ad esempio, prima del 2304 non esistevano i Grandi Collegi della Magia. I maghi erano trattati con sospetto e spesso uccisi, quindi sarà interessante vedere come cambieranno gli equilibri delle numerose fazioni di Warhammer in un periodo storico completamente diverso.
Basette
Dopo innumerevoli discussioni, anche questa faccenda ha ricevuto una risposta definitiva: Warhammer: The Old World userà le basette quadrate.
Ora, un dubbio è stato tolto, ma ci sono ancora molti dettagli da scoprire. Come dimostrato da Warhammer 40.000 e Warhammer Age of Sigmar, senza dubbio Games Workshop realizzerà un documento con delle linee guida per le basette da usare per i modelli già esistenti, quindi non abbiate fretta di imbasettare modelli ancora rimasti nella scatola o di cambiarla a dei modelli che avevate ormai deciso di montare su una tonda. La basetta tonda da 25mm, ad esempio, è sempre meno utilizzata in favore di quella da 32mm (specialmente quando una vecchia unità viene reinscatolata o riceve un nuovo kit), quindi è possibile aspettarsi un trattamento simile per i modelli su basetta quadrata.
Games Workshop ha anche aggiunto che la basetta quadrata accompagnerà il ritorno di regole dedicate ai reggimenti e al movimento strategico atto a lanciare o ricevere cariche.
Regolamento
Warhammer: The Old World non sarà un nuovo gioco completamente diverso, ma non sarà nemmeno una ristampa dell’8a edizione di Warhammer Fantasy. Essenzialmente si tratta di una 9a edizione a cui è stato dato un altro nome, infatti la risposta di Games Workshop al riguardo suona abbastanza scontata, anche se capisco che pure le domande più scontate hanno bisogno di una risposta, altrimenti Internet esplode.
Pare ovvio che lo studio creerà un regolamento influenzato da tutte le edizioni a partire dalla 3a. Personalmente spero proprio che si lascino influenzare dai “tratti ruolistici” della 3a per realizzare un sistema di progressione narrativa della propria armata tanto interessante quanto il Sistema Crociata di Warhammer 40.000 e la Strada per la Gloria di Warhammer Age of Sigmar.
Forge World e le modalità di distribuzione
Questo è un argomento su cui probabilmente nemmeno Games Workshop ha totalmente delle risposte, poiché si tratta di questioni di produzione e distribuzione che la compagnia stessa starà pianificando. Ciononostante, chiariamo le informazioni a nostra disposizione.
Fin dall’annuncio si è sentito dire che Warhammer: The Old World sarà gestito dalla divisione Forge World di Games Workshop, ossia prodotto e distribuito in modo simile a giochi come Necromunda. Ciò si traduce in numerosi kit essenziali realizzati in plastica e vari extra (quali personaggi e kit di modifica) realizzati in resina.
In realtà tutto questo non è neanche lontanamente confermato, eppure la divisione Forge World è certamente coinvolta nel progetto. Mark Bedford è un noto designer di Forge World ed è stato lui ad occuparsi dei bozzetti per le Guardie di Ghiaccio; Holly Goodwin e Louise Sudgen sono illustratrici di Forge World coinvolte nella realizzazione di tutta la cartografia vista e analizzata in precedenza; Tony Cottrell è coinvolto nel progetto e attualmente ricopre il ruolo di Lead Designer di Forge World; Andy Hoare è l’assoluto capo del progetto e lavora anche alla realizzazione di altri giochi come Necromunda e Aeronautica Imperialis.
Insomma, le figure di spicco di Forge World non mancano, ma più volte Games Workshop ha parlato di “Warhammer Studio” discutendo di The Old World, quindi è probabile che sia un progetto che coinvolge persone da entrambe le divisioni della compagnia. Quanto alle effettive modalità di produzione e distribuzione, è ancora presto per saperlo.