Giovedì 12 marzo Games Workshop ha iniziato ad approfondire i contenuti che potremo trovare all’interno di Zona di Guerra Charadon – Atto I: Il Libro della Ruggine. Finalmente è possibile iniziare a capire cosa aspettarsi da questo manuale narrativo e, fortunatamente, posso dire di non essere rimasto contrariato. Voglio quindi parlarvi delle mie prime impressioni avute osservando questo indice dei contenuti.
Innanzitutto, la sezione narrativa del Libro della Ruggine parte da pagina 4 e finisce a pagina 45. Si tratta di un libro indubbiamente più modesto rispetto ai due manuali di Vigilus usciti in 8a edizione, i quali contavano un numero simile di pagine dedicato alla narrazione, ma un altrettanto numero di pagine dedicato ad approfondimenti sul pianeta, gli scontri in atto, le forze schierate, etc. Ciononostante, ci troviamo comunque davanti a un libro che promette sicuramente più contenuto narrativo rispetto alla saga di Risveglio Psichico, i cui manuali terminavano la narrazione intorno a pagina 20 e spesso la iniziavano da pagina 6-7.
Per ora, giustamente, non possiamo sapere esattamente che cosa ci narrerà questo manuale, ma è comunque possibile notare alcune cose interessanti. Nella mia live Twitch del 12 marzo, avvenuta poche ore prima della presentazione di questo indice dei contenuti, vi ho parlato un po’ degli interessanti articoli su White Dwarf scritti per la rubrica Flashpoint, la quale si occupa di approfondire la storia di luoghi e scontri avvenuti in determinate zone di guerra, andando poi a presentare regole per giocare in quei luoghi e/o ricreare proprio le battaglie descritte. Negli ultimi mesi Flashpoint si è occupata di introdurre gli appassionati alle feroci battaglie che stanno avvenendo in tutto il Settore Charadon e, tra resoconti e racconti brevi, si può davvero dire che questo manuale stia ricevendo una gran bella introduzione.
Con ciò, però, ho voluto anche esprimere i miei timori, ossia: bella introduzione, ma spero che alcuni di questi personaggi e/o luoghi continuino ad essere coinvolti negli eventi che si svolgeranno nel manuale, altrimenti sugli articoli di Flashpoint avrebbero potuto scrivere Settore Pipomassimo al posto di Settore Charadon e non sarebbe cambiato nulla. Leggendo questo indice, sono stato felice di poter eliminare parte di questi timori.
Nel Flashpoint che descrive l’Invasione di Alumax (White Dwarf 461, febbraio 2021), troviamo la seguente introduzione:
Il Sistema Alumax fu il bersaglio del secondo dente dell’invasione di Typhus nel Settore Charadon.
White Dwarf 460 descrive l’invasione del Sistema Chromyd; White Dwarf 461 descrive l’invasione del Sistema Alumax; White Dwarf 462, uscito ieri in pre-ordine, descriverà l’invasione del Sistema Gildras. Osservando l’indice dei contenuti, a pagina 12 troviamo la sezione “Tri-prong Offensive”, ovvero Offensiva a Tridente. Mi fa quindi piacere vedere che queste tre invasioni non siano solo vari conflitti iniziali della stessa guerra, ma una parte di un’offensiva ben precisa che vedremo descritta nel manuale.
Proseguendo oltre l’introduzione, l’articolo ha il suo vero e proprio inizio con il seguente estratto:
Fabricator Khleng del Mondo Forgia Metalica fece l’errata supposizione secondo cui, in seguito all’apertura della Grande Fenditura, le forze del Arcinemico avrebbero trovato difficile navigare nel Warp esattamente come le flotte Imperiali. Si sbagliava e ciò gli fu confermato dall’arrivo di Oghlosmus Bilge nel Sistema Alumax.
Commentando questo Flashpoint, durante la live ho proprio detto “La storia narrerà di Typhus che invade il Settore e in particolare invade Metalica, quindi, se non appare il Fabricator General di Metalica, chi altro dovrebbe mai apparire?”, motivo per cui sono felice di andare a riprendere l’indice dei contenuti e vedere che la sezione a pagina 18 si intitola Heptus Khleng. Il Fabricator General apparirà ed è la prima volta che ci viene presentato il leader di Metalica. Spero sia anche un bel personaggio.
Infine, andando a cercare qualsivoglia informazione sulla storia anche nei nomi delle missioni giocabili, è possibile vedere la Missione Leggendaria Disfatta su Okharium a pagina 56. Okharium è proprio uno dei pianeti del Sistema Chromyd approfonditi in White Dwarf 460. Ciò vuol dire che non solo i tre sistemi invasi saranno descritti come parte di una grande offensiva, ma almeno uno di essi fungerà da teatro per alcuni degli eventi descritti nella storia e successivamente ricreabili attraverso le missioni. Positivo, direi.
Quanto alle regole, almeno in questo caso penso di poter dire con sufficiente sicurezza che i miei timori siano diminuiti. Nello speciale Warhammer 40.000, dobbiamo parlare vi avevo espresso pienamente quanto io rimasi perplesso nel vedere un manuale narrativo contenente aggiornamenti per eserciti che non avevano ancora ricevuto un Codex nell’edizione corrente. Osservando l’indice e leggendo quanto scritto nell’articolo di Warhammer Community si evince che le regole non saranno aggiornamenti obbligatori per quegli eserciti, ma supplementi opzionali atti a rappresentare le armate apparse nella storia del manuale o particolari formazioni.
Fondamentalmente stiamo parlando di una pubblicazione al pari di un Supplemento Magli Imperiali per il Codex: Space Marines. Se ti piace quel Capitolo e sei interessato a giocarlo usufruendo di regole apposite che caratterizzano la tua armata, allora lo compri, altrimenti no. Nel Libro della Ruggine troviamo regole di questo tipo, non cambiamenti alle regole fondamentali di un esercito che rendono obbligatorio l’acquisto a chiunque lo giochi, per poi chiedere a queste persone di comprare pure un nuovo Codex (presumibilmente poco tempo dopo). Se amate il Culto della Lotta di Lelith Hesperax, i Cavalieri Imperiali della Casata Raven o i tecno-preti di Metalica, allora il Libro della Ruggine è un acquisto che può interessarvi.
In secondo luogo, parliamo delle Armies of Renown, ossia gli Eserciti Famosi. Warhammer Community ce li presenta come modi di organizzare la propria armata atti a rappresentare forze a tema con gli eventi della Zona di Guerra Charadon. Dopo una prima lettura ho sentito un tanfo fortissimo di Formazioni, letteralmente il motivo per cui credo che la 7a edizione di Warhammer 40.000 debba rimanere negli abissi più profondi del dimenticatoio. Cionondimeno, rileggendo attentamente ho capito che probabilmente ci troviamo davanti una sorta di buona evoluzione dei Distaccamenti.
“Avete mai voluto schierare un’intera lancia di Cavalieri Freeblade o una legione di insensibili automi del Culto Mechanicus? Le nuove regole per gli Eserciti Famosi vi permettono di creare una forza tematica basata su vari attori chiave della campagna di Charadon, ognuna con i propri benefici e le proprie restrizioni. Ciò offre un intero nuovo modo di creare armate interessanti e aggiudicarsi alcuni extra come Reliquie, Tratti del Generale e Stratagemmi.
Anche qui, quindi, ci troviamo davanti a regole totalmente opzionali. Inoltre, mi sembra che non si parli di Formazioni, ma di restrizioni nella composizione dell’armata che garantiscono interi set di regole alternative e oggetti a tema. Ovviamente è meglio continuare a porre le mani avanti e aspettare di leggere con attenzione che cosa comportino tutte queste regole.
Chiudendo anche il capitolo regolistico, mi accingo alla conclusione delle mie prime impressioni. Nel complesso mi sento un po’ più ottimista nei confronti di Zona di Guerra Charadon. Forse la 9a edizione di Warhammer 40.000 può far partire le proprie campagne narrative con il piede giusto.
This post was published on 14 Marzo 2021 15:33
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