Con Momenti BG 50 ho affrontato un argomento molto spinoso di Warhammer Age of Sigmar, spesso trattato tramite una grossa dose di disinformazione perché si pensa di poter apprendere tutto rimanendo aggiornati con i meme. Ecco, con Momenti BG 51 voglio fare qualcosa di simile per Warhammer 40.000, parlandovi di tutto ciò che concerne il perfezionamento di un Astartes e la sua attuale realizzazione chiamata Primaris. Si tratta di un altro argomento al centro di tante discussioni dove quasi sempre regnano argomentazioni incomplete e farcite di errori. Come ormai noto, Momenti BG non è solo definibile come una semplice serie di articoli di background, ma anche come il mio modo di diffondere chiarezza e completezza nell’informazione. Detto questo e preso il tempo necessario alla lettura, possiamo partire.
Prima di parlare veramente dei Primaris, c’è molto altro di cui discutere. Innanzitutto, è bene ricordare cosa possiedano gli Space Marine rispetto a una persona normale, ossia ben diciannove organi aggiuntivi normalmente innestati in un intervallo di età che complessivamente ha i suoi estremi ideali tra i 10 e i 18 anni (ogni organo ha comunque il proprio intervallo ideale). Insieme, questi organi, lo psicoindottrinamento e l’addestramento danno alla luce lo Space Marine. Tuttavia, il loro design non è perfetto e impossibile da migliorare, ragion per cui ci si potrebbe chiedere perché l’Imperatore non abbia reso ancora migliori i propri soldati. Un passo alla volta, affronteremo tutto.
Pensiamo per un momento ai Thunder Warrior. Sono il primo tipo di soldato potenziato che l’Imperatore abbia progettato, poiché i Custodes, al contrario, sono guerrieri. Una differenza molto importante perché i Custodes sono fatti per agire senza problemi come singoli individui e se necessario in gruppo, mentre i Thunder Warrior e poi gli Space Marine sono soldati atti ad agire in gruppo e a formare fratellanze, un generale spirito di cameratismo. I Thunder Warrior sono stati creati in un determinato modo senza badare ad ulteriori perfezionamenti perché dovevano raggiungere un obiettivo ben preciso: affrontare le Guerre di Unificazione conquistando la Terra per il nascente Imperium. Successivamente, se non già morti a causa della loro obsolescenza programmata sotto forma di una veloce degenerazione cellulare o instabilità mentale, sono stati prontamente eliminati dai Custodes e il fatto è stato insabbiato per evitare disordini, inventando la storia dell’epica Battaglia di Monte Ararat in cui gli ultimi Thunder Warrior morirono concludendo l’Unificazione.
Gli Space Marine, la cui creazione iniziò già durante le ultime battute delle Guerre di Unificazione, avrebbero dovuto raggiungere un obiettivo diverso: conquistare la galassia. Per lo stesso motivo sono stati creati i Primarchi, comandanti che dovevano a tutti gli effetti essere nettamente superiori anche ai Custodes per guidare intere Legioni, però doveva esserci una falla. Gli Space Marine e i Primarchi non dovevano essere il meglio, dovevano essere l’opera adatta a soddisfare uno scopo per poi estinguersi. Come spiegato da Malcador il Sigillita, il piano dell’Imperatore aveva sempre incluso un evento paragonabile all’Eresia di Horus, solo che ci fu un imprevisto, ossia l’intervento anticipato degli Dei del Caos, il quale portò a conseguenze quali il danneggiamento del Portale della Rete terrestre da parte di Magnus il Rosso. A parte casi di Primarchi con compiti specifici, tipo Magnus addetto al Trono d’Oro, gli altri fratelli e gli Space Marine si sarebbero dovuti estinguere con una guerra civile, lasciando al massimo qualche rimasuglio da eliminare con i Custodes. La galassia sarebbe dovuta appartenere agli umani ormai illuminati e padroni della Rete, non ai transumani.
In sostanza, l’Imperatore non prevedeva di mantenere gli Space Marine attivi nei successivi dieci millenni. Non prevedeva di creare il soldato perfetto capace di difendere la galassia per sempre, doveva solo essere adatto al proprio compito. Per questo motivo lo Space Marine era migliorabile e ora ne analizzeremo i casi fino ad arrivare ai Primaris.
Corvus Corax, Primarca della Guardia del Corvo, pensò di creare una nuova tipologia di Space Marine durante l’Eresia di Horus, più precisamente dopo il Massacro del Punto d’Atterraggio avvenuto su Isstvan V, il quale decimò la Legione lasciandola in condizioni pessime a cui Corax tentò di rimediare velocemente. Corax raggiunse la Terra e chiese consiglio all’Imperatore, il quale gli permise di tentare la ricostituzione dei numeri originali della Legione tramite la creazione di nuovi Space Marine sperimentali. Il Primarca trovò il genoma generico di tutti i Primarchi in uno dei laboratori sulla Luna e da esso partì la creazione. Sotto il costante consiglio e scrutinio del Primarca, il Capo Apotecario Vincente Sixx e il Genetor Nexin Orlandriaz del Mechanicum si occuparono degli studi sul progetto e riuscirono ad estrapolare il materiale genetico collegato a Corax e di conseguenza alla Guardia del Corvo, conducendo successive sperimentazioni in vitro, poi su animali e infine sugli aspiranti. L’impianto del seme genetico perfezionato avrebbe previsto anche la rimozione delle ghiandole progenoidi, le quali sarebbero state obsolete. In questo modo, questi nuovi Space Marine ebbero bisogno solo del carapace nero sotto forma di innesto, mentre ogni altro organo aggiuntivo crebbe in maniera totalmente autonoma in pochissimo tempo, esattamente come in un Custodes o in un Primarca. Non solo, questi nuovi Space Marine risultarono nettamente più potenti di un esemplare normale, che fosse per forza, resistenza, velocità o caratteristiche psichiche. Con un piano totalmente operativo, i marine successivi sarebbero stati portati a completa maturazione fisica e mentale in circa settanta/ottanta ore terrestri, dando vita non solo alla produzione di Astartes nettamente migliori, ma anche a una velocizzazione estrema del ripristino delle perdite, se non un enorme aumento di dimensioni delle Legioni.
Purtroppo, sebbene l’idea fosse stata buonissima e forse capace di riequilibrare un po’ l’asse traditori-lealisti del 005.M31, tutto cadde rovinosamente a causa della Legione Alfa. Corax produsse circa 500 Space Marine potenziati in questo modo, non sapendo che Alpharius e Omegon avessero contaminato il genoma trovato da Corax con un mutageno virale basato sul sangue di un demone. Ciò causò la rapida crescita di mutazioni quali masse muscolari deformi, corna, zanne, scaglie e chissà cos’altro nei novelli Space Marine. Vennero chiamati Raptor e la conservazione delle facoltà mentali permise loro di agire a tutti gli effetti come Guardie del Corvo lealiste agli ordini di Corax durante tutta l’Eresia di Horus. La tecnologia per la creazione di questi Space Marine perfezionati venne poi tenuta da Alpharius e Omegon dopo il furto, ma non si conosce alcuna occasione in cui la utilizzarono.
Se non ci fossero state contaminazioni e l’Eresia fosse finita comunque allo stesso modo, probabilmente avremmo avuto Space Marine ancora più potenziati e con circa dieci millenni di anticipo.
Durante l’Eresia, è noto che Alpharius e Omegon abbiano sfruttato almeno una volta il proprio sangue per potenziare temporaneamente i propri legionari, facendone bere una goccia rispettivamente a Sheed Ranko e Kel Silonius per donare loro capacità e ricordi personali. Purché sia chiaro che l’omofagea degli Space Marine sia un organo che permette di acquisire ricordi tramite il consumo di carne o sangue di un soggetto, questa pratica pareva non limitarsi alla semplice acquisizione di ricordi. Ranko e Silonius non acquisirono semplicemente i ricordi dei propri Primarchi, ma furono a tutti gli effetti capaci di comportarsi, agire e ragionare come loro. Attualmente non si sa se questo metodo di potenziamento temporaneo avesse ulteriori effetti.
Avevo già parlato di questo fatto nel lontano Momenti BG 11, ma qui non voglio parlare della vita di Fabius Bile. Dopo l’estinzione dei Laer da parte dei Figli dell’Imperatore, Bile fu affascinato dalle tecniche di ingegneria genetica usate da questa specie. Per questo motivo convinse Fulgrim di poter migliorare il seme genetico e gli organi di uno Space Marine. Le prime sperimentazioni in vivo vennero effettuate su Figli dell’Imperatore e Angeli Sanguinari rimasti gravemente feriti o uccisi durante la guerra del pianeta Omicidio, finché, qualche anno dopo, non si arrivò al potenziamento di Eidolon, Lord-Comandante dei Figli dell’Imperatore. Eidolon manifestò la capacità di emettere onde sonore potentissime e fu solo il primo di molti Figli dell’Imperatore che acquisirono un generico miglioramento dell’organismo e/o potenziamenti specifici. Questa, però, fu solo un’ulteriore sperimentazione e le fasi successive giunsero dopo l’operazione di contaminazione e furto effettuata dalla Legione Alfa. Horus ordinò ad Omegon (mentre impersonava Alpharius) di consegnare a Fabius Bile i dati ottenuti sul progetto Primarca, ma Omegon fornì volontariamente una versione corrotta cosicché risultasse inutile anche per i traditori. Insomma, Bile parve trarne comunque grossi vantaggi e dalla sua mente distorta nacquero i primi Terata, abomini ancora più orribili dei Raptor, poiché pure poco sani di mente. Se avesse avuto i dati giusti e completi, Bile avrebbe prodotto Space Marine migliori senza effetti collaterali? Chi può dirlo, magari avrebbe agito comunque come uno scienziato pazzo, d’altronde è lui quello che ha riattaccato la testa ad Eidolon per poi resuscitarlo.
La prima vera battaglia della Grande Crociata fu la Pacificazione di Luna. Quest’ultima ospitava i genetisti dei Selenar, un ordine antichissimo che nel corso della storia ha avuto vari nomi. Nell’antica Grecia erano noti come Eleusiniani, ossia i praticanti degli storici misteri eleusini, riti religiosi misterici celebrati annualmente nel santuario di Demetra nell’antica città di Eleusi. In altri tempi sono stati anche l’Oesirica o Osirica, un presunto ordine massonico egiziano composto prevalentemente da persone d’origine afroamericana, ma di cui non è mai stata confermata la reale esistenza. Sono stati anche gli abitanti di Damia, cittadina associata alla Città di Adamo citata nel libro di Giosuè della Bibbia ebraica. Sono stati conosciuti anche con il nome di Immacolata, il che fa presumere un collegamento con il dogma dell’Immacolata Concezione. Indipendentemente dai nomi, i Selenar divennero dei genetisti eccezionali e, quando l’Imperatore conquistò la Luna, essi erano guidati dalla Somma Matriarca Heliosa-54. Quest’ultima, prima di arrendersi e pronunciare la leggendaria frase “Richiama i tuoi lupi” che diede il nome alla Legione dei Lupi Lunari, ordinò alla Gene-strega Ta’lab Vita-37 di raggiungere la Cripta Ergodica, disconnettersi dalla rete lunare, prendere il Magna Mater e svanire per sempre affinché l’Imperatore non potesse recuperarlo.
La tecnologia genetica dei Selenar fu usata per avviare la produzione di massa degli Space Marine, ma l’ordine, proprio come il Mechanicum, portò avanti i propri strani esperimenti. I Selenar, infatti, si dedicarono alla creazione di Space Marine superiori, ma i risultati non furono positivi. Non si sa esattamente che cosa volessero ottenere, ma i risultati furono gli Ur-legionari, ossia Astartes dalle fattezze estremamente simili a quelle dei propri Primarchi, ma con terribili mutazioni che comprendevano occhi, arti o persino teste in più. Dopo vari tentativi falliti, i Selenar preferirono abbandonare la sperimentazione e uccisero tutti gli Ur-legionari tranne dieci, i quali vennero sigillati nell’Herodotus Omega situato sotto la superficie della Luna.
Anni dopo, durante gli eventi dell’Assedio della Terra, le forze traditrici dei Figli di Horus, capeggiate da Abaddon, invasero la Luna. Rogal Dorn ordinò alla Matriarca Heliosa-78 di distruggere tutta la sua tecnologia genetica affinché non cadesse nelle mani dei traditori, ma lei si dimostrò totalmente contraria e si schierò con i traditori. Così la Luna cadde nelle mani delle forze di Horus, momento in cui Ta’lab Vita-37 si rese conto di dover accettare l’aiuto dell’Imperium piuttosto che lasciare che i traditori trovassero il Magna Mater. Inviò una richiesta d’aiuto a cui rispose un gruppo di lealisti proveniente dalle Legioni Distrutte (Guardia del Corvo, Mani di Ferro e Salamandre) e presto si verificò un terribile scontro durante il quale vennero pure liberati gli ultimi dieci Ur-legionari, individui che torreggiarono persino davanti ai Terminator Justaerin dei Figli di Horus.
Le sorti dello scontro furono devastanti. I Justaerin, gli Ur-Legionari, Ta’lab Vita-37 e molti altri incontrarono la morte, chi prima e chi dopo. Dei lealisti rimasero vivi solo due legionari: Sabik Wayland delle Mani di Ferro e Nykona Sharrowkin della Guardia del Corvo. Prima della propria morte, Ta’lab Vita-37 riuscì a consegnare il Magna Mater nelle mani dei lealisti, perciò i due legionari rimasti presero la propria nave, la Sisypheum, e tentarono di fuggire. I traditori avrebbero raggiunto la Sisypheum se non si fosse messa in mezzo la Photep, la nave ammiraglia di Magnus il Rosso. Nykona non capì perché Magnus lo stesse facendo, ma ricordò un altro evento in cui Magnus desiderò esplicitamente la sua sopravvivenza, ossia quando si trovò davanti ad Alpharius. Il Primarca della Legione Alfa disse che non lo avrebbe ucciso perché avrebbe rispettato l’esplicita richiesta di Magnus, ma non comprese mai il motivo di questa decisione e in quel momento continuò a non comprendere.
Nykona svenne per dieci giorni e, quando si risvegliò, Sabik Wayland gli spiegò d’essere riuscito a lasciare il sistema solare, ma avendo comunque vari nemici alle calcagna. Per questo motivo, gli disse d’aver raggiunto una stazione di rifornimento abbandonata e che il suo compito sarebbe stato quello di custodire il Magna Mater. Sabik avrebbe attirato i nemici con la Sisypheum fino a zone situate oltre le Stelle dell’Aura, mentre Nykona sarebbe rimasto lì.
Siccome, in passato, lui e i suoi compagni si fermarono su questa stazione per riparare la Sisypheum, Nykona seppe subito dove recarsi. Ferito tanto quanto Sabik, ormai troppo per guarire grazie alla propria fisiologia da Astartes, raggiunse lentamente una camera recante i nomi di navi e persone ritenute importanti e celebrate dalla stazione. Reggendo tra le mani il Magna Mater e con il proprio famiglio cibernetico Garuda sulle spalle, Nykona si accasciò e cadde nel tipico coma profondo indotto dalla Membrana di An-sos. Poco prima di perdere i sensi, Nykona vagò con gli occhi e si chiese quale fosse il nome della stazione su cui si trovava. Difficile dire se fosse una risposta o un puro caso, ma alla fine il suo sguardo si fermò su una targhetta: Sangprimus Portum.
Il progetto Primaris è una delle opere più ambiziose dell’intera umanità e per iniziare a capirlo bisogna ripercorrere quanto sappiamo sulla vita di uno dei suoi maggiori artefici, ossia l’Arcimagos Dominus Belisarius Cawl. Ai tempi della Grande Crociata, Belisarius Cawl fu uno dei tanti bambini marziani prodotti artificialmente nelle vasche di crescita rapida dei laboratori Xanthe Terra, gestiti dal Magos Biologis Hammareth. Si distinse subito grazie alla propria immediata capacità di parlare, a differenza di molti altri bambini che, appena usciti dalle vasche, riuscirono solo ad emettere rumori binari. La sua storia, però, acquisì particolare importanza anni dopo.
Durante l’Eresia di Horus, intorno al 011.M31, Belisarius Cawl era un tecno-accolito stanziato nel Sistema Trisolian ed estremamente fedele all’Imperatore. Era tra coloro che vedevano l’Imperatore come l’Omnissia e che, strano a dirsi, valutavano molto positivamente la conservazione della forma umana e non eccessivamente cibernetica. A differenza di molti altri tecno-preti, Cawl si ritrovava ad avere una mentalità più simile ad Arkhan Land riguardo alle modifiche cibernetiche del corpo, anche se non agli stessi livelli del famoso Tecnoarcheologo. Cawl sosteneva l’esistenza di un punto di equilibrio perfetto tra la modifica cibernetica e quella umana, inoltre ammirava come l’Imperatore fosse riuscito a mettere in atto il miglioramento dell’essere umano grazie alla tecnologia, ma non come vero e proprio rimpiazzo della carne. Tuttavia, il tecno-prete pensava che l’obiettivo dell’Imperatore fosse l’effettivo miglioramento dell’uomo, al contrario di quanto fosse realmente, come sostenuto da un altro tecno-prete amico di Cawl: Friedisch Adum Silip Qvo. Friedisch aveva giustamente capito che i transumani fossero uno strumento per un fine e che il futuro sarebbe stato consegnato nelle mani degli umani, pensiero assolutamente non accettato da Cawl. Quest’ultimo arrivò anche a sostenere quanto fosse ideale il concetto dell’armatura potenziata, poiché indossabile e rimovibile in base alla necessità, a differenza degli innesti permanenti del Mechanicum. Ai tempi, Cawl teneva con sé anche un servitore di nome Tez-Lar, chiamato così in onore di Nikola Tesla, da lui considerato un antico studioso da ammirare e il possessore di un’esperienza su talmente tanti campi da dover ambire a uno status simile. Nonostante avesse questa ambizione e trovasse affascinante gli studi robotici, la sua maggiore passione rimaneva nella bioingegneria.
Ci si potrebbe chiedere come mai un semplice tecno-accolito sia stato contattato da Roboute Guilliman solo un decennio dopo per un progetto così grande, a parte l’evidente corrente di pensiero affine alla sua realizzazione. In realtà, ai tempi, Cawl era vecchio per detenere solo questo rango, infatti si trovava con quattro ranghi in meno rispetto a quello che meritasse, poiché il suo grande genio e i suoi eccellenti successi sul campo si dovevano costantemente scontrare con la sua disobbedienza agli ordini diretti o l’esposizione esplicita delle proprie idee, un po’ come Koriel Zeth di Marte, nota tecno-pretessa atea.
Dopo essere stato spedito su sei mondi-forgia nel corso di diciannove anni, Cawl si ritrovò a servire la Magos Domina Hester Aspertia Sigma-Sigma, ottenendo anche il nuovo rango di Adepto generico, sebbene fosse stato indirizzato verso il ramo della Legio Cybernetica (prediligeva comunque gli studi biologici, semplicemente obbediva per una buona volta mentre sperimentava in segreto). Durante il suo servizio nel Sistema Trisolian, Cawl lavorò ad un nucleo capace di potenziare il proprio intelletto, più di quanto potessero fare altre tecnologie analoghe. Un fatto interessante se consideriamo quanto Arkhan Land si opponesse all’utilizzo di dispositivi simili su di sé perché, secondo lui, lo avrebbero reso più stupido. Con l’arrivo di Sota-Nul, Horus, Abaddon e molti altri eretici nel Sistema Trisolian, si scatenò una battaglia in cui Aspertia decise di schierarsi con Horus e il Mechanicum Oscuro di Kelbor-Hal. Inizialmente Cawl finse di stare dalla loro parte, ma nel corso di poco tempo e sempre con Friedisch al proprio fianco, riuscì a ribellarsi e uccidere Aspertia. Prima di questo omicidio, però, volle recuperare tutta la conoscenza accumulata dalla suddetta Domina grazie al nucleo di potenziamento intellettivo. Infine, rubò la piccola nave Silencia e, con un salto Warp, fuggì verso la Terra insieme a Friedisch.
Il salto non andò esattamente come previsto. Cawl e Friedisch ebbero la sensazione di aver trascorso poche settimane nel Warp, ma furono abbastanza straniti dal fatto che le correnti fossero piuttosto calme, come negli anni che precedettero lo scoppio dell’Eresia. Quando fuoriuscirono nello spazio materiale, i due tecno-preti scoprirono di trovarsi nel sistema del mondo forgia Ryza, ma non più nel bel mezzo di una guerra. L’Eresia di Horus si era appena conclusa.
La Silencia venne fermata bruscamente dalle difese di Ryza, le quali arrestarono Cawl e Friedisch. Quest’ultimo, avendo un grado inferiore, fu sbattuto in una cella piena di molti altri soggetti di poco conto, mentre Cawl fu processato individualmente perché analizzato e riconosciuto come possessore di un nucleo non propriamente approvato dal Mechanicus. L’attuario judicium di Ryza ritenne che Cawl potesse essere un infiltrato del Mechanicum Oscuro, perciò condusse le dovute indagini. La mente di Cawl fu analizzata a fondo causando addirittura dei danni al nucleo non approvato, inoltre venne contattato Theodulus Pallisar, Ierofante dell’Auxilia Myrmidon del Mechanicus che anni prima lavorò con Cawl su Trisolian A-4 prima che Hester Aspertia tradisse. Cawl raccontò la propria versione dei fatti, la quale venne confrontata con le dichiarazioni di Theodulus Pallisar, tenute in alta considerazione grazie al suo recente status di eroe di guerra in seguito alla fine dell’Eresia. Ottenuti dei riscontri positivi, Cawl fu ritenuto innocente, perciò fu liberato e gli fu concesso di recuperare il proprio amico Friedisch.
Cawl e Fredisch si trovarono spaesati, poiché la Silenzia non fu più utilizzabile e il sinodo di Ryza non volle essere coinvolto nei loro spostamenti, quindi risultò immediatamente difficile capire come abbandonare il pianeta per raggiungere la Terra. Non fu un caso quando la serva Altrix Herminia raggiunse Cawl per condurlo in una sala in cui avrebbe comunicato a distanza con Ezekiel Sedayne, Lord Genetista e Direttore della Divisione Biotecnica dell’Imperatore, ma soprattutto colui che perfezionò il Carapace Nero degli Space Marine, inizialmente progettato da Amar Astarte, precedente Direttrice della Divisione. Sedayne parlò di un’offerta, un dono di cui avrebbero dovuto assolutamente discutere sulla Terra, luogo in cui lui si trovava. Partendo con la nave di Altrix, Cawl e Friedisch furono trasportati in un viaggio lungo un mese, alla fine del quale poterono vedere lo stato terribile del sistema solare. Friedisch si disperò quando vide Marte devastata e l’Anello di Ferro orbitale danneggiato, ma la Terra non fu da meno. Il nero del lutto e il grigio delle macerie riprodussero un osceno contrasto con le armature brillanti dei pochi Space Marine di pattuglia.
All’interno del Palazzo Imperiale in rovina, Cawl e Sedayne discussero. Friedisch e Altrix, rispettivamente vicino a loro. Sedayne, il cui corpo era ormai al limite della sopravvivenza e ormai irrecuperabile tramite trattamenti ringiovanenti o innesti, cercò di convincere Cawl ad effettuare una fusione delle proprie menti. Tendendo la generosa mano della conoscenza e dell’esperienza, Sedayne nascose dietro la schiena il coltello, ossia il tentativo di ricavare un nuovo corpo da abitare con cui avrebbe eliminato la personalità di Cawl e ottenuto tutte le conoscenze di Hester Aspertia. Cawl e Sedayne intrapresero una lunga discussione sul metodo con cui questo processo sarebbe potuto avvenire e parlarono di come Diacomes, tecno-prete del Gestus Decorum e un tempo accolito di Sedayne, avesse tentato di perfezionare il collegamento neurale che l’Imperium applicava già tra uomo e macchina in sistemi come quelli dei Titani. Sedayne citò la riproduzione engrammatica, il caricamento noosferico, la genofagia e lo strappo psichico, ma li marchiò tutti come metodi fallaci. Cawl, avendo lui stesso servito Diacomes in passato, capì dove volesse andare a parare e citò un altro metodo: innesto diretto di una coscienza via connessione macchinica attraverso medium infosferico, da una mente all’altra.
Proseguendo, Cawl sostenne che tale metodo utilizzasse anche tecnologia xenos proibita, ma Sedayne rispose dicendo di esserne al corrente. Cawl continuò a controbattere valutando i rischi per entrambe le menti coinvolte e si ricordò che, quando cambiò maestro, Diacomes stesse ancora tentando di capire come far funzionare realmente il processo senza che fallisse miseramente. Quando Sedayne disse di aver perfezionato la tecnica, Cawl si rifiutò comunque riconoscendo l’inganno. La mentre del donatore, in questo caso Sedayne, avrebbe sempre soppiantato quella dell’ospite. In più, i successivi conflitti di personalità avrebbero generato solo rigetto, psicosi e ulteriori problemi fino alla morte improvvisa. A quel punto, Sedayne ricorse alla sua ultima risorsa, momento in cui Altrix sparò a Friedisch.
Per quanto non volesse ammetterlo, Friedisch era un caro amico. L’unico amico. Cawl non avrebbe potuto sopportarne la morte e, con le proprie capacità, non avrebbe potuto salvarlo. Sedayne, al contrario, avrebbe potuto, perciò propose di accettare solo se lui si fosse assicurato di salvare Friedisch. Pur accettando, Cawl continuò a cercare un modo per uscire da quella situazione. Nel frattempo, il processo venne avviato e le menti di Sedayne e Cawl si mescolarono in un solo essere tramite una tecnologia arcana che non si limitò ad unire ricordi e conoscenze, ma le loro stesse anime tramite un vero e proprio collegamento con il Warp. Cawl ebbe una visione in cui parlò con l’Imperatore, ma non capì se fosse un vero incontro spirituale con Lui, un ricordo di Sedayne o qualcosa di estremamente distorto. Alla fine, il processo risultò realmente perfezionato, ma la personalità di Cawl si rivelò più forte e fu Sedayne ad essere sottomesso con grande orrore da parte di Altrix, la quale vene prontamente decapitata. Successivamente, Friedisch andò rapidamente verso la morte, ma Cawl conservò parte di lui tramite crio-fiaschette che negli anni seguenti gli permisero di creare cloni del proprio amico da utilizzare come fidati assistenti.
Così nacque veramente l’Arcimagos Dominus che conosciamo. Un’unione terribile di personalità che Cawl cerca costantemente di gestire attraverso conoscenze, ricordi ed emozioni che non sempre appartengono pienamente a colui che nacque nei laboratori di Marte molti anni prima. Un essere che a volte ricorda di aver servito Hester Aspertia nel sistema Trisolian, altre volte ricorda di essere stato nello stesso sistema sotto forma di giovane ragazza con un promettente futuro come Magos Domina e in ulteriori casi ricorda di aver perfezionato il Carapace Nero creato da Amar Astarte. Un essere la cui memoria è costantemente in conflitto, ma le cui conoscenze sono immense ed estremamente preziose.
Nel 021.M31, poco dopo la Seconda Fondazione, Roboute Guilliman contattò Cawl per la realizzazione di una nuova forma di Space Marine atta ad aiutare l’Imperium nel suo prossimo momento più buio. Per aiutarlo, Guilliman gli donò antichi testi scientifici, ciò che rimaneva delle annotazioni dell’Imperatore e il Magna Mater, recuperato e ribattezzato Sangprimus Portum. Nel momento in cui Guilliman consegnò il dispositivo nelle mani di Cawl, esso conteneva tutte le informazioni rimanenti sul seme genetico e la creazione dei venti Primarchi, ma ci sono due punti importanti da considerare: sappiamo che il Magna Mater non fu mai coinvolto nella creazione dei Primarchi, ma allo stesso tempo non sappiamo ancora esattamente quando sia stato recuperato e come sia stato usato prima che Cawl lo ricevesse. Qualcuno, magari Guilliman in persona, ha recuperato il Magna Mater e, dopo aver capito che cosa fosse, vi ha inserito tutte le informazioni sul seme genetico prima di consegnarlo a Cawl in modo da fare già dei passi avanti con il progetto? Impossibile dirlo con certezza, per ora questi momenti rimangono ancora avvolti nel mistero.
Tornando a noi, Guilliman scrisse il Codex Astartes per il momento storico in cui l’Imperium si trovava e probabilmente lo avrebbe cambiato prima per adattarsi all’introduzione dei Primaris, se di mezzo non ci fosse chiaramente stato lo scontro con Fulgrim che lo portò ad un istante dalla morte. Tuttavia, ciò non fermo il progetto in piena nascita.
Cawl, insieme ai suoi numerosi sottoposti, iniziò a radunare bambini prelevandoli da molti mondi, in particolare quelli di reclutamento dei numerosi Capitoli esistenti, la Terra o direttamente Marte, per poi sottoporli a numerose sperimentazioni alternate a periodi di criostasi. Un esempio è Decimus Androdinus Felix, futuro Primaris degli Ultramarine che, da bambino, venne prelevato dal gruppo di neofiti che, tramite successive selezioni, sarebbero stati indirizzati verso l’Ultramar Auxilia, il Capitolo degli Ultramarine o svariate cariche importanti nel Regno di Ultramar. Lui, come molti altri, venne risvegliato dalla criostasi varie volte in date diverse per assicurarsi della preservazione dell’integrità mentale. Allo stesso tempo, lo scorrere dei millenni generò mutamenti in Cawl, il quale cambiò radicalmente il proprio modo di vedere il potenziamento cibernetico finendo per diventare uno dei tecno-preti più grossi e mostruosi mai visti, proprio ciò che aveva sostenuto di non diventare guardando Hester Aspertia durante l’Eresia. Oh, l’ironia che si crea quando hai bisogno di maggiore potenza intellettiva e i tuoi dati di personalità si sovrappongono nel corso degli anni.
“Io soffro,” lo interruppe Primus. “Ovunque. I miei sogni sono neri. La mia anima è incatenata all’ideale di un’altra persona. Vedo e conosco più di quanto qualsiasi essere umano dovrebbe. Nel crearmi, Cawl cercò di eguagliare i successi dell’Imperatore. Non funzionò. Io pago per la sua arroganza ogni secondo di ogni giorno. Te lo dico perché dovresti sapere che i talenti dell’arcimagos dominus non sono infiniti. Io sono il tuo prototipo e l’evidenza vivente del suo spingersi troppo oltre.”
Prima delle reclute, prima della criostasi, prima di qualsiasi altro vero attuarsi del progetto, Cawl creò il suo primo Primaris. In realtà, volendo essere pignoli, non è detto che ci sia stato realmente un primo vero e proprio su cui Cawl abbia sperimentato, poiché Decimus Felix suppone che ci sia stato un primo gruppo di sperimentazione e solo uno sia stato il primo creato con successo. Il suo nome, molto probabilmente non quello cui nacque, è Alpha Primus. Un nome con cui Cawl pare voler spasmodicamente comunicare la precedenza di questa creazione davanti a tutte quelle che vennero dopo.
Alpha Primus è più di un semplice prototipo. Secondo Guilliman, il quale non approva particolarmente l’esistenza di Primus, è maggiormente paragonabile a un progetto personale di Belisarius, forse un tentativo di comprendere il massimo raggiungibile dalle proprie capacità e i propri strumenti. Rivestito da un’Armatura Potenziata MkX Tacticus fatta su misura e priva di qualsiasi araldica, Primus è un individuo estremamente possente, capace di guardare comodamente dall’alto al basso un Primaris, anche se non è noto se la sua stazza si avvicini a quella di un Custodes. Il suo corpo è tanto grande quanto sfregiato, pieno di cicatrici in ogni suo angolo e causa di terribili sofferenze quotidiane. Inoltre, Primus è stato dotato di numerose capacità straordinarie e misteriose, tra cui potenti abilità psioniche. Durante un’operazione avvenuta intorno al 012.M42, Primus dimostrò di conoscere poteri piromantici e telecinetici, oltre a poter facilmente schermare la propria presenza ad altri individui psionicamente dotati.
Primus appare come una sorta di mostro di Frankenstein, un tentativo di creare qualcosa di troppo ambizioso. Nel male, è comunque venuto fuori un Primaris “funzionante”, ma pur sempre un individuo che soffre costantemente e il cui corpo è paragonabile al modello su cui un hobbista prova gli schemi di colore. Non sappiamo quale fosse la più alta ambizione di Cawl, ma il grande talento psionico e una pelle pallida dalla lucentezza ramata possono far presumere due cose: forse volle tentare di creare un’amalgamazione del seme genetico di tutti i Primarchi, fosse ebbe addirittura la presunzione di dare la vita a qualcuno di troppo simile all’Imperatore. Un esperimento che, nel caso in cui sia stato realmente messo in atto in quel modo, sarebbe sicuramente piaciuto molto agli Inquisitori Horusiani, i quali vorrebbero trasferire l’anima dell’Imperatore in un nuovo corpo che affinché torni come dio vivente.
Non è noto quanto tempo Cawl abbia speso nella creazione del progetto Primaris, ma sicuramente andò avanti per millenni, quindi ben oltre il 121.M31, anno nel quale Guilliman fu messo in stasi. L’assenza di Guilliman non mise in pausa i lavori di Cawl e dei tecno-preti al suo servizio all’interno della nave Zar-Quaesitor, lavori spesso accompagnati dalla musica di Mozart tanto gradita dall’Arcimagos, ma ne impedì la rivelazione. Ironicamente, l’Imperatore, l’Imperium, Cawl e Guilliman avevano tutti visioni diverse sulla questione del transumano.
L’Imperatore, come spiegato prima, non avrebbe mai lavorato personalmente ad una versione migliore dello Space Marine, poiché avrebbe semplicemente dovuto raggiungere il proprio obiettivo per poi essere smantellato. L’Imperium (e in questo includo anche buona parte dell’attuale Mechanicus), invece, non avrebbe mai toccato ciò che ritenevano il lavoro sacro del loro dio. Ciononostante, casi come la Fondazione Maledetta dimostrano come, nel corso dei millenni, ci fosse già stato il remoto tentativo di migliorare quanto fatto dall’Imperatore definendo pure certi tratti caratteristici dei semi genetici come difetti rimediabili.
Cawl e Guilliman sono come due facce della stessa medaglia. Entrambi non avrebbero mai fatto a meno del transumano sotto forma di astartes, poiché il primo, in origine, lo considerava erroneamente come il passo successivo per l’intera Umanità, ignorando dettagli importanti come la loro sterilità; il secondo, invece, non avrebbe mai pensato che i suoi soldati fossero uno strumento. Per lui sarebbero sempre stati difensori necessari al servizio dell’Umanità e un loro miglioramento avrebbe semplicemente giovato. Come poteva immaginarsi che, resuscitando e andando davanti a suo padre, avrebbe visto una verità così sconvolgente, dove lui è solo una pedina di un sogno mai realizzato? Ma questo è un discorso che continueremo un’altra volta.
Cawl dovette attendere il ritorno di Guilliman perché chiaramente nessuno avrebbe mai accettato la sua opera senza un’individuo così importante ad approvarla. Tutti lo avrebbero semplicemente additato come un bugiardo e un eretico, condannandolo a morte e distruggendo ogni suo sforzo. Solo la presenza del primarca che aveva commissionato tutto gli avrebbe permesso di rivelare questo progetto. Non a caso, ci furono comunque aspre critiche e grandi accuse di blasfemia nei confronti di Cawl da parte di molte organizzazioni imperiali. Inoltre, Guilliman trovò talmente complicato un lavoro simile che non si aspettò un gruppo di Primaris superiore alla Compagnia. Fu fortemente smentito.
Ora che abbiamo chiarito alcune questioni, passiamo ad un approfondimento più specifico su questi Primaris.
Un Primaris, oltre ai diciannove organi standard degli Astartes, ne possiedono altri tre:
Le nerbobobine e il magnificat sono installati fra i 12 e i 13 anni nelle fasi Primaris Alpha e Beta, posizionate dopo le fasi 3 e 4 (biscopea e osteomorfo). Solitamente queste due fasi Primaris avvengono simultaneamente. L’innesto della fornace belisariana, invece, avviene tra i 15 e i 16 anni e rientra nella Fase Primaris Gamma, posizionata dopo la fase 15 (neuroglottide). La fornace belisariana richiede assolutamente la presenza del rene oolitico, poiché le sostanze prodotte dalla ghiandola sono a tutti gli effetti tossiche e solo il rene oolitico risulta capace di smaltirle.
A livello biologico, un Primaris pare essere generalmente più resistente nei confronti dell’influenza caotica. Un esempio è Danic Vesleigh, Intercessor degli Angeli Oscuri che subisce una grave ferita psionica, la quale avrebbe dovuto causare un’infezione da parte di una peste di natura caotica con un suo successivo spargimento su altre persone. Nonostante la ferita, Vesleigh non è stato minimamente influenzato dalla peste. Questo non implica un’immunità da parte di qualsiasi potere psionico caotico, ma mostra chiaramente una certa resistenza.
Grazie al supporto del Sangprimus Portum, Cawl e i tecno-preti al suo servizio sono riusciti a migliorare le prestazioni del seme genetico nell’organismo dei Primaris e a ovviare alcune mancanze dei classici. Non c’è stato alcun tentativo di rimuovere mutazioni non propriamente dannose come la pelle pallida tipica delle Guardie del Corvo o quella nera carbone delle Salamandre, pur essendo essi stessi malfunzionamenti del Melanocromo, ma ora tutti i Capitoli hanno nuovamente accesso agli zigoti di tutti gli organi aggiuntivi. Questo pare aver consentito la reintegrazione di organi precedentemente non funzionanti in certe linee genetiche, ad esempio quella dei Magli Imperiali, la quale aveva perso l’utilizzo della Ghiandola di Betcher e della Membrana di An-sos.
Secondo le valutazioni di Cawl comunicate intorno al 012.M42, la percentuale di devianza è dello 0,001% e ciò pareva rendere molto più improbabile il manifestarsi di grossi difetti genetici quali la Sete Rossa, la Rabbia Nera e il Wulfen. Inizialmente i Primaris della linea genetica di Sanguinius hanno effettivamente dimostrato di non avere alcun segno di Sete o Rabbia, ma gli anni successivi alla loro introduzione hanno dimostrato la loro totale presenza anche in questo tipo di marine. Anche il Wulfen si è totalmente manifestato, come dimostrato dalla battaglia di Cumulo di Smelter: durante gli scontri con dei corsari eldar oscuri, interi branchi di Inceptor sono caduti preda del Wulfen.
Con il Sangprimus Portum nelle proprie mani, Cawl è riuscito a testare il materiale genetico di tutti i Primarchi, anche quelli traditori e persino i due perduti. Risulta ragionevole pensare che non ci siano stati problemi con i test, dato che i tradimenti sono avvenuti per questioni di fedeltà, nulla che abbia a che fare con il DNA. D’altronde lo dimostrano anche tutti i lealisti provenienti da Legioni traditrici. Infatti, i test hanno avuto successo e Cawl ha suggerito l’utilizzo di tutti questi semi genetici per sfruttare al meglio tutte le loro capacità. Guilliman non si è dimostrato d’accordo, probabilmente perché per lui la ferita del tradimento dei fratelli è ancora abbastanza aperta. Per l’Imperium è una faccenda avvolta nella leggenda e avvenuti diecimila anni fa, Guilliman ha realmente vissuto solo 120 anni circa dalla fine dell’Assedio.
Nonostante questo, ci sono altre considerazioni da fare. La possibilità di creare Capitoli a partire dal seme genetico delle Legioni traditrici non stupisce più di tanto, poiché la Fondazione Oscura (la 13a) è in gran parte avvolta nel mistero, ma la storia del Capitolo Spettri della Morte (apparenti successori della Guardia del Corvo) e quella di Crysos Morturg, veterano lealista della Guardia della Morte sembrano collegarsi in modo sospetto, tanto quanto la Fratellanza dei Mille ha piccole somiglianze sospette con la Stirpe dei Mille. Pare comunque che Cawl abbia bellamente ignorato l’idea di non usare il seme genetico delle altre nove legioni conosciute, come dimostra il nuovo Capitolo Primaris Figli della Fenice. La loro araldica e il loro nome ricordano veramente molto i Figli dell’Imperatore, anche se nei documenti ufficiali sono ritenuti successori dei Magli Imperiali. Chissà, forse è stata solo un’ispirazione estetica, forse è stato realmente usato quel seme genetico.
A tutto questo si aggiunge anche la straordinaria possibilità di produrre Space Marine con lo stesso seme genetico delle due Legioni Perdute. Su questo è impossibile discutere, poiché non sappiamo assolutamente nulla sul loro nome e la loro araldica, quindi non è neanche possibile capire se siano già stati prodotti in massa all’insaputa di tutti. Qualche marine sperimentale c’è stato, dato che i risultati dei test sono stati tratti da loro, ma da quel punto in poi tutto è avvolto nel mistero. Forse un giorno un altro angolino oscuro verrà alla luce.
Dopo l’installazione del Nodo Catalettico, ossia la fase 6 della creazione di uno Space Marine, può iniziare l’ipnoterapia o psicoindottrinamento, spesso all’interno di una macchina chiamata hypnomat. Questa pratica ha due grosse utilità: la prima è consentire al marine di apprendere il totale controllo dei propri innesti ed eventualmente di ricevere l’impianto di alcuni ricordi che vanno ad aiutare l’utilizzo di certe tecniche di combattimento. La seconda permette di fortificare la fede dell’aspirante nei confronti dell’Imperatore, non solo indottrinandolo nel senso stretto del termine, ma anche rendendolo meno influenzabile dal Caos rispetto ad un uomo comune.
Un perfezionamento dello Space Marine in tal senso era già stato fatto in passato con la creazione dei Cavalieri Grigi. Vengono utilizzate forme ancora più avanzate di bioingegneria e psicochirurgia, le quali consentono loro di diventare completamente immuni all’influenza caotica. Come se non bastasse, dopo tutti i diciannove innesti comuni, i Cavalieri Grigi subiscono l’impianto di protezioni argentee sotto la pelle di tutto il corpo.
Nel caso di uno Space Marine Primaris, la resistenza nei confronti dell’influenza caotica pare giocare un ruolo importante, infatti, dopo oltre un decennio di guerre e costanti esposizioni, il Caos non ne ha ancora corrotto uno. Tuttavia, non hanno assolutamente la stessa immunità di un Cavaliere Grigio, quindi c’è qualche considerazione da fare.
Convertire al Caos un Primaris risulta attualmente impossibile, ma ciò non vuol dire che non possano essere creati in qualche modo. Allo stesso tempo, però, bisogna sempre considerare come i caotici creino i propri astartes. I loro metodi includono seme genetico rubato, bambini rapiti, clonazioni, abomini mutanti capaci di partorire astartes fatti e finiti e altro ancora. Come se non bastasse, uno Space Marine eretico, dopo anni di servizio, è già potenziato dai doni che il Caos gli offre, quindi un Primaris non offrirebbe necessariamente vantaggi che qualche dono non possa già offrire e superare.
Dando anche per scontato il fatto che una banda da guerra riesca a produrre dei Primaris e che sia possibile indottrinarli con un odio totale nei confronti di tutto ciò che l’Imperium rappresenta, purtroppo le armature MkX non crescono sugli alberi. Diamo pure per scontato che una forgia infernale (mondi forgia caotici) acquisisca i progetti per produrla? Anche facendolo, la diplomazia tra caotici impedisce qualsiasi sorta di distribuzione di massa. Una banda ne ammazzerebbe un’altra per accaparrarsi i servizi di quella forgia, quella forgia stessa potrebbe essere attaccata da un’altra per acquisire almeno una parte dei progetti, etc.
In sostanza, la creazione di un Primaris caotico potrebbe rientrare nel possibile, ma ciò non lo equipaggia automaticamente di armatura MkX, fucile requiem modello MkII Cawl o qualsivoglia altro equipaggiamento. Un “Primaris con le punte” risulta quindi molto improbabile, mentre marine resi più massicci e potenti dal Caos sono all’ordine del giorno.
Per diverso tempo, tra i ranghi dell’Adeptus Astartes, si è discusso se fosse possibile trasformare uno Space Marine classico in un Primaris. Il primo caso è stato quello di Marneus Calgar, Maestro Capitolare degli Ultramarine, ma i problemi temporali che affliggono l’Imperium hanno fatto sì che qualcuno dia questo onore a Kor’sarro Khan. Il processo è avvenuto in una sala operatoria auto-sterilizzata comprendente un tavolo in marmo appositamente scolpito in modo da far fluire la copiosa quantità di sangue persa durante lo svolgimento. Marneus Calgar è stato aperto da capo a piedi e la sua cassa toracica è stata frantumata per permettere l’installazione dei tre organi aggiuntivi, infine un individuo potente quanto lui è morto. Dopo venti minuti di suture e continua elettrostimolazione del cuore, i chirurghi sono riusciti a far attivare la Fornace Belisariana inserita precedentemente, facendo ripartire l’organismo di Calgar.
Nonostante questo successo iniziale, stando ai dati raccolti da Cawl, i rischi sono estremamente alti: attualmente c’è un gran brutto 61,6% di fallimento e il miglioramento del processo richiede molto tempo. Come poi evidenziato dal Diacono Vectragos, tecno-prete di Bellona al servizio di Cawl, la percentuale di fallimento rende impossibile la transizione di massa e i benefici in termini di efficienza dell’organismo non reggono il confronto con tutti i fattori di rischio. A tutto questo si aggiunge un’altra nota negativa, poiché non tutti i marine risultano adatti alla trasformazione.
Vectragos parla della trasformazione in Primaris usando il termine Riti Calgariani. Risulta ovvia l’origine di questo nome, ma non è noto se qualcun altro lo utilizzi.
Dopo aver parlato di come sia fatto un Primaris, è ora di parlare della loro organizzazione. Come vennero addestrati, come si sparsero tra i Capitoli, come vennero integrati al loro interno, etc.
Gli Space Marine Primaris offrirono subito una grande opportunità all’Adeptus Astartes, ma con migliaia e migliaia di esemplari a disposizione, ovviamente si manifestò la necessità di distribuirli tra rinforzi nei Capitoli già esistenti e pionieri di altri completamente nuovi. Per combinare questa distribuzione con il tentativo di riguadagnare una parvenza di equilibrio in una galassia appena spaccata a metà dalla Cicatrix Maledictum, venne lanciata la Crociata Indomitus.
Circa metà dei Primaris venne utilizzata per fondare nuovi Capitoli tramite la Fondazione Ultima, il cui nome è un chiaro omaggio al simbolo della linea genetica di Guilliman, l’ultima degli Ultramarine. L’altra metà venne riunita in un’enorme schiera che Guilliman definì formalmente i Figli Innumerevoli dei Primarchi. Oltre ad essere spesso chiamati solo Figli Innumerevoli, tra i ranghi si diffuse sempre di più l’appellativo Scudi Grigi, il quale deriva dalla loro araldica.
Tutte le armature degli Scudi Grigi portarono i colori basilari del proprio Capitolo progenitore, accompagnati da un chevron grigio chiaro sugli spallacci, inoltre, per ordine di Guilliman, vennero organizzati in squadre composte da marine provenienti da linee genetiche diverse affinché essi imparassero reciprocamente dai propri confratelli in modo da non ripetere le incomprensioni tra Capitoli (o Legioni) avvenute in passato.
Con tutte queste pratiche, Guilliman prende a piene mani dal passato, ispirandosi ai primissimi anni delle Legioni. Inizialmente, tutte le Legioni erano identificate con il proprio numero e nessuna portava un’araldica particolare, optando per un semplice grigio ceramite. Lo sviluppo delle proprie sottoculture e la scoperta dei Primarchi diede progressivamente vita alle varie araldiche. L’immagine qui riportata rappresenta un legionario della VII Legione, prima di essere conosciuta come Magli Imperiali, ma con le prime tracce di quelli che sarebbero stati i loro colori. Nel M42, invece, Guilliman ha fatto un uso opposto del grigio ceramite. Il chevron si pone sopra i colori già esistenti della linea di sangue, come a simboleggiare l’appartenenza ad essa, ma non necessariamente al Capitolo progenitore. Il nome informale, invece, richiama il concetto degli Scudi Neri (vedi Momenti BG 19). Mentre quest’ultimi rinnegavano la propria appartenenza a una Legione, loro la adottano, ma non ancora pienamente. I colori degli Scudi Grigi mostravano perfettamente il concetto di essere figli di un Primarca, ma non ancora membri di un Capitolo ben preciso.
Non è finita qui, poiché l’ispirazione agli eventi del passato si trova anche nella decisione di far combattere fianco a fianco marine provenienti da linee genetiche differenti. Durante la Grande Crociata, questa pratica era molto più limitata e consisteva nel mandare temporaneamente qualche marine a combattere in una Legione diversa. La Stirpe dei Mille aveva l’abitudine di inviare temporaneamente i propri Capitani in altre Legioni in modo che imparassero da esse (Phosis T’kar nei Lupi Lunari, Hathor Maat nei Figli dell’Imperatore, Khalophis nei Guerrieri di Ferro, Ahriman nei Predicatori e Uthizzar nei Lupi Siderali), ma, a parte questo caso speciale, tale fenomeno accadeva regolarmente con legionari di ogni grado. Dopo l’Eresia, la pratica divenne molto più limitata e spesso (ma non sempre) effettuata tra Capitoli della stessa linea genetica. I Signori dei Falchi sono molto rinomati per l’abilità dei propri piloti e per questo non è raro che dei piloti di Thunderhawk effettuino un periodo di servizio tra loro per migliorarsi; i Mentori prestano intere squadre ad altri Capitoli per motivi di insegnamento reciproco; alcuni marine dei Cacciatori Oscuri servono temporaneamente nelle Furie Bianche per mantenere stretto il legame tra successore e progenitore; gli esempi sono molteplici, potremmo andare avanti. La Deathwatch, sebbene possa sembrare l’organizzazione più simile, in realtà non è da considerarsi un esempio di questa pratica, poiché sicuramente capita che i marine imparino qualcosa dai propri cugini, ma il vero proposito dei Kill Team è sfruttare le migliori abilità dei Capitoli, non trasmetterle tra compagni.
Durante la prima fase della Crociata Indomitus (circa 12 anni), i ranghi degli Scudi Grigi si svuotarono sempre di più. Non solo per questioni di perdite in battaglia, ma anche perché i Primaris furono consegnati come rinforzi per i Capitoli già esistenti, adottando la loro araldica e le loro tradizioni.
Questa prima fase della Crociata terminò con la vittoria nella Battaglia di Raukos. Subito dopo venne organizzato il Trionfo di Raukos, un evento paragonabile all’antico Trionfo di Ullanor che vide la partecipazione di quarantamila Space Marine classici, ventimila Space Marine Primaris, due milioni di Guardie Imperiali, tre conventi di Sorelle Guerriere e tante altre truppe tra Cavalieri, Titani, Skitarii, Marina Imperiale, Sorelle del Silenzio e Custodes. Dopo questa celebrazione, ulteriori Scudi Grigi vennero divisi nei soliti due metodi, andando ad inserirsi in Capitoli già esistenti o formandone di nuovi. Uno dei nuovi fu la Lancia del Lupo, il primo Capitolo Successore dei Lupi Siderali dopo circa novemila anni.
Prima di essere schierati nella Crociata Indomitus, i Primaris ricevettero forme diverse di addestramento. Durante i loro periodi di stasi, i Primaris vennero addestrati tramite moltissime varianti di simulazione di guerra. Schieramento dall’orbita, combattimento contro diversi tipi di nemici e ogni altra sorta di addestramento.
Durante i millenni, i Primaris furono addestrati prima tramite esercizi, duelli e soprattutto simulazioni di guerra presso zone remote di Marte, sempre in situazioni controllate contro diversi tipi di servitore da combattimento schierati dai tecno-preti. Una di queste operazioni d’addestramento fu effettuata nei pressi del Labirinto Noctis e divenne nota come Guerra Glitch, mentre altre due avvennero rispettivamente su Deimos e Phobos, le due lune marziane (sebbene Deimos orbiti intorno a Titano da millenni). Ogni operazione, volta a migliorare la propria capacità di conservare munizioni e selezionare bersagli prioritari in casi di inferiorità numerica, venne seguita dal recupero dei cervelli incapsulati di ogni servitore in modo da produrre un nuovo corpo clonato da riutilizzare nelle esercitazioni successive.
Una volta considerati pronti paragonando i risultati dell’individuo con quelli dell’intero insieme, i Primaris furono progressivamente reinseriti in stasi come nelle prime fasi di controllo della stabilità mentale, in modo da continuare il proprio addestramento tramite simulazioni totalmente digitali.
Dopo l’arrivo di Guilliman sulla Terra, ma prima che la Crociata Indomitus fosse lanciata, un numero non molto grande di Primaris venne selezionato per unirsi ai rinforzi della Battaglia di Cancello del Leone, ossia l’invasione del Palazzo Imperiale da parte delle legioni demoniache di Khorne. Pur avendo ricevuto insegnamenti sull’esistenza del Caos, il Grande Nemico, molto probabilmente nelle simulazioni digitali non ci furono mai scontri contro forme ben precise di demoni, come testimonia un Primaris che, dopo aver combattuto contro i demoni khorniti sulla Terra, fu inserito negli Angeli Oscuri e durante una battaglia classificò con sicurezza i demoni di Tzeentch come fossero xenos e correggendo erroneamente un altro Primaris che li definì un tipo di demone a loro ignoto.
Nel tempo attuale, invece, i Primaris ricevono un addestramento normale come ogni Space Marine, ma il loro inserimento tra i ranghi del Capitolo avviene in maniera un po’ differente. Ne parleremo dopo.
I Primaris furono integrati in modi molto diversi in base al Capitolo in questione e al momento in cui ciò avvenne. Nei primissimi tempi della Crociata Indomitus, nessun Primaris che dovesse inserirsi in un Capitolo già esistente aveva un reale rango di comando e non c’erano Capitani, Sergenti o simili. Inizialmente le unità di Primaris adottarono forme diverse di gerarchia, una delle quali prevedeva il ruolo di leader per il marine più “anziano” della squadra. Per semplicità, in questo caso l’anzianità veniva dettata dall’ordine d’inserimento nelle capsule di stasi dopo le sessioni reali d’addestramento, come se essere stati inseriti prima esprimesse rudimentalmente una maggiore abilità. Dopo aver acquisito l’esperienza necessaria in guerra, allora ci sarebbe stata una promozione per l’individuo più adeguato. Con il passare degli anni e delle promozioni anche tra gli Scudi Grigi, la gestione divenne ancora più variegata in base al Capitolo in questione. I Novamarine, ad esempio, ricevettero i propri Primaris solo dopo il Trionfo di Raukos e e li tenettero provvisoriamente al di fuori dell’organizzazione del Capitolo, in modo da farli prima integrare con la cultura del Capitolo. Successivamente, vennero inseriti nella 5a Compagnia e, come mostrato dal Sergente Inceptor Justinian Parris, almeno una parte di loro mantenne il rango acquisito negli Scudi Grigi, ma magari venne inserito in un altro tipo di squadra.
L’integrazione, però, non fu sempre facile. Proprio come negli anni in cui i Legionari terrestri dovettero confrontarsi con i nuovi provenienti dal pianeta su cui era stato trovato il loro primarca, con i Primaris si verificò un nuovo scontro tra culture, anche se, pure qui, diverso su vari aspetti. Durante la Grande Crociata gli Space Marine dovettero adattarsi reciprocamente alla cultura sviluppata dalla Legione negli anni precedenti il ritrovamento del primarca e a quella del primarca stesso. La XVII Legione cambiò radicalmente quando Vulkan introdusse sempre di più la cultura del Culto Prometeico, mentre non serve spiegare quanto cambiò la XII dopo l’avvento di Angron. Allo stesso modo si potrebbero citare tutti i numerosi casi.
Con i Primaris, invece, i Capitoli si trovarono davanti Legionari con pensieri estremamente variegati. I nuovi marine provenienti dal pianeta natale del Capitolo non furono sempre felici di essere assegnati a qualche Successore, poiché alcuni di loro avevano servito per anni tra gli Scudi Grigi e speravano di poter rivedere il pianeta su cui erano nati o che guardavano con ammirazione fin da prima di essere scelti come futuri Primaris. Bjarni Arvisson, Sergente Inceptor della Lancia del Lupo, non fu immediatamente entusiasta all’idea di non poter rivedere Fenris e servire nei Lupi Siderali, mentre Justinian Parris, nativo di Iax, fece fatica ad inserirsi nella cultura dei Novamarine, poiché ormai era abituato a seguire quella dei progenitori Ultramarine. I Lupi Siderali sono, tra l’altro, un Capitolo che, oltre alla diffidenza iniziale, richiese il superamento della Prova di Morkai, nonostante i Primaris appena arrivati non avessero bisogno di bere dal Calice del Wulfen. Inoltre, i Primaris dovettero anche superare il viaggio lungo miglia tra le lande fenrisiane senza l’ausilio di armi o armature, tentando di non cedere ai propri istinti. La maggior parte superò la prova, ma ci furono comunque dei dispersi.
Un confronto differente fu quello della vera e propria estraneità. Marine come Dante videro i Primaris come una salvezza, la cura che Corbulo cercò in lungo e in largo per secoli. D’opinione diversa fu Gabriel Seth dei Supplizianti, il quale li vide come un rimpiazzo, quasi come degli Ultramarine in armatura rossa perché non mostravano segni di Sete Rossa o Rabbia Nera, ciò che secondo lui li rendeva figli di Sanguinius. Senza scendere in un discorso su Seth che pare sputare ancora una volta su tutta la cultura dei propri progenitori ignorando quanto gli Angeli Sanguinari siano molto altro oltre ai propri difetti, ma anche sul numero di sforzi fatti da persone come Corbulo per trovare una cura alle maledizioni dei propri fratelli, alla fine tutti questi pensieri caddero come un fragile castello di carte. I Primaris degli Angeli Sanguinari cominciarono a mostrare forti segni della Sete Rossa e della Rabbia Nera, quindi è facile capire perché Seth abbia iniziato ad utilizzarli. Parlando più in generale, si formò un pensiero di sostituzione nei propri confronti e di mancata appartenenza alla propria cerchia, come se il nuovo modello fosse definitivamente destinato ad interrompere la produzione del precedente e come se provenire da un pianeta differente comportasse il non essere un “vero” confratello. Furono questi due i maggiori motivi per cui, nel periodo del Trionfo di Raukos, il 6% dei Capitoli non ne aveva ancora accettato l’integrazione. Ciononostante, i marine classici continuarono ad essere prodotti regolarmente e il dibattito della sostituzione incontrò sempre risposte che evidenziavano quanto i Primaris fossero manchevoli in esperienza, ma soprattutto in versatilità.
Un caso molto particolare avvenne tra gli Angeli Oscuri. Parte dei Primaris introdotti nei loro ranghi risultarono molto fedeli a Cawl, tant’è che si riferivano spesso a lui usando l’appellativo Pater Cawl e lodando l’Imperatore con il termine Omnissia. Sebbene questi Primaris, tra cui il Sergente Xedro Farren, non avessero alcuna intenzione di indagare troppo nei segreti del Capitolo perché non avevano il grado adatto a chiedere cose che reputavano giustamente non di loro competenza, gli Angeli Oscuri considerarono disturbante questa sorta di doppia fedeltà. Nessuno si stupisce del fatto che un Techmarine abbia legami più forti con l’Adeptus Mechanicus, ma questo fenomeno diffuso tra le restanti fila dei marine causò rabbia e rimproveri in varie occasioni in cui qualche Primaris parlò dicendo Pater Cawl o urlò come grido di battaglia “Otterremo la gloria per il Capitolo, per la Terra e per Marte”. D’altronde non è un caso se i Techmarine non sono ammessi nella Cerchia Interna, neanche il Maestro della Roccia Belaphor.
Questa caso isolato portò ufficiali come il Cappellano Zaeroph e il Maestro della Compagnia Gabrael ad applicare un controllo mentale nei confronti di questi Primaris, attivabile tramite una frase chiave capace di cancellare ricordi e farli concentrare sulla battaglia a comando. La frase chiave era “posti di combattimento”. Questa pratica non è affatto nuova all’interno degli Angeli Oscuri, infatti alcuni Cappellani e Bibliotecari (tra cui Asmodai) possono utilizzare un set di frasi chiave che influenza il funzionamento del nodo catalettico dei propri confratelli e le usano nel caso ci siano disordini che portano a conflitti interni nel Capitolo, un’eventualità non troppo rara nell’Adeptus Astartes. Tramite un altro set di frasi chiave, vengono cancellati i ricordi di determinati eventi e infine colui che le pronuncia può inserire elementi chiave all’interno di un falso ricordo che la mente del soggetto creerà naturalmente. Nonostante ci siano state cancellazioni di ricordi tra i Primaris, alla fine vennero accettati e lentamente si guadagnarono più fiducia da parte del Capitolo e status da veterani.
Qualcosa di simile accadde tra i Primaris che andarono ad inserirsi nei Sacerdoti del Lupo dei Lupi Siderali. I non-Fenrisiani si appellavano a canti non provenienti da Fenris, ma da antichi manuali risalenti alla Grande Crociata che facevano riferimento alla Terra. Col tempo e l’impegno, quei Primaris impararono le tradizioni fenrisiane. Anche gli Artigli Insanguinati risentirono dell’arrivo dei Primaris, ma a questo problema i Lord Lupi risposero implementando un rituale di combattimento a mani nude per scaricare l’aggressività e dimostrarsi a vicenda il proprio valore come guerriero. I leader delle varie unità cominciarono anche a sfruttare la rivalità tra gli Intercessor e i Cacciatori Grigi per spingerli ad atti sempre più eroici. Questo sfociò persino in gare di bevuta, abbuffata o dimostrazione di forza e agilità nella natura fenrisiana. Gli Aggressori si dimostrarono essere l’esatto opposto, spesso molto più gioviali e socievoli.
Sono passati anni dal loro arrivo, quindi i Primaris sono sicuramente organizzati in modo diverso rispetto all’integrazione iniziale. Come specificato prima, quasi tutti i Capitoli hanno e usano le tecnologie necessarie a produrre i Primaris e, dal momento della loro creazione, li introducono nella propria organizzazione Capitolare. I Primaris non prestano servizio tra gli Esploratori, ma vengono introdotti direttamente nelle altre Compagnie.
Con il suo ritorno, Guilliman prese in mano il Codex Astartes e cominciò ad aggiornarlo con nuove tattiche di guerra e organizzazioni adatte all’attuale situazione galattica. Come sostenuto da Guilliman stesso, la prima scrittura del Codex Astartes fu frutto di tempi difficili a causa dell’uscita da una gigantesca guerra civile dove grandi armate vennero riunite anche grazie alle potenziali forze in mano a una singola persona. In nuovi tempi difficili, ma per altri motivi, Guilliman iniziò a intervenire sul Codex fornendo una nuova organizzazione dei Capitoli e continuando ad adattare l’Adeptus Astartes, tenendo il passo dei costanti cambiamenti nelle guerre galattiche.
Ora l’obiettivo finale di Guilliman è rimpiazzare il Codex Astartes con un documento attualmente non completo, ossia il Codex Imperialis. Tale documento non si concentra solo sull’organizzazione e la strategia militare, come il Codex Astartes, ma anche su grandi questioni civili, la riorganizzazione del governo imperiale e un attendibile resoconto storico degli ultimi dieci millenni dell’Imperium, impresa nella quale è aiutato dalla nuova Logos Historica Verita da lui stesso istituita.
Normalmente, una Compagnia comprende cento elementi divisi in dieci squadre, ognuna capeggiata da un Sergente. Con i recenti cambiamenti, ora i cento membri di una Compagnia possono essere suddivisi fino a raggiungere venti squadre da cinque elementi. Prendendo in considerazione dieci squadre, ci sono sei Squadre da Linea di Combattimento, due di Supporto di Fuoco e due di Supporto Ravvicinato. Ciò vuol dire una suddivisione 60-20-20, gestibile autonomamente dal Capitolo in squadre da dieci o cinque. Tale pratica è diversa dall’avere una Squadra da dieci elementi che sul campo di battaglia decide di dividersi in due “da Combattimento”, poiché in questo caso abbiamo una vera e propria integrazione nella struttura capitolare che permette di avere regolarmente squadre da cinque elementi, ognuna con il proprio Sergente.
Per le squadre Intercessor, Guilliman si ispira all’organizzazione delle squadre Tattiche ai tempi delle Legioni, le quali si concentravano totalmente sulla creazione di una potente linea di fuoco di Fucili Requiem, concedendo qualche piccola variazione solo ai Sergenti. Le Squadre Intercessor utilizzano tre tipi di Fucile Requiem a lunga gittata e costituiscono il nerbo dei nuovi Capitoli creati durante la Fondazione Ultima, mentre i Capitoli già esistenti combinano il loro fuoco concentrato con l’adattabilità delle Squadre Tattiche. Ogni Capitolo ha trovato il proprio utilizzo delle Squadre Intercessor, ad esempio la Guardia del Corvo che li impiega spesso come difensori dei punti d’atterraggio delle altre truppe o i Magli Imperiali che li usano bene per sfondare le linee nemiche o ne sfruttano il fuoco di soppressione. In più, le Squadre di Intercessor si suddividono ulteriormente in altre due sottocategorie: Assalto e Pesanti.
Gli Intercessor d’Assalto prendono ispirazione dalla seconda configurazione con cui potevano scendere in battaglia le Squadre Tattiche Legionarie, ossia sotto forma di Squadre Saccheggiatrici equipaggiate con spade a catena e Pistole Requiem. Analogamente, gli Intercessor d’Assalto abbandonano la linea di fuoco dei Fucili Requiem e usano una spada a catena e una Pistola Requiem Pesante.
Gli Intercessor Pesanti, invece, sembrano essere un incrocio tra ciò che nelle Legioni furono le Squadre Armi Pesanti e le Squadre Cercatrici, ossia una via di mezzo tra l’utilizzo di armi pesanti e quelle leggere, ma specializzate. Sono, infatti, Intercessor equipaggiati con armature Gravis e vari tipi di Requiem Pesanti e Fucili Requiem a lunga gittata. Specializzati o pesanti, ma senza mai fuoriuscire dalla categoria Requiem.
Anche le Squadre Hellblaster prendono a piene mani dalla tradizione legionaria, quando intere Squadre di Supporto Tattico imbracciavano armi speciali quali Fucili Plasma, Lanciafiamme, Fucili Termici, Cannoni a Rotore o Colubrine Volkite. Non solo, anche le Squadre Armi Pesanti si concentravano su un solo tipo di arma. Qui le Hellblaster combinano i due ruoli focalizzandosi totalmente sulle armi plasma, motivo per cui impiegano Pistole Plasma e tre varianti di Inceneritore Plasma. Tutte le armi plasma utilizzate dagli Hellblaster soffrono comunque del solito difetto di surriscaldamento nel caso scelgano di sovraccaricarle ed è già capitato più volte che intere squadre si immolassero per raggiungere un ultimo obiettivo prima della morte.
Gli Angeli Oscuri commemorano questi eroi incidendo i loro nomi sulle Colonne di Conflagratus che percorrono la Sala del Fuoco della Roccia.
Tra i Lupi Siderali è passata alla storia la battaglia in cui gli Hellblaster assaltarono la fortezza di Luna di Mezzanotte governata dai Guerrieri di Ferro, facendola brillare nel vuoto grazie alla furia delle proprie armi.
Mentre gli Intercessor utilizzano un’armatura potenziata MkX Tacticus, gli Aggressori forniscono un supporto di fuoco pesante montato su una Gravis, una variante della MkX più corazzata che può montare Lanciagranate Tempesta di Schegge e due tipi di guanto, i Tempesta di Fiamme e i Tempesta Requiem Automatici. Si dimostrano maggiormente mobili rispetto ai Centurion e spesso queste squadre vengono utilizzate in circostanze e terreni specifici, ma occasionalmente come riempitivo tra le linee di tiro o come punte di lancia per l’avanzata. A questo proposito, gli Aggressori degli Angeli Oscuri usano spesso la filosofia dell’avanza e distruggi, idea che in realtà non è poi così rara. Le Mani di Ferro sono rimaste stupite dalla potenza di fuoco che gli Aggressori della 2a Compagnia hanno sprigionato contro i pelleverde, mentre nei Templari Neri è normale vederli gettarsi in avanti al fianco delle Squadre Crociate. Gli Aggressori dei Lupi Siderali spiccano per la loro giovialità e socievolezza. Provano un’enorme soddisfazione nel distruggere gigantesche orde ed enormi mostri mentre riempiono il campo con i loro gridi di battaglia e le loro grasse risate.
Le Squadre Sterminatrici possono essere considerate una sottocategoria degli Aggressori. Pur rimanendo dotati di MkX Gravis, essi abbandonano i guanti e sfruttano la possibilità di resistere a lungo sotto il fuoco nemico per usare devastanti armi termiche a media e corta gittata.
Le Squadre Inceptor svolgono un importante ruolo d’avanguardia. Spesso vengono schierate tramite attacchi orbitali dall’atmosfera, magari al fianco di una schiera di Capsule d’Atterraggio, oppure, nel caso le truppe siano già presenti sul pianeta, tramite le Thunderhawk e le Overlord. A volte queste squadre vengono scambiate per detriti di battaglie navali avvenute in orbita e capita che loro stesse sfruttino questo vantaggio per scendere tra detriti veri e propri che stanno precipitando. Questa tattica di mimetizzazione richiede una grande abilità perché il minimo movimento errato può trasformare un Inceptor in un altro detrito cadente. Se effettuata con successo, le Squadre Inceptor possono riuscire a cogliere di sorpresa il proprio nemico, per poi dedicarsi al supporto di fuoco ravvicinato oppure a ruoli di ricognizione tramite l’utilizzo di potenti reattori dorsali.
In battaglia usano MkX Gravis come gli Aggressori perché sono letteralmente delle testate lanciate ferocemente contro il nemico, ma sono equipaggiate con massicci reattori dorsali e turbine direzionali a reazione che permettono di effettuare atterraggi controllati che a loro non recano alcun danno, ma che generano un impatto fortissimo nei metri circostanti. Per loro tale impatto ad alta velocità viene attutito da piastre servo-equipaggiate posizionate sotto gli stivali, sfruttabili anche per effettuare salti da terra con potenza maggiore. A tutto questo si aggiungono anche scarichi addizionali e scudi termici per la protezione della testa dal calore estremo delle turbine.
Dopo l’atterraggio, sono molto utili per eliminare la fanteria terrorizzata dal loro arrivo improvviso o per raggiungere ed eliminare strutture di comando o batterie antiaeree. I Cavalieri del Calice, successori degli Angeli Sanguinari nati con la Fondazione Ultima, sono noti per i loro schieramenti massicci di Squadre Inceptor.
Le Squadre Soppressori sono una variante delle Inceptor che utilizzano armature potenziate MkX la cui corazzatura si posiziona a metà tra quella di una Tacticus e di una Gravis. Sacrificando qualche strato di corazza ed equipaggiandosi di reattori dorsali più leggeri, un Soppressori riesce ad ottenere maggiore mobilità mentre tiene in mano un cannone automatico acceleratore. Tale mobilità viene sfruttata per schierarsi in posizioni chiave, fornire un supporto di fuoco pesante e allo steso tempo riuscire a fluttuare rapidamente in copertura.
Le Squadre Oppressori sono la parte inquietante dei Primaris, utilizzate come truppe d’assalto rapido e furtivo, capaci di diffondere il terrore tra le linee nemiche. Per svolgere al meglio il proprio ruolo, gli Oppressori sono equipaggiati con armature Phobos, una variante più leggera della MkX che permette maggior mobilità ed è dotata di servo-motori perfettamente silenziosi e pinne direzionali per schieramenti precisi dall’alta quota. Quando il loro attacco è iniziato, invece, il silenzio viene rimpiazzato dai rumori assordanti delle loro armi e i ruggiti gutturali amplificati dalle loro maschere, una cacofonia di suoni che semina paura tra i nemici non troppo impavidi.
Il loro utilizzo nei Capitoli è stato apprezzato particolarmente dalla Guardia del Corvo, le Furie Bianche e i loro successori, grazie a tattiche che si integrano molto bene con quelle che già adottavano. Durante l’attacco al palazzo fortificato del governatore planetario corrotto di Troxx, le Squadre Oppressori della Guardia del Corvo liberarono miglia di trincee nemiche entro poco tempo, per poi inserirsi tra le linee secondarie e terziarie macellando masse di ribelli in preda al panico. Gli Oppressori dei Lupi Siderali costituiscono un caso limite perché solitamente si dimostrano molto silenziosi anche fuori dalla battaglia. Conversano e si fanno quattro risate quasi esclusivamente con gli Esploratori, addirittura smettendo in presenza di qualcun altro.
Dagli Oppressori si sono presto sviluppati altri tipi di squadre specializzate in operazioni che prediligono furtività, ricognizione ed eliminazione chirurgica dei bersagli. Gli Infiltratori si specializzano nell’interruzione delle comunicazioni nemiche e nel sabotaggio di bersagli importanti. Siccome le loro operazioni prevedono una lunga permanenza in pieno territorio nemico, essi possono avere con sé un Adepto Helix, ossia un Infiltratore addestrato appositamente dall’Apothecarion per fornire supporto medico immediato e recuperare le ghiandole progenoidi dei confratelli caduti. Per compiere il proprio dovere, l’Adepto Helix riceve un Guanto Helix, una versione miniaturizzata del classico Narthecium. Ciononostante, l’Adepto Helix non è un Apotecario a tutti gli effetti.
Gli Incursori, invece, si concentrano su operazioni simili che coinvolgono bersagli vivi o veicoli. Quest’ultimi si equipaggiano con sistemi multispettro che conferiscono loro un’estrema precisione di fuoco.
Infine, gli Eliminatori costituiscono la perfetta trasposizione Primaris delle antiche Squadre di Ricognizione delle Legioni. Con l’utilizzo della Phobos e di mantelli mimetici, gli Eliminatori sono eccellenti cecchini in armatura potenziata.
Le Staffette sono essenzialmente la versione Primaris delle classiche squadre di motociclisti degli Space Marine, ma il loro nome è diverso perché riprende quello antico portato dallo stesso tipo di squadra ai tempi delle Legioni. I membri delle Staffette sono specializzati nelle operazioni di fiancheggiamento e usano delle moto da combattimento modello Raider. Si tratta di un modello indubbiamente più possente rispetto al modello classico e con delle sospensioni anteriori completamente differenti. Il modello Raider, inoltre, ha una maggiore corazzatura nel punto in cui sono montati i requiem, come se l’obiettivo fosse stato quello di creare un buon compromesso corazzato basandosi sulle tecnologie precedenti, poiché le moto usate in passato nelle Legioni optavano per una corazzatura frontale completa, ma risultavano obbligate a posizionare requiem scoperti sui fianchi.
I Veterani Guardia della Lama sono membri della 1a Compagnia dei Capitoli. Mentre i migliori veterani Primogeniti, tale è il titolo portato dagli Space Marine classici, si rivestirebbero di un’Armatura Terminator, i Primaris utilizzano le migliori MkX Tacticus, appositamente ornate con onorificenze, sigilli di purezza e icone delle proprie vittorie. Ogni Veterano Guardia della Lama porta la propria araldica personale sullo scudetto presente davanti allo spallaccio destro. Essa può mostrare gli anni di servizio, le compagnie da cui sono stati promossi e molti altri dettagli simbolici.
In battaglia, un Veterano Guardia della Lama non è solo riconoscibile dai magnifici ornamenti dell’armatura, ma anche dal possente scudo Tempesta che utilizzano. Opera di generazioni di servi del Capitolo, si dice che i campi di forza dei loro scudi sia capaci di proteggere il corpo del portatore tanto quanto la sua anima. Nel vedere questi reliquiari viventi in battaglia, i confratelli ricordano cosa hanno giurato di difendere a partire dalla loro introduzione nel Capitolo.
Come ogni rango, anche i Veterani Guardia della Lama sono stati integrati nelle varie culture capitolari. Ad esempio, nei Lupi Siderali sono considerati al pari delle Guardie del Lupo; negli Angeli Oscuri vengono resi parte dell’Ala della Morte dopo essersi guadagnati la fiducia della Cerchia Interna; nelle Salamandre ricevono il grado di Draghi di Fuoco.
Apotecari, Capitani, Sergenti, Cappellani, Bibliotecari, Techmarine, etc. sono la norma anche tra i Primaris e possono schierarsi in battaglia utilizzando i vari tipi d’armatura potenziata MkX.
I cambiamenti di Guilliman hanno anche reintrodotto la figura del Tenente all’interno dei Capitoli, un rango sparito dopo la divisione delle Legioni e che ora è ritornato, ma non solo per i Primaris. Un Tenente è un rango che sta a metà tra il Capitano e il Sergente e colui che lo porta funge da braccio destro dei Capitani ed è spesso incaricato del comando di una semi-Compagnia, inoltre ha la possibilità di acquisire maggiore esperienza come leader di un grande numero di marine, diventando uno dei maggiori candidati come Capitano in caso di morte del precedente. Alcuni Capitoli integrano il Tenente in ranghi già esistenti, ad esempio i Templari Neri con i Castellani e i Lupi Siderali con i Leader della Guardia del Lupo, mentre altri conferiscono loro ulteriori responsabilità.
I Tenenti delle Salamandre fungono principalmente da guardie del corpo per il Capitano.
I Tenenti delle Mani di Ferro si fanno chiamare Naysmith e hanno il dovere di dubitare dei piani del proprio Capitano in modo da individuare l’errore umano nella sua logica.
I Tenenti degli Angeli Sanguinari si fanno chiamare Custodi del Sangue (similmente agli antichi Cappellani e mentori delle Legioni che si facevano chiamare solo Custodi) e hanno il compito di sostituire il Capitano nel caso in cui quest’ultimo diventi preda della Sete Rossa. Per questo i Custodi del Sangue devono possedere un buon controllo strategico e un pensiero molto razionale. Gli Angeli Sanguinari conferiscono anche il titolo di Spada di Sanguinius, un ruolo relazionato ad individui più aggressivi che devono condurre gli assalti più pericolosi. Per una Spada di Sanguinius, il fallimento è un peccato imperdonabile, mentre la vittoria è una giustificazione ad ogni forma di ferocia.
Una posizione più particolare, invece, è quella del Judiciar. In passato, ai tempi delle Legioni, i Judiciar erano i Moritat degli Angeli Sanguinari e il loro compito era di portare morte e terrore tra i ranghi dei nemici mentre lo schieramento legionario avanzava. Nel corso del tempo, Sanguinius cercò di cambiare il ruolo dei Judiciar nella Legione affinché diventassero agenti del giudizio, ossia legionari che, al posto di massacrare e macellare liberamente, avrebbero portato il giudizio della morte contro bersagli specifici scelti dal Primarca. Anche gli ufficiali delle Legioni potevano ricevere il titolo di Judiciar, come dimostrato da Aster Crohne della 94a Compagnia, ma ai tempi odierni questo ruolo è cambiato molto. Reintrodotto con l’avvento dei Primaris, ora un Judiciar fa parte del ramo dei Cappellani e, per la precisione, ricopre il ruolo di Cappellano in addestramento che deve ancora dimostrare le proprie capacità. Al posto di intonare canti e inni durante la battaglia, un Judiciar prende voto di silenzio e trasmette la propria litania furiosa attraverso atti di devozione e l’uccisioni dei nemici. A tal proposito, in battaglia sono soliti usare una Lama Reliquia da Boia e un Tempormortis, uno strano congegno capace di manipolare parzialmente il tempo rallentando i nemici. Si dice anche che i Judiciar possano giustiziare eventuali marine che violano gli ordini e ciò dimostrerebbe che in un certo senso il loro ruolo di agenti del giudizio è rimasto intatto, ma nei confronti di chi disobbedisce.
I Primaris seguono le normali tradizioni di invio dei confratelli nella Deathwatch, eppure anche in questo campo ci sono state delle novità. Subito dopo averne scoperto l’esistenza, Guilliman ha valutato molto positivamente il ruolo della Deathwatch, ma anche tra loro ha notato l’alto numero di perdite subite negli ultimi anni. Con tanti Capitoli aventi necessità di rinforzi, inviarne di ulteriori nella Deathwatch sarebbe stato controproducente nei tempi immediatamente successivi all’apertura della Grande Fenditura. Per questo motivo, Guilliman emanò il Decreto Ultimaris, il quale fornì un buon numero di Primaris appena risvegliati a tutte le fortezze stellari della Deathwatch e obbligò ogni nuovo Capitolo della Fondazione Ultima ad inviare regolarmente truppe nei loro ranghi. Negli anni, alcuni Primaris hanno fatto carriera all’interno della Deathwatch. Un esempio è Lyone dei Novamarines, Intercessor che in sei mesi di servizio si è guadagnato il rango di Capitano.
Una particolarità dei Primaris nella Deathwatch è la loro integrazione sotto forma di squadre. La loro mescolanza di linee genetiche fa sicuramente eco alla struttura ormai non più esistente degli Scudi Grigi (pur avendone già evidenziato le differenze), ma la loro organizzazione è stata curata da Mordelai, Maestro della fortezza di Talasa Prime, marine che ha ideato i Kill Team Fortis e Aquila per sfruttare al meglio le abilità dei Primaris.
Oltre a progettare un perfezionamento dei marine, Cawl si è occupato della produzione di un’adeguata gamma di armi, armature e veicoli.
L’introduzione degli Space Marine Primaris ha portato con sé anche la nuova Armatura Potenziata MkX, lasciando attualmente nell’ombra la possibile esistenza di una MkIX.
La MkX non ha un nome ben preciso come le precedenti perché è fatta per avere varianti molto diverse tra loro come l’Armatura Terminator. Nonostante questo, è possibile identificarne il modello “base”, ossia la Tacticus. Si potrebbe quasi dire che, se ai tempi il Mechanicum avesse usato una classificazione simile, la MkIII si sarebbe potuta chiamare semplicemente MkII modello Iron, variante della MkII modello Crusade. Un caso diverso è quello di varianti minori e alcuni esempi citabili sono la MkIV Maximus che ottenne la sua variante Achean nei mondi forgia vicino a Prospero o la variante Praetor prodotta su Veridia, ma anche parti singole come l’elmetto Sarum, successivamente diventato lo standard della MkVII Aquila.
Riassumendo, si può comunque dire che, come idea, la MkX trovi la sua maggiore somiglianza nella MkII, ossia un’armatura che ha permesso la produzione di una sua variante tramite l’aggiunta di determinati componenti. In ogni caso, vediamo le caratteristiche di quest’armatura.
La MkX Tacticus è il frutto di millenni di studi che incorporano anche gli ultimi sviluppi fatti dalla MkVIII.
1. Lo zaino è simile a quello presente nella MkVII, ma possiede una corazza supplementare che racchiude completamente o quasi sia la parte situata dietro l’elmetto, sia lo scarico posteriore presente al centro di alcuni modelli di zaino. Rispetto alla MkVIII, sembra non possa montare lenti auspicator per preveggenza dati.
2. L’elmetto mescola i modelli più sofisticati di tecnologia presenti nella MkIV e MkVIII, creando un muso molto simile a quello della MkIV, ma più schiacciato. Come altri modelli, l’elmetto della MkX può essere modificato per montare sistemi oculari per il miglioramento dell’acquisizione del bersaglio, solitamente riconoscibili dalle lenti circolari. A tutto questo si aggiungono una varietà di funzioni per l’utilizzatore, tra cui la possibilità di trasmettere in tempo reale ciò che si sta vedendo ai compagni di squadra.
3. Le ventole di scarico del calore laterali possiedono uno strato di corazza supplementare, assente in tutte le armature potenziate precedenti.
4. Gli spallacci sono all’apparenza molto simili a quelli di MkVII e VIII, ma l’armatura sottostante, su cui poi si poggia lo spallaccio vero e proprio, possiede un secondo strato di protezione.
5. La gorgiera della MkX si ispira molto alla MkVIII per garantire maggiore protezione alla zona del collo, soprattutto alle ghiandole progenoidi, inoltre è costruita in diversi modi. Lo Space Marine dei Signori del Fuoco mostrato sopra ha una gorgiera continua e totalmente verticale, più simile a quella standard delle Gravis, mentre altre armature hanno una gorgiera maggiormente rivolta verso l’esterno e a volte con un solco centrale.
6. Anche sulla corazza toracica troviamo uno strato supplementare che non solo protegge meglio lo Space Marine, ma anche i cavi dell’armatura che fino alla MkVI non avevano ancora ricevuto una copertura totale. In questa zona la ceramite è più spessa rispetto a tutto il resto dell’armatura. Le parti laterali basse del torso sono leggermente scoperte, ma la sottotuta ha ricevuto un’ulteriore rafforzamento per compensare almeno in parte la mancanza di ceramite.
7. Altri scarichi permettono una dispersione migliore del calore.
8. Gli avambracci della MkX possono essere modificati per possedere cogitator di comunicazione, spesso utilizzati da Sergenti, Tenenti e altri ufficiali. Sono diversi dai cogitator bioscrutatori delle MkVIII fornite alla Deathwatch, poiché quest’ultimi contengono anche programmi per riconoscere l’ostilità dell’ambiente circostante e un’interfaccia aggiuntiva per i segni vitali.
9. La cintura della MkX Tacticus mantiene la composizione combinata di plastek/sint-pelle e le classiche funzioni delle precedenti armature potenziate, tra cui il mag-lock per attaccare oggetti quali il proprio elmetto o le fondine.
10. La corazza sulla coscia può avere porte per l’iniezione di stimolanti o il collegamento a sistemi di diagnostica dell’armatura.
11. Gli schinieri seguono la stessa tendenza dell’incremento protettivo che la MkVIII introdusse per la prima volta tramite una parte di armatura addizionale sul collo. In questo caso, le piastre flangiate del ginocchio, grazie alla loro combinazione di plastacciaio e ceramite, consentono di deviare meglio colpi che altrimenti raggiungerebbero più facilmente i punti deboli dell’articolazione.
12. Dalla MkII in poi, tutte le armature potenziate possiedono degli stabilizzatori giroscopici integrati negli schinieri. In altri modelli era possibile riconoscerli in altre forme, mentre nella MkX risiede in queste sezioni circolari delle gambe.
13. Anche qui, come dalla MkII in poi, la MkX è equipaggiata con suole morfiche e magnetiche, rispettivamente funzione che consentono un certo livello di adattamento al terreno e la possibilità di camminare facilmente in ambienti a gravità zero.
14. Il retro degli stivali, in particolare quelli degli Hellblaster, possono presentare una corazza supplementare che richiama quella delle MkVII per Devastatori, ma anche quella più piccola applicata sulla MkVIII tramite un’estensione della suola.
Le MkX Tacticus presentano occasionalmente delle scarselle sui fianchi. Sebbene qualcosa di simile fosse già stato introdotto nella MkVIII, la MkX prende il loro design da quelle presenti nelle armature Terminator modello Indomitus. Spesso i Primaris tengono attaccato alla cintura anche un autoreliquiario balistico absolutis, il quale permette di effettuare autonomamente la benedizione di armi e proiettili requiem.
Passiamo quindi ai dettagli sulle altre varianti attualmente esistenti della MkX.
MkX Gravis
La Gravis costituisce la variante pesante della MkX e possiede ulteriori piastre di corazza, come ben visibile sulle gambe o dalla calotta sulla testa. Se la Tacticus ha due strati di protezione sugli spallacci, la Gravis ne ha tre, mentre sui fianchi vediamo le scarselle come quelle delle armature Terminator. La Gravis, però, si differenzia ulteriormente tra quelle indossate dalle varie truppe del Capitolo.
I grossi cavi posteriori sono un importante caso di questa differenza. Nel caso degli Aggressori, forniscono energia ausiliaria agli stabilizzatori giroscopici, più grandi rispetto a quelli della Tacticus e presenti anche affianco al ginocchio, una chiara compensazione del peso aggiuntivo che la MkX deve sostenere.
Gli Intercessor Pesanti indossano una variante di Gravis molto simile a quella degli Aggressori, ma con una copertura leggermente minore sulla testa e sui fianchi.
Nelle Gravis indossate dagli Inceptor, invece, i cavi sono collegati ai propulsori secondari per la regolazione della discesa orbitale. Gli elmi modello Gravis contengono un filtro di respirazione esteso, particolarmente utile per le fasi di discesa degli Inceptor. Sempre per supportare la discesa, gli Inceptor possono chiudere il proprio elmo tramite scudi termici lasciando solo una piccola fessura.
Il reattore dorsale degli Inceptor è una componente particolare della MkX Gravis. Innanzitutto, a differenza degli altri reattori dorsali che vengono semplicemente indossati, quello Gravis è totalmente integrato nell’armatura. Le “alette” sono paracadute-grav e palette-grav (sotto di esse si trovano altri piccoli propulsori), ulteriori strumenti per la regolazione della velocità di discesa. Infine, come già spiegato in precedenza, gli stivali possiedono delle piastre servo-equipaggiate.
MkX Phobos
La Phobos, conosciuta anche come Oppressore, è completamente opposta alla variante Gravis. Questo modello è stato creato usando una ceramite più leggera e un design che consente maggiore mobilità. Insieme a servo-motori completamente silenziati, la Phobos punta tutto sull’azione furtiva e per non tradire il fine delle altre parti dell’armatura, essa non prevede l’utilizzo di rumorosi reattori dorsali o accecanti teletrasporti. Per questo motivo i loro zaini sono equipaggiati con paracadute-grav, pinne direzionali che permettono loro di lanciarsi da velivoli in movimento per giungere silenziosamente sul terreno. Tutta questa segretezza e mobilità sacrifica parte della propria protezione, come ben visibile dall’assenza di armatura sopra la parte di tuta rinforzata dell’addome o dagli spallacci ridotti, in particolare quello destro.
I loro elmi costituiscono un’altra grossa distinzione grazie alle fattezze da teschio incluse nel design standard dell’armatura e non frutto di decorazioni personali. Essendo state create appositamente per le truppe Oppressori, l’elmo prevede questo aspetto per incutere terrore nei nemici suscettibili e amplificatori sonori che vengono attivati quando la fase furtiva della propria missione termina e si passa ad una forma di terrore non basata sul fugace passaggio di qualcosa avente le sembianze di uno scheletro, ma su un totale assalto sonoro e visivo che può devastare mentalmente il nemico prima di ucciderlo con le proprie armi. Simili strategie richiamano quelle adottate dalle Squadre Terrore utilizzate dai Signori della Notte durante la Grande Crociata e l’Eresia di Horus, anche se chiunque indossi una Phobos non prova alcun piacere nell’infliggere torture, scuoiature o mutilazioni gratuite (al massimo sono Angeli Sanguinari in preda alla Sete).
L’arrivo dei Primaris ha introdotto molte nuove armi nell’arsenale dell’Adeptus Astartes. Tuttavia, nessuna di esse ha introdotto una nuova tecnologia o una vera e propria evoluzione di una già esistente. Ad esempio, nel M31 esistevano le armi Graviton che operavano su un’intera area e non su un singolo bersaglio, oltre a non essere propriamente progettate come armi, ma come raggi traenti da lavoro. Sempre nello stesso periodo storico, alcuni tecno-preti di Tigrus crearono l’Imploditore Graviton, la prima arma a tecnologia gravitazionale capace di sparare un raggio concentrato su singolo bersaglio. Questa considerevole evoluzione delle armi gravitazionali fu considerata blasfema da svariati Magos, ma la sua utilità ne vide comunque la diffusione.Tutto questo per fornire un termine di paragone con quanto introdotto alla fine del M41. Nuove armi che operano tramite tecnologie già esistenti, ma che non apportano alcuna evoluzione nettamente superiore in esse.
NOTA: alcuni nomi nell’immagine posta sopra non corrispondono al seguente testo aggiornato. Questo perché Games Workshop ha deciso di mantenere alcuni nomi in Inglese per tutta la durata dell’8a edizione di Warhammer 40.000. Con l’arrivo della 9a edizione, moltissimi termini hanno ricevuto una traduzione. In questo caso, Onslaught diventa Impetus; Fragstorm diventa Tempesta di Schegge; Krakstorm diventa Tempesta Perforante.
Il Fucile Requiem a lunga gittata MkII Cawl è la dotazione standard delle Squadre Intercessor. Il suo design richiama molto il modello MkVb Godwyn, ma possiede una canna più larga e lunga che dona al fucile maggiore gittata e penetrazione delle armature. Come l’armatura potenziata MkX, questo fucile è stato pensato come modulare e quindi capace di montare altre parti che lo rendono più specializzato. Il classico caricatore ricurvo può essere sostituito da un sovralimentatore e un caricatore maggiorato (esattamente come il modello Umbra Ferrox) ottenendo così la variante automatica, oppure possono essere montate modifiche in modo da produrre uno Stalker, letteralmente un equivalente a lunga gittata dei vari Stalker ricavati da altri modelli di Fucile Requiem. A tutto questo si aggiunge anche la possibilità di montare un lanciagranate ausiliario.
Gli Intercessor pesanti utilizzano alcuni modelli diversi di quest’arma. Il Fucile Requiem a lunga gittata pesante utilizza ha gittata e impatto più elevati; il modello Tempesta Infernale sacrifica parte della capacità di penetrazione per ottenere una cadenza maggiore; il modello Executor ha una gittata e una penetrazione elevatissime, ma al prezzo di una cadenza incredibilmente ridotta; infine, il modello Venator è una sorta di variante più “modesta” dell’Executor a causa della sua gittata non così tanto maggiore rispetto al MkII Caw standard. Le variazioni applicate nei modelli Tempesta Infernale ed Executor sono poi state riproposte nei Requiem Pesanti.
Un modello davvero singolare del Fucile Requiem a lunga gittata è il Bellicos, prodotto sull’omonimo mondo forgia. Fu creato all’interno di stabilimenti segreti di sperimentazione sugli armamenti a cui fu permesso di praticare innovazioni tecnologiche quasi al limite dell’eresia. Purtroppo Bellicos fu tragicamente inghiottito dalla Grande Fenditura, ma i suoi tecno-preti riuscirono a far fuggire un’unica nave contenente un carico di Fucili Requiem a lunga gittata incredibilmente avanzati. Considerata la loro rarità e l’impossibilità di riprodurli nuovamente, possederne e usarne uno è considerato un onore enorme.
La Pistola Requiem Pesante non è poi così differente dalla sua controparte standard. Ha una maggiore penetrazione dell’armatura e presenta un caricatore dritto come gli antichi modelli Tigrus e Ikanos. La Pistola Requiem Absolvor costituisce un’ulteriore specializzazione della Pistola Requiem Pesante, infatti ha sempre un caricatore dritto, ma più piccolo, insieme a una potenza di fuoco maggiore. Ciò lo fa sembrare una sorta di fucile a pompa impugnabile a una mano da Cappellani e Apotecari.
La Carabina Requiem viene regolarmente utilizzata dagli Oppressori ed è molto più simile al modello Godwyn di quanto sia già il MkII Cawl. A parte un aspetto leggermente differente, la Carabina possiede un’impugnatura aggiuntiva, inoltre sono state anche prodotte delle varianti più specializzate. La variante Marksman aggiunge un mirino telescopico ed è utilizzata dagli Infiltratori. La variante Instigator migliora ulteriormente la Marksman con una canna silenziatrice che conferisce maggiore gittata. La variante Occulus, invece, si abbina con un omonimo sistema di puntamento appositamente integrato nell’elmetto di colui che utilizza la Carabina.
Il Guanto Tempesta Requiem è un’arma utilizzabile tramite le MkX Gravis. Consiste in un Maglio Potenziato dotato di un’arma requiem la cui potenza e rateo di fuoco sono molto simili a una Pistola Requiem, ma che sono collegati allo zaino tramite un caricatore continuo. Gli Aggressori usano come dotazione standard i Guanti Tempesta Requiem Automatici, ossia varianti che montano armi Requiem con gittata e rateo di fuoco aumentati.
Il Requiem da Attacco è utilizzato dagli Inceptor ed è essenzialmente un Requiem Pesante a corta gittata e a una mano, dotato di un caricatore molto grande, un sistema di autoricarica e uno scudo magnetico che ammortizza il rinculo e può essere sfruttato come un vero e proprio scudo contro i colpi che li bersagliano durante la propria discesa, finendo per essere una sorta di compromesso tra un’arma da fuoco e uno scudo da combattimento.
Il Requiem Nimbus, utilizzato sui Gladiator Reaper, è semplicemente una versione con più gittata e più cadenza del Requiem Tempesta, grazie al passaggio da due a quattro canne.
Il Requiem della Forgia è un’arma di grosso calibro di cui non si conoscono bene i dettagli. Pare essere una via di mezzo tra un Fucile Requiem e un Requiem Pesante, inoltre è utilizzato esclusivamente dai Techmarine.
L’Inceneritore Plasma MkIII Cawl, utilizzato dagli Hellblaster, è un altro caso di forte ispirazione alle armi plasma già comuni nell’Adeptus Astartes. Il suo aspetto ricorda molto il comune Fucile Plasma modello Ragefire, in particolare il MkII (che, pur essendo il più comune, ha avuto almeno altri dieci Mk nel corso della storia), ma anche il MkV modello Marte. Risulta essere un’arma con una potenza di fuoco maggiore e miglioramenti che lo rendono più sicuro e meno soggetto a surriscaldamento. Miglioramenti simili erano cosa comune nell’Era della Tecnologia, tant’è che i Distruttori Plasma montati sui Leman Russ Executioner e i Predator Executioner non erano soggetti a surriscaldamenti se non danneggiati. L’invenzione del Fucile Plasma Sentinella modello Selvanus, invece, fu un tentativo di ritornare a tecnologie simili e venne prodotto nel Settore Askellon, più precisamente sul mondo forgia Cerix Magnus e infine perfezionato su Selvanus Binary.
Grazie ai profondi studi nel campo del contenimento plasma, il Selvanus elimina il pericolo di surriscaldamento sparando colpi più piccoli, affinché sia possibile aumentare il rateo di fuoco. Tuttavia, i due mondi forgia custodiscono gelosamente questo progetto ed è molto difficile acquisirne un esemplare. L’Inceneritore Plasma tenta a sua volta di eliminare i pericoli di surriscaldamento ed è capace di farlo con un fuoco standard. Allo stesso tempo, è possibile sovraccaricarlo per generare colpi più potenti che però sono accompagnati da enormi pericoli di surriscaldamento che uccidono l’utilizzatore nella maggior parte dei casi.
Come il Fucile Requiem a lunga gittata, anche l’Inceneritore possiede le proprie varianti modulari. L’Inceneritore Plasma d’Assalto possiede un caricatore differente e sistemi di puntamento aggiuntivi, mentre l’Inceneritore Plasma Pesante ha il caricatore collegato a un reattore plasma sullo zaino tramite appositi cavi, proprio come la maggior parte di modelli di Cannone Plasma impugnati dalla fanteria imperiale.
Il Macro-Inceneritore Plasma è la versione dell’arma descritta sopra creata appositamente per i Dreadnought Redemptor. Possiede una potenza di fuoco ben maggiore ed è dotato di appositi condensatori di riflusso, nodi di stabilizzazione e dissipatori di calore. Principalmente nei pressi di Mezoa viene prodotto anche l’Eradicatore Plasma, un’arma molto simile al Macro-Inceneritore Plasma, ma con un rateo di fuoco minore e impiegato solo sugli Astraeus.
Infine, lo Sterminatore Plasma, l’altra arma impugnata dagli Inceptor, è una versione più compatta dell’Inceneritore, impugnabile a una mano, ma costantemente collegata ai reattori nello zaino per bypassare la fase di ricarica esattamente come il sistema di autoricarica integrato nei Requiem da Attacco.
Il Cannone a Ripetizione non è una grossa novità per l’Imperium. È tutt’ora utilizzato il Cannone a Ripetizione Punitore come arma primaria del Leman Russ Punisher e la nuova arma inserita sui Dreadnought Redemptor e sui Repulsor sono essenzialmente due sue versioni (normale e pesante) più o meno miniaturizzate.
Il Macro-Cannone Acceleratore, utilizzato dai Corazzati Superpesanti Astraeus, è una variante ancora più pesante del Cannone Automatico Acceleratore modello Herakles reperibile sui Corazzati da Battaglia Sicaran. Se già l’arma del Sicaran era capace di sparare ad un velocità maggiore rispetto ad un comune Cannone Automatico, il Macro-Cannone Acceleratore sfrutta catapulte elettromagnetiche capaci di sprigionare una tempesta ancora più intensa di proiettili in ferro-carburo ad alto calibro.
I Mitragliatori pesanti, i Sistemi artiglio celeste e i Cannoni automatici Salva di Ferro sono armi che non differiscono particolarmente dalle proprie versioni più comuni. Essenzialmente, la dicitura Salva di Ferro definisce l’enorme cadenza di tiro che possono sprigionare queste armi, specialmente quando schierate in coppia su alcuni veicoli.
Non si sa molto sullo Squartatore Laser montato sugli Astraeus, se non l’avere una media gittata e una potenza di fuoco poco inferiore a quella di un comune Cannone Laser.
L’Artiglio Laser rombo di tuono mantiene la potenza sprigionata dal comune Artiglio Laser montato sui Repulsor e sugli Stormhawk, ma ne aumenta la gittata riuscendo ad avvicinarsi a quella dei Cannoni Laser.
Il Distruttore Laser Lanciere, montato sui Gladiator Lancer, e la sua versione pesante, montata sui Repulsor Executioner, sono armi estremamente potenti. Mentre il Lanciere ha una gittata elevatissima, ma non è esattamente potente quanto il modello standard che solitamente si trova su corazzati pesanti come Spartan o Fellblade, il Distruttore Laser pesante è un’arma formidabile le cui proprietà riescono quasi a competere con il Turbo-Laser Distruttore delle Cannoniere Thunderhawk.
Il Cannone Incendium è la tipica arma a fiamma pesante montata sulle Armature Tattiche Invictor. Il suo nome pare ispirarsi alle Picche Incendium, ossia le picche potenziate utilizzate dalle truppe dell’Adeptus Custodes.
I Guanti Tempesta di Fiamme sono la variante dei Guanti Tempesta Requiem equipaggiata con un Lanciafiamme. Guanti come questi possono essere considerati la versione da tiro dei Magli a Catena, ossia Magli Potenziati con armi da fuoco integrate al posto di armi da mischia, eppure non sono il primo caso nella storia.
I Guanti di Ultramar, ossia Magli Potenziati con Fucili Requiem modello Nostra integrati, erano originariamente un set di armi utilizzato da un campione del Caos e Roboute Guilliman li acquisì sconfiggendo questo individuo sconosciuto durante il Massacro di Reclusiam Galam; l’Artiglio di Horus contiene un combi-requiem integrato sul dorso del guanto; i Magli Potenziati della Deathwatch possono avere Fucili Termici integrati. Tuttavia, tra i vari design esistenti, Cawl e i suoi sottoposti si sono chiaramente ispirati ai Guanti di Ultramar, come dimostrano anche le modifiche apportate alla Mano del Dominio, ora dotata di un Fucile Requiem integrato.
Il Fucile Termico a lunga gittata, utilizzato dalle Squadre Sterminatrici, rappresenta l’anello di congiunzione tra il Fucile Termico e il Multitermico. Esso mantiene una singola canna e un solo cavo di alimentazione collegato all’armatura potenziata, ma permette una gittata pari a quella del Multitermico. Esiste anche una versione pesante di questo fucile, la quale riesce a raggiungere persino una capacità di penetrazione migliore rispetto al Multitermico, benché non raggiunga la cadenza di tiro conferita dalla canna multipla.
Il Termodistruttore, invece, prende il Multitermico e fa sì che riesca a sparare attraverso tre canne, aumentando ulteriormente la cadenza di tiro di un’arma così devastante. Attualmente viene montato solo sugli Storm Speeder Hammerstrike.
In questo caso le armi qui presenti non comportano alcun tipo di innovazione, ma è giusto farne notare l’esistenza, poiché sono comunque varianti create appositamente per i Dreadnought Redemptor, gli Aggressori, i Repulsor, gli Storm Speeder, gli Impulsor e alcuni altri veicoli.
Ci sono ancora alcune armi di cui parlare.
La Pistola Reductor, uno strumento tanto utile come reductor per l’estrazione delle ghiandole progenoidi quanto come arma dall’elevata capacità di penetrazione dell’armatura, proprio perché utilizzata per oltrepassare le protezioni corazzate di un marine in modo da estrarne le ghiandole. Un Apotecario Primaris ha due braccia meccaniche posizionate sullo zaino, equipaggiate con tutti gli strumenti medici necessari. Il tutto viene accompagnato da lenti d’ingrandimento poste sulla gorgiera e la pistola reductor costituisce l’ultimo tassello nella dotazione di qualsiasi Apotecario rivestito da una MkX.
Anche il Lanciarampini non è uno strumento nuovo nell’Imperium. Ne esistono di titanici per sfondare le navi nemiche, ne esistono di dimensioni astartes per le operazioni di abbordaggio e di dimensioni umane comunemente utilizzati su Necromunda. Gli Oppressori ne utilizzano un modello fatto appositamente per loro.
La Pistola Neovolkite è un’arma molto rara brandita solo dai Sergenti Guardia della Lama e dai Tenenti. Già durante la Grande Crociata si è visto il declino delle armi volkite in favore di quelle requiem, più facili e veloci da produrre, ma la perdita di molti mondi forgia durante l’Eresia di Horus non ha fatto altro che accelerare questo processo, rendendo tali armi delle reliquie come tante altre. Ciononostante, il Mechanicus non ha mai perso totalmente la possibilità di crearle, ma ha priorizzato una piccola produzione dedicata esclusivamente al Mechanicus stesso. Attualmente non è ben chiaro quale sia la novità apportata dalla Neo-Volkite, se non una gittata apparentemente maggiore.
Il Fucile di Precisione Requiem è l’arma tipica delle Squadre di Eliminatori. Si tratta di un fucile la cui pura potenza d’impatto è ampiamente minore rispetto ai famosi fucili laser di precisione, ma che può trarre vantaggio dalla varietà di munizioni specialistiche di cui le armi Requiem possono disporre. A tal proposito, i proiettili Executioner sono ideali per sfondare le coperture, quelli a iperframmentazione generano una nube di schegge che permette di colpire gruppi di bersagli e infine i proiettili Mortis che possono infliggere seri danni interni ai nemici colpiti.
Un tempo l’Imperatore voleva rendere l’umanità capace di usare autonomamente la Rete, convertendosi al totale utilizzo di trasporti a-grav e abbandonando il viaggio tramite Warp. L’ascesa di una razza psionicamente illuminata e più vicina a ciò che erano gli Eldar, ma senza una Caduta ad attenderli. Grav-Rhino, Grav-Raider, Grav-Spartan, Caladius, Pallas, Coronus, Kharon, Moto a Reazione, Land Speeder, Javelin etc. Tutti veicoli anti-gravitazionali destinati al futuro e prevalentemente sviluppati grazie ai progetti per piastre anti-gravitazionali scoperti da Arkhan Land nelle profondità della Librarius Omnis.
Sebbene Cawl si sia diretto verso la Terra durante l’Eresia, attualmente non è noto se abbia mai incontrato Arkhan Land. Ciononostante, l’influenza di Land è facilmente notabile nel lavoro fatto per creare ciò che ora conosciamo come Repulsor, proprio come i Landiti del Mechanicus seguirono le orme della propria figura di riferimento nello sviluppo del Land Raider Prometheus. Il Grav-Raider era già una forma di Land Raider a-grav, ma Land aveva ulteriormente migliorato il progetto per produrre il proprio veicolo personale, un Grav-Raider fatto di leghe rarissime, equipaggiato con una Colubrina Volkite Quad, più grande di uno Spartan e capace di trasportare persino un Dreadnought al proprio interno.
Lo sviluppo di corazzati anti-gravitazionali subì un duro colpo con gli eventi dell’Eresia, conflitto che causò la perdita di vari Sistemi di Produzione Modulare, uno dei quali relativo alla Moto a Reazione MkXIV Bullock (gli Angeli Oscuri potrebbero custodirlo segretamente) e ancora di più con la scomparsa di Land. Col tempo l’Imperium divenne sempre più diffidente nei confronti dei veicoli a-grav, poiché spesso associati agli Eldar e poi anche ai Tau, inoltre la rarità delle risorse necessarie a produrre e mantenere le piastre anti-gravitazionali ridusse pure la produzione dei Land Speeder, eliminandone l’uso da parte della Guardia Imperiale.
In tempi recenti, l’autorizzazione diretta di Roboute Guilliman e di Oud Oudia Raskian, attuale Fabricator-General di Marte, ha fatto sì che un piccolo gruppo selezionato di tecno-preti continuasse la ricerca e lo sviluppo di nuovi corazzati anti-gravitazionali con cui supportare l’Adeptus Astartes. Ciò denota l’influenza di Guilliman sull’Imperium odierno, poiché il primarca cerca lentamente di rinstaurare certe idee di progresso, ma lo stesso non vale per il Fabricator-General Raskian. Certo, anche lui ha dato personalmente l’autorizzazione, ma Raskian non è assolutamente un sostenitore di Guilliman e ci sono pochi dubbi sul fatto che sia stato “convinto” ad accettare le nuove direttive. D’altronde Raskian è un individuo che ha grande potere e forte influenza, ma allo stesso tempo non è stato tra i membri dell’Esarchia, un gruppo di Sommi Signori della Terra in carica o deposti che si è opposto esplicitamente al volere del Primarca tentando di attuare un colpo di stato con l’obiettivo di ritornare allo status quo pre-Guilliman.
Il Repulsor è il primo esemplare di corazzato a-grav dai tempi della Grande Crociata e presenta una moltitudine di piastre anti-gravitazionali montate sotto lo scafo, ma che finiscono per coprirne anche parte dei lati e del fronte. Esse non sono sfruttate solo per questioni di movimento, ma anche come un’utile arma. La spinta dei campi anti-gravitazionali creati dalle piastre risulta letale quando esercitata contro la fanteria che non viene solo investita, ma anche schiacciata dalla gravità estrema, una caratteristica che a volte agisce anche sul terreno livellando più o meno tutto ciò su cui passa. La grossa limitazione del Repulsor, però, è la velocità poco superiore a quella di un Land Raider, siccome le piastre sono prevalentemente usate per la levitazione, non per la propulsione. Se necessario, Grav-Rhino/Raider/Spartan erano veicoli capaci di muoversi a gran velocità e ad altitudini maggiori rispetto alla semplice fluttuazione, esattamente come un veicolo Eldar che può decidere di fluttuare leggermente o di elevarsi a diversi metri di altezza. Il Repulsor non è assolutamente capace di fare qualcosa di simile.
Quanto all’armamento, un Repulsor può montare una vasta quantità di armi in diverse combinazioni, potendo scegliere tra un Cannone a Ripetizione Pesante Impetus o un Artiglio Laser in torretta; un Requiem Pesante binato o un Cannone Laser binato sul fronte; un Mitragliatore Pesante Ironhail o un Cannone a Ripetizione Impetus brandeggiabile; un Mitragliatore Pesante Ironhail Icarus, una Gondola di razzi Icarus, un Requiem d’Assalto o un Lanciagranate Fragstorm sul retro; due Requiem d’Assalto o due Lanciagranate Fragstorm sempre in torretta e un ultima volta su di essa dei Lanciafumogeni Automatici o due Lanciagranate Fragstorm addizionali. Si potrebbe dire che anche il Land Raider abbia un’ampissima varietà di combinazioni d’arma, solo che nel suo caso ogni combinazione di armamento riceve un nome differente, che sia Redeemer, Crusader, Terminus Ultra, Helios o altro.
Come il Land Raider, anche il Repulsor ha una capacità di trasporto ma è adibito esclusivamente ai Primaris. Sebbene ci sia ovviamente spazio per Space Marine non in armatura MkX, il Repulsor non è normalmente impiegato in questo modo per pure ragioni d’organizzazione delle truppe, identico al criterio secondo cui un Land Speeder Storm ha la capacità di trasportare qualche Space Marine che non sia un Esploratore, ma non è adibito a questo compito.
Il Repulsor ha presto ricevuto una sua variante, ossia il Repulsor Executioner. Traendo il proprio nome dai Leman Russ e dai Predator che montano sulla propria torretta potenti armi plasma, il Repulsor Executioner segue la stessa strada presentandosi con un Macro-Inceneritore Plasma. La sua progettazione si ispira al classico Razorback, il quale sacrifica parte della propria capacità di trasporto per ospitare ulteriori cogitator, celle plasma e altre tecnologie in grado di azionare l’arma principale. Il Repulsor Executioner, però, può anche montare un’altra arma in torretta, ossia un Distruttore Laser Pesante.
Alcuni Capitoli, ad esempio le Mani di Ferro o il Capitolo Aurora, utilizzano i Repulsor Executioner per fornire una scorta corazzata ai trasporti comuni, mentre molti altri li dedicano al trasporto di truppe specializzate, in particolare gli Hellblaster.
L’Impulsor è sia un’evoluzione che una variante di ciò che in passato fu il Grav-Rhino. II suo scafo è chiaramente basato su quello di un classico Rhino a cui sono state applicate le piastre anti-gravitazionali dei Repulsor ed effettivamente viene riportato un utilizzo dell’Impulsor pari a quello dei comuni Rhino, ma la progettazione vera e propria è indubbiamente deviata verso un trasporto che si adattasse maggiormente ai bisogni delle truppe d’avanguardia come Infiltratori e Incursori. Questo perché l’Impulsor è un veicolo dotato di potenti propulsori vettoriali posteriori, inoltre è scoperto sul retro. Ciò li rende dei trasporti efficienti nello schieramento rapido delle truppe d’avanguardia.
Nel caso in cui si voglia dedicare l’Impulsor a ruoli maggiormente legati al supporto di fuoco, allora questo veicolo può essere dotato di varie armi e sistemi ausiliari. Nel caso in cui le truppe si debbano schierare su terreni in cui ci aspetta la presenza di pesante fuoco nemico, l’Impulsor può essere equipaggiato con un generatore di campo rifrattore a cupola. Se si vuole avere anche la possibilità di rispondere efficacemente a questo fuoco nemico, l’Impulsor può anche montare alcune armi pesanti. In più, le missioni di ricognizione possono anche ricevere supporto nelle comunicazione attraverso efficaci sistemi di comunicazione orbitale montati sul veicolo.
In seguito al lavoro compiuto nella progettazione dell’Impulsor, esso è stato ulteriormente modificato per dare vita al fratello a-grav del Predator: il Gladiator.
Lo scafo dell’Impulsor è stato corazzato andando a costituire un veicolo non più scoperto, ma ha mantenuto i propulsori vettoriali. Esattamente come il Predator nei confronti del Rhino, il Gladiator elimina completamente la propria capacità di trasporto per dedicarsi alla potenza di fuoco attraverso numerosi sistemi d’arma che hanno portato alla nascita di tre varianti: Lancer, Reaper, Valiant.
L’Astraeus è il primo esemplare di corazzato superpesante ideato per le truppe Primaris. Sebbene possa sembrarlo, non è stato ideato da Belisarius Cawl, ma è frutto della combinazione tra la tecnologia del Repulsor e i Sistemi di Produzione Modulare apparentemente recuperati dal Capitolo dei Minotauri durante l’Incidente di Perun Cross, avvenuto nel 992.M41 nei pressi delle Fenditure Laanath, una misteriosa regione situata nelle frange nord-occidentali del Segmentum Pacificus. Dato che i dettagli dell’Incidente di Perun Cross sono noti solo agli alti ranghi dell’Inquisizione, la produzione degli Astraeus è concentrata nei mondi forgia lontani dallo sguardo di Marte, in particolare Mezoa.
L’Astraeus monta sul proprio scafo alcune armi già reperibili su tanti altri corazzati imperiali, ma si distingue per l’utilizzo degli Eradicatori Plasma, gli Squartatori Plasma e un Macro-Cannone Acceleratore binato. In quest’ultima arma si nota la forte influenza di Mezoa nella creazione di questo corazzato, un mondo forgia la cui fondazione fu supervisionata da Ferrus Manus, Primarca che successivamente si occupò della creazione dei primi Sicaran insieme a Roboute Guilliman e i Magos del Mechanicum. L’inclusione di un’arma simile è quasi un marchio di fabbrica per un mondo forgia come Mezoa.
Infine, questo corazzato è in grado di utilizzare scudi void e campi Repulsor ancora più potenti. Perché, se vuoi far capire a Cawl chi comanda, devi farlo bene.
L’Overlord è uno dei velivoli introdotti insieme alle truppe Primaris. Apparentemente un tentativo di superare la Thunderhawk come quest’ultima soppiantò la Stormbird, l’Overlord è una cannoniera dall’aspetto simile a una Corvus Blackstar della Deathwatch, ma di dimensioni molto maggiori, dotata di cinque motori e capace di scendere dall’orbita.
Come la Blackstar, possiede due portelloni ai propri lati, ma in più possiedono utili scudi energetici. Per tentare di comprendere la capacità di trasporto è possibile prendere in esame una Overlord coinvolta nella Battaglia di Ardium, la quale scaricò sul campo uno Space Marine tradizionale e trentanove Primaris, di cui almeno una Squadra Aggressori. Da ciò si può ricavare un capacità di almeno quarantacinque Astartes.
Mentre una Corvus Blackstar si affida principalmente a varie forme di lanciarazzi e lanciagranate, l’Overlord monta dei Cannoni Laser modello Desolator sulle ali, Cannoni Termici sul muso e Requiem Pesanti sotto le ali.
Gli Storm Speeder sono la nuova incarnazione dei Land Speeder. Sviluppati come parte del progetto Primaris di Cawl, essi vengono descritti come il frutto della combinazione tra le antiche scoperte di Arkhan Land e la forza bruta della tecnologia Repulsor. Indubbiamente gli Storm Speeder assomigliano ai propri cugini creati da Land e svolgono funzioni simili, ma sono molto più armati. Ciò ha portato allo sviluppo delle sue tre varianti: Hailstrike, Hammerstrike e Thunderstrike.
Il Redemptor è un nuovo modello che va ad aggiungersi alla lunga lista di Dreadnought esistenti. Il suo design richiama quello dei MkV Castraferrum, ma vi applica numerose variazioni, spesso ricollegabili ai Leviathan. Innanzitutto, le gambe sono molto più grandi e mobili di un Castraferrum, finendo per essere una via di mezzo tra quelle di un Leviathan e quelle di un Deredeo.
Il torso, invece, possiede un’armatura pettorale apribile in grado di proteggere in modo più efficiente il sarcophagus dell’occupante, mentre i Requiem d’Assalto o i Lanciagranate Fragstorm sul petto sono una chiara ispirazione allo scafo del Leviathan. Questa armatura pettorale aggiuntiva non deve comunque far pensare che il Mechanicus abbia avuto a cuore la vita di uno Space Marine. Le potenti armi e i sistemi neurali avanzati di controllo e puntamento esercitano uno sforzo immenso sull’occupante del sarcophagus e i tecno-preti che costruirono i primi esemplari di Redemptor non se ne preoccuparono minimamente. Per questo motivo, chi viene inserito in un Redemptor è destinato ad essere consumato molto più velocemente rispetto ad un normale Dreadnought, come fosse una misera batteria di cui sfruttare l’energia per poi scartarla passando alla prossima. Di conseguenza, tanti Redemptor hanno già subito una sostituzione del loro primo sarcophagus.
L’Armatura Tattica Invictor è una creazione basata sullo scafo del Dreadnought Redemptor, ma mette in campo un’idea che si potrebbe riassumere con Sentinel degli Space Marine. Essa prende il Redemptor e lo trasforma in un camminatore più leggero, dotato di vari sistemi di silenziamento e non più azionato da un pilota in fin di vita. Il sarcophagus viene rimosso e sostituito da un impianto che collega lo spirito macchina dell’Invictor con gli autosensi di uno Space Marine sano in Armatura MkX Phobos.
I piloti di Armatura tattiche Invictor vengono selezionati tra gli Space Marine che dimostrano un rapido pensiero indipendente, ma anche un atteggiamento particolarmente protettivo nei confronti dei propri confratelli. Ciò non vuol dire che tali piloti vengano scelti tra gli indisciplinati che fanno di testa loro, ma tra quelli che riescono ad applicare un pensiero maggiormente individuale, ma con altrettante capacità e voglia di collaborare e proteggere i propri compagni. Con queste qualità, un pilota di Invictor riceve un alto livello un’autonomia tattica affinché le applichi saggiamente per colpire nei punti strategici giusti.
Solitamente un’Armatura Tattica Invictor viene schierata come supporto nei confronti di altre unità (in particolare truppe d’avanguardia come Incursori e Infiltratori) che il pilota dovrà proteggere o aiutare attivamente. Non un semplice “Sparo anch’io dove sparano loro”, ma veri e propri compiti di protezione nei confronti degli Space Marine che accompagnano oppure altri obiettivi quali l’eliminazione di bersagli di grosse dimensioni in ambienti urbani.
Un altro dettaglio che caratterizza l’Invictor è la mano sinistra. Spesso i Dreadnought hanno le mani sotto forma di Magli Potenziati e le armi da fuoco vanno a sostituire queste mani integrandosi con il braccio. L’Invictor applica questa usanza nel braccio destro, ma quello sinistro ha un Maglio Invictor, differente dai classici Magli MkIV e V o dai modelli Jotun perché dotati di articolazioni più elaborate. Essenzialmente, dei Magli più simili a quelli montati sui Contemptor dell’Adeptus Custodes, i quali garantiscono maggiore manualità per l’utilizzo di armi non integrate direttamente nel braccio. Andando nello specifico, l’Armatura Tattica Invictor utilizza un Requiem Pesante modificato affinché possa essere utilizzato come una pistola.
L’ATV Invader è un veicolo per tutti i terreni (All Terrain Vehicle) paragonabile alle classiche Moto d’Assalto, tant’è che necessitano di un pilota e di un secondo Space Marine addetto all’arma montata sul veicolo, la quale può essere un Multitermico o un Cannone a Ripetizione Impetus. Particolarmente diffuso tra le Furie Bianche e i relativi Capitoli Successori, l’Invader possiede sospensioni articolate e quattro ruote dall’adattabilità completamente indipendente, due caratteristiche che permettono l’attraversamento di campi di battaglia devastati senza particolari difficoltà. In più, è anche dotato di antenne vox e avanzati auspex di mappamento del suolo che raccolgono grandi quantità di dati topografici, i quali possono essere utilizzati dagli ufficiali per formulare piani efficaci basati su una buona conoscenza del campo.
Quando è inutilizzato, l’Invader può essere ripiegato in una forma più compatta, la quale gli permette d’essere agganciato a una cannoniera ed essere poi schierato chirurgicamente nel punto desiderato.
Le Servotorrette Friestrike sono un nuovo supporto per i Techmarine. Al posto d’essere accompagnato da una manciata servitori-arma o da un cannone thunderfire su cingoli, la Servotorretta Firestrike è una sorta di piccolo veicolo personale per il Techmarine. Viene solitamente usata a scopo difensivo e potrebbe sembrare una torretta fissa, ma in realtà le quattro gambe della torretta possiedono piastre anti-gravitazionali che permettono un certo spostamento, seppur lento.
Ogni torretta può montare un doppio Artiglio Laser o un doppio Cannone Automatico Acceleratore, ma anche qui si va oltre una semplice torretta. Il Techmarine si interfaccia tramite un letterale agganciamento di un braccio e di un cavo dello zaino all’arma.
Siamo giunti al termine di questa monumentale opera di accumulo e rielaborazione di tutte le informazione attualmente note sul perfezionamento degli Space Marine e sui Primaris.
Momenti BG 51 sarà chiaramente aggiornato con il sorgere di nuove informazioni e spero che possa essere un articolo di riferimento per chiunque voglia conoscere meglio questo grande argomento.
This post was published on 14 Gennaio 2019 15:24
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