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Momenti BG 39: La Solar Auxilia

Lasciate che il mio epitaffio sia questo; Nacqui senza nome e abbandonato nei bassifondi di una fossa senza luce, ma sono morto come un conquistatore di mondi.”

Reputate le ultime parole del Lord Militante Erais Slaithe

Comandante della 74a Flotta di Spedizione

Caduta di Golgothea Terax

0322884.M30

La Solar Auxilia

Ai tempi della Grande Crociata e dell’Eresia di Horus, l’Esercito Imperiale comprendeva moltissimi reggimenti particolari che con il passare dei millenni si persero a causa di scioglimenti, estinzioni o altri motivi particolari. Non ci è ancora noto il destino dell’organizzazione di cui vi voglio parlare oggi, ma tra miliardi di soldati spiccavano sicuramente quelli della Solar Auxilia, i quali ricoprivano un’intera fetta dell’Esercito Imperiale.
Agli albori della Grande Crociata, fu evidente l’impossibilità di assegnare ogni compito alle Legiones Astartes. Per quanto fossero numerose, non potevano essere ovunque e non potevano neanche lasciare un sufficiente numero di space marine su ogni pianeta conquistato o colonizzato. Per questo venne creato l’Excertus Imperialis. Miliardi di individui tra truppe di supporto, funzionari, logisti, adepti, rimembranti, iterator e molto altro vennero riuniti insieme a quantità immense di armi e macchine da guerra, assegnandoli a ruoli ben specifici che potessero rendere la Crociata realmente possibile. Tra questi ingranaggi del meccanismo ci fu la Solar Auxilia, il cui aspetto prese forma nel corso della conquista del resto del Sistema Sol. L’Imperatore creò il concetto iniziale della Solar Auxilia ispirandosi alle numerose forze militari e culture guerriere da lui affrontate durante le Guerre di Unificazione, per poi rifinirlo dopo l’incontro con le tecno-enclavi di Saturno.Le Entità Politiche di Saturno ponevano le loro radici nell’Era dei Conflitti, una lega di regni indipendenti sparsi tra le colonie nate sulle lune, sugli asteroidi o sulle arcologie orbitali di Saturno, unitisi insieme per affrontare l’influenza di Marte e i predoni mutanti e xenos. Con il tempo, questa lega era diventata molto avanzata tecnologicamente e poteva vantare il possesso della più potente flotta del sistema e delle forze armate d’élite chiamate Saturnyne Ordo. La loro disciplina di guerra nel vuoto e il loro equipaggiamento fu una forte influenza nella creazione della Solar Auxilia. Dopo aver aver affrontato la fazione rivale dei Ringers e averli sconfitti nella Battaglia di Cassini Regio sulla luna Giapeto, le forze dell’Imperatore firmarono un trattato con le Entità Politiche di Saturno. Nel momento in cui le stazioni orbitanti il pianeta cominciarono ad inoltrarsi nel loro futuro di maggiore stazione navale del sistema, contemporaneamente venne creata ufficialmente la Solar Auxilia. Gli Opliti del Vuoto del Saturnyne Ordo, espansi e riorganizzati, andarono a formare i primi dieci reggimenti della Solar Auxilia, conosciuti come Arieti di Saturno. Presto Marte provvedette alla modifica e massificazione della produzione dei loro armamenti e dell’armatura del vuoto che venne presto identificata come il modello Solar. Allo stesso tempo, anche Terra e Luna cominciarono a fornire le forze necessarie alla creazione di ulteriore reggimenti, finché la richiesta di tali reggimenti non divenne tale da non poterla sostenere solo tramite il reclutamento nel sistema Sol. La creazione di Coorti della Solar Auxilia venne espansa anche in altri sistemi fino a farle raggiungere una dimensione del 20-25% dell’intera Imperialis Auxilia (Esercito Imperiale) nel secondo secolo della Grande Crociata.

La Solar Auxilia, con le sue flotte personali, divenne il corpo dedicato alla sorveglianza dei pianeti precedentemente conquistati, un compito che comprendeva la sua difesa da ogni genere di ribellione o conflitto locale. Con gli anni, ma specialmente ai tempi dell’Eresia di Horus, la Solar Auxilia si poté dividere in due rami: il primo, dalle dimensioni di due terzi dell’intera organizzazione, era stazionato permanentemente entro i confini dell’Imperium per compiti di controllo; il restante terzo, invece, era sparso tra le varie Flotte di Spedizione e i distaccamenti dei Mercanti Corsari. Per quelle Flotte di Spedizione in cui non era presente personale delle Legiones Astartes, divenne normale essere guidate da formazioni della Solar Auxilia, la cui autorità spettava ad un Lord Maresciallo nominato dal Concilio di Guerra Imperiale. Oltre a poter raggiungere il grado di Lord Militante Imperialis, essi avevano anche buone probabilità di essere nominati Governatori Imperiali. Numerosi nobili e ufficiali cercarono la gloria nelle frontiere con la prospettiva del comando su un intero pianeta, ma ciò non fu comunque l’unica ricompensa esistente in cambio del servizio nella Solar Auxilia. Oltre a paga, rispetto da parte dell’Imperium e ottimi standard di vita, il ritiro dopo trent’anni di servizio garantiva cittadinanza, denaro, una porzione commisurata di terreno e una posizione su una colonia appena fondata o conquistata. Come se non bastasse, un servizio ancora più lungo garantiva trattamenti medici per l’allungamento della vita e dell’utilità militare.

Organizzazione

Inizialmente, in accordo con l’Officio Militaris, ogni forza della Solar Auxilia prevedeva una formazione da 5000 soldati al comando di un Legato-Colonnello, insieme a uno staff dedicato e una schiera disciplinaria di circa 300 ufficiali e specialisti. Con l’espansione della Grande Crociata, l’Alto Comando dell’Officio Militaris riformò la struttura della Solar Auxilia nelle grandi formazioni autonome chiamate Coorti Solar. Una Coorte Solar prevedeva una forza nominale di 120.000 soldati sotto il comando di un Maresciallo Solar e alcune migliaia di individui con ruoli di supporto di vario tipo. Ogni Coorte veniva divisa in sotto-coorti da 1200 soldati al comando di un Legato-Comandante, Comandante o Sotto-Comandante. Tale rango dipendeva dall’anzianità dell’ufficiale e dal tipo di sotto-coorte.A sua volta, la sotto-coorte veniva divisa in blocchi tattici fondamentali chiamati Tercio. Il comune Tercio di Fanteria comprendeva tre sezioni fucili laser, ognuna formata da venti fanti equipaggiati con fucile laser e armatura del vuoto. Ogni sezione veniva comandata da un ufficiale minore; i Tercio Veletaris, invece, erano formati da tre sezioni da dieci veterani equipaggiati con armi a corto raggio come caricatori volkite e lanciafiamme; infine i Tercio di Supporto di Fuoco, formati da tre batterie da tre piattaforme d’arma con serventi, il cui esempio più comune era la Rapier cingolata.Ogni Tercio riceveva anche un addestramento in combattimento nel vuoto, nozioni fondamentali di ingegneria, sopravvivenza ad ambienti ostili e protocolli basilari di esplorazione planetaria.Sul campo di battaglia operavano spesso come una forza meccanizzata con trasporti corazzati. Il più comune era il Trasporto Corazzato Dracosan, il quale consentiva il trasporto di un’intera sezione fucili laser e possedeva un sistema di supporto vitale migliore e molta più corazzatura e protezione da agenti chimici e radioattivi rispetto al Rhino. In caso di trasporto aereo, veniva usata spesso una variante armata dell’Arvus Lighter che non svolgeva solo un compito di spostamento delle truppe, ma anche di ricognizione e trasporto alimenti. Insieme a questi esempi comuni, la Solar Auxilia aveva una vasta gamma di corazzati, trasporti orbitali, carri superpesanti, cannoniere pesanti, e altro ancora all’interno delle proprie navi. Numerosi corazzati erano utilizzati anche dal restante Esercito Imperiale, ma alcuni di essi erano stato progettati dal Mechanicum secondo le direttive della Solar Auxilia: il Leman Russ modello Marte-Solar, più veloce e sofisticato della sua versione base, ma soprattutto progettato per essere isolato dall’esterno; successivamente vennero ideate anche una variante di Medusa e un Basilisk semi-automatico che sfruttavano lo scafo isolato del Leman Russ modello Marte-Solar.In caso di abbordaggio di navi nemiche, invece, la Solar Auxilia era solita usare arieti d’abbordaggio modello Squalo appositamente modificate.

Equipaggiamento

Ogni fante della Solar Auxilia era equipaggiato con l’iconica armatura del vuoto modello Solar, la diretta evoluzione delle armature indossate dai soldati del Saturnyne Ordo. Essa era completamente sigillata, capace di resistere a piccoli impatti balistici e traumi, ma aveva anche una funzione di autoriparazione contro penetrazioni e lacerazioni minori. Ciò non la rendeva efficace solo in combattimenti nel vuoto siderale, poiché era anche resistente alle alte temperature e alle radiazioni.Sebbene un’armatura potenziata delle Legiones Astartes superasse le armature del vuoto in ogni aspetto, esse erano comunque un sistema di protezione eccellente per i soldati della Solar Auxilia.La loro arma più comune era il fucile laser, ma non uno qualsiasi, bensì il fucile laser modello Kalibrax V-I. Operava ancora nell’intervallo di potenza imposto come standard dall’Officio Militaris, ma possedeva condensatori di trasferimento di energia pesantemente rinforzati e una dispersione del calore migliore. Oltre a queste caratteristiche aggiuntive nel modello base, il Kalibrax V-I poteva adottare svariati sistemi di modifica che lo rendevano ancora più efficace, come sistemi di collimazione dei colpi e caricatori a induzione migliori.I fanti della Solar Auxilia era solita usare anche tante altre armi a energia, come lanciafiamme, fucili termici, multitermici, multilaser e cannoni laser. Non era comunque insolito trovare armi a proiettile solido e cannoni a rotore nelle Coorti Solar. L’armamento volkite, invece, era riservato alle unità d’élite dei Veletaris a causa della sua crescente rarità nel corso della Grande Crociata.Tutte questi formati standard delle armi erano affiancati da varianti speciali create da specifici coorti, all’interno delle quali era permessa la competizione nel miglioramento del proprio equipaggiamento. Questione identica nel caso degli ufficiali, i quali portavano spesso una sciabola Charnabal Terrestre, ma che potevano anche impugnare spade dalle forme differenti e duellare tra loro per sport o per sistemare questioni d’onore dopo aver ricevuto il permesso da un ufficiale al comando.

Coorti famose

Riporto qui alcune Coorti Solar famose.

  • 1522a Coorte, Lord Marshal’s Own: Coorte che combatté per molti anni nella 60a Flotta di Spedizione, finché il Lord Maresciallo MaSade non conquistò Agathon, un pianeta nel Segmentum Obscurus, diventandone il governatore. Per una generazione, la 1522a divenne l’armata personale della dinastia MaSade, ma con l’Eresia e la minaccia dei traditori all’interno della zona delle Profondità Coronid portò la Coorte a tornare.
  • Cacciatori di Teste Cthoniani: Questo nome non rappresenta una singola Coorte, ma un gruppo che ne racchiude svariate, tra cui la 142a e quelle al servizio del Mercante Corsaro Militante Valerius, appartenente alla 63a Flotta di Spedizione. I Cacciatori di Teste non sono le uniche Coorti reclutate su Cthonia, poiché esistono anche gli Sciacalli Cthoniani.
  • 255a Coorte, Alta Guardia di Calth: Una Coorte formata nel 001.M31 che ricevette il compito di proteggere la zona attorno al famoso pianeta Calth. Durante la Battaglia di Calth, la 255a riuscì a difendere la piattaforma orbitali dall’attacco dei Predicatori. Durante questo conflitto erano presenti anche la 41a Coorte, l’Alta Guardia di Espandor.
  • 905a Coorte, Scorpioni di Cenere: Una Coorte reclutata sul mondo ferale Lethe che trasformò guerrieri tribali in una forza della Solar Auxilia estremamente efficace. La loro partecipazione agli scontri delle Profondità Coronid valse loro molti riconoscimenti, ma alla fine effettuarono il loro sacrificio al Porto Fauci. Molti millenni più tardi, Lethe fu anche il mondo capitolari dei Falchi di Fuoco, uno dei Capitoli della Fondazione Maledetta.

Bibliografia

Manuali

  • The Horus Heresy Book Four: Conquest
  • The Horus Heresy Book Five: Tempest
  • Codex: Ultramarine, 2a Edizione

Romanzi

  • The Horus Heresy: Battle for the Abyss, di Ben Counter
  • The Horus Heresy: The Outcast Dead, di Graham McNeill
  • The Horus Heresy: Nemesis, di James Swallow

This post was published on 24 Settembre 2017 14:57

Nicholas Sacco

Nato nel 1994 tra le lande nebbiose della provincia di Torino, Nicholas si dimostra fin da subito interessato ai giochi in ogni forma, anche quando prende in mano una copia inglese di Dragon Quest Monsters all'età di 6 anni non capendo assolutamente nulla dei testi, ma divertendosi comunque un mondo. Nel corso degli anni è passato da un interesse nei confronti dei giochi come puro consumatore ad uno in cui trova estremamente interessante approfondire le dinamiche delle compagnie e dei processi di sviluppo che stanno dietro ad essi. Nel frattempo, le passioni per la scrittura giornalistica e Warhammer si sono infiltrate nella sua vita. Ora il suo lavoro gravita principalmente attorno agli universi di Warhammer in qualità di Astropate, trasformatosi da un blog personale a una professione. Ora è caporedattore di Alanera Edizioni, casa editrice che si occupa di tradurre e pubblicare i romanzi di Warhammer in Italia, inoltre ha collaborato con Need Games alla localizzazione italiana dei giochi di ruolo Warhammer 40.000: Wrath & Glory e Warhammer Age of Sigmar: Soulbound. Per trovare i Momenti BG, consulta la sezione apposita: Momenti BG

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