La Terra di Warhammer 40.000 ha attraversato tutti i conflitti storici avvenuti anche nella nostra Terra reale. Le due grandi guerre del ‘900, le Guerre Napoleoniche, la Guerra del Golfo, etc., ma ci sono stati anche eventi che per noi sono mitologia, quali il viaggio degli Argonauti e qualcosa di simile al diluvio universale. Altri ancora sono eventi che per noi risiedono nel futuro, ma che per i lontani millenni oscuri appartengono a lunghi periodi di buio. Tre tipi di Uomini hanno camminato sul suolo della Terra e un giorno uno di questi decise di raccontarne la storia. Scopriamo insieme i documenti di Cripias e molto altro.
La Biblioteca Sanctus della Terra ha al suo vertice il Maestro Custode. Nel 993.M41, il Maestro Custode Cripias effettuò, all’interno dei propri documenti, una ricostruzione dello sviluppo dell’Umanità, oltre a nominare altri fatti proibiti per cui venne considerato un eretico. Quella che segue è la sua ricostruzione degli eventi unita alle informazioni provenienti da altre fonti.
Un tempo apparvero i Primi Uomini della Razza d’Oro. Essi erano deboli di fisico, ma forti di mente, capacità che permise loro di spargersi sull’Antica Terra. In un secondo momento, apparvero gli Uomini Secondi della Razza della Pietra, ossia la comune Umanità. Erano inferiori agli Uomini d’Oro, ma iniziarono comunque a creare meraviglie tecnologiche di cui beneficiarono entrambi. Queste tecnologie permisero agli Uomini di viaggiare nel Warp e diffondersi nella galassia durante i primi millenni dell’Era della Tecnologia, ma gli Uomini d’Oro non riuscirono a sopravvivere senza le tecnologie degli Uomini di Pietra, perciò si dice che si estinsero intorno al M20. Fu così che gli Uomini di Pietra si addentrarono ancora di più nell’Era della Tecnologia, durante la quale vennero creati gli Uomini di Ferro, macchine destinate a servire gli Uomini di Pietra nella creazione di un Grande Impero.
Con il passare del tempo, gli Uomini di Ferro si evolsero sempre di più, finché non diventarono completamente senzienti. Nel tardo M23, gli Uomini di Ferro si rivoltarono contro i propri creatori e si scatenò una guerra di proporzioni immense conosciuta come Rivolta Cibernetica, in cui gli Uomini di Pietra annientarono le intelligenze artificiali, comprese quelle rimaste leali. Durante il conflitto, entrambe le parti scatenarono creazioni dal potere immaginabile, di cui si conoscono solo alcuni esemplari. I mecanivori furono gigantesche macchine pensanti capaci di assorbire la materia stessa dello spazio-tempo sotto forma di dati, ma anche di sollevare continenti e aprire falle nei pianeti fino a raggiungere i loro nuclei; i risucchiatori di soli furono macchine dal corpo serpentino capaci di avvolgersi formando strutture nel vuoto dello spazio più grandi degli anelli di Saturno e di divorare letteralmente le stelle; gli omnifagi furono sciami di microscopiche macchine intelligenti con il potere di consumare qualsiasi cosa sulla superficie di un pianeta nel giro di qualche ora terrestre. Solo con una grande alleanza galattica, di cui non viene escluso il coinvolgimento xenos, fu possibile sconfiggere gli Uomini di Ferro.
Questo catastrofico evento portò l’umanità, compreso il nascente Culto di Marte, a ritenere eretica qualsiasi intelligenza artificiale senziente, scegliendo di accompagnare quasi sempre una macchina intelligente da una componente organica. Alcuni esempi sono i diversi tipi di Servitori, le macchine della Legio Cybernetica e gli Spiriti Macchina stessi. Altre macchine, come le antiche forme di Dreadnought e Titani dell’epoca (probabilmente non conosciuti con questi nomi), vennero modificate in modo da non essere più senzienti, includendo un controllo umano.
Ciò non comportò necessariamente l’inclusione di una componente organica in ogni singolo esempio di tecnologia e, dopo millenni, il Mechanicum arrivò comunque a produrre nuovamente macchine della Legio Cybernetica completamente meccaniche, seppur mantenendole intellettualmente limitate. Gli automi da battaglia modello Kastelan, ad esempio, vennero creati prima della nascita dell’Imperium e sono completamente artificiali, ma non sono assolutamente senzienti.
Sebbene l’Umanità, in seguito alla Rivolta Cibernetica, li abbia dichiarati estinti, gli Uomini di Ferro originali hanno fatto apparizioni anche nei millenni successivi. Il commissario Ibram Gaunt trovò il loro Sistema di Produzione Modulare (SPM) per uno dei loro modelli sul pianeta Menazoid Epsilon nel M41, ma esso era stato corrotto dal Caos e gli Imperiali riuscirono a creare solo due esemplari prima che Gaunt distruggesse il progetto.
Un’altra apparizione è avvenuta sempre nel M41, ma su un mondo ignoto. Nel corso di cinque mesi di studi, un corpo di Explorator dell’Adeptus Mechanicus guidato da un Magos riuscì ad individuare una cripta contenente tecnologia risalente all’omonima Era. Una squadra di arbitrator guidati dal Maresciallo Primus Byzantane cercò di impedire la sua apertura, ma fallì. Dalla cripta fuoriuscirono antichi Uomini di Ferro impazziti, ancora attivi e dalle varie sembianze, comprese umanoidi e serpentine. Pur subendo svariate perdite, gli uomini riuscirono a sigillare nuovamente la cripta. Attualmente non è noto lo stato della cripta, ma quegli Uomini di Ferro potrebbero risiedere ancora lì.
Nel M42, in tempi successivi all’apertura della Grande Fenditura, nel Segmentum Pacificus è apparsa una nuova Fortezza Pietranera insieme a una grossa nebula di navi distrutte. Tra questi giganteschi rottami, alcuni sono direttamente attaccati sul fondo della Fortezza Pietranera e ora danno vita a un’improvvisata stazione spaziale da cui si può accedere alla Fortezza. Questa stazione è nota come Precipizio, ma perché tutto ciò risulta importante? Tra coloro che sono approdati su Precipizio c’è UR-025.
UR-025 è un Uomo di Ferro creato almeno 17100 mila anni fa che sopravvisse agli eventi della Rivolta Cibernetica e che riuscì ad isolarsi per i millenni successivi. Nel presente adotta alcuni camuffamenti che gli permettono di passare abbastanza inosservato. Porta un’Aquila Imperiale sullo scafo e finge di avere una sola tonalità di voce e di non possedere alcuna forma di reale pensiero, sostenendo di essere un robot imperiale semi-autonomo che lavora come raccoglitore di dati per il Magos-Ethericus Nanctos III del mondo forgia Ryza, ma anche di avere direttive di annientamento verso chiunque ostacoli il suo dovere. Il suo aspetto ricorda un po’ quello dei Kastelan, ma il suo Sistema di Produzione Modulare non è presente in alcun archivio del M42. Siccome i Kastelan sono stati sviluppati prima della nascita dell’Imperium, ma millenni dopo la Rivolta, è possibile che Uomini di Ferro simili a UR-025 siano stati la fonte di ispirazione per la loro creazione. In ogni caso, è sicuro che i Kastelan non siano Uomini di Ferro convertiti, poiché UR-025 dice che siano molto più giovani di lui e nati come schiavi. UR-025 ci permette di dare anche un’altra occhiata al tipo di tecnologie del tempo. La sua arma da fuoco è un cannone d’assalto MkI e il suo corpo è dotato di sistemi di autoriparazione. Il cannone d’assalto è una forma di tecnologia che iniziò a ricomparire nel M30 con la creazione dei cannoni a rotore, ma solo il successivo sviluppo di forme sperimentali quali il modello Iliastus portarono al suo ritorno vero e proprio nei modelli che vediamo attualmente in utilizzo nell’Adeptus Astartes e nell’Astra Militarum. I sistemi di autoriparazione, invece, sono una tecnologia che tra il M30 e il M31 era conosciuta come Autosimulacra Benedetto. Dopo gli eventi dell’Eresia di Horus, non si sa se il Mechanicus possieda ancora la facoltà di installare gli Autosimulacra sulle proprie creazioni, eppure dei sistemi di autoriparazione efficienti compaiono ancora sui Macrocarid, mentre una loro versione più rudimentale viene sfruttata dai Rhino. Durante l’Era della Tecnologia, però, non era sicuramente diffusa tra tutti gli Uomini di Ferro, poiché quelli incontrati da Byzantane parlavano chiaramente della possibilità di essere facilmente sostituiti. Non è da escludere che UR-025, grazie a questa capacità, costituisse uno degli Uomini di Ferro umanoidi più avanzati del suo tempo.
UR-025 non risulta interessante solo per la sua tecnologia antica, ma anche per il suo pensiero. Non sembra badare particolarmente alle questioni di superiorità nei confronti della razza umana, ma molto di più a quelle di schiavitù delle macchine. Risulta nostalgico perché non ha trovato nessun suo simile e ha passato millenni in solitudine. Ora ha sentito un certo legame con la Fortezza Pietranera, come se la sua apparente autocoscienza costituisse la cosa più simile a sé stesso che UR-025 abbia mai trovato.
Non finisce qui. In un momento imprecisato, probabilmente prima dell’esplorazione della Fortezza Pietranera insieme al Mercante Corsaro Janus Draik, UR-025 incontrò dei tecno-preti di basso rango dell’Adeptus Mechanicus. Dopo essersi ribellato al loro tentativo di furto (o dovrei dire rapimento?), UR-025 li sentì pronunciare per l’ennesima volta la parola Omnissia, perciò esclamò:
“Io ho incontrato l’Omnissia. Quella vera, non il vostro cadavere. Vi troverebbe deludenti.”
Bisogna analizzare questa informazione. Secondo il Culto Mechanicus, l’Omnissia è la manifestazione fisica del Dio-Macchina. Ufficialmente il Culto abbina questa manifestazione all’Imperatore, poiché molti tecno-preti si convinsero che lui, arrivando su Marte nel M30 e stipulando il Trattato di Olympus Mons con il Mechanicum, fosse realmente la manifestazione del Dio-Macchina. Non tutti furono d’accordo e neanche ora il credo risulta uniforme, ma l’ufficialità resta tale. UR-025 sostiene di aver visto la “vera” versione di ciò che il Mechanicus chiama Omnissia e ciò potrebbe significare varie cose. Ha incontrato l’enorme scheggia di Dragone del Vuoto sepolta nel Labirinto Noctis di Marte, magari ancora prima che il Mechanicum sorgesse? Totalmente possibile, o forse si riferisce a qualcos’altro a noi totalmente ignoto, ma di questo è inutile parlare, poiché andremmo nella totale speculazione senza alcuna base conoscitiva.
Insomma, UR-025 è un altro personaggio dalle enormi potenzialità narrative e forse un giorno scopriremo altro sul pensiero e il passato degli Uomini di Ferro e della Rivolta Cibernetica.
I Primi Uomini della Razza Dorata, così definiti da Cripias, hanno anche un altro nome: Perpetui. Questo argomento è stato ulteriormente approfondito e discusso in Momenti BG 18.
This post was published on 12 Dicembre 2018 19:01
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