Siamo arrivati alla quinta e ultima parte di questa grande enciclopedia sulla civiltà Kharadron. Per concludere tutto, si analizza il termine Kharadron e il suo significato, poi c’è TUTTO il Codice Kharadron attualmente conosciuto e infine una bibliografia che da questo Momento BG in poi svolgerà un’ulteriore funzione. Per me è stato un grande piacere condividere con voi questo grande lavoro ad episodi e vi prometto che sarà solo il primo di molti altri.
Il termine Kharadron pare tradursi con qualcosa di simile a “Nati da una montagna spezzata”, eppure non si tratta di una traduzione diretta dal Khazalid che conosciamo. Questa lingua, seppur quasi completamente immutata, ha comunque ricevuto nuove parole nei corso dei millenni passati nei Reami Mortali, inoltre il Khazalid del Mondo-che-Fu aveva già parole che potevano essere scritte in modi diversi o interi dialetti separati. Andiamo quindi ad analizzare bene la parola Kharadron.
Karak significa montagna o roccaforte. Dron, invece, può voler dire tuono, ma anche forte rumore o forte rimbombo, il che potrebbe indicarci un significato di distruzione, esplosione e quindi qualcosa di ricollegabile allamontagne spezzate, distrutte. A differenza di tanti altri significanti, del Khazalid non è mai stata mostrata la preposizione da e si arriva presto alla conclusione che il Khazalid non contempli questa parola quando incontriamo vocaboli come Ragarin, ossia vestito scomodo e ruvido ricavato dalla pelle di un troll, oppure Frongol, ovvero fungo dal fondo di una caverna, due esempi che hanno qualcosa che arriva da qualcos’altro, ma che non riportano alcun significante per la preposizione da.
A ciò si aggiunge anche il fatto che i nani, e apparentemente anche i duardin, non abbiano il verbo nascere. In Khazalid esiste solo il Navnsdeg, il quale significa Giorno della Denominazione. Rappresenta il primo giorno di vita di un nano/duardin e sostituisce completamente il verbo nascere. Ipoteticamente, non incontreremmo mai la frase “Il duardin è nato”, ma magari “Il duardin ha raggiunto il Giorno della Denominazione” o qualcosa di simile.
In più, nell’alfabeto Klinkarhun K e KH si scrivono tramite la stessa runa, infatti ci sono casi in cui le due forme sono intercambiabili, tipo in cavaliere, il quale può essere scritto con Kazhunki oppure Khazhunki.
A questo punto possiamo delineare la forma grezza Kharak-Dron, la quale può indicarci una roccaforte nanica distrutta, quindi la montagna spezzata. Ultimo dettaglio, nel Khazalid c’è l’occasionale scomparsa dell’ultima lettera di una parola che si collega ad un’altra per formarne una composta, ad esempio la parola Rinn che da sola rappresenta una dama nanica o una consorte del re, ma che poi perde la N finale per formare Rinri, la regina.
Lasciando un po’ di spazio all’interpretazione, poiché il Khazalid è pressoché completamente formato da parole composte che non applicano il loro significato letterale, ecco che si palesa la parola Kharadron.
Abbiamo parlato molto di quanto sia importante il Codice per il funzionamento della società Kharadron. Questi duardin lo seguono, lo modificano, a volte lo cavillano o lo violano, ma cosa contiene realmente? Questa sezione espone con ordine tutte la parti di Codice attualmente note.
“I comandanti devono essere scelti provando le proprie abilità. Nessun titolo di nobiltà deve essere dato a un Kharadron. Titoli e ranghi devono essere guadagnati per mehret.” – Articolo 1, Punto 1 del Codice
Mehret: una combinazione di successo, profitto ed esperienza.
“Nessuno sforzo deve essere compiuto se il risultato finale comporta una perdita per il porto celeste.” – Articolo 1, Punto 2 del Codice
“Se supportato dalla maggioranza o da un voto unanime del Trommraad, può essere richiesto un krenkha gorogna. L’intero equipaggio (o equivalente) deve votare. Una maggioranza di voti ‘fuori’ decreta l’elezione di un rimpiazzo, se appropriato.” – Articolo 1, Punto 5 del Codice
Trommraad: Letteralmente “Concilio Barbuto”; un gruppo informale di anziani, saggi o semplicemente individui dalla barba più lunga all’interno di un gruppo. Nella società duardin, in cui età, esperienza e lunghezza della barba sono così rinomate, tali individui sono visti come donatori di buoni consigli.
Krenkha gorogna: Letteralmente “comando che ci porta ad un posto senza alcool”; un termine comunemente usato per descrivere un voto di sfiducia, il quale accade principalmente quando l’individuo con la posizione di comando è sfortunato o insistente nel seguire un sentiero che porta a un profitto misero o nullo.
Nota: La votazione può anche avvenire in modo leggermente differente, ossia nel caso in cui sia già stato individuato un candidato come nuovo Capitano temporaneo. Questo porta ad effettuare una votazione in cui non si decide se il Capitano debba genericamente rimanere al comando o meno, ma se debba essere sostituito dal candidato scelto. Ad esempio, l’ammutinamento sulla Drago di Ferro ha portato ad una votazione tramite sassi o bastoncini per esprimere la propria preferenza tra Brokrin e Gotramm.
“I Capitani deposti tramite il Punto 5 dell’Articolo 1 non sono disonorati. Semplicemente perdono il proprio rango e si uniscono all’equipaggio, poiché possono ascendere o cadere in base ai propri successi come tutti gli altri.” – Articolo 1, Punto 6 del Codice
“Il titolo di Lord-Magnate è dato a chiunque il cui profitto lo porti ad essere tra il primo dieci per cento dei percettori nell’ultimo ciclo dei venti. Ai Lord-Magnati viene conferita la possibilità di scegliere per primi la propria flotta ed essi saranno sempre considerati per rimpiazzare membri caduti, deceduti o incapacitati del Concilio degli Ammiragli.” – Articolo 1, Punto 7 del Codice
“Nel caso in cui il Concilio degli Ammiragli non possa arrivare a una maggioranza di consensi riguardo a materie di commercio (come definito negli Articoli 2 e 7 del Codice), allora il Lord-Magnate con il maggiore contributo in quote di oro eterico nell’ultimo ciclo dei venti fornirà il voto decisivo.” – Emendamento 12, proposto dall’Ammiraglio Barsa Herelsdottr di Barak-Nar
“Un atto che non genera profitto o non conduce a un futuro profitto non è degno d’essere fatto.” – Articolo 2, Punto 1 del Codice
“Ogni Ammiraglio, Capitano e Signore Azionista deve ricevere due quote di un galkhron.” – Articolo 2, Punto 2 del Codice
Galkhron: divisione del bottino.
“Un Arkanaut deve ricevere una quota di un galkhron. Detrazioni da questa quota saranno effettuate per il mantenimento dei vascelli, delle armature eteriche e dell’equipaggiamento etermatico, oltre a una riserva di borg e gorog.” – Articolo 2, Punto 3 del Codice
“Se, durante lo svolgimento del dovere, un capitano incontra una minaccia che potrebbe avere un impatto sul benessere fisico e finanziario dei suoi azionisti, da esso ci si aspetta una risposta effettuata con tutta la forza necessaria. Qualsiasi entità esterna che minacci l’accumulo di profitto deve essere soggetta a un’immediata distruzione.” – Articolo 2, Punto 26 del Codice
“Durante un attivo stato di guerra saranno imposte sanzioni immediate sui nemici dei Kharadron, la cui gravità sarà decisa dal Geldraad. Finché il nemico respira, esso sarà soggetto a un totale embargo sugli scambi, inoltre qualsiasi ufficiale della flotta che tenti di aprire negoziazioni con tali partiti sarà considerato colpevole del più alto tradimento e sarà punito di conseguenza.” – Articolo 2, Sottoclausola 12 del Codice
“Rappresentati dell’uzkulrik non possono chiaramente essere soggetti alla seconda stipulazione della Sottoclausola 12 dell’Articolo 2, poiché non respirano.” – Emendamento 3, Nota a margine 16, proposto dal’Ammiraglio Duggrun Khrung di Barak-Urbaz
Uzkulrik: letteralmente “re delle ossa”, un termine Kharadron atto ad indicare le legioni degli Ossiarch.
“Il margine di profitto deve essere stabilito prima dello schieramento delle risorse di una flotta celeste.” – Articolo 3, Punto 1 del Codice
“La manutenzione di un vascello celeste è essenziale, anche più della vita di un Kharadron.” – Articolo 3, Punto 2 del Codice
“Tutto l’hazkal fermentato all’interno di un porto celeste è soggetto a ispezione regolare, la quale deve essere eseguita dal Consiglio dei Mastri Birrai. Qualsiasi compagnia di gilda trovata colpevole di diluizione del proprio prodotto con acqua di sentina, utilizzo di luppoli inferiori o fallimento nel concedere un tempo appropriato di fermentazione sarà multato fino ai massimi consentiti dal Codice e i suoi proprietari saranno sbarbati e sarà posto loro il marchio del guzungrim.” – Articolo 3, Punto 5 del Codice
“Stazioni di fermentazione localizzate nelle correnti alte non possono essere soggette al Punto 5 di questo Articolo. Inoltre, la vendita di hazkal inferiore all’interno di porti stranieri sarà permessa, poiché gli umgi sono disposti a bere qualsiasi vecchia broda.” – Emendamento 21, Nota a margine 6, proposto dal Capitano Magbeth Izrum di Barak-Mhornar
Hazkal: una forte birra duardin, prodotta e fermentata nel corso di molti cicli dei venti.
Umgi: umani, termine esistente fin dal Mondo-che-Fu.
“Tutto il personale della nave deve obbedire agli ordini senza domande.” – Articolo 4, Punto 1 del Codice
“In tempi di guerra, gli alleati devono essere aiutati a meno che farlo non sia inutile. Non deve essere sprecato sangue duardin in unguz throlt.” – Articolo 4, Punto 5 del Codice
Unguz throlt: Letteralmente “lotto imbevibile”; una causa persa. Quando viene compiuto un errore nella distillazione dell’alcol e buoni ingredienti vengono sprecati, i duardin considerano tale evento come una tragedia.
“La risposta appropriata all’aggressione dissennata è la potenza di fuoco pesante, accompagnata da una ritirata.” – Articolo 4, Punto 37 del Codice
“Tutti i Kharadron lucidano il proprio equipaggiamento e lo mantengono in condizioni eccellenti, in particolare per la continua operazione dei generatori azionati etericamente.” – Estratto dall’Articolo 5, Punto 5 del Codice
“Tutte le operazioni d’abbordaggio devono essere autorizzate dal Capitano o da chi detiene il rango d’ufficiale più alto.” – Articolo 5, Punto 6 del Codice
“Nelle correnti alte, un vascello di qualsiasi porto celeste può sequestrare aeronavi classificate come navi pirata oppure prese tramite pirateria, poi può arrestarne il personale e confiscare tutte le proprietà a bordo. la Corte degli Ammiragli del porto celeste che ha compiuto il sequestro può decidere le sanzioni da imporre. Se il vascello sospetto si rifiuta di aderire alla legge e di cedere il proprio carico per un’ispezione, l’uso letale della forza è accettabile allo scopo di incoraggiare la sottomissione.” – Articolo 6, Punto 2 del Codice
“Un Capitano o un Ammiraglio Arkanaut ha il diritto di recuperare il carico dal relitto di qualsiasi vascello distrutto dalle maree eteriche del Garaktormun. Ciò non sarà considerato un atto di pirateria come stabilito dall’Articolo 6 e tutto il materiale recuperato sarà considerato proprietà dell’equipaggio recuperante.” – Emendamento 10, Nota a margine 13, proposto dal Grande Ammiraglio Hester Grummund di Barak-Zilfin
“Al fine di presentare una valida rivendicazione sui minerali o su un carico, il soggetto deve prima assicurarsi che l’oggetto di tale rivendicazione non sia attualmente già sotto rivendicazione. Nuovi depositi di oro eterico scoperti devono essere marcati con un angazuben prima di poter essere considerati proprietà di un qualsiasi porto celeste. Una volta confermata la rivendicazione, è illegale raccogliere materiale su questo sito senza il permesso del proprietario.” – Articolo 7 del Codice
“Al fine di assicurare l’integrità del Codice contro ulteriori frivole e mendaci alterazioni che minano la grande tradizione di questa costituzione, nessun ulteriore sottoemendamento riguardante l’Articolo 7 sarà portato davanti al Geldraad.” – Sottoemendamento 327B, proposto dal Signore della Raccolta Gronki Draug di Barak-Thryng
Angazuben: pali per bandiere ancorati etericamente ai punti cardinali intorno a un appezzamento rivendicato.
“In caso di incapacità, demenza o morte del Capitano, il nostromo è autorizzato ad avviare il vascello celeste al suo posto.” – Articolo 7, Punto 3 del Codice (il punto non viene descritto completamente, potrebbe contenere altri dettagli)
“In caso di naufragio, una nave, il suo carico o altre proprietà possono essere reclamate. Colui che recupera la nave o il carico di un altro in seguito a pericoli o smarrimenti nelle correnti alte ha diritto ad una ricompensa commisurata al valore della proprietà salvata.” – Articolo 7, Punto 4, Sottosezione B del Codice
“Qualsiasi barile di birra o liquore forte lasciato incustodito può essere considerato carico recuperabile.” – Articolo 7, Punto 5 del Codice
“Ad ogni ciclo dei venti dovrà tenersi un Musterpress sul Brynruf. Esso consisterà in sei giorni di competizione fisica ed esami rigorosi, la natura dei quali sarà decisa individualmente dal Concilio degli Ammiragli di ogni porto celeste. Al culmine del Musterpress, Ammiragli e Capitani delle flotte avranno sette giorni in cui offrire contratti di servizio ai concorrenti.” – Articolo 8, Sezione 3 del Codice
“In tempi di crisi – come decretato dal Geldraad – i rappresentanti provenienti dalla Compagnia Grundstok potranno scegliere per primi tutti i candidati per il Musterpress e a loro sarà permesso di comprare il contratto di qualsiasi Arkanaut a sette dodicesimi del prezzo stabilito.” – Sottoemendamento 3F, proposto dal Maresciallo Grundstok Ragnar Kling-Harald di Barak-Zon
“I rappresentanti delle Gilde devono essere ricevuti e prestato loro ogni onore dovuto al loro rango. Le loro abilità sono a disposizione della flotta.” – Articolo 8, Punto 12 del Codice
“L’uso di un’eccessiva potenza di fuoco è permessa nel caso in cui il fine giustifichi i mezzi.” – Articolo 9, Punto 7 del Codice
“Le entità spettrali non sono considerate soggette alle regole di ingaggio come dettato dall’Articolo 3 del Codice.”
Addizionale: nessun contratto di alcun genere può essere stipulato con un partito che non è in grado di prendere e reggere un sorso di kezraak come conferma di tale accordo.” – Emendamento 37 dell’Articolo 9 del Codice, ratificato dal Concilio degli Ammiragli in seguito al necrosisma di Shyish
Kezraak: birra scura dei Kharadron.
“Se un duardin ottiene una clausola di rancore correttamente firmata e approvata, a quest’ultimo viene data la Runa del Marchio ed egli viene considerato esente dagli altri statuti del Codice. Qualsiasi bottino di cui si sia impadronito durante un atto di vendetta deve essere portato alla Corte dell’Ammiragliato in modo che il galkhron possa essere effettuato.” – Emendamento 3 del Codice
“Il Codice Kharadron non può essere alterato.” – Emendamento 11 del Codice (QUI la probabile risposta di qualsiasi altro Kharadron che non sia il possibile duardin di Barak-Thryng che ha proposto questa cosa)
“In caso di dimostrazioni di eccezionale iniziativa, può essere preso in considerazione un bonus di un centesimo.” – Posizionamento nel Codice ignoto
“Tutti i salari sono soggetti a revisioni a seconda dello stato del committente.” – Posizionamento nel Codice ignoto
“Indipendentemente dalle circostanze, un marinaio del cielo deve trovare il percorso più efficace per raggiungere la vittoria.” – Posizionamento nel Codice ignoto
“Ogni porto celeste controlla lo spazio aereo entro tre colpi di cannone dal suo domicilio. Oltre di essi, le distese dei cieli sono conosciute come correnti alte.” – Posizionamento nel Codice ignoto
“Se un marinaio del cielo viene separato dal proprio vascello, tutti i suoi altri compiti sono sospesi finché non lo ritrova.” – Posizionamento nel Codice ignoto
“Quando una nave è incapace di volare per un periodo prolungato di tempo, essa è considerata in un porto di scalo. L’equipaggio è ancora soggetto alla propria licenza e ai comandi del proprio Capitano, ma sono liberi di cercare altre opportunità lavorative a condizione che non vadano in conflitto con la licenza o i comandi del Capitano.” – Posizionamento nel Codice ignoto
“Qualsiasi duardin non facente parte della compagnia che viene soccorso da condizioni che avrebbero reso impossibile il proseguimento della sua sopravvivenza è tenuto a cedere tutte le sue rivendicazioni su una qualsiasi parte dei proventi di suddetta compagnia.” – Clausola, posizionamento nel Codice ignoto
Il Codice regola anche tante, ma tante altre questioni, ma non sempre i Kharadron citano il passaggio preciso e magari fanno solo riferimento al fatto che il Codice abbia delle norme riguardanti un determinato argomento. Ad esempio, ci sono norme legate alla vendita di un vascello a un porto celeste differente dal proprio, pratica normalmente proibita e permessa solo nel caso in cui il Concilio degli Ammiragli decreti che tale vendita non permetta al porto celeste acquirente di ottenere vantaggi tecnologici che altrimenti non avrebbero ottenuto, tipo una variante d’arma o di prua della nave. Ciò non vuol dire che le tecnologie non si possano diffondere, ma si applica un semplice “Se la volete, non è compresa nel prezzo del vascello”. Oltre a quelle citate, ci sono anche tante altre norme comportamentali in caso di ritrovamento di una nave distrutta, evento per cui è obbligatorio l’avvio di un’investigazione e la diffusione della notizia attraverso i porti celesti. Tali obblighi possono essere ignorati solo nel caso in cui la nave appartenga a un porto celeste differente da quello dello scopritore e l’intervento porti ad affrontare pericoli non necessari.
Questa bibliografia mostra tutte le pubblicazioni usate per raccogliere ed elaborare il materiale scritto per Momenti BG 53. Per coloro che vogliono leggere autonomamente le pubblicazioni che hanno i Kharadron come protagonisti, sono state tutte appositamente evidenziate in grassetto.
This post was published on 8 Giugno 2020 11:00
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