Ebbene sì, il titolo è giusto e la notizia è vera. Games Workshop ha deciso di avviare una collaborazione con Marvel Comics per la produzione di nuovi fumetti ambientati negli universi di Warhammer 40.000 e Warhammer Age of Sigmar. Si tratta di una notizia che sicuramente sorprende, dato che Games Workshop è sempre stata abituata a collaborazioni con case editrici minori, sicuramente non Big Boss del panorama fumettistico come Marvel, DC o Image.
Ora, invece, ci viene rivelato che i primi fumetti nati da questa collaborazione sono previsti per autunno 2020. Certo, è lungo periodo d’attesa, ma da una parte è meglio così. Personalmente preferisco aspettare di più e sapere che il team incaricato si è preso il tempo necessario a creare un prodotto potenzialmente migliore.
Nel frattempo, guardiamoci un po’ indietro.
I primi fumetti di Warhammer vennero prodotti direttamente da Games Workshop. Sicuramente in molti ricorderanno i fumetti ad episodi di Inferno! e di Warhammer Monthly, i quali seguivano un modello simile al Weekly Shōnen Jump o a 2000 AD, ossia riviste contenenti un capitolo di svariate storie in corso, le quali venivano poi raccolte in volumi una volta completate o una volta raggiunto un determinato traguardo, tipo la conclusione di un arco narrativo o un certo numero di capitoli. Da quel periodo nacquero opere come Blood Quest, Inquisitor Ascendant, Titan, Darkblade o Ulli & Marquand, ma anche antologie come Flames of Damnation. Non tutte le storie erano perfette e in alcuni punti non lo erano neanche opere adesso piazzate su un piedistallo, ma grazie a quei tempi si iniziò a sperimentare con Warhammer nel media fumettistico.
Nel 2006, Games Workshop affidò la pubblicazione di nuovi fumetti a Boom! Studios, casa editrice che ci portò grandi fumetti come La Crociata dei Dannati, Sangue e Tuoni e Forge of War, ma anche roba dalla qualità molto discutibile come Crown of Destruction. Questa collaborazione durò fino al 2009.
Nel tardo 2016, Games Workshop si lanciò nuovamente in una collaborazione nel panorama fumettistico dopo aver provato nuovamente a toccarlo con la graphic novel Macragge’s Honour, scritta da Dan Abnett, illustrata da Neil Roberts e pubblicata da Black Library. Venne quindi la nuova linea di fumetti edita da Titan Comics, una casa editrice che, come Boom! Studios, era ed è ancora molto improntata sui fumetti su licenza. La miniserie Dawn of War non fu eccellente, ma godibile e senza dubbio migliore di tutta la storia del videogioco Dawn of War III; Blood Bowl: More Guts, More Glory! si rivelò un fumetto splendido, capace di trasmettere efficacemente le atmosfere del Blood Bowl dentro e fuori dal campo; i fumetti sugli Angeli Oscuri si rivelarono estremamente mediocri, dove introduzioni apparentemente intriganti si risolvevano sempre in modi banali e dove ci veniva proposta la solita solfa fatta e rifatta del personaggio che vuole rivelare a tutti i segreti dei Caduti e che ovviamente è destinato a fallire (e non voglio neanche parlare di ciò che lo stesso scrittore ha fatto con i fumetti di Dark Souls); infine Deathwatch, fumetto che voleva provare ad inserire un nuovo tassello nel microcosmo creato dai fumetti Titan, ma che dopo la prima miniserie di quattro numeri non vide una continuazione.
Il rapporto tra Titan e Games Workshop terminò ufficialmente nel 2018, mentre ora ci troviamo davanti a un futuro incerto, ma certamente promettente. A differenza delle precedenti case editrici, molto orientate verso le miniserie, Marvel potrebbe aprire la strada a delle testate regolari che possono potenzialmente andare ad esplorare tanti angoli diversi delle ambientazioni di Warhammer 40.000 e Age of Sigmar. Lo dimostra la direzione dei fumetti di Star Wars, i quali riescono a creare storie molto interessanti in tutti i periodi storici della galassia lontana lontana, che siano Darth Vader e gli Inquisitori negli anni tra Episodio III e V, il pianeta Jedha post-Rogue One o le nuove storie sull’Ammiraglio Thrawn.
Non sappiamo ancora nulla su quali potranno essere i fumetti di Warhammer creati dalla Marvel Comics, sempre tenendo conto che in queste collaborazioni vengono sempre coinvolti scrittori che già realizzano altre pubblicazioni per Black Library. Inoltre, ricordiamo che tra i grandi autori Marvel c’è Dan Abnett, d’altronde le formazioni dei Guardiani della Galassia a cui James Gunn si è ispirato per i suoi film sono frutto di zio Dan. Attualmente è impegnato con Justice League: Odyssey per la DC Comics ed è da fine 2016 che non pubblica con Marvel, ma nulla esclude un suo ritorno per lavorare a qualcosa di relativo a Warhammer.
Io sono molto fiducioso, voi cosa ne pensate?