Uno dei fattori più importanti per far sì che i giocatori non si stanchino di un gioco on-line è la bontà del sistema di matchmaking. Non è raro trovare casi di giochi multiplayer abbandonati perché il matchmaking non garantiva partite equilibrate o divertenti. Questo accade anche in Counter Strike: Global Offensive, titolo in cui il matchmaking è stato più volte messo in discussione dagli utenti.
Valve sembra aver capito che sia arrivato il momento di fare qualcosa, di apportare delle migliorie. È indubbio che CS:GO stia perdendo giocatori, lo dicono i numeri di Steam. Chiariamo: CS:GO rimane tutt’oggi un gioco godibile, ma deve far fronte al predominio di PUBG che, allo stato attuale, è imbattibile per qualsiasi altro gioco multiplayer, e alla migrazione dei giocatori proprio sul battle royale di Bluehole.
Questo sta avvenendo perché, tra le altre cose, non c’è un sistema di matchmaking valido. Almeno, non c’era. È bene parlare al passato perché Valve ha deciso di mettere mano a questo sistema per migliorarlo e qualcosa è già avvenuto.
Poche ore fa che la compagnia di Gabe Newell ha aggiornato il gioco presentando un sistema di matchmaking migliorato. L’aggiornamento è stato definito dalla stessa Valve “Fattore Fiducia”, il perché è presto detto.
Questa evoluzione del sistema esamina più fattori per creare le partite, ad esempio, considera la frequenza delle segnalazioni ricevute, le ore di gioco su CS: GO, il tempo trascorso su Steam giocando ad altri titoli, ecc.
Con questo nuovo sistema di matchmaking, Valve prevede di evitare che gli account di giocatori veterani possano essere abbinati a novellini o, addirittura, a troll e ad altre tipologie di giocatori con cui è meglio non avere a che fare durante un match.
Non è certo il primo tentativo di rifondare il sistema di matchmaking che attua Valve. Per attutire i danni provocati dai cheater, la società americana aveva sviluppato nell’aprile dell’anno scorso un sistema di matchmaking denominato Prime Account.
Esso prevedeva il collegamento dell’account di Counter Strike al proprio numero di telefono. I giocatori che aderivano all’iniziativa, potevano poi decidere se giocare solo con altri membri della community che avessero aderito al nuovo sistema. Ovviamente, il Prime Account impediva il collegamento di più numeri allo stesso account.
Adesso che molti giocatori di CS:GO stanno migrando su altri titoli, Valve riprova a riottenere la loro fiducia con quest’ultimo aggiornamento.
Inoltre, Valve ha anche in programma di rifare il pool di mappe per renderlo più dinamico, eliminando quelle meno utilizzate e alternandole a nuove mappe che i giocatori scopriranno man mano. Qualche settimana fa, è stata rinnovata proprio una delle mappe simbolo del gioco: Dust 2. Valve sta cercando di attuare ciò senza causare un impatto negativo sulla community di gioco.
Infine, Valve ha ridisegnato i loghi dei vari rank di gioco.
Viviamo in un periodo un po’ particolare della storia, un periodo in cui l’estrema destra non fa più paura ma anzi, si fa bella e si presenta in giacca e cravatta sotto il nome “alt right” e dopo trent’anni inizia a strillare perchè “Wolfenstein è un gioco che incita ad ammazzare i nazisti“. Ci starebbe un bel “you don’t say”, visto che è dal 1981 che alla base di Wolfenstein c’è un unico concetto: impallinare più nazisti possibile, ma non siamo qui a parlare di tali questioni, ma del fatto che Steam è disseminato di community di estrema destra inneggianti all’odio e alla violenza.
Sta di fatto che Valve, in seguito a numerose critiche che si sono accumulate negli anni e si sono moltiplicate nell’ultimo periodo sia nelle community stesse che fuori, ha deciso di esercitare il proprio diritto/dovere di moderazione e chiudere numerosi gruppi Steam esplicitamente di estrema destra che contenevano frasi d’incitamento all’odio razziale o religioso, oppure citazioni palesi a gruppi neonazisti o immagini legate al Terzo Reich, ad Adolf Hitler, al KKK o altri esponenti di estrema destra.
Giusto qualche giorno fa l’edizione statunitense di Motherboard si è occupata della questione in un articolo tanto breve quanto esplicativo, ricco di screenshot non censurati che portavano esempi di questi tipi di gruppi e le loro descrizioni. Certo, non erano gruppi eccessivamente popolari, si parlava sempre di qualche decina di utenti attivi, ma abbastanza da attrarre l’attenzione di siti esterni come Bleeding Cool che già ad Aprile aveva dedicato alla questione un articolo. Potete leggerlo nella sua versione integrale e originale al seguente link, ma eccone un estratto.
C’è un gruppo Steam con l’handle ufficiale di “NoOtherNamesWereAvailable” ma che è in realtà intitolato “White Supremacy. White Pride” e il logo è lo stesso usato dal forum dal sito di suprematisti bianchi “Stormfront”. Il banner è una collezione di meme neo nazi.
L’autore dell’articolo di Bleeding Cool, dopo aver effettuato ulteriori ricerche, aveva tentato di contattare Steam a riguardo, visto che stando alle linee guida e alle regole il gruppo andava palesemente contro le linee guida di Steam, senza però ottenere risultati.
Ora, Valve si è concentrata sui gruppi più nutriti, quelli da oltre dieci persone perchè basta andare a fare una ricerca e si può vedere che esistono ancora pletore di gruppetti da quattro, cinque utenti (chissà quanti attivi, poi) con foto e nomi inneggiati a Hitler, nazismo, alt right e supremazia bianca. Nonostante ce ne siano ancora molti il fatto che abbiano iniziato a falciare i gruppi più grossi e visibili è già un buon inizio per creare una community più unita e soprattutto per far rispettare di più le regole della stessa, imposte da Valve in persona tra l’altro, che raramente però vengono impugnate per renderle effettive e non solo una lista di comportamenti vietati che sta lì a prendere polvere digitale perchè nessun moderatore ha tempo o voglia di fare un giretto negli angoli più oscuri di Steam, nonostante l’ascesa dell’estrema destra su internet sia un problema più volte portato sulle prime pagine di giornali e siti internet, specializzati e non.
Ci sono progetti che per un motivo o per un altro non vengono portati a termine. Le grandi aziende, però, spesso cercano di tenere segrete queste informazioni. Esistono anche delle gole profonde che, per distrazione o per ripicca, rivelano a tutti i progetti finiti in alto mare, facendo così arrabbiare gli ex capi. Sì, perché solitamente sono ex dipendenti quelli che spifferano tutto, proprio come è avvenuto con un ex impiegato di Valve.
Valve, in effetti, comincia ad avere un problema con i suoi ex dipendenti che non smettono di rivelare informazioni segrete di alcuni dei progetti che l’azienda ha avuto in mente negli ultimi anni.
Drew Wolf è un fumettista che ha trascorso nove anni della sua vita a lavorare per Valve, facendo schizzi e disegni diversi su vari progetti della compagnia di Gabe Newell.
Ora Drew ha deciso di pubblicare alcune di queste opere attraverso il suo sito web rivelando un’idea davvero incredibile: Valve avrebbe voluto creare una serie tv animata di DOTA 2.
Qui di seguito potete vedere le illustrazioni:
Come potete vedere, i bozzetti mostrano ambientazioni e personaggi, quindi, pare che il progetto fosse anche a buon punto. Il contesto dell’ultima immagine fa tanto Dragon’s Lair e ci piace molto.
I videogiochi stanno attirando molto l’attenzione dei produttori di serie tv, basti pensare alla serie animata di Castlevania. Le tematiche e l’atmosfera di Dota 2 sarebbero cadute a pennello per crearne una proprio sul MOBA di Valve. Voi cosa ne pensate?
È ancora tempo di annunci in casa Valve. Dopo aver svelato il gioco di carte Artifact, che sarà a tutti gli effetti il rivale numero uno di Hearthstone, sempre in occasione del torneo The International 7, Valve rivela ben due nuovi eroi di Dota 2. I fan del del celeberrimo MOBA possono gioire: stanno per arrivare nuovi personaggi giocabili, nonché nuove implementazioni per gli eroi di più vecchia data.
Andiamo a vedere nello specifico quali sono i due personaggi che si aggiungono al già ricco roster di Dota 2.
Come potete ben vedere dal trailer, il primo dei due eroi è un enorme felino, dotato di grande agilità e con delle grandi doti da schermidore. Il look del personaggio, per fare un esempio a noi vicino, ricorda tantissimo quello del Gatto con gli Stivali. Stando sempre alle poche informazioni reperibili dal trailer, il personaggio in questione avrebbe tutta l’aria di essere un protettore della foresta. Dopo che il nostro abile spadaccino ha fatto piazza pulita dei nemici, ecco che un altro personaggio fa capolino sulla scena. Si tratta di una fata, una fata rosa. Il primo eroe la rassicura sul fatto che ora la foresta sia ora al sicuro, ma lei la pensa diversamente.
Come i fan di Dota 2 sicuramente sapranno, Valve, dopo aver effettuato il porting di tutti gli eroi provenienti dal primo Dota, sta ora provvedendo ad implementare il suo roster, aggiungendo nuovi personaggi giocabili. Volendo cercare di ipotizzare le caratteristiche dei due eroi mostrati, mentre sulla fata non è possibile desumere niente, alcune considerazioni possono essere fatte sul primo personaggio. Quasi sicuramente lo spadaccino è da considerarsi un melee character, probabilmente dotato di una escape ability, quella che mette in mostra rotolando e spazzando via i nemici. Sempre rimanendo nel campo delle ipotesi, possiamo supporre che possa essere dotato anche di un disable, visto i danni realizzati agli aculei di Bristleback.
Si vocifera che i possibili nomi di questi due personaggi siano Zorro Armadillo e Sylph, ma Valve non ha ancora annunciato nulla in merito. Ricordiamo ai nostri lettori che questi due eroi sarebbero delle vere e proprie nuove aggiunte, a quasi otto mesi di distanza da quella di Monkey King.
Valve ha annunciato un nuovo titolo, si tratta di Artifact: The Dota Card Game, uno spin-off del popolarissimo Dota.
Il titolo è un gioco di carte collezionabili basato sulla serie Dota e il suo lancio è previsto per il 2018. A dirigere il progetto è l’ex sviluppatore di Duble Fine, Brad Muir. Alcuni hanno già iniziato a paragonare il gioco a Hearthstone di Blizzard, a sua volta spin-off di World of Warcraft.
Il periodo sembra favorevole per gli appassionati di giochi di carte, sul mercato infatti troviamo già: Gwent, spin-off di The Witcher sviluppato da CD Projekt Red, The Elder Scrolls Legends di Bethesda, Mojang’s Scrolls e altri ancora.
L’uscita di Artifact: The Dota Card Game è prevista per il 2018, non c’è ancora una data precisa.
L’ascesa di Playerunknown’s Battlegrounds passa da ogni singolo record ottenuto dal gioco, che come sappiamo non è ancora uscito dall’Accesso Anticipato su Steam.
È proprio su Steam che il titolo di Bluehole Studio ha piazzato il suo ennesimo record. Lo shooter è diventato il titolo non appartenente a Valve a raggiungere il picco di giocatori più alto fatto registrare su Steam. Sono stati gli stessi sviluppatori a renderlo noto tramite Twitter: nel mese di luglio, Playerunknown’s Battlegrounds ha raggiunto quota 481.219 giocatori, superando Fallout 4 (471.955 giocatori) e piazzandosi addirittura al terzo posto nella classifica generale.
Ecco il tweet:
Ebbene sì, sviluppatori membri a tutti gli effetti di Squad sono stati ingaggiati per circa sei mesi presso gli studi di Half-Life e Portal, a casa Valve.
Sebbene gli sviluppatori dell’acclamato Kerbal Space Program per PC siano stati assunti ben sei mesi fa, la notizia è arrivata solo recentemente. Roger Lundeen, che ha lavorato come environmental designer presso Valve tra il 2010 e il 2013, ha riferito come la società stia prestando molta attenzione ai piccoli sviluppatori e anche ai modder.
-Valve sta ancora acquistando team di modder- ha detto, -c’è il gruppo che ha realizzato Kerbal Space Program, credo sia successo quattro o cinque, forse sei mesi fa-.
Nel corso del podcast Lundeed ha fatto riferimento ai membri dell’ex-Squad come “modder”, il chè ha portato naturalmente a qualche confusione: Valve ha assoldato personale dal team di sviluppo principale di Kerbal Space Program, oppure modders che hanno creato contenuti base e fondamentali per il gioco?
Vi terremo aggiornati su futuri dettagli.
Valve ha annunciato che “pensionerà” il servizio Steam Greenlight, sostituendolo in primavera con il nuovo Steam Direct.
Direct abbatterà il lungo ed estenuante iter di accesso dei titoli Indie sulla piattaforma di Valve, permettendo agli sviluppatori indipendenti di pubblicare più facilmente i propri giochi. Il costo però sarà decisamente più alto, passando da 100 dollari a una cifrà che partirà da 250 dollari e che potrà arrivare addirittura a 5000 (dollari).
Per essere accettato su Steam, un gioco dovrà funzionare perfettamente e senza presentare il minimo problema, oltre a essere “pulito” da virus e simili.
Valve sta lavorando su tre titoli “completi” in realtà virtuale. La conferma arriva direttamente dal capo dell’azienda, Gabe Newell, che tuttavia ha deciso di non divultare quasi alcun dettagli su nessuno dei tre giochi.
Newell ha però affermato che le tre IP sono in sviluppo tramite l’ausilio dei motori grafici posseduti da Valve: Unity e Source 2. Ovviamente, non appena la notizia è stata diffusa, sono in molti a sperare che uno dei tre giochi, che ricordiamo saranno titoli completi e non esperienze in VR, possa essere il tanto atteso Half-Life 3.
Valve ha dato il via nella giornata di ieri agli attesissimi Saldi Steam: gli utenti hanno assaltato il negozio virtuale per acquistare o regalare i titoli disponibil ia prezzo scontato.
Molti utenti hanno però notato qualcosa di strano: CS: GO (Counter Strike: Global Offensive), il popolarissimo shooter, pur essendo disponibile con il 50% di sconto, non può essere acquistato come dono, ovvero non può essere regalato ad altri giocatori. Valve è subito intervenuta per spiegare il perché di tale scelta:
“CS:GO non potrà essere regalato durante i saldi. Il nostro obiettivo nel periodo dei saldi è quello di far crescere la nostra community e storicamente, durante i saldi, i nuovi utenti che acquisiamo sono quelli che comprano i giochi per se stessi“.
C’era molta attesa di scoprire i requisiti dell’HTC Vive dopo che l’Oculus Rift aveva fatto storcere il naso a molti, e così oggi Valve li ha ufficializzati.
Come tutti sapranno, l’HTC Vive funzionerà solo su PC, e a quanto pare anche in questo caso sarebbe meglio parlare di super-PC. L’unica richiesta inferiore rispetto all’Oculus riguarda la RAM, minimo 4 GB, tutto sommato sostenibile rispetto agli 8 “minimi” del concorrente. Ecco tutti i requisiti:
Per essere certi che il vostro computer sia adatto ad ospitare il visore, su Steam è possibile scaricare un test (link qui). Per quanto riguarda il prezzo, negli USA verrà commercializzato a 799 dollari (il prezzo in Italia dovrebbe aggirarsi sempre intorno agli 800 euro), e l’uscita sul mercato è prevista dal 1° aprile, anche se sarà possibile ordinarlo a partire dal 29 febbraio.
Diciamo la verità, se c’è un franchise che probabilmente più di tutti manca al popolo videoludico è quello di Half Life. Ormai è passato un decennio (e una generazione di console) dall’ultima volta che abbiamo potuto apprezzare questo titolo di Valve, e l’uscita di Half Life 3 è diventata forse la più longeva leggenda del mondo videoludico. Eppure qualcosa si muove.
Dopo che per diversi mesi si sono rincorse voci su un possibile abbandono del progetto di Half Life 3, un progetto in realtà mai realmente partito, a far rinascere una piccola speranza nel cuore di milioni di videogiocatori è stata Naughty Dog, casa produttrice, tra le altre cose, di grandi capolavori come The Last of Us e Uncharted. A parlarne è stato ieri sera, quando in Italia era piena notte, Neil Druckmann, capo di Naughty Dog, che scherzando su Twitter si è rivolto a Valve, la casa produttrice che detiene i diritti su Half Life, chiedendo se glieli cedevano. Questa la traduzione letterale del tweet: “Guarda, Valve, tutto quello che ti posso dire è: dateci la licenza per Half Life e al resto ci pensiamo noi…”
Commento gamer Marco Mancini
È ormai da troppo tempo che si parla di un possibile Half Life 3 ogni volta pseudo-annunciato e poi immediatamente smentito. Speravamo che, con l’arrivo delle nuove generazioni di console, Valve ci regalasse un capolavoro atteso da troppo tempo, ma almeno finora non è stato così. Probabilmente Valve non è molto intenzionata a spendere risorse in questo progetto, forse troppo impegnata nel lanciare altri generi di prodotti (da Vive in poi), ma se l’onere di realizzare Half Life 3 se lo accollasse un’altra casa sviluppatrice cosa potrebbe accadere? Naughty Dog è un marchio di garanzia, potrebbe davvero nascere qualcosa di epico, non trovate?
Il visore Vive di Valve uscirà in commercio nel 2016. Lo hanno riferito le due case responsabili della produzione, Valve appunto e HTC.
Secondo un report che Valve ha presentato in questi giorni, i primi prototipi da far provare agli addetti ai lavori dovrebbero arrivare già negli ultimi giorni dell’anno, il che fa pensare che in commercio il visore ci arriverà ad inizio anno prossimo. Anche l’indicazione “Q1 2016” che dà Valve è molto incoraggiante. Entro il 31 marzo dunque potremo provare Vive? Speriamo solo che l’indicazione si riferisca all’uscita in tutto il mondo e non solo in America. Si preannuncia una bella sfida nel 2016, anno in cui uscirà anche l’Oculus Rift.
Dopo avervi presentato il Vive, il primo visore di Valve in collaborazione con HTC, ecco che è stato annunciato anche il primo gioco che uscirà su questa piattaforma. Si chiamerà Job Simulator e lo scopo del gioco è facile da immaginare.
In Job Simulator non dovremo cercarci un lavoro come accade nella vita reale, ma vestiremo i panni di un robot del 2050, impegnato a compiere i lavori che una volta facevano gli umani. Da un brevissimo video si scopre che uno dei lavori sarà quello di preparatore di hamburger in un fast food, ma ce ne saranno sicuramente anche altri. Se voleste provarlo in anteprima dovreste partecipare alla Game Developers Conference 2015 di questa settimana. Job Simulator sarà disponibile anche su Oculus Rift
HTC e Valve hanno annunciato e presentato il loro dispositivo di realtà virtuale, denominato Vive. Il prodotto userà la tecnologia motion tracking mentre HTC ha confermato che pubblicherà degli smartphone in grado che supporteranno il monitoraggio dei movimenti della mano che così potranno essere integrati con Vive.
Presto verrà pubblicata una versione del dispositivo riservata agli sviluppatori mentre entro la fine dell’anno Vive dovrebbe essere acquistabile anche dai consumatori. Nella giornata di oggi sono stati annunciati anche alcuni sviluppatori di software come Cloudhead Games, Dovetail Games e Fireproof Games.
Buone notizie per gli appassionati dei giochi Valve. La software house ha infatti annunciato tramite Steam degli aggiornamenti per la versione PC di The Orange Box che permettono la piena compatibilità con la periferica Novint Falcon, un controller per giocare specificamente agli FPS, di cui trovate un video qui di sotto.
Per festeggiare questo accordo, Novint ha reso disponibile sul suo sito ufficiale il bundle di The Orange Box e la periferica a 150 dollari, con uno sconto del 50%. Valve è intenzionata ad aggiornare tutti gli altri sparatutto del suo catalogo, come Left 4 Dead, Counter-Strike: Source e Day of Defeat: Source.
This post was published on 28 Agosto 2019 21:19
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