Durante la PlayStation Experience 2017 è accaduta una cosa davvero molto carina e apprezzata. Detroit: Become Human è stato giocato in diretta durante l’evento.
La cosa più elettrizzante è stata la possibilità data al pubblico di decidere le azioni di gioco. Si è trattato ovviamente di una nuova sessione di gameplay, che ci ha offerto la possibilità di dare uno sguardo più approfondito al titolo di Quantic Dream. Le decisioni saranno fondamentali per le indagini e la riuscita della missione in corso.
Con Detroit: Become Human, una delle prossime esclusive in arrivo su PlayStation 4, David Cage vuole creare un’esperienza molto emozionante e che permetta al giocatore di “provare qualcosa”.
Il trailer del gioco presentato alla Paris Games Week 2017 ha causato non poche polemiche riguardanti le scene di abuso domestico che vi sono rappresentate. Il gioco al momento è sotto il fuoco incrociato delle critiche da parte di attivisti e di un membro del Parlamento del Regno Unito. La giornalista e fondatrice di Childline, Dame Esther Rantzen, ha anche richiesto a Sony di rimuovere la scena dal gioco o addirittura di vietarne la vendita. La giornalista ha commentato: “La violenza sui bambini non è intrattenimento. Non è un gioco. Si tratta di un vero incubo per migliaia di bambini che vivono scenari del genere. I creatori di questo gioco dovrebbero vergognarsi profondamente. Penso sia perverso. Chi pensa che picchiare un bambino sia intrattenimento?“.
In realtà, con Detroit: Become Human, Cage sta tentando di raccontare una storia di spessore e, anche se molto emozionante e politicamente rilevante, non cerca di trasmettere al pubblico un determinato messaggio. “Non ho scritto questo gioco per dare un messaggio“, ha commentato Cage durante in un’intervista concessa a Play UK.
Secondo Cage, l’obiettivo è quello di raccontare una storia che commuova i giocatori e che faccia provare delle emozioni. “Ho voluto creare un’esperienza molto emozionante e voglio che in Detroit, il giocatore senta qualcosa – questo è il mio obiettivo in quanto creatore. Persone diverse vedranno qualcosa di diverso in questo gioco e sono assolutamente felice di questo. Quella è la natura del gioco e penso che sia ottimo“, ha concluso Cage.
Vi ricordiamo che Detroit: Become Human sarà disponibile, in esclusiva, su PlayStation 4 nel corso del 2018.
Ci risiamo. Ancora polemiche su un videogioco ritenuto sconveniente per i temi trattati. Dopo i commenti negativi attirati dal trailer di The Last of Us: Part II perché ritenuto troppo violento, adesso a farne le spese è Detroit: Become Human, prossimo videogioco di Quantic Dream.
Molti purtroppo non hanno ancora chiaro il concetto che i videogiochi odierni hanno un target differente da quello di 10-20 anni fa. I videogiochi sono fatti da adulti per adulti, come affermò Jim Ryan, portavoce di Playstation. Ad alcuni il messaggio non è ancora arrivato, tra cui i membri del Parlamento britannico che hanno criticato, in compagnia di attivisti e associazioni, le tematiche scomode di Detroit: Become Human, in particolare l’abuso sui minori.
Durante la Paris Games Week tenutasi ad ottobre, Sony mostrò un nuovo trailer del gioco dimostrando gli effetti che avranno le scelte del giocatore, utilizzando sezioni che fanno parte dalla storyline di Kara. Queste scene hanno fatto infuriare attivisti contro la violenza domestica e gli abusi sui bambini, perché narrano proprio le violenze perpetrate da un padre sulla propria figlia.
Damian Collins, deputato conservatore e presidente del comitato di Cultura, Media e Sport. ha dichiarato al Daily Mail:
È completamente sbagliato che la violenza domestica faccia parte di un videogioco indipendentemente da quale sia la motivazione. La violenza domestica non è un gioco e questo semplicemente la banalizza.
Anche Esther Rantzen, fondatrice dell’associazione Childline ha affrontato la questione, paragonando la scena di Detroit a un’esecuzione pubblica.
Non vorremmo mai che nessuno creda che picchiare un bambino a morte con una cintura sia intrattenimento. Non dovrebbe mai essere banalizzato o trasformato in un gioco.
Esther Rantzen continua poi con un invito che sa tanto di censura:
Invito Sony Interactive Entertainment a ripensarci e a ritirare questo gioco, o almeno a rimuovere questa scena in cui un bambino virtuale viene messo in pericolo di vita. Se non lo fa, i bambini veri potrebbero soffrire.
In una recente intervista rilasciata a Eurogamer, David Cage, fondatore di Quantic Dream e direttore di Detroit: Become Human ha difeso il titolo da queste accuse:
Cerco di raccontare una storia importante per me, che trovo commovente, interessante ed eccitante e il mio ruolo di creatore è di offrire qualcosa che la gente non si aspetta.
La regola che mi do è di non glorificare mai la violenza, di non fare mai nulla di gratuito. Deve avere uno scopo, avere un significato e creare qualcosa che si spera sia significativo per le persone.
Parlando in particolare della scena dell’abuso, Cage ha continuato dicendo:
Per me è una scena molto forte e commovente, e mi interessava mettere il giocatore nella posizione di questa donna. Ho scelto il suo punto di vista. Se avessi scelto il punto di vista dell’uomo, avrebbe potuto essere una storia completamente diversa e con emozioni totalmente diverse.
C’è un contesto nella storia, c’è una ragione per questo – da dove viene lei e dove sta andando. Ciò che è importante per me, e ciò che è importante in Detroit, è far capire che per un gioco è legittimo, come per un film o un libro, esplorare qualsiasi argomento come gli abusi domestici.
Come ben sapete, Quantic Dream ha scelto di ambientare Detroit: Become Human nella città di Detroit. Quali sono le motivazioni di questa scelta? A rispondere al quesito ci ha pensato Adam Williams, il lead screenwriter del gioco.
Per prima cosa non c’è nessun riferimento ai film di Robocop (tutti ambientati a Detroit) e la scelta è decisamente più ponderata e logica. Williams ha spiegato: “Abbiamo scelto Detroit perché è stata capitale dell’industria automobilistica e di Ford Motors. Durante la prima rivoluzione industriale in America, Detroit è diventata una delle più importanti città del paese, grazie al fatto che la maggior parte delle macchine venivano prodotte proprio lì. Dopo che l’industria automobilistica si è espansa a livello globale, molti produttori di auto hanno abbandonato Detroit e la città si è rimpicciolita. Molte delle enormi aree che ospitavano le fabbriche sono rimaste vuote. Abbiamo portato questo concetto nel nostro gioco e Cyber-Life, l’azienda che produce gli androidi, ha scelto Detroit come base. Proprio come nella storia dell’industria automobilistica, Detroit è diventata nuovamente il centro di una seconda rivoluzione industriale negli Stati Uniti e nel mondo“. Cosa ne dite dei motivi che hanno spinto Quantic Dream a scegliere la città di Detroit? Avreste preferito i riferimenti a Robocop?
Vi ricordiamo che Detroit: Become Human è in fase di sviluppo in esclusiva per PlayStation 4, ma non c’è ancora una data d’uscita ufficiale.
Sony Interactive Entertainment ha mostrato durante la Paris Games Week 2018 un nuovo trailer con tanto di gameplay di uno dei suoi titoli di punta della line up 2018, ovvero Detroit: Become Human.
Il filmato ci introduce nuove scene inedite di gameplay, che mostrano le molteplici scelte che sarà possibile effettuare all’interno del gioco, che influiranno sull’intera trama del titolo. Purtroppo manca ancora una data d’uscita per il gioco in arrivo nel 2018 su PlayStation 4.
Il lavoro di David Cage, specialmente dopo la pubblicazione di Heavy Rain e di Beyond: Due Anime, ha avuto grande seguito presso pubblico e critica. Ora il noto sviluppatore e il suo team di Quantic Dream sono pronti a stupire nuovamente con Detroit: Become Human. Il titolo, in via di sviluppo in esclusiva per PlayStation 4, era presente alla Milan Games Week e abbiamo avuto l’opportunità di provarlo in anteprima.
Pronti a viaggiare nel futuro?
Detroit: Become Human è ambientato in futuro dove la presenza degli androidi è un elemento costante della civiltà anche se è in atto un cambiamento. Il comportante di alcuni di questi personaggi mette a rischio a normale vita di tutti i giorni con conseguenze che, come sempre, saranno nelle mani esclusivamente del giocatore. Queste sono le doverose premesse nel caso non abbiate mai sentito parlare del nuovo gioco di Quantic Dream (anche se dubiato di questo).
In questa prova abbiamo vestito i panni di Connor, un androide detective, intendo a fermare un sequestratore che ha rapito una bambina portandola sul tetto di un palazzo. Nonostante il gameplay sia durato pochi minuti (o così ci è parso talmente siamo stati catturati dal gioco) è ben evidente come le disponibilità d’azione siano quasi infinite. Decine di combinazione che possono dare vita ad altrettanti finali. Prima di raggiungere il face-to-face finale avremo la possibilità di analizzare l’appartamento, ricercando prove, indizi e informazioni che ci possano aiutare a raggiungere il nostro obiettivo: salvare l’ostaggio a tutti i costi. Un gameplay immediato, grazie a comandi estremamente intuitivi, e totalmente immerso ci ha permesso di analizzare oggetti o vittime con una profondità a tratti sorprendente, dandoci inoltre la possibilità di ricostruire l’accaduto, scovando particolari altrimenti difficilmente notabili.
Tutti questi dettagli, accostati l’uno all’altro, aumenteranno la percentuale di successo della nostra azione finale anche se, bene precisarlo, un giocatore potrebbe decidere di raggiungere subito il tetto del palazzo e affrontare il sequestratore con le informazioni in proprio possesso.
Le azioni, le risposte e le scelte del dialogo si sono rivelate fondamentali per l’esito della demo che abbiamo avuto l’occasione di provare. Ovviamente il nostro finale è solo uno dei tanti che Quantic Dream ha inserito all’interno di questo gameplay di Detroit: Become Human e il solo pensiero alle possibilità che saranno presenti nel gioco completo non può che farci ben sperare sulla qualità complessiva del prodotto.
Accanto a queste qualità, che vi porranno di fronte alla classica indecisione tra ciò che “è giusto o sbagliato”, non va assolutamente trascurato il livello grafico della demo. Una pulizia e cura dei dettagli che ci ha assolutamente convinto al punto tale, che per quanto provato, ci è difficile muovere vere e proprie critiche nei confronti di Detroit: Become Human.
Detroit: Become Human ha soddisfatto a pieno le nostre aspettative, andando anche al di là della nostra immaginazione. Gameplay immersivo, livello grafico eccellente e la classica componente decisionale delle opere di Cage rendono Detroit: Become Human uno dei titoli che aspettiamo con più impazienza.
Vorremmo poter mettere le mani sul gioco completo sin da subito ma sarà necessario attendere ancora diversi mesi, convinti che questo tempo servirà a Quantic Dream per lavorare ancor più sulla qualità finale del titolo.
Detroit: Become Human è uno dei progetti più interessanti dei prossimi mesi. Realizzato da Quantic Dream, si tratta di un’esclusiva PlayStation 4.
Per fare pubblicità ai propri prodotti gli sviluppatori se ne inventerebbero di tutti i colori, anche degli sfottò da stadio alla controparte avversaria. È quanto capitato proprio a Detroit: Become Human e al suo community manager piuttosto burlone. Questa mattina ha pubblicato su Twitter una gif con la scritta “Face Dilemmas” accompagnata dal tweet “Quando ti svegli e scopri che Detroit: Become Human è ancora un’esclusiva PS4 e tu possiedi ancora una Xbox”. Il messaggio sembrava postato letteralmente da una pagina fan, mentre in realtà l’avevano realizzato gli sviluppatori stessi che, almeno in teoria, dovrebbero rimanere imparziali. Non si sa mai un giorno con quale piattaforma collabori. Fatto sta che il tweet, rimasto online per circa tre ore, ha provocato centinaia di commenti e retweet, molti dei quali polemici, tanto da costringere gli amministatori a rimuoverlo. Ormai però, come spesso accade in questi casi, il danno era fatto e il post era rimbalzato su tutti i siti.
La nuova esclusiva per PlayStation 4 di Quantic Dream, Detroit: Become Human è stato uno dei videogiochi più apprezzati durante la scorsa E3 2017. Durante la conferenza stampa di Sony però non sono state rilasciate indicazioni temporali sull’uscita del gioco.
Ebbene, adesso abbiamo una conferma, direttamente da David Cage che in un’intervista ha spiegato come il lavoro di sviluppo sfortunatamente non terminerà entro l’anno e che quindi il gioco vedrà luce nel 2018.
Ovviamente, appena si avranno più dettagli sulla data di uscita di Detroit: Become Human ve lo faremo sapere!
I dubbi degli scorsi mesi sulle possibilità di vedere Detroit: Become Human entro la fine dell’anno, come promesso da Quantic Dream, cominciano ad essere dissipati. Anche se il lavoro dicono sia colossale (e così è visto che sono stati ingaggiati oltre un centinaio di attori) pare che il più sia fatto.
Con un tweet rilasciato ieri sera la casa produttrice ha annunciato di avere terminato la fase di motion capture. Tra l’altro, in modo beneaugurante, l’ultimo giorno di riprese è coinciso con il compleanno di Valorie Curry, l’attrice che dà le fattezze a Kara, protagonista del gioco. Da qui a dire che il gioco è vicino all’uscita ce ne passa. Bisogna infatti montare le scene, aggiustarle dal lato tecnico, integrare l’audio, implementare un’eventuale traduzione e tanto altro ancora. Insomma, allo stato attuale sembra ancora molto difficile vedere Detroit: Become Human sul mercato per Natale, ma qualche speranza in più da oggi c’è.
Detroit: Become Human e Dreams arriveranno sul mercato nel corso del 2017? La risposta, nonostante le voci degli ultimi giorni, non è scontata. In un recente video pubblicato da Sony possiamo vedere questi due giochi segnati come in uscita nel 2017 ma Shuhei Yoshida è prontamente intervenuto ammettendo l’errore della compagnia giapponese. Un lancio nel 2018 per un gioco come Dreams, già annunciato molto tempo fa, sarebbe sicuramente un duro colpo. Al momento non abbiamo nessun tipo di certezza, ma vi invitiamo a rimanere con noi per tutti i dettagli e le novità su Detroit: Become Human e Dreams.
David Cage, direttore di Quantic Dream, ha rivelatoo che Detroit: Become Human non sarà particolarmente lungo come gioco, ma offrirà agli utenti molte feature legate alla rigiocabilità.
In un’intervista rilasciata a IGN nel corso dell’E3 2016, Cage ha specificato che la durata del titolo è da considerarsi standard, quindi “circa 8-10 ore di gioco”, ma che una volta terminato sarà totalmente rigiocabile. Inoltre, il direttore di Quantic Dream ha ricordato agli utenti una delle caratteristiche particolari del suo nuovo gioco: “Non esiste Game Over in questo gioco. Se morirete con un personaggio, lo perderete per sempre”.
Detroit: Become Human è attualmente in sviluppo su PlayStation 4, ma al momento non è stata ancora svelata la data d’uscita.
Attraverso la conferenza E3 2016 di Sony, Quantic Dream ha svelato tanti nuovi dettagli su Detroit: Become Human, la nuova IP in via di sviluppo in esclusiva per PlayStation 4. Detroit è definito come un thriller neo-noir ambientato, appunto, in una versione futuristica della città americana. Gli androidi hanno sostituito gli esseri umani nella gran parte delle attività (baby sitter, giardinieri, infermieri, insegnanti, impiegati) fino a quando non accade un incidente inspiegabile. Alcuni androidi scompaiono senza motivo mentre altri hanno comportamenti imprevisti.
Connor, dopo Kara, è il secondo personaggio giocabile ed è un prototipo avanzato assegnato alle forze di polizia per indagare sul caso. È un personaggio freddo e analitico, determinato, e nulla è più importante per lui che il completare la missione.
Attraverso le proprie decisioni, i giocatori plasmeranno la storia e saranno i responsabili dei vidersi personaggi, diventando una sorta di co-sceneggiatore. In Detroit: Become Human sarà possibile vedere la storia da diversi punti di vista e, come accaduto in Heavy Rain, la storia può proseguire anche con la morte di tutti i personaggi.
Per il momento non si conosce la data di uscita di Detroit: Become Human.
Detroit è uno dei fiori all’occhiello di Sony durante la conferenza all’E3 2016. Qui è stato mostrato un video davvero interessante.
Oltre ad essere particolarmente lungo come i tanti altri di questi sera, ha mostrato immagini del gioco ma anche un aspetto nuovo tenuto nascosto finora: la possibilità di scegliere. Nel video si mostra molto gameplay e, come l’effetto farfalla di tanti giochi usciti ultimamente, dà l’opportunità di prendere delle decisioni e subirne le conseguenze, in modo da permetterci di ricominciare più volte il gioco e avere sempre esiti diversi. Buon divertimento con il video di Detroit.
Di seguito gli screenshot rilasciati ufficialmente da sony
La conferenza Sony alla Paris Games Week è appena terminata e, sul finale, ha chiuso con una nuova IP davvero molto interessante: Detroit Become Human.
Questo gioco, realizzato da Quantic Dream, è nato quasi per caso. La storia racconta dell’androide Kara, una ragazza-robot che vuole vivere come essere umano. La storia, inventata solo per testare le potenzialità della PS4 qualche anno fa, è piaciuta tanto al pubblico che ha apprezzato il video messo in rete e talmente forte è stata la risposta di pubblico che gli sviluppatori hanno deciso di farci un vero e proprio videogioco.
Com’è facile intuire, il gioco è ambientato nella città di Detroit dove un’industria realizza degli androidi per fare i lavori pesanti che gli umani non vogliono fare. Tra di essi c’è però Kara che si ribella e vuole vivere da essere umano, provare le nostre stesse sensazioni e vivere libera. Il titolo si basa molto sulle emozioni e la trama si evolve in base alle scelte prese dal pubblico. La grafica è davvero impressionante, tenete conto che le immagini del video qui sotto sono in-game.
Purtroppo non si sa ancora quando uscirà Detroit Become Human, ma quel che è certo è che sarà un’esclusiva PlayStation 4. Vi lasciamo al video e vi auguriamo buona visione.
This post was published on 22 Luglio 2019 22:15
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