Articolo di Bruno Dedola
Nintendo più di ogni altra casa produttrice può vantare una tradizione nella realizzazione di sistemi di gioco handheld semplicemente enorme, partendo dagli antichi Game & Watch, passando per le innumerevoli incarnazioni del Gameboy e infine al Nintendo DS, macchina che ha portato il videogioco sulle tavole di tutti affascinando anche chi non aveva mai preso mano ad un videogioco; questa tradizione continua e raggiunge nuovi fantastici orizzonti con la macchina chiamata Nintendo 3DS.
Il 3DS esteticamente differisce veramente poco con il suo illustre precursore, saltano però all’occhio la presenza di uno stick analogico e una piccola levetta per regolare lo schermo panoramico (ne parleremo più approfonditamente) presente al posto dello schermo superiore, questo piccola meraviglia consente di avere una visione 3D senza il bisogno di utilizzare fastidiosi occhiali. Tecnicamente il 3DS si distingue notevolmente dal suo predecessore per un hardware di tutto rispetto con l’impiego del chipset grafico Pica200 della DMP, questo opera a 200 Mhz e permette di muovere teoricamente 15,3 milioni di poligoni e 800 milioni di pixel al secondo con una risoluzione massima di 4095×4095 (ovviamente irraggiungibile vista la dimensione degli schermi), anti aliasing e per-pixel lightning tra gli effetti grafici disponibili.
A tutto questo ben di dio già elencato vanno aggiunti un accelerometro interno che permette di usare la console portatile come un motion controller (wiimote) e ben 3 fotocamere, una rivolta verso il giocatore e 2 verso l’esterno per permettere di scattare foto tridimensionali.
L’elemento più importante del 3ds è lo schermo panoramico che sfrutta la tecnologia a barriera di parallasse, tecnologia proprietaria di Sharp che permette di ottenere una visualizzazione tridimensionale senza l’impiego di ingombranti occhialini 3D, la limitazione principale di questa tecnologia sta nel fatto che per visualizzare l’effetto 3D è necessario osservare lo schermo perpendicolarmente (ovvero stare esattamente di fronte allo schermo) bastano pochi gradi di angolazione per vanificare l’effetto, ovviamente questa tecnologia è problematica per un teleschermo ma semplicemente perfetta per una console portatile, la tecnologia si basa sull’utilizzazione di una barriera LCD di fronte allo schermo che coprendo opportunamente alcuni settori fa visionare parte dei pixel ad un occhio e altri pixel all’altro, la disparità di visione tra i due occhi viene interpretata dal cervello come un effetto tridimensionale. Lo schermo panoramico, come detto prima è regolato da una piccola levetta posta a destra dello schermo che quando viene posta al minimo permette la disattivazione totale dell’effetto 3D (quando avrete gli occhi molto affaticati ringrazierete Nintendo per questa possibilità), le gradazioni intermedie invece permettono di regolare al meglio l’effetto, questo va regolato in base alla distanza dagli occhi dallo schermo o in caso di patologie dell’occhio che implicano l’uso di occhiali (un paio di lenti in più davanti agli occhi complicano sempre tutto), in ogni caso la regolazione personalizzata dello schermo permette un’esperienza di gioco sempre confortevole evitando malditesta o altri problemi derivati dalla tecnologia 3D classica.
Parlando di lineup di questa nuova console portatile c’è molta carne sul fuoco, abbiamo potuto vedere in prima persona le dimostrazioni dei nuovi Nintendogs, Mario Kart, Kid Icarus: Uprising e Metal Gear Solid Snake Eater, l’aspetto grafico è paragonabile se non superiore a quello della PSP di Sony ma l’effetto 3D da un valore aggiuntivo molto grande all’esperienza ludica, oltre ai titoli visionabili sono stati annunciati da parte di Nintendo numerosi classici riadattati al nuovo handheld ovvero: Animal Crossing, Paper Mario, Pilot Wings Resort, Starfox 64. Oltre al lineup di Nintendo sono stati annunciati titoli da ben 22 case produttrici tra cui Metal Gear Solid Snake Eater di Konami e i franchise Final Fantasy e Kingdom Hearts da parte di Square Enix.
Le impressioni personali su questo prodotto sono molto positive, il feeling che dà il Nintendo 3DS è simile a quello del vecchio DS, complici le dimensioni e il peso praticamente identici, bisogna precisare che questa console portatile non è considerabile una variante del NDS, il salto generazionale è paragonabile a quello che c’è stato con il passaggio dal Gameboy Advance al DS vista la differente tecnologia, le differenti cartucce (molto più capienti a quanto pare) e l’innovativo sistema visivo.
Il 3DS esteticamente differisce veramente poco con il suo illustre precursore, saltano però all’occhio la presenza di uno stick analogico e una piccola levetta per regolare lo schermo panoramico (ne parleremo più approfonditamente) presente al posto dello schermo superiore, questo piccola meraviglia consente di avere una visione 3D senza il bisogno di utilizzare fastidiosi occhiali. Tecnicamente il 3DS si distingue notevolmente dal suo predecessore per un hardware di tutto rispetto con l’impiego del chipset grafico Pica200 della DMP, questo opera a 200 Mhz e permette di muovere teoricamente 15,3 milioni di poligoni e 800 milioni di pixel al secondo con una risoluzione massima di 4095×4095 (ovviamente irraggiungibile vista la dimensione degli schermi), anti aliasing e per-pixel lightning tra gli effetti grafici disponibili.
A tutto questo ben di dio già elencato vanno aggiunti un accelerometro interno che permette di usare la console portatile come un motion controller (wiimote) e ben 3 fotocamere, una rivolta verso il giocatore e 2 verso l’esterno per permettere di scattare foto tridimensionali.
L’elemento più importante del 3ds è lo schermo panoramico che sfrutta la tecnologia a barriera di parallasse, tecnologia proprietaria di Sharp che permette di ottenere una visualizzazione tridimensionale senza l’impiego di ingombranti occhialini 3D, la limitazione principale di questa tecnologia sta nel fatto che per visualizzare l’effetto 3D è necessario osservare lo schermo perpendicolarmente (ovvero stare esattamente di fronte allo schermo) bastano pochi gradi di angolazione per vanificare l’effetto, ovviamente questa tecnologia è problematica per un teleschermo ma semplicemente perfetta per una console portatile, la tecnologia si basa sull’utilizzazione di una barriera LCD di fronte allo schermo che coprendo opportunamente alcuni settori fa visionare parte dei pixel ad un occhio e altri pixel all’altro, la disparità di visione tra i due occhi viene interpretata dal cervello come un effetto tridimensionale. Lo schermo panoramico, come detto prima è regolato da una piccola levetta posta a destra dello schermo che quando viene posta al minimo permette la disattivazione totale dell’effetto 3D (quando avrete gli occhi molto affaticati ringrazierete Nintendo per questa possibilità), le gradazioni intermedie invece permettono di regolare al meglio l’effetto, questo va regolato in base alla distanza dagli occhi dallo schermo o in caso di patologie dell’occhio che implicano l’uso di occhiali (un paio di lenti in più davanti agli occhi complicano sempre tutto), in ogni caso la regolazione personalizzata dello schermo permette un’esperienza di gioco sempre confortevole evitando malditesta o altri problemi derivati dalla tecnologia 3D classica.
Parlando di lineup di questa nuova console portatile c’è molta carne sul fuoco, abbiamo potuto vedere in prima persona le dimostrazioni dei nuovi Nintendogs, Mario Kart, Kid Icarus: Uprising e Metal Gear Solid Snake Eater, l’aspetto grafico è paragonabile se non superiore a quello della PSP di Sony ma l’effetto 3D da un valore aggiuntivo molto grande all’esperienza ludica, oltre ai titoli visionabili sono stati annunciati da parte di Nintendo numerosi classici riadattati al nuovo handheld ovvero: Animal Crossing, Paper Mario, Pilot Wings Resort, Starfox 64. Oltre al lineup di Nintendo sono stati annunciati titoli da ben 22 case produttrici tra cui Metal Gear Solid Snake Eater di Konami e i franchise Final Fantasy e Kingdom Hearts da parte di Square Enix.
Le impressioni personali su questo prodotto sono molto positive, il feeling che dà il Nintendo 3DS è simile a quello del vecchio DS, complici le dimensioni e il peso praticamente identici, bisogna precisare che questa console portatile non è considerabile una variante del NDS, il salto generazionale è paragonabile a quello che c’è stato con il passaggio dal Gameboy Advance al DS vista la differente tecnologia, le differenti cartucce (molto più capienti a quanto pare) e l’innovativo sistema visivo.