Breachway | Anteprima (PC) | Giocare a carte nello spazio è più difficile di quanto pensi

Breachway

E se i combattimenti nello spazio potessero svolgersi attraverso un gioco di carte? Per fortuna ci hanno pensato quei matti di Edgeflow Studio, aiutati dal publisher Hooded Horse sempre attento a giochi indie dalla spiccata profondità strategica, con la pubblicazione in accesso anticipato di Breachway.

Hooded Horse ci ha fatto provare un assaggio di Breachway, per poi lanciarci nell’accesso anticipato, ora aperto al pubblico a partire dal 27 settembre 2024, e dopo tante astronavi esplose (soprattutto le mie) siamo pronti a darvi le nostre prime impressioni.

A bordo di un’astronave

Prendete un gioco di carte roguelite dove si amplia il mazzo a disposizione in base agli incontri e ai combattimenti che si fanno durante l’esplorazione delle tappe come accade in Slay the Spire, e mescolate il tutto con astronavi in grafica 3D e un’esplorazione spaziale per punti simile a FTL, ed ecco che prende forma il concept di Breachway. Come ogni roguelite si riparte sempre da zero dopo ogni game over, ma vi sono casi in cui è possibile guadagnare un bonus sull’astronave iniziale. Chissà che in futuro non vengono introdotte anche nuove meccaniche in sostegno di questa struttura.

C’è una narrativa di sottofondo che accompagna i viaggi spaziali che parla di fazioni in guerra e che sarò sicuramente intrigante scoprire man mano con il gioco completo, dato che per il momento sono esplorabili solo un paio di sistemi stellari. Ogni nuova partita porta comunque un flavor leggermente diverso con equilibri tra fazioni differenti, segnalini di diversa natura e un sistema procedurale di missioni e dialoghi che spinge il giocatore a percorrere diversi obbiettivi di volta in volta. Le 5 fazioni di gioco si declinano nei punti di interesse del sistema di turno che il giocatore esplora, e a seconda del rapporto con ognuna possono accadere diverse cose tra combattimenti (di cui parleremo tra pochissimo), eventi con opzioni a scelta o per esempio, nel caso si tratti di stazioni spaziali, attraccaggi per rifornirsi, modificare e riparare l’astronave, o tirare su il morale dell’equipaggio.

Combattimento a turni in Breachway

L’astronave in effetti non è solo il mezzo attraverso cui il giocatore si muove verso la mappa, ma anche il sistema attraverso cui viene costruito il mazzo di carte con cui andare a combattere gli avversari. Al momento sono disponibili 4 modelli di astronave in Breachway, ognuno con caratteristiche diverse. Nei diversi scompartimenti di ogni mezzo possono essere alloggiati membri dell’equipaggio, che forniscono bonus più o meno intriganti, e armamenti, che perlopiù influenzano il tipo di carte ottenibili durante la pesca. La cosa simpatica è che alcuni potenziamenti e alloggiamenti che vengono inseriti nelle navi spaziali sono anche visibili nei carinissimi modelli 3D, dando un senso di completezza al giocatore.

Il combattimento si sviluppa a turni in una visuale split screen dove le due telecamere possono essere ruotate in maniera indipendente per apprezzare il dettaglio delle astronavi e dei fondali Il giocatore ha a disposizione tre tipi di risorse (che può anche gestire e allocare in maniera diversa per il turno successivo) con i quali svolgere diverse mosse tra attaccare, attivare gli scudi, buffarsi o debuffare l’avversario. Gli scudi si dimezzano automaticamente dopo un turno, quindi diventa cruciale nella strategia di combattimento attivarli nel momento giusto quando si sa che un attacco avversario sta per arrivare. In generale, tolti i primi 2 o 3 incontri, il combattimento è molto sbilanciato in favore dell’avversario, per questo conviene armarsi sempre di più e sfruttare mercanti e stazioni spaziali sempre più spesso. Insomma, il game over è molto frequente.

Una mappa di Breachway

Conviene tuttavia combattere sempre più spesso perché dopo ogni vittoria si può ampliare il proprio arsenale con una nuova carta o, in casi più fortuiti, anche modifiche e nuove componenti da inserire nell’astronave che aggiungono ancora più pepe alle strategie di combattimento. Anche questa componente di gioco non va presa sottogamba: non sempre specializzarsi in un unica tipa di azione porta vantaggi nei combattimenti, anzi, probabilmente conviene bilanciarsi sempre di più altrimenti come risultato si ottiene la pescata di carte inutilizzabili in turni cruciali.

La difficoltà del gioco è amplificata anche dall’esplorazione che permette al giocatore di andare solo in favore della spinta gravitazionale dei pianeti nel sistema, sfruttando di tanto in tanto i percorsi gialli visibili nella mappa ma al costo di carburante prezioso. L’astronave non può mai voltarsi indietro, ma se il giocatore vuole rischiarsela per tornare a un punto strategicamente importante può percorrere un giro completo del sistema, ovviamente trovandosi in faccia tutto ciò che incontrerebbe nelle tappe di mezzo.

Al netto che quanto provato è ancora poco per decretare quanto sarà bello o meno il gioco completo, c’è davvero un gran potenziale. L’unica stortura che ho trovato, secondo il mio gusto personale, è lo stile della UI dei menu e delle carte che, per quanto chiara e semplice da decifrare, sembra non essere consistente con il resto del comparto grafico. Strano inoltre che dal passaggio dalla build precedente all’attuale Early Access la schermata split screen dei combattimenti abbia assunto una divisone verticale, quando prima ne aveva una diagonale che dava più un’idea di dinamismo e di fumetto.

Che stile!

Breachway riesce a combinare in modo semplice e innovativo elementi roguelike e giochi di carte strategici con un’affascinante ambientazione spaziale, creando un’esperienza unica e impegnativa. Il titolo ha un enorme potenziale, soprattutto grazie alla sua profondità strategica e alla gestione e allocazione di risorse, armi ed equipaggio della nave spaziale, elementi che arricchiscono ogni partita di nuove possibilità… e game over. Sebbene ci siano ancora aspetti da rifinire come l’UI che trovo un po’ dissonante con le visual di gioco, l’accesso anticipato promette bene per il futuro, soprattutto per chi è alla ricerca di un gioco leggero ma complesso e coinvolgente, capace di mettere alla prova anche i giocatori più esperti di questa tipologia di videogiochi indie.