Come da qualche edizione a questa parte, anche nella Milan Games Week del 2023 l’attrazione principale per noi videogiocatori ha preso il nome di Indie Dungeon. Complice la sempre più evidente emorragia di grandi publisher all’evento videoludico nostrano, mai come quest’anno sono infatti state le produzioni indipendenti del Belpaese a prendersi le luci della ribalta. A spiccare particolarmente i cinque finalisti del Red Bull Indie Forge, progetto volto a valorizzare i più interessanti prodotti della scena italiana. Tra di essi abbiamo potuto provare anche l’artisticamente splendido Monster Chef, roguelike hack and slash con elementi gestionali della software house bolognese Studio Pizza.
Si tratta di un’opera che riesce a catturare fin dal primo istante l’attenzione del giocatore, ghermendolo con uno stile artistico dirompente ed estremamente ben realizzato. Le ambientazioni 2.5D, che ricordano da molto vicino quanto visto nel celebre Don’t Starve ma in chiave decisamente più colorata, sono infatti una vera e propria delizia degli occhi, nonché a oggi il vero punto di forza della produzione. Passando nei dintorni dell’Indie Dungeon era infatti praticamente impossibile non venire attratti da Monster Chef e dalle lunghe file che di tanto in tanto si formavano per provarlo. Insomma, un qualcosa che non passa certo inosservato e che non abbiamo potuto esimerci dallo scoprire più a fondo.
Battuta di caccia cucina
Come accennato in apertura di articolo, Monster Chef ibrida al suo interno delle meccaniche da roguelike con altre da gestionale. Nel titolo impersoniamo Pranzo, un giovane novizio dell’Ordine della Buona Forchetta intento a scalare i ranghi dell’organizzazione servendo piatti agli abitanti del regno di Delizia. Le prelibatezze che saremo chiamati a produrre nel corso del gioco altro non sono però che i vari mostri che infestano le lande di Delizia, che dovremmo andare a scovare e cucinare direttamente nella mappa di gioco.
Pranzo è infatti dotato di due potenti armi: un guantone da forno in grado di emettere una grossa fiamma e un coltello da cucina con il quale arrecare danni alla fauna locale. Prima di attaccare con quest’ultimo la creatura che vogliamo rendere una nostra portata, è però necessario cuocerla per bene, in modo tale da ottenere un piatto più prelibato. Il leitmotiv per combattere/cucinare i nemici è quindi – almeno per quanto visto in questa prova – sempre il medesimo e consiste nello scaldare prima per bene la creatura con il guanto fino a farle emettere del fumo per poi attaccarla con il coltello.
Il guanto, a differenza dell’altro strumento in dotazione a Pranzo, non può però essere usato all’infinito e ha anzi un indicatore che ne segnala la durata residua. Per ripristinarla, oltre ad attendere pazientemente del tempo, sono presenti delle bacche blu nelle mappe da gioco, che, se raccolte, ricaricano parzialmente la “batteria” del guanto. Nonostante ciò, allo stato attuale la carica dello strumento in grado di cuocere i mostri pare fin troppo limitata e non permette di godersi in pieno le varie scampagnate in cerca di nuovi piatti. È infatti comune trovarsi dopo una manciata di avversari, ancor prima di essersi riempiti l’inventario, con il guanto scarico ed essere quindi costretti ad aspettare lunghi frangenti di tempo per preparare altri piatti. Un difetto di bilanciamento più che fisiologico e su cui si può attualmente ben sorvolare, soprattutto considerando come Monster Chef ancora non abbia una data di lancio ben definita.
Oltre che permetterci di riempire lo zaino dei piatti più disparati, le lande di Delizia sono disseminate anche di risorse varie, perfette per potenziare la nostra locanda, e altri oggetti particolarmente utili, come delle bacche in grado di curarci o di essere usate come armi da lancio. Il tutto, insomma, funziona abbastanza bene, con Pranzo che sa rivelarsi veloce e scaltro in battaglia, grazie anche all’immancabile rotolata per togliere le castagne dal fuoco quando ce n’è più bisogno.
Sfamare gli affamati
Una volta completata la nostra battuta di caccia giornaliera, è possibile tornare alla propria locanda e dare via alla seconda grande macro-fase del gioco, ossia quella gestionale. In essa è necessario sia vendere quanto raccolto poc’anzi che prendersi cura della propria attività. Una volta che apriremo le porte della nostra locanda agli avventori, dovremo per un breve lasso temporale portare loro i piatti, cercando di assecondare il più possibile i gusti dei clienti in base a delle semplici emoticon che compariranno a schermo. Un qualcosa di molto semplice e frenetico, che non ci ha però colpito in pieno. Vi è infatti decisamente margine di manovra per rendere tali frazioni di gioco più profonde, senza complicarne al contempo il gameplay, e, soprattutto, per rifinire un po’ il tutto.
Più interessante, anche se la prova ci ha permesso di sfiorarne solo la superficie, è invece la parte relativa alla cura e all’espansione della locanda. Coi soldi ottenuti dalla vendita dei piatti e con le risorse raccolte a Delizia è infatti possibile acquistare upgrade vari, come nuovi tavoli o carta da parati, o, ancora, potenziamenti per rendere più efficace Pranzo in battaglia. Un orticello sul retro, infine, consente anche di coltivare degli arbusti, i cui frutti, sia nel vero senso della parola che in quanto a gameplay, non siamo però riusciti a toccare nel nostro hands-on.
Il futuro di Monster Chef
Un sistema di gioco che quindi nel suo complesso ricorda da molto vicino Moonlighter, anche se per ovvie ragioni l’opera di Studio Pizza non sembra ancora avere l’ampiezza di quella di Digital Sun. Una chiacchierata con il game designer del gioco ci ha infatti fatto scoprire come, in base a un eventuale accordo commerciale con un publisher, cambieranno di molto le ambizioni e le dimensioni di Monster Chef.
Se la software house bolognese riuscisse a trovare un’azienda in grado di spingere sul gioco, la sua data di rilascio passerebbe dal prossimo anno al 2025, con le ambientazioni che dalle tre attualmente previste diventerebbero ben cinque. Se Monster Chef è poi ora atteso solo su PC, e forse Nintendo Switch, un buon contratto potrebbe poi aprire le porte di questo promettente titolo anche ad altre piattaforme.
In conclusione
Sebbene sia ancora in pieno sviluppo, con Monster Chef Data Pizza è già riuscita a carpire l’attenzione degli appassionati con uno stile artistico di buonissimo livello. C’è ancora un po’ da lavorare su gameplay e contenuti, ma con un così forte pilastro come quello stilistico la strada imboccata sembra essere decisamente quella buona. A mani basse una delle più piacevoli sorprese della Milan Games Week 2023.