Siamo reduci dall’ottimo Like a Dragon Gaiden (leggi qui la recensione), lo spin-off che narrativamente si pone tra la fine di Yakuza 6 e le vicende di Like A Dragon, il primo capitolo con protagonista Ichiban Kasuga e il combattimento a turni. Neanche il tempo di riabituarci al combat system classico della serie che subito siamo stati ricapultati nel mondo di Ichiban il quale, da vecchio amante di Dragon Quest, permette anche agli avversari di combinare qualcosa durante il proprio turno.
Una demo di Infinite Wealth della durata di circa 40-50 minuti è stata fornita proprio insieme a Gaiden, così abbiamo potuto avere un assaggio di ciò che ci aspetta il 26 gennaio 2024, data di rilascio di Like A Dragon: Infinite Wealth, appunto.
Ecco le nostre prime impressioni sul prossimo titolo di Ryu Ga Gotoku e Sega.
Ma come porti i capelli bel Kiryu?
L’inizio della demo di Infinite Wealth riprende esattamente dalla scena post credits di Gaiden, quindi non vi spoileriamo nulla; vi diciamo solo che Kazuma Kiryu, presente nel gioco in coppia con Ichiban come si era già capito dai primi trailer, riceve una chiamata in un momento poco opportuno da parte dell’organizzazione per cui lavora, la Daidoji. Con essa, gli viene ordinato di partire per le Hawaii alla ricerca di una persona.
Arrivato sul posto, il nostro carissimo Drago di Dojima, che ora sfoggia una capigliatura sale e pepe, incontra un informatore che lo mette al corrente della presenza di uno strano tizio giapponese con capelli arruffati che sarebbe scappato di prigione. La descrizione non lascia adito a molti dubbi, e infatti poco dopo chi incontriamo? Ichiban che si sta nascondendo dalla polizia.
Ichiban si è messo un po’ nei casini nello splendido scenario delle isole Hawaii a causa di una missione che scopriremo intrecciarsi con quella di Kazuma: anche Ichiban è alla ricerca di una persona, si tratta di Akane Kishida, la dipendente della soapland di Kamurocho, Shangri-La. Ichiban è convinto che Akane sia sua madre, quindi i due iniziano a fare domande in giro attirando però l’attenzione della pericolosa organizzazione Yamai.
La demo termina proprio con un combattimento contro gli scagnozzi e uno dei leader di tale organizzazione. Dal punto di vista della costruzione della storia è ancora presto per sbilanciarsi, ma se tanto mi dà tanto ci sarà da divertirsi e sorprendersi parecchio anche in Infinite Wealth. Nei 50 minuti di demo abbiamo potuto assistere a un paio di plot twist niente male, pertanto crediamo che il gioco finale, come da tradizione per la serie, sarà ricco di questi momenti in cui gli eventi si ribaltano repentinamente.
Kiryu e Ichiban sembrano proprio una bella coppia, con il primo ad essere più austero e centrato su cosa bisogna fare e il secondo in grado di prenderla più alla leggera. Il gioco alternerà sicuramente momenti drammatici e situazioni al limite dell’assurdo, ma il team di sviluppo è sempre riuscito a non perdere la bussola e a bilanciare eventi e personaggi. Siamo fiduciosi che sarà così anche con Infinite Wealth.
Like A Dragon: Vice City
Una delle considerazioni – non critiche – che viene espressa più spesso circa la serie Like a Dragon (ex Yakuza) riguarda il riciclo delle ambientazioni che, dal punto di vista narrativo, è assolutamente sensato visto che i personaggi, gli intrighi, gli eventi nascono, si muovono e muoiono nelle aree che abbiamo imparato a conoscere in questi anni, Kamurocho, Osaka con il suo quartiere di Sotenbori, Yokohama, però a molti non dispiacerebbe un rinnovamento in tal senso.
Infinite Wealth accontenta questa voglia portando l’avventura alle Hawaii, abbandonando l’atmosfera propriamente asiatica. Durante l’esplorazione delle spiagge di Aloha Beach e delle caratteristiche viuzze tra locali tipici e mercatini per turisti, abbiamo sentito in qualche frangente le vibes di GTA: Vice City. Ovviamente, si tratta di una percezione puramente estetica, potremmo citare anche Scarface, per dire, perché l’atmosfera è quella; diciamo che questo cambio di rotta ci ha fatto molto piacere, sebbene anche Sotenbori e Kamurocho, con i loro colori sfavillanti, non fossero da meno.
Nell’ambientazione hawaiana si percepisce meno lusso e anche meno lussuria, non avendo il mood nel quartiere a luci rosse, bensì un’aria da vacanza perenne in cui tutti se la godono perché possono permetterselo o se lo sono meritato. I colori rimangono sempre molto caldi, la realizzazione tecnica/estetica ci restituisce comunque la sensazione di giocare a un Like A Dragon perché l’engine fa il suo lavoro senza cambiare di una virgola.
Il colpo d’occhio generale, quindi, è d’impatto, tuttavia il giocatore appassionato della saga, fin troppo abituato al Dragon Engine, potrebbe iniziare a mostrarsi pigro e indifferente nei confronti di ciò che viene mostrato a schermo. Il motore grafico forse ha bisogno di essere aggiornato per ricatturare l’occhio.
Un coppia esplosiva
Torna dunque il combat system a turni, ma con delle leggere variazioni in grado di renderlo più dinamico. Quando inizia uno scontro, ai piedi del party appare un’area circolare entro i cui limiti ci si può muovere per allontanarsi o avvicinarsi ai nemici. Una volta selezionata l’azione tra le quattro disponibili – Attacco per eseguire attacchi di base, Tecniche per usare le abilità che consumano “mana”, Difesa per rimanere in posizione difensiva, Altro che consente di usare oggetti di recupero e aumento di stats – ci si potrà riposizionare sul campo di battaglia (niente di supertattico alla X-COM, chiariamoci) per avere maggiori percentuali di successo e aumentare la quantità di danni inferti.
Kiryu, inoltre, può vantare tre stili diversi di combattimento da intercambiare negli scontri: Lottatore è quello più bilanciato, Bestia gli consente di avere più resistenza ai danni e potenza negli attacchi, mentre Assalto ci è sembrato lo stile più interessante perché gli permette di eseguire due azioni per turno.
Torna anche il Furore, ma in Infinite Wealth ha un altro nome: Euforia. Questa si carica infliggendo danni ai nemici, quando l’indicatore è pieno si può scatenare la modalità Rinascita del Drago durante la quale il gioco diventa a tutti gli effetti un picchiaduro. Si tratta di un’opzione da sfruttare al momento opportuno per fare danni enormi senza il paletto del “attendi il tuo turno”.
Come in Like A Dragon, non si aumenta solo di livello alla fine degli scontri, ma anche di Rango. Ogni eroe può infatti specializzarsi in uno o più lavori che se “masterati” a dovere sbloccano tecniche specifiche per ogni tipo di professione. Il Rango rappresenta quanto si è diventati competenti in quella specializzazione. Nell’universo di Like A Dragon i lavori sostituiscono le classi dei giochi di ruolo e questi, crediamo, potranno essere imparati e cambiati nelle agenzie di collocamento, come nel capitolo precedente.
Immancabili anche i minigiochi e le attività di contorno utili a svagarsi tra una rissa e l’altra. Ce ne saranno di nuovi e alcuni verranno ribilanciati per essere più coerenti con l’ambientazione delle isole del Pacifico, visto che alcuni minigames dei vecchi giochi attingevano dalla cultura asiatica. Nella demo, abbiamo provato il karaoke, marchio di fabbrica della serie. Siamo entrati in un bar e ci siamo scatenati in una canzone metal con tanto di sfondo ben esplicativo che trovate qui in basso.
Insomma, le attività secondarie e i minigiochi promettono di offrire una dose di divertimento e follia.
La prova ci ha convinti, Infinite Wealth sembra il tipico sequel che non cambia tantissimo, ma quanto basta per migliorare ciò che già c’era e offrire al giocatore un motivo più che valido per continuare le avventure di Ichiban e Kiryu. Solo il fatto di poter controllare entrambi è un bel biglietto da visita, d’altronde. Il combat system a turni diventa più dinamico con alcune aggiunte interessanti, in particolar modo la modalità Rinascita del Drago; nel mentre, la narrativa ci è apparsa fin da subito a fuoco e in linea con le grandi storie che Ryu Ga Gotoku ci ha raccontato finora. Le nostre prime impressioni sono positive.