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Anteprime

Pokémon GO Fest 2023: una scampagnata tra Pokémon, colline e vigneti in quel della Valpolicella

Il brand Pokémon fin dagli anni Novanta è cresciuto a macchia d’olio, arrivando a comprendere al suo interno diverse tipologie di media come carte, anime, film e gadget di vario tipo. Il cavallo di battaglia della serie rimane comunque la saga videoludica principale su console Nintendo, ma negli ultimi dieci anni i mostriciattoli tascabili si sono affermati anche nel mondo mobile grazie a Pokémon GO prodotto dalla software-house Niantic. Ebbene lo scorso fine settimana si è tenuto uno degli eventi più importanti dell’anno: il Pokémon GO Fest che ha coinvolto innumerevoli schiere di allenatori in tutto il mondo.

Pokémon GO Fest 2023, tutti i dettagli dell’evento mondiale!

Assieme ad Archeo Groudon, Kyogre e Mega Rayquaza ha fatto la sua apparizione anche Diancie!

L’evento di quest’anno si è tenuto dalle 10:00 del 26 agosto fino alle 18:00 del 27 agosto ed è stato ricco di novità e tanti Pokémon da catturare. In particolar modo in queste due giornate in base all’orario in cui ci si trovava vi erano maggiori possibilità di incontrare determinate specie di mostriciattoli. Tale varietà era legata a quattro habitat unici mai visti nel gioco: terrari di quarzo, dune di pirite, lande di malachite e coste di aquamarina. Vi sono anche stati diversi raid speciali, durante i quali si sono potuti affrontare mostriciattoli speciali (in particolar modo Pikachu e Snorlax) e anche dei Leggendari.

Ma le novità non finiscono qui, siccome ci sono stati anche tantissimi obiettivi da completare dedicati al GO Fest 2023. In particolare tutti coloro che erano in possesso del relativo biglietto hanno potuto svolgere tutta una serie di compiti e attività con cui ottenere ricompense e persino incontrare il mostriciattolo misterioso introdotto in Pokémon X e Y: Diancie.

Tuttavia indipendentemente che si fosse in possesso o meno del biglietto l’evento è stato comunque ricolmo di sorprese e novità.

Catturare Pokémon e partecipare ai raid in Valpolicella, un sogno che si avvera

Se si abita in provincia e non in grandi città – come per esempio Verona – può essere difficile partecipare agli eventi mensili o annuali che progressivamente la Niantic rilascia. Questo riguarda soprattutto i raid, specie quelli dove bisogna scontrarsi con Pokémon Leggendari o Misteriosi visto che sono particolarmente forti e sconfiggerli da soli è parecchio difficile. Fortunatamente durante i due giorni del GO Fest 2023 i raid presenti erano assai diversificati, con vari livelli di difficoltà. Tra quelli disponibili mi sono principalmente focalizzato su quelli aventi al loro interno mostriciattoli dall’aspetto speciale, ovvero Snorlax e Pikachu.

Di questi due erano presenti delle versioni speciali con dei copricapi: per il primo un cappello fedora e per il secondo una tiara di vari colori. Tra l’altro di quest’ultimo ho avuto la fortuna di trovarlo cromatico, andando contro la mia solita sfortuna, e l’ho fatto anche partecipare a dei concorsi di bellezza: sì avete capito bene, nei vari PokéStop presenti a Negrar di Valpolicella si poteva competere con altri giocatori per decretare quale fosse il Pikachu più bello sulla base di altezza e peso. Sono quasi sempre riuscito a qualificarmi secondo – ottenendo due buonissime stelle di valutazione – tranne in uno solo dove il mio fidato topo giallo si è posizionato solo quarto. Nonostante ciò è stato molto divertente e allo stesso tempo ho anche ottenuto diverse ricompense.

Parallelamente l’attività che mi ha tenuto più impegnato è stata sicuramente la cattura dei Pokémon selvatici, che apparivano letteralmente a ondate interminabili (specie se con un aroma attivo). Infatti sono riuscito a catturarne due molto interessanti: Metagross e Salamence, quest’ultimo fatto evolvere grazie alla miriade di Bagon che continuavano a comparirmi davanti. Inoltre è stata anche un’ottima occasione per completare diverse sfide arretrare, prime su tutti quelle con cui ottenere due Leggendari: Zygarde (Forma 10%) e Cosmog. Per di più per tutta la durata dell’evento sono state rese disponibili delle sfide a tema, una dedicata a Mega Rayquaza che è stato uno dei protagonisti dei Raid Leggendari assieme ad Archeo Groudon e Archeo Kyogre.

Conclusioni

Nel complesso è stato un evento molto bello nel quale sono apparsi molti Pokémon interessanti, non per forza Leggendari. È stata anche un’ottima occasione per recuperare sfide arretrate al fine di ottenere strumenti, Poké Ball, pozioni e così via. Inoltre grazie al numero stranamente alto di PokéStop e Palestre nel mio paese, giocando a Pokémon GO e partecipando all’evento ho potuto visitare zone che di norma non avevo mai visto o frequentato permettendomi così di fare lunghe camminate. Concretamente la pecca più fastidiosa sono stati alcuni raid: non tanto perché non fossero divertenti, ma per il semplice motivo che essendoci pochi giocatori dal vivo effettuare quelli di grado più alto – quindi contro Archeo Groudon e Kyogre o Mega Rayquazaera davvero un’impresa e per questo gli unici accessibili erano quelli di rango più basso. Pertanto si era in un certo senso obbligati a comprare biglietti raid da remoto, se si voleva effettuare quelli più difficili. A eccezione di quest’ultima cosa, il Pokémon GO Fest di quest’anno è stato molto soddisfacente.

This post was published on 31 Agosto 2023 18:30

Matteo Perini

Mi sono avvicinato al mondo dei videogiochi nel 2003, quando mi venne regalato il GameBoy Color assieme a Pokémon Cristallo e al gioco di Alien. Nel corso degli anni mi sono appassionato a moltissime saghe, in primis Pokémon seguito da Gears of War, COD, Halo, Metal Gear Solid, The Elder Scrolls, Fallout e Dark Souls. Parallelamente alla mia ossessione per i videogiochi, ho coltivato anche quella per la lettura di libri e di manga, avvicinandomi progressivamente alla scrittura: iniziai così a scrivere prima per Pokémon Millennium - aprendo allo stesso tempo dei blog personali chiamati "Historia Italiae" e "Genshin Odyssey" - per poi approdare su Player.it. Spinto da questa mia passione per la scrittura e la letteratura - oltre ovviamente alla storia - decido così di iscrivermi alla facoltà di lettere moderne dell'Università degli Studi di Verona, percorso che sta quasi per giungere alla sua conclusione.

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