Square Enix si lancia in un mondo dominato da XSEED, Marvelous, Natsume e i vari sviluppatori indipendenti che si cimentano nell’amato genere dei farming life sim: Harvestella, in uscita su PC e Nintendo Switch il 4 novembre, è l’ambizioso tentativo di acciuffare questa nicchia ormai non tanto ristretta di appassionati alla gestione dei campi in una vita parallela.
Abbiamo provato il gioco anche in occasione dello Square Enix Plays 2022 di Londra, ma la demo lì presente si concludeva ancor prima di farci mettere mano a zappa e innaffiatoio, dunque abbiamo integrato l’esperienza con la versione estesa presente su Nintendo Switch in attesa di recensire per voi il gioco completo.
Il mondo di Harvestella è la classica ambientazione fantasy RPG di ispirazione medievale, ma a dominare i villaggi di questa mistica regione vi sono dei giganteschi cristalli luminosi, i Seaslight, che controllano le stagioni e al passaggio tra l’una e l’altra rifulgono di un’abbagliante luce dando origine al Quietus, la stagione della morte che fa appassire qualunque pianta.
Gli abitanti conoscono bene i danni che le polveri sollevate dallo strano fenomeno atmosferico sono dannose per l’essere umano ed evitano perciò di uscire di casa durante i cambi di stagione: il nostro protagonista però proprio durante il Quietus si risveglia nel mezzo di Lethe Village grazie all’aiuto di una divinità che lo avviserà dell’importanza del suo ruolo per il destino di questo mondo.
Confusi e ovviamente privi di memorie veniamo poi soccorsi dalla dottoressa del villaggio, Cres, che ci offrirà riparo presso il Brid’s Eye Brae dove avremo a disposizione un comodo letto – in cui salvare il gioco a fine giornata –, cucina, tavolo da lavoro e campi per coltivare le messe e allevare gli animali.
Poco dopo però, i cristalli iniziano a splendere e una pioggia di meteore si scaraventa su una zona fortunatamente vuota del villaggio: si tratta di una specie di navicella all’interno della quale troveremo un Omen, un degli esseri in armatura metallica che secondo il popolo di Harvestella sono all’origine del Quietus. L’Omen però è in difficoltà e viene perciò preso in cura da noi e da Cres, rivelandosi più umano del previsto. L’alieno, rimossa l’armatura, è infatti una giovane ragazza proveniente dal futuro di nome Aria, ma anche lei al momento non ha particolari ricordi della sua missione o della sua realtà.
La trama inizia così a dispiegarsi, alla ricerca dell’identità dei due nuovi abitanti del villaggio e del significato del Quietus, il cui pericolo sembra essere ora sempre più incombente.
La demo del Nintendo eShop consente di giocare fino alla fine del secondo capitolo o fino al completamento dei primi 15 giorni in-game. Le lancette infatti come in ogni gioco del genere scorrono secondo il proprio ritmo e in base alle azioni compiute durante la giornata, dunque la gestione del tempo sarà alla base del gameplay.
Insieme a questa vanno tenute d’occhio la barra degli HP che diminuisce se si subiscono attacchi dai mostri durante le esplorazioni e quella della stamina che diminuisce compiendo azioni quali correre, coltivare, raccogliere oggetti o combattere, oltre a decrescere con l’arrivo della sera.
Una delle maggiori sfide nella realizzazione di un farming sim con meccaniche RPG è il bilanciamento dei diversi tipi di gameplay, infatti più di una volta capita di vedere titoli che per mettere tutto in un unico gioco risparmiano sulla qualità delle sue varie sezioni: in Rune Factory 5 per esempio, il titolo recente che più si avvicina al nuovo arrivo di Square Enix, sono egualmente presenti eventi legati alle relazioni coi personaggi, meccaniche di farming e dungeon con combattimenti, ma questi ultimi ne risentono dal punto di vista della qualità. Harvestella invece sembra molto più promettente per quanto riguarda le battaglie, forte anche della storia di Square Enix che sicuramente sa come realizzare un fantasy RPG per bene.
Sebbene sia ottimo per il tipo di gioco che stiamo provando, il combattimento di Harvestella ha dei difetti principalmente nella scarsa mobilità del personaggio che non ha a disposizione delle vere e proprie schivate – almeno all’inizio – e non può dunque evitare determinati attacchi giocando su una finestra di invincibilità che avrebbe fatto molto comodo soprattutto contro i boss. Altra incertezza è la resa grafica, infatti i colori tenui e i contorni così poco definiti finiscono per stancare gli occhi in fretta, anche se rendono molto coesi l’ambiente di gioco, i personaggi e le creature.
Sono però disponibili diverse classi, i cosiddetti jobs, che possono essere equipaggiati in base al nemico che andremo ad affrontare e alle sue debolezze, magiche o fisiche. Accumulando job points sconfiggendo svariati nemici si potranno sbloccare nuove abilità per ogni classe. Il livello del giocatore aumenta a fine giornata se si sono svolte mansioni utili come coltivare, vendere e combattere, quindi sconfiggere un boss o arrivare in fondo a un dungeon potrebbe richiedere più giornate e l’acquisto di potenziamenti per le proprie armi e armature nei negozi del villaggio.
Fortunatamente non sarà necessario riesplorare ogni volta l’intera area, ma arrivando in determinati punti potrete investire il vostro tempo in-game per costruire scalette che fungono da scorciatoia e attivare punti per il fast travel.
Apprezziamo la possibile scelta degli sviluppatori di rimuovere l’amicizia con gli abitanti del villaggio e i personaggi maritabili, infatti sembra mancare qui tutta la parte life sim che si trova solitamente in Harvest Moon o Story of Seasons, per lasciare però più spazio alla trama che sembra promettere risvolti originali e intriganti. Eliminando una feature tipica del genere, Harvestella si distinguerebbe e ci mostrerebbe chiaramente i suoi intenti: non siamo di fronte all’ennesimo simulatore di vita con qualche dungeon di mezzo, ma davanti a un RPG di ambientazione fantasy con meccaniche tratte dai farming sim, e la cosa ci esalta. È però possibile che delle romance vengano alla luce nel gioco completo e in caso bisognerà valutare la loro gestione.
Non si tratta si un gioco particolarmente difficile dal punto di vista dei combattimenti, ma vi assicuriamo che morirete parecchie volte all’inizio e dovrete mettere in conto le spese mediche che si alzano a ogni game over. Le giornate però non andranno mai sprecate perché tutto ciò che raccoglierete resterà nelle vostre tasche anche se finirete gli HP nel bel mezzo di un’esplorazione.
Tra unicorni parlanti, nemici che diventano alleati e misteriose ragazze provenienti dal futuro, la trama sembra il vero punto di forza del titolo Square Enix che mette in gioco ciò che sa fare meglio esplorando anche nuove aree. Resta il dubbio di una campagna principale breve e di meccaniche che potrebbero risultare ripetitive nel lungo termine, ma per giudicare questo dobbiamo prima aspettare di provare il gioco completo e immergerci più a fondo nelle 5 stagioni di Harvestella.
This post was published on 22 Settembre 2022 12:00
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