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Warlander | Anteprima (PC) | Assedi medievali tra Battle Royale e MOBA

Siamo stati invitati da PLAION (nuova identità di Koch Media) a conoscere un titolo di punta del loro nuovo cammino, un free-to-play multiplayer dal nome di Warlander, un calderone in cui sono mescolati un po’ di generi. Gli stessi sviluppatori di Toylogic, rinomata software house giapponese a cui dobbiamo, tra le tante cose, anche la remaster di Nier Replicant, ci hanno indicato il gioco come un incrocio tra un Battle Royale e un MOBA, ma con ispirazioni che arrivano da Fable, Smite ed Apex Legends, alla cui compagnia personalmente aggiungerei anche Tera e For Honor.

Ma come funziona un gioco del genere con così tanti elementi da legare tra loro? Vi assicuriamo che Toylogic ha trovato una quadra divertente e al tempo stesso strategica, certamente non priva di difetti, ma che sul lungo periodo, con l’uscita di Warlander in open beta a partire da oggi su Steam e una release ufficiale programmata per dicembre su PC e console, promette un gran potenziale. Abbiamo provato in anteprima il gioco assieme agli sviluppatori di Toylogic, al team di PLAION e ad altri colleghi della stampa internazionale, e siamo pronti a portare questo titolo anche sul nostro canale Twitch in questi giorni.

Scontri di massa e assedi

Come un League of Legends ma in terza persona e con uno sviluppo della mappa anche in verticale, come un Apex Legends ma con personaggi personalizzabili anche nello stile di combattimento, come For Honor ma senza prendersi troppo sul serio.

È un po’ difficile definire precisamente cosa sia Warlander se prima non vi siete ritrovati in una zuffa ai cancelli della vostra fortezza mentre dall’alto delle mura i vostri compagni lanciano frecce dalle baliste e olio bollente dalle torri, e mentre i vostri avversari spingono a tutta forza un ariete di sfondamento, sorretti da maghi e sacerdotesse… e proprio lì, quando credete di aver finalmente sgomberato il campo di battaglia, spunta il giocatore pro di turno che sta pilotando un tradizionalissimo mecha medievale.

Un cavaliere a bordo di un robot

Lo scopo di una partita di Warlander, oltre a menare gli avversari con il proprio arsenale di armi e abilità, è quello di conquistare la fortezza avversaria, o almeno di provarci. Tale scopo va perseguito infiltrandosi nei territori nemici fino a raggiungere il nucleo della fortezza, superando mura su mura e orde di giocatori assatanati.

Come ci insegnano i MOBA, ci sono dei percorsi nella mappa di gioco, le cosiddette lane o corsie, dove le fazioni di giocatori si scontrano per il controllo di check-point identificati da torri. A differenza di un MOBA, però, non esistono minion né mob da combattere: gli scontri avvengono tutti tra marmaglie di giocatori, o per meglio dire tra squadroni. Prima di mettere piede sul campo di battaglia infatti i giocatori di una fazione si dividono in reparti da 4 giocatori ciascuno, dedicati a diverse funzioni nello scontro come l’assalto o la difesa. Un solo giocatore per fazione assume anche il ruolo di comandante, in grado di indicare obiettivi e movimenti alle sue squadre.

Scelta dello squadrone prima di una partita

I giocatori possono attaccare con armi in mischia, balestre, incantesimi a distanza, possono usare magie di cura e di supporto, e non sono esclusi stordimenti e mosse finisher. In questo panorama di scontri hack & slash, va tenuto in conto anche lo sfruttamento ambientale. La mappa di gioco che ci è stata fatta provare nella nostra mattinata di test, oltre a svilupparsi in verticalità tra torri, dirupi e mura, permette anche la costruzione di armi d’assedio e di difesa in punti specifici. Tra i vari stratagemmi adottabili ci sono gli incantesimi cataclisma e perfino dei robot pilotabili.

Per il momento gli sviluppatori hanno pensato a due modalità principali di gioco, uno scontro tra due eserciti e uno scontro tra ben 5 eserciti. Siamo curiosi di scoprire come si svilupperà quest’ultimo, dato che ci è stato concesso di provare solo la prima modalità. A proposito di ciò, una partita di Warlander richiede una gran moltitudine di giocatori per poter funzionare, quindi aspettatevi dei bot in assenza di abbastanza persone. Nella nostra prova siamo riusciti a partecipare a 3 match, e in uno di questi abbiamo avuto a che fare con molti bot: come prevedibile, lo scontro con loro non offre lo stesso grado di sfida e di divertimento che ci sarebbe con i giocatori, nonostante l’IA avanzata e sicuramente migliorabile in questo periodo di open beta.

Personalizzazione e strategia di combattimento

Warlander non è solo combattimento nudo e crudo nella calca come un qualsiasi Battle Royale, ma al contrario offre diversi spunti strategici. Al di là dello sfruttamento ambientale, della suddivisione in squadroni di ogni fazione in gioco e del ruolo del comandante, è lo stesso impianto di personalizzazione e diversificazione dei personaggi che offre diversi stili di gioco in mano ai giocatori.

I personaggi utilizzabili, nella loro forma base, sono molto standard e, per il momento, sono solamente tre: il guerriero, il mago e la sacerdotessa. Questi sono modificabili esteticamente nelle loro fattezze fisiche, e possono essere personalizzati anche nell’equipaggiamento – disponibile in diversi livelli di rarità – e nelle abilità di combattimento. L’equipaggiamento non è solo una componente estetica, ma aggiunge anche bonus diversificati alle statistiche del personaggio.

Guerriero di Rango 5 con il titolo di Centurione, personalizzato in ogni suo minimo particolare

Questo grado di personalizzazione delle caratteristiche dei personaggi tuttavia non è completamente sfruttabile fin da subito, in quanto la minima modifica di un parametro comporta la spesa di CP, un sistema di punteggio che si basa sull’esperienza guadagnata dal personaggio singolo. Alla fine di ogni partita, i personaggi salgono di rango (fino a un massimo di cinque) e sbloccano dei titoli in base all’esperienza guadagnata; tali titoli, se equipaggiati, espandono i limiti di CP spendibili per la personalizzazione.

L’approccio strategico dei giocatori comincia quindi già fuori dalla partita, e questo si evidenzia anche nella conformazione del proprio deck di personaggi. Infatti, prima di affrontare un match, i giocatori possono comporre un proprio mazzo di 5 personaggi, e possono quindi diversificarli in base alla strategia che vogliono adottare per loro conto o per supportare la propria fazione. Ogni volta che un giocatore muore e dovrà far respawnare il suo avatar, potrà scegliere tra i personaggi presenti nel suo deck.

Le tre classi di personaggi, presentati con diversi ranghi e titoli

Attenzione però, perché vanno accumulati punti Valor attraverso azioni di gioco durante un match per poter utilizzare personaggi di Rango più alto. Inoltre i personaggi più forti hanno un tempo di respawn molto più esteso, quindi bisogna capire dall’andamento di una partita se conviene richiamare un personaggio il più velocemente possibile per difendersi da un assedio o se valga la pena aspettare un po’ di tempo in più per entrare in gioco col personaggio più cazzuto. I personaggi di rango 5, inoltre, sbloccano un’abilità ultimate devastante.

Un ibrido con un grande potenziale

Naturalmente, essendo Warlander ancora in una versione di open beta, ci sono diversi elementi di gioco non ancora performanti, e altri che cambieranno col tempo. L’obiettivo di PLAION e Toylogic tuttavia è quello di porre un forte accento sulla community, considerandola una parte attiva della stessa conclusione dello sviluppo del gioco in questi mesi. Il titolo infatti sfrutta un sistema di valutazione pubblica e un sistema di tracciamento dei bug per permettere agli stessi giocatori di far crescere Warlander proprio su misura e immagine della sua community.

Scalando le mura

Una riflessione va fatta proprio su questo, dato che lo strano gameplay ibrido di Warlander ha bisogno per crescere e per funzionare di tanti giocatori che cooperano. Vi immaginate a livelli competitivi come possa essere una chat vocale di circa 40 persone? È un po’ arduo immaginarsi anche come possano svilupparsi gilde o clan, e chissà tornei o se possa addirittura formarsi un eSport.

PLAION ci ha parlato anche di volersi ispirare come marketing ad Apex Legends, comunicando l’entrata in gioco di nuovi personaggi con il suo stile, sviluppando pass stagionali e introducendo anche nuovi elementi cosmetici di volta in volta col passare delle stagioni, il tutto però senza far diventare questo free-to-play un pay-to-win. Inoltre, a seconda dell’andamento dell’open beta, verrà anche stabilito se implementare il cross-platform e la cross-progression tra le diverse piattaforme di gioco.

Warlander è un delirio continuo, un multiplayer di massa per giocatori a cui piace fare casino, ma in maniera strategica e ponderata; provate voi a leggere l’andamento di una partita quando siete in una squadra di 50 giocatori contro altri 50 giocatori agguerriti. Warlander mescola due dei generi multiplayer più giocati in qualcosa di potenzialmente nuovo, e sta alla sua community stabilire il percorso che ne verrà fuori: videogioco casual, eSport competitivo o entrambe le soluzioni? Se volete farne parte scaricate subito l’open beta da Steam.

This post was published on 12 Settembre 2022 17:00

Alessandro Colantonio

Game designer in erba e chitarrista a tempo perso. Nasce all'ombra del Vesuvio nel 1991, muove i suoi primi passi nel mondo dei videogiochi su un Windows 95 all'età di 5 anni, e diventa presto un Allenatore di Pokémon. Bazzica tra radio web e band durante i suoi studi universitari tra Napoli, Roma e Milano, si parcheggia nella fan-community di Pokémon Milennium dove instaura il suo regime dittatoriale da caporedattore, costruendo una macchina da recensioni e contatti e diventando inconsapevolmente PR. Oggi, oltre a prestare le sue dita a Player.it per articoli, recensioni e approfondimenti, figura anche come streamer di Twtich, content creator di TikTok e PR abusivo. I suoi generi preferiti sono i gestionali, gli strategici, i tattici e i GDR. Ma essendo un accumulatore seriale di videogiochi, cerca sempre di giocare ogni titolo che gli capita sotto mano. Ha una perversione per le pratiche fandom, i cani e la birra artigianale. Adora D&D, va in ira e carica.

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