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Saints Row | Anteprima del reboot della saga

Il prossimo 23 Agosto 2022, nel più torrido caldo estivo, è previsto il ritorno di uno dei franchise più folli che la storia del nostro medium possa ricordare: stiamo parlando di Saints Row. Nonostante il panorama dei sandbox sia decisamente affollatissimo, la saga targata Volition si è sempre fatta distinguere per il suo essere costantemente sopra le righe, sia come gameplay che come humor, tanto da essere quasi sempre etichettato come un “thug simulator”.

Ebbene, a circa 16 anni dal debutto ufficiale della serie, lo sviluppatore ha reso nota la volontà di pubblicare un reboot del suo franchise, così da consentire ai giocatori più giovani di potersi approcciare ad uno degli open world più apprezzati delle precedenti generazioni di console.

Pochi giorni fa, abbiamo avuto modo di dare uno sguardo più ravvicinato al nuovo Saints Row, riuscendo anche a confrontarci con il team di sviluppo. Nelle righe che seguono, cercheremo di descrivere al meglio il gameplay di circa un’ora che ci è stato mostrato, mettendo in mostra le caratteristiche principali dell’ultima fatica di Volition, elencandone i punti di forza e quelli su cui, invece, c’è ancora del lavoro da svolgere, ma una piccola anticipazione possiamo darvela: lo spirito dissacrante della saga è rimasto intatto.

Viaggio alle origini dei Saints

Uno sguardo ravvicinato al nuovo capitolo della saga.

Chiunque abbia avuto modo di giocare tutti capitoli del franchise saprà vita, morte e miracoli della gang più fuori di testa che sia possibile immaginare. Ma che cosa c’era prima dei Saints? Quali sono stati gli eventi che li hanno portati alla ribalta? E, soprattutto, chi li ha portati alla gloria? Il nuovo Saints Row avrà proprio il non semplice compito di rispondere ai quesiti ora menzionati, catapultandoci in un momento in cui essi ancora non esistevano.

Come di consueto, potremo personalizzare a fondo il nostro avatar, creandone il look, delineandone la corporatura (addirittura fino alla sporgenza delle vene!) e scegliendo l’abbigliamento più consono al boss dei nostri sogni. Se invece non siete fan della customizzazione, non temete: il team di sviluppo ha ben 8 preset tra cui potrete scegliere (o da cui potrete partire per eventuali personalizzazioni).

Subito dopo, faremo la conoscenza di Santo Ileso, il gioiello di Saint Salinas, la città in cui si svolgeranno le vicende di gioco che, come sottolineato dagli sviluppatori, è molto ispirata agli stati del sud ovest dell’America (California e Nevada su tutti), con i loro climi afosi e, soprattutto, con le loro zone desertificate.

I Saints ancora non si sono formati e, va da sé, saremo proprio noi a doverli plasmare. Come? Ma attraverso una carriera criminale di primo livello, fatta tanto di missioni principali che di quest secondarie, composte da inseguimenti spericolati, risse, sparatorie e distruzioni su larga scala, il tutto condito da quella baldanza e quella tamarragine che i fan di Saints Row conoscono benissimo.

Ovviamente, ogni boss che si rispetti deve avere il proprio stile, tanto iconico quanto perfettamente riconoscibile. Sotto questo aspetto, la già menzionata personalizzazione si estende anche agli outfit, ai veicoli ed alle armi del nostro arsenale.

Il gameplay ha evidenziato quanto il nostro guardaroba non abbia scopi unicamente cosmetici, tanto da arrivare a farci attraversare zone pericolose quasi del tutto indisturbati, a patto di avere il giusto abbigliamento. Tanto i veicoli (circa 80 disponibili sin da subito) quanto le armi potranno essere customizzati al 100%, potendo arrivare anche ad innestare e sfruttare delle abilità uniche. Avete installato alettone e minigonne al vostro bolide, ma siete alla ricerca di quel qualcosa in più che possa fare la differenza, soprattutto negli scontri? Piazzate una bella palla da demolizione per fare piazza pulita dei vostri avversari o, all’occorrenza, un sistema di espulsione rapida del guidatore, per allontanarvi rapidamente dal pericolo.

Come sottolineato dal team di sviluppo, tutti gli elementi di personalizzazione visti nell’hands off sono disponibili semplicemente progredendo nelle quest di gioco e, al momento, non sono presenti né previste microtransazioni.

Per una grande gang, ci vuole un grande covo

Parola d’ordine: sobrietà.

Chi conosce la saga, sa benissimo quanto i Saints siano stati, nel marasma della criminalità urbana, sempre perfettamente riconoscibili, e sarete proprio voi a plasmare il look dei vostri sottoposti, così come potrete creare il quartier generale dei vostri sogni, da cui pianificare le prossime scorribande. Il Saints HQ, come visto nell’hands off, sarà completamente personalizzabile, grazie alla presenza di più di 100 prop disponibili come oggetti collezionabili all’interno del videogame.

Tuttavia, un ruolo di grande importanza sarà rivestito dal Tavolo della Guerra. Si tratta di una nuova feature di gioco, del centro operativo del vostro quartier generale, che vi consentirà di pianificare le vostre prossime mosse, decidendo quale gang rivale sfidare o quale missione portare a termine, così da ottenere denaro e rispetto da parte dei vostri nemici.

Una delle missioni secondarie mostrate nel gameplay apparteneva alla categoria degli Eventi Mayhem che, in pratica, ci chiederanno di portare a compimento obiettivi di varia natura; ad esempio, la side quest mostrata ci chiedeva di fare danni a tutto ciò che ci circondava per un determinato ammontare di denaro.

Ovviamente, per espandere il vostro impero, sarete chiamati a costruire delle strutture nei vari distretti di Santo Ileso e, ultimandoli, avrete accesso ad altre attività secondarie.

Ma cosa sarebbe Saints Row senza dei nemici appariscenti con cui scontrarsi? Proprio in base a quanto ora scritto, non potevano mancare delle gang rivali minacciose e decisamente poco sobrie. I Panteros, mostrati nel gameplay, sono una banda criminali basata prevalentemente sulla forza fisica e su attacchi a base di fuoco; per questa ragione, nel momento in cui deciderete di assaltare una struttura di loro proprietà, dovrete equipaggiarvi con armi di grosso calibro, ideali per stendere nemici particolarmente resistenti, con protezioni contro il fuoco e, last but not least, con abilità capaci di avvicinarvi alla vittoria finale.

A tal proposito, il team di sviluppo ha confermato che Saints Row disporrà di un sistema di perk e skill sbloccabili durante il completamento della main quest, ed equipaggiabili all’occorrenza. Tra queste, non potevano di certo mancare gli attacchi speciali e le finisher moves, vero e proprio marchio distintivo dei combattimenti corpo a corpo della serie.

Uno sguardo al lato tecnico…

I Panteros sono una delle gang rivali con cui dovremo scontrarci.

Volition ci ha tenuto a sottolineare che quanto da noi visto nell’hands off è un prodotto piuttosto vicino al risultato finale che il team intende raggiungere. Sotto l’aspetto puramente tecnico, Saints Row si presenta piuttosto bene, anche se forse c’è ancora del lavoro da fare per quanto riguarda la pulizia ed il dettaglio grafico di certi ambienti di gioco.

La world map del titolo si preannuncia essere piuttosto vasta, tanto da spingere gli sviluppatori ad inserire una tuta alare, così da rendere più veloci ed agili gli spostamenti da un luogo ad un altro. Inoltre, il dev ha confermato che le attività da svolgere saranno numerose, facendoci capire che sarà possibile interagire con tantissimi NPC sparsi nella mondo di gioco.

Uno dei punti su cui molti fan attendevano Volition al varco era rappresentato dall’elemento collaborativo e, a tal proposito, è stato rivelato che sarà possibile affrontare ogni aspetto del gioco in co-op con un altro giocatore. Questa feature sarà resa possibile grazie ad un sistema di inviti che, non appena porteremo a termine la missione per cui avevamo chiesto aiuto, provvederà anche ad una divisione delle ricompense ottenute.

Gli sviluppatori si sono poi soffermati sulla possibilità di personalizzare l’HUD di gioco, affermando che sarà possibile rimuovere dallo schermo tutto ciò che non si desidera vedere (con una particolare menzione per il GPS).

Inoltre, come in ogni gioco d’azione che si rispetti, i dev hanno cercato di implementare la miglior visuale possibile, soprattutto nei momenti più adrenalinici. Sotto questo aspetto, Volition ha optato per una telecamera dinamica, così da garantire la miglior visuale possibile, soprattutto negli scontri a fuoco a bordo dei veicoli.

… ed un altro alla storia

Come sempre, l’esperienza di gioco punta molto sul fattore divertimento.

L’aspetto narrativo è quello forse meno toccato dall’anteprima che ci è stata concessa da Volition, e ne comprendiamo appieno le ragioni. Tuttavia, nello spazio concesso alle domande, il team di sviluppo ha affermato che la trama di gioco alternerà momenti ilari ad altri un po’ più drammatici, ma sempre contrassegnati da quegli elementi assurdi e fuori scala che hanno sempre contrassegnato la serie. Volendo fare un paragone, i dev hanno affermato che il tono della main quest sarà molto simile a quello di Saints Row 3.

Ma come mai si è sentito il bisogno di un reboot? Gli sviluppatori hanno risposto di essere altamente soddisfatti delle precedenti incarnazioni del franchise, ma che era loro desiderio realizzare un’opera che fosse qualcosa in più di un semplice sequel. Proprio per questa ragione, la main quest sarà al 100% inedita, anche se non mancheranno riferimenti ed easter egg agli “illustri predecessori” della saga.

Ed a proposito di illustri predecessori, chi era preoccupato dalla presenza o meno dell’ironia dissacrante che ha sempre distinto la saga può tirare un sospiro di sollievo. Già la clip mostrataci era permeata da quello humor tra l’assurdo e il parossistico a cui i fan di lungo corso sono abituati, ma gli sviluppatori ci hanno rivelato che la parte più divertente del loro lavoro su Saint Row sono state le linee di dialogo. Ci è stato assicurato che sentiremo delle parole e delle espressioni che nessuno ha mai utilizzato nel modo che il videogame ci mostrerà.

Tirando le somme, nonostante ci sia ancora un po’ di lavoro da svolgere, possiamo tranquillamente affermare che Saints Row ha tutte le carte in regola per fare bene almeno quanto i suoi “fratelli maggiori”, e per farci diventare i boss che abbiamo sempre sognato di essere.

This post was published on 18 Maggio 2022 16:00

Claudio Albero

Nasce a Torre del Greco, una piccola metropoli alle falde del Vesuvio, nei favolosi anni ’80, che già però non avevano più niente di favoloso. Provano ad educarlo con Beatles e musica classica sin dalla più tenera età, ma lui, di tutta risposta, si appassiona all’ heavy metal ed ai videogame , spendendo un piccolo patrimonio in sala giochi, quando queste due parole erano ancora slegate dalle slot machine. Dopo aver mosso i primi passi su Sega Master System II con Alex Kidd, il Super Mario con le orecchie a sventola, si innamora dei platform, degli action/adventure e degli RPG, con particolare attenzione alla saga di Final Fantasy. Inguaribile sognatore con le radici saldamente ancorate nel passato, scopre la sua passione per la scrittura quasi per caso, in uno dei tanti pomeriggi passati tra i corridoi della Facoltà di Giurisprudenza di Napoli, dove si laureerà giusto qualche anno dopo, con una tesi in Diritto d’Autore basata sull’opera multimediale. Dopo aver scritto di attualità e musica su Lacooltura.it , Road TV Italia e Federico TV , approda sui lidi di Player.it , in cui comincia sin da subito ad apprendere e fare domande, guadagnandosi rapidamente il titolo di “ redattore rompiscatole del mese ”. Nonostante sia legatissimo alla grande famiglia di Player, non sono rare alcune sue incursioni su portali come Gameplay Café e Spazio Rock . Musica, videogame, concerti, boardgame, modellismo, fumetti, cinema e serie tv: tanti hobby diversi tra loro, ma collegati da un fil rouge che li unisce tutti: il divertimento . È proprio questo che cerca in un videogame, è proprio questo sentimento che muove le sue dita, ed è sempre il divertimento la sensazione che cerca di infondere nei suoi articoli. Al di fuori del mondo del gaming, indossa giacca e cravatta per mimetizzarsi nel mondo degli avvocati, esercitando la professione forense, con lo scopo di conoscere a fondo le “ regole del gioco ”, nonché di minacciare di far causa a chiunque al minimo pretesto.

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