Presentato durante l’E3 2021 assieme a Prime Matter, nuova label del publisher Koch Media, Encased è stato probabilmente il gioco dell’intera conferenza che più ha catturato la nostra attenzione, e il motivo principale è nelle sue intriganti premesse narrative: un RPG isometrico sci-fi ambientato in dei distopici anni ’70.
Con un’estetica un po’ da Mad Max e un po’ retrofuturistica, e con un racconto un po’ alla Larian maniera, non è un caso che gli sviluppatori di Dark Crystal Games definiscano il gioco come un tributo alle più grandi e classiche esperienze RPG. Alcuni dipendenti degli studi indie, infatti, in passato sono stati coinvolti nello sviluppo proprio di giochi come Divinity: Original Sin, mentre le ispirazioni poggiano le fondamenta nei primi Fallout e Baldur’s Gate.
Encased sta per essere lanciato a settembre, ma prima del rilascio finale Prime Matter ha voluto farci provare un’anteprima del gioco, in beta ormai da diverso tempo ma giunto adesso a una versione quasi definitiva.
Futuro anteriore
La Guerra Fredda è finita ma, no, non sono gli anni ’90 e l’URSS è ancora integro. Encased è ambientato in degli anni ’70 alternativi dove inspiegabilmente è comparsa un’enorme Cupola in un deserto americano. La Guerra Fredda è finita perché tutte le nazioni cercano di cooperare per raccogliere quante più informazioni possibili dalla ricerca in questa Cupola, sotto la cui superficie vengono scavati mirabolanti tecnologie da studiare.
Così il mondo ha creato CRONUS, una grande corporazione super-partes adibita alle operazioni al di sotto della Cupola, dove ogni nazione manda personale, volontario e non, per poter ottenere benefici dallo studio delle reliquie tecnologiche scavate in zona, lasciate da una civiltà che l’umanità chiama “Forefathers“, ossia “Antenati“.
CRONUS divide le sue aree di controllo in diversi settori dominati da un colore. Per esempio al settore arancione sono affidati lavori di bassa manovalanza e manuali, al settore grigio sono affidate le pratiche burocratiche e amministrative, al settore blu quelle più tecnologiche, e così via.
Il giocatore comincia la sua avventura su Encased come nuovo impiegato della Cupola, scegliendo a priori le statistiche e le abilità di gioco da abbinare al colore di appartenenza come impiegato di CRONUS. Ma l’intera struttura di gioco è incasellata in un avanzamento di trama e in un sistema di scelte che rende l’intera esperienza di gioco molto personale e particolare.
Il giocatore vivrà la storia di Encased in tre momenti particolari: prima, durante e dopo l’Apocalisse, un incidente anomalo che ha intrappolato l’intera umanità sotto la Cupola. In tutto ciò, il gioco risponde a ogni tipo di scelta del giocatore, presentando il conto a più riprese e rendendo in questa maniera ogni playthrough unico. A queste prerogative si aggiunge anche un sistema di incontri casuali che personalizzano sempre di più l’esperienza di gioco. Se poi a tutto questo aggiungiamo anche una punta di doppiaggio, il tutto diventa ancora più immersivo.
Tradizione e, forse, innovazione
Il gameplay di Encased si configura come un classicissimo RPG isometrico con il piede schiacciato sull’acceleratore della narrativa. Il giocatore fin dall’inizio può personalizzare l’aspetto e le statistiche del proprio personaggio, così come dell’avanzamento di livello.
L’intera struttura RPG di Encased è incredibilmente solida, frutto dei numerosi lavori di bilanciamento che stanno proseguendo fin dalla prima alpha mostrata al pubblico. Abbiamo provato anche una versione precedente a quella di prova e sull’aspetto del bilanciamento il lavoro è molto tangibile.
Ogni personaggio ed entità in Encased ha 8 statistiche principali (Muscoli, Percezione, Fegato, Carisma, Cervello, Sveltezza, Fortuna e Psiche) su cui poi sono basate le abilità secondarie. Come nei migliori dei CRPG, a esse sono affiancati tratti e talenti peculiari che aggiungono altri effetti in gioco. In questi aspetti Encased è uno dei più classici RPG isometrici e, onestamente, non capiamo quando gli sviluppatori dicono che non ci sono classi: esistono e influenzano la build del personaggio, ma semplicemente si chiamano “Colori”.
Abbiamo provato anche ad affrontare l’avventura con due personaggi diversi (un burocrate del settore Grigio abile nel carisma ma con un piede nella criminalità, e un militare tutto muscoli, pallottole e ordini portati a termine del settore Nero) ed entrambi i playthrough, nonostante abbiano attraversato grossomodo gli stessi eventi, si sono dimostrati divergenti per tante scelte, presentando risultati molto diversi al compimento delle quest.
E infatti, se dal punto di vista del gameplay non sembra ci sia una sostanziale innovazione, da quello narrativo invece troviamo non solo una storia che intriga e che fa morire dalla voglia di scoprirla, ma anche un cervellotico sistema di scelte divergenti e di personalizzazione della propria esperienza di trama. E non parliamo dei personaggi bizzarri che potranno accompagnarci.
La sensazione dal punto di vista narrativo è che l’intero sistema di Encased stia molto attento a monitorare ogni piccola scelta presa dal giocatore. A far da Grande Fratello orwelliano, un occhio che controlla tutto, c’è sicuramente il sistema di reputazione che funziona sia a livello personale del personaggio, sia per quel che riguarda i settori colorati; supponiamo che questo sistema si inserisca anche con le fazioni che man mano incontreremo durante la nostra avventura.
Altro focus del gioco è sicuramente l’esplorazione, ricca di misteri, segreti, passaggi nascosti, loot ed eventi casuali che rendono l’esperienza assolutamente appagante. Il giocatore può anche scannerizzare le reliquie degli Antenati o scavare in luoghi specifici per trovarne altre, alcune possono essere addirittura equipaggiate. A rifinire l’esperienza ci si mette un sistema di crafting semplice ma molto esteso, e il combattimento a turni su griglia quadrata.
Voglia di apocalisse
Encased per il momento ci ha stregato con le sue anomalie. Siamo veramente intrigati dal mondo di gioco e dall’ambientazione a metà tra uno sci-fi retrofuturistico e una post-apocalisse in stile Mad Max, e gli elementi di trama che per il momento abbiamo trovato in gioco – e che non vi spoileriamo – fanno ben sperare per il futuro dello sviluppo finale di questo titolo.
Ci sono tuttavia degli elementi che non ci hanno convinto per essere un gioco del 2021: le animazioni non sono all’altezza degli altri comparti di gioco, l’audio dal lato musicale sembra un po’ troppo assente, e il combattimento sembra un po’ legnoso e stantio. Capiamo, tuttavia, che si tratta di un videogioco nato con uno sviluppo indipendente, e che già sia incredibile che abbia elementi narrativi così intriganti e di gameplay così solidi.
Oltre al futuro prossimo in cui aspettiamo con ansia il rilascio di Encased, sarebbe interessante scoprire che questa idea possa diventare una vera e propria saga in un futuro più remoto, grazie all’apporto di Prime Matter e Koch Media che potrebbero migliorare ancora di più la qualità di gioco. Nel frattempo vi facciamo presente che il gioco uscirà per PC, Linux, Mac, Xbox One, PS4 e Nintendo Switch a settembre 2021.