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The Great Ace Attorney Chronicles – Anteprima (PS4)

Il rumore del martelletto nell’aula di tribunale, gli indizi da cercare, i personaggi strampalati e le loro fantasiose motivazioni, capigliature stravaganti e tanto, tanto citazionismo. Insomma, la saga di Ace Attorney è tornata e ci è mancata terribilmente.

Ace Attorney è stata una delle vere e proprie killer app di Nintendo DS; uscito nel lontano 2001 – ben vent’anni fa – su Game Boy Advance, ha avuto il suo seguito e la sua popolarità grazie all’handheld di Nintendo con due schermi.

La saga si è costantemente rinnovata, grazie a nuovi personaggi e casi, sempre diversi e stravaganti, aggiungendo di volta in volta piccole novità ma rimanendo fedele al suo core, ovvero le stenuanti battaglie in tribunale dove obiezioni e cross-examinations fanno da padroni.

Ace Attorney segue le gesta del celebre avvocato Phoenix Wright, quindi sono inclusi nelle avventure anche le persone che ruotano intorno a lui, ovvero i suoi amici, le sue nemesi, i suoi eredi e – facendo un salto indietro nel tempo – anche i suoi antenati.

Ed è proprio di avi che parliamo in questa anteprima dedicata alla collezione delle avventure in tribunale di Ryunosuke Naruhodo, antenato di Phoenix Wright, un avvocato in erba che si farà “le ossa” nelle fredda Londra vittoriana. Per questa anteprima, Capcom ci ha gentilmente fornito un early access del gioco che, come vi ricordiamo, sarà disponibile il 27 luglio 2021 su PS4, Nintendo Switch e PC.

L’asse Tokyo-Londra

I due titoli sono usciti esclusivamente su Nintendo 3DS nel 2015 e 2017 e non hanno mai varcato i confini del paese del Sol Levante, arrivando qui da noi in occasione del festeggiamento del 20esimo anniversario della serie, in riedizione riveduta e aggiornata anche su console PS4 e PC.

The Great Ace Attorney Chronicles contiene al suo interno i due titoli dedicati alle gesta di Ryunosuke Naruhodo, un giovane studente che vorrebbe diventare avvocato. Il ragazzo si ritrova, suo malgrado, per la prima volta in un aula di un tribunale di Tokyo quasi per errore. Insieme al suo fidato amico e collega Kazuma Asogi, il ragazzo potrà mettere in mostra le sue doti, seppur con incertezza e ingenuità, facendosi largo in un caso non affatto facile.

Però insomma, è pur sempre l’antenato di uno dei più talentuosi avvocati di sempre quindi, man mano che il processo andrà avanti, il giovane Ryunosuke mostrerà pian piano il suo smalto, tirando fuori le unghie e puntando il dito verso qualsiasi incertezza o contraddizione che gli si paleserà davanti.

Sia The Great Ace Attorney: Adventure che The Great Ace Attorney 2: Resolve sono ambientati nel XIX Secolo a Tokyo, nel corso della Restaurazione Meiji, ovvero un periodo di rinnovamento e modernità in cui il Giappone aprì i suoi confini al mondo esterno, introducendo nell’arcipelago usi e costumi occidentali e a Londra, all’epoca fulcro dell’espansione economica e coloniale del grande Impero Britannico. Le differenze culturali tra i due paesi sono finemente tratteggiate e non mancano battute di spirito tra i due paesi (Giappone e Gran Bretagna) quasi agli antipodi tra usi, costumi e sicuramente con due visioni diverse circa la giurisprudenza.

“Un indizio per domarli”

Come detto prima, The Great Ace Attorney Chronicles non stravolge la struttura del gameplay, rimanendo fedele ai precedenti capitoli con una giocabilità ben solida alla tradizione. La struttura di gioco si divide in due fasi ben distinte, la fase di investigazione della crime scene, con l’analisi di vari oggetti e testimonianze, e la fase in tribunale, con la presentazione di prove all’interno del Registro Processuale.

Tra le novità all’interno del gameplay c’è la Dance of Deduction, fatta dal giovane Naruhodo per “riparare” i frettolosi errori del celebre Herlock Sholmes, detective di fama mondiale in stanza a Londra (che sicuramente avrete sentito parlare, forse).
Nella Dance of Deduction, l’avvocato giapponese dovrà analizzare bene l’ambiente circostante, alla ricerca della verità e per mascherare gli errori e le omissioni nelle testimonianze delle persone coinvolte nel crimine.

Trovare l’oggetto “al posto giusto, al momento giusto” può ribaltare una testimonianza, una struttura che un po’ ricorda i cari, vecchi, lucchetti psichici presenti nella trilogia originale.

Infine, l’altra introduzione è la Summation Examination che vedrà coinvolti i nuovi protagonisti dell’aula di tribunale, i membri della giuria.
La giuria, di fondamentale importanza per portare il verdetto alla sua conclusione, sarà d’accordo o meno sulla colpevolezza o innocenza di un imputato, ma ciò non significa che saranno esenti da contraddizioni, starà a Ryunosuke Naruhodo trovare le discrepanze nei loro verdetti e far in modo che tutto vada liscio. Questo comporta un “botta e risposta” tra i vari personaggi, senza dimenticare l’escalation che culmina ai ritmi serratissimi verso il finire della battaglia in tribunale; insomma, il divertimento è assicurato!

A foggy day in London Town

Tutto sommato, grazie a queste nuove aggiunte, The Great Ace Attorney Chronicles è più di un more of the same, sicuramente le avventure di Naruhodo sono una ventata d’aria fresca per la serie e soprattutto per tutti i fan che non hanno recuperato i capitoli all’uscita.

Il gioco è ricco di citazioni, anche sulla letteratura, sia con personaggi nati dalla fantasia (come Herlock Sholmes, appunto) che con personaggi realmente esistiti (fa il suo cameo lo storico Premio Nobel della Letteratura, Natsume Soseki).

The Great Ace Attorney ha dunque la duplice qualità, di essere irriverente ma a suo modo in grado di calare il videogiocatore in eventi e situazioni storiche ormai lontane ma interessanti, capaci di risvegliare la curiosità di ognuno.

Per il resto, rimanete con noi per seguire vari aggiornamenti sul titolo che, come ricordiamo, sarà disponibile il 27 luglio 2021 per PS4, Nintendo Switch e PC Steam.

This post was published on 30 Giugno 2021 17:00

Pia Colucci

Barese born & raised, sono nata a pane e videogiochi. Il mio battesimo è stata l'Amiga 500 di mia sorella, con l'arrivo di Playstation non ho mai più lasciato il joypad. Sono una psicologa e mi occupo di divulgazione in materia di psicologia, videogiochi e digital media. Non ho molte passioni a parte i gatti rossi, le birre e il Giappone. I miei videogiochi preferiti? Sicuramente troppi, ma spero sempre in un remake di Xenogears. Lo ribadisco almeno una volta all'anno e su qualsiasi mia bio presente in rete.

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