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Terra Nil | Anteprima ecologista del city-builder senza città

In questo fitto periodo di eventi per l’E3 2021 siamo riusciti a provare una demo per la stampa di Terra Nil, un videogioco indie intrigante di Devolver Digital che, però, stranamente non figura nel roster di titoli presentati al suo folle showcase incluso nel Summer Game Fest 2021.

Comprendendo lo spirito di gioco di Terra Nil e guardando i videogiochi presentati lo scorso 12 giugno tra un hot-dog divorato e una frecciatina all’industria Tripla A (video qui), abbiamo capito perché forse questa piccola e tranquilla perla ecologista non fosse presente… insomma, era un po’ fuori target.

Devolver Ecological

Nel titolo c’è scritto che Terra Nil sia un city-builder e, nelle meccaniche, in effetti lo sembra: c’è una mappa su cui costruire strutture che garantiscono bonus e malus sul territorio.

A conti fatti, tuttavia, è lo stesso gameplay a tradire le aspettative di un gestionale. Terra Nil è, molto semplicemente, un puzzle game. Il giocatore deve cercare la combinazione giusta per rendere un territorio brullo il più verde e naturale possibile.

Attraverso tecnologie sofisticate, l’obiettivo di gioco è quello di ripopolare una terra arida prima con acqua e flora, poi creando diversi biomi per garantire la proliferazione della fauna. Per installare questi edifici è necessaria l’unica risorsa disponibile, rappresentata a sinistra con un’indicatore a forma di foglia verde. Questa risorsa diminuisce quando vengono edificate le strutture, ma può aumentare a dismisura a seconda di quante caselle riusciamo a far diventare verdi.

Tutto va un po’ a incastro: le pale eoliche che producono energia elettrica per gli edifici vanno poste solo sulla pietra, e gli edifici necessari a fertilizzare il terreno e poi popolarlo di erba possono essere solo nelle rispettive sfere di influenza. Per la creazione di diversi biomi, invece, bisogna ingegnarsi modificando il territorio, ora con trivelle che creano canali per l’acqua, ora con incendi su cui poter far sviluppare fitte foreste.

Per far crescere alberi bisogna incendiare un’intera area

E poi? Tutti questi edifici in mezzo ai paesaggi pittoreschi creati da noi che fine fanno? La fine di un livello termina proprio con la distruzione e il recupero dei materiali usati per gli edifici, con l’obiettivo di trasportare il tutto verso nuovi lidi, per bonificare nuove terre e ripopolare nuovi pianeti. Anche qui tutto va a incastro, con edifici necessari a smontare altri edifici posti nelle aree di influenza giuste per poi essere smontati a loro volta da droni abilitati allo smaltimento sui fiumi che, infine, andranno nella nave madre che ci farà partire verso nuove missioni.

Un puzzle da mettere in wishlist

La demo di Terra Nil che ci è stata fatta provare da Devolver Digital dura solo un’oretta, il tempo necessario per completare un unico livello per comprendere le semplici ma efficaci meccaniche di gioco. Ci sono ovviamente cose che andranno rifinite, a partire dalle interfacce ancora molto anonime, ma il feel di gioco è davvero rilassante e appagante. Sensazioni che, sinceramente, in questo periodo di copertura dell’E3 si sono rivelate un ottimo metodo per alleviare lo stress.

Ad accompagnare il gioco calandoci in un’atmosfera di assoluto relax, ci pensano soprattutto il comparto audio, tra suoni ambientali naturalistici e brani morbidi di sottofondo, e le fantastiche animazioni che sopperiscono un po’ alla mancanza di elementi di interazione sulla mappa.

Proprio quest’ultimo dettaglio è ciò che lascia più perplessi: gli edifici che disporremo in giro per la mappa di gioco non saranno cliccabili, e avranno la sola funzione di occupare spazio dopo aver fornito i rispettivi bonus e malus. Contiamo di scoprire altro in futuro da questo giochino indie rilassante; per ora sappiamo da un teaser a fine demo che ci sarà un intero mondo con i suoi continenti da poter riqualificare con la natura e, chissà magari anche nuovi tipi di biomi ed ecosistemi, o perfino nuovi pianeti.

Terra Nil è sviluppato da Free Lives e pubblicato da Devolver Digital, il suo rilascio completo ancora non è noto ma contiamo di saperne di più in futuro. Potete mettere il titolo in wishlist su Steam nell’attesa di scoprire più dettagli.

This post was published on 16 Giugno 2021 18:00

Alessandro Colantonio

Game designer in erba e chitarrista a tempo perso. Nasce all'ombra del Vesuvio nel 1991, muove i suoi primi passi nel mondo dei videogiochi su un Windows 95 all'età di 5 anni, e diventa presto un Allenatore di Pokémon. Bazzica tra radio web e band durante i suoi studi universitari tra Napoli, Roma e Milano, si parcheggia nella fan-community di Pokémon Milennium dove instaura il suo regime dittatoriale da caporedattore, costruendo una macchina da recensioni e contatti e diventando inconsapevolmente PR. Oggi, oltre a prestare le sue dita a Player.it per articoli, recensioni e approfondimenti, figura anche come streamer di Twtich, content creator di TikTok e PR abusivo. I suoi generi preferiti sono i gestionali, gli strategici, i tattici e i GDR. Ma essendo un accumulatore seriale di videogiochi, cerca sempre di giocare ogni titolo che gli capita sotto mano. Ha una perversione per le pratiche fandom, i cani e la birra artigianale. Adora D&D, va in ira e carica.

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