L’E3 è un’occasione per conoscere anche giochi che probabilmente scorrerebbero oltre la nostra attenzione perché non così tanto esposti da forti campagne pubblicitarie. Sands of Aura è uno di questi titoli, un gioco di ruolo indie dichiaratamente souls-like sviluppato da Chashu Entertainment.
Quando si parla di Souls-like o di legami con Diablo, spesso ci si imbatte in giochi che oltrepassano l’omaggio o l’ispirazione e sfondano totalmente nella pura emulazione, quindi nel tentativo di creare un gioco uguale sperando che abbia lo stesso successo, quando in realtà la ragione del successo risiede molte volte nell’aver fatto qualcosa di diverso rispetto a tanti altri. Si arriva quindi a parlare solo di “Brutta copia di X”, mentre Sands of Aura mi ha subito stupito per la sua voglia di sperimentare.
Talamhel, il mondo di gioco, non si sviluppa in un’unica mappa estremamente interconnessa, ma attraverso varie isole che il nostro personaggio raggiungerà a bordo di un’imbarcazione personale capace di navigare attraverso le vaste sabbie che separano i pochi luoghi in cui è rimasta della civiltà in un mondo devastato da un cataclisma ed eternamente avvolto nella notte. Avremo quindi modo di esplorare questo mondo attraverso delle isole tutte diverse, ma anche navigando in un mare che gli sviluppatori promettono essere cangiante. Le sabbie potrebbero nascondere o rivelare passaggi nascosti, pericoli terribili e segreti rimasti seppelliti per molto tempo.
Ciò mescola due tipi d’esplorazione molto diversi tra loro e fa sì che la navigazione non sia solo un metodo di spostamento lineare da punto A a punto B, ma un’esperienza separata di cui potremo godere tra un’isola e l’altra.
“Vogliamo lasciare libertà al giocatore. Se vedi qualcosa quando l’angolo della telecamera cambia e ti trovi davanti quest’orizzonte di dune e strutture in rovina, puoi provare ad avvicinarti e ad attraccare. Davvero molte isole hanno un molo in cui fermarsi.”
Purtroppo l’anteprima a mia disposizione non permette ancora di usufruire di questa navigazione, ma le premesse sono davvero interessanti.
Non ci si ferma qui. Sands of Aura adotta un sistema di colpi critici diverso dalla maggior parte degli Action RPG, i quali si affidano spesso a possibilità di colpo critico calcolate in percentuale. Sands of Aura non ha equipaggiamenti che donano “+4% di colpo critico” o simili, poiché il suo sistema di combattimento permette di infliggere colpi critici solo quando colpiamo un nemico alle spalle. Siamo quindi noi giocatori a doverci guadagnare il “numero dei danni giallo” tramite schivate e movimenti ben calcolati.
Ragionando in termini Souls-like, lo possiamo paragonare a un Backstab, ma Sands of Aura mantiene il flusso del combattimento con i nemici che potrebbero girarsi da un momento all’altro e vendicarsi del nostro colpo inflitto alle spalle.
Il sistema di combattimento di Sands of Aura aggiunge due ulteriori componenti, ossia l’attacco speciale e la purificazione dell’arma. Colpendo i nemici caricheremo un attacco speciale, ma gli sviluppatori hanno voluto creare una meccanica diversa da tanti giochi che creano attacchi speciali caricabili dopo svariati minuti o numerosi colpi andati a segno.
“Si carica velocemente, non devi avere la sensazione di doverla risparmiare. La puoi semplicemente usare, quante volte vuoi.”
A complicare le cose, però, c’è la purificazione dell’arma. Il mondo di Talamhel è ormai corrotto dalle conseguenze del cataclisma e i nemici in cui affonderete la vostra lama diffonderanno questa corruzione sul vostro equipaggiamento. Ciò vuol dire che ogni tot colpi dovremo purificare la nostra arma, altrimenti la corruzione arriverà al massimo e l’arma infliggerà pochissimi danni. Un giocatore hardcore potrebbe avere il folle pensiero “Finisco il gioco con l’arma corrotta!”, ma a tutti gli altri assicuro che dovremo prestarci attenzione.
Una delle parti più belle di un gioco di ruolo è indubbiamente poter personalizzare l’equipaggiamento del nostro personaggio con una vasta gamma di armi e armature. Sands of Aura permette di farlo con un sistema particolare.
Innanzitutto, le armature garantiscono dei bonus e indossare più pezzi di un set d’armatura permette di ottenere bonus più grandi. Ad esempio il Set dei Bucanieri dona +5% ai danni inflitti per 15 secondi (cumulabile 5 volte) ogni volta che raccogliamo dei soldi, ma lo fa solo se indossiamo due pezzi del set. In più, il bonus diventa +10% se scegliamo di indossare i quattro pezzi del set d’armatura completo.
Se poi scegliamo di indossare due pezzi di un set e due pezzi di un altro, allora possiamo ottenere il primo livello di bonus da entrambi. Ciò permette di sperimentare molto con l’interazione tra le armature, ma favorendo comunque l’utilizzo di set parziali e non “mischioni” di singoli pezzi.
Quanto alle armi, invece, ci possiamo davvero sbizzarrire tantissimo. Nel corso del nostro viaggio potremo ottenere le ricette che ci permetteranno di creare determinati tipi d’arma. Ogni pezzo che scopriremo potrà essere usato come “ingrediente” nella Forgia, la quale ci darà modo di assemblare la nostra arma attraverso moltissime combinazioni. Possiamo scegliere il generico tipo d’arma, ad esempio un’arma tagliente a una mano, un’arma tagliente a due mani, delle doppie armi o altro ancora. Successivamente, possiamo decidere se quell’arma tagliente sarà una spada, un’ascia, etc. Infine, potremo personalizzare l’impugnatura e una caratteristica speciale, due dettagli che cambieranno molto le abilità della nostra arma.
La forgia dà davvero ampio spazio alla sperimentazione, anche perché sia armi che armature hanno delle classiche slot in cui inserire oggetti con cui ampliare il nostro move set, ottenere danni elementali e vari bonus alle statistiche.
Insomma, alcune caratteristiche classiche del gioco di ruolo mescolate alla possibilità di creare la vostra arma perfetta. Magari creeremo una combinazione d’arma, armatura e ulteriori abilità che disintegrerà completamente il gioco? Va benissimo così, parola degli sviluppatori, i quali si sono espressi esplicitamente al riguardo: “Sands of Aura è a giocatore singolo e potresti trovare qualcosa che rompe completamente il gioco, ma a noi va bene”.
Sands of Aura, però, non è solo esplorare qua e là uccidendo nemici fino al raggiungimento di un boss. Gli sviluppatori hanno parlato anche di sfide speciali, tanta lore e Starspire, un insediamento a cui potremo scegliere di dedicarci.
Starspire permetterà di accogliere nuovi abitanti, conoscerli meglio per scoprire le loro storie, ottenere vari servizi e prendere decisioni che cambieranno il futuro dell’insediamento. Tuttavia, si tratta di una componente totalmente opzionale, se non vorremo il peso delle responsabilità potremo comodamente scegliere di ignorare Starspire e tornare a macellare i nostri nemici.
Nel complesso, Sands of Aura si presenta come un indie davvero interessante che vuole chiaramente omaggiare i giochi From Software, ma senza inciampare nella brutta copia e aggiungendo le proprie idee.
Attualmente non è ancora stata comunicata una data d’uscita, ma sappiamo che arriverà in Accesso Anticipato. Speriamo il prima possibile, così da poter iniziare ad esplorare le misteriose sabbie di Talamhel.
This post was published on 14 Giugno 2021 21:50
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