Ieri ho avuto il piacere di prendere parte ad un evento a porte chiuse riguardante Onrush, il prossimo titolo di corse arcade di Codemasters. Dopo un approccio più classico ai racing game con titoli come F1 2017 e Dirt 4, è arrivato il momento per la azienda del Warwickshire di raggiungere nuove vette.
In viaggio verso Milano, fra una goccia di sudore e l’altra, ho passato il tempo a documentarmi sul titolo, imbattendomi in un trailer rilasciato circa due mesi fa.
Dopo Gravel, Un clone di Burnout, ho pensato. Ero pronto a takedown assurdi, a gare fino al traguardo e alla assoluta mancanza di una componente strategica: Solo io, la mia macchina ed il traguardo all’orizzonte. Niente di più sbagliato.
Una volta provato il titolo, sia in singleplayer che in multiplayer contro altri colleghi di differenti testate, Onrush è stato in grado sfondare il mio scetticismo a piena potenza e a farmi ricredere sulle qualità del titolo stesso.
Onrush non è un semplice gioco di corse, bensì un titolo di corse e combattimento, ci ha raccontato il game designer Paul Rustchynsky. Con questo titolo, il team di Codemasters ha preso spunto da differenti titoli di corse – fra cui il sopra citato Burnout – ed ha aggiunto il suo particolare tocco, creando meccaniche di gioco e modalità innovative per un racing game.
Le gare vedono due team, composti da 6 giocatori ciascuno, sfidarsi in corse dai differenti obiettivi, quali la cattura di un area o il raccoglimento di abbastanza punti da vincere il round.
Detto così, il titolo non pare apportare chissà quale miglioria al genere, ma per poterlo capire al meglio è necessario parlare dell’elemento più importante del gioco: i veicoli.
Il titolo presenta otto differenti classi di veicoli, ognuna con le sue abilità speciali, attivabili dopo aver assimilato abbastanza energia – ottenibile eseguendo manovre ben precise, ognuna differente a seconda della classe.
Le modalità di gioco, invece, sono quattro:
Risulta necessario collaborare con il proprio team e sfruttare al meglio le abilità dei veicoli per ottenere la vittoria. È raro, e soprattutto piacevole, trovarsi di fronte ad un titolo che non premia il miglior pilota, bensì il gioco di squadra di 6 differenti giocatori.
Con queste caratteristiche alla base del core concept di Onrush, Codemasters è riuscita nel creare un titolo originale ed entusiasmante, in grado di far divertire anche i giocatori più lontani dai racing game.
La componente strategica è una squisita novità in un gioco di corse: mescolando classi, modalità e composizione della squadra, Onrush presenta un gameplay profondo ed altrettanto complesso da padroneggiare.
Da quel che abbiamo potuto vedere, il titolo gira fluido su Playstation 4 Pro e non sono stati riscontrati cali di frame rate, cosa molto importante, se consideriamo la enorme mole di veicoli su schermo ed effetti grafici.
Essendo il gameplay il punto di forza del gioco, era normale aspettarsi un comparto tecnico nella media ma, fortunatamente, i ragazzi di Codemasters hanno raggiunto un ottimo livello per quanto riguarda le texture dei veicoli e dei tracciati.
Il comparto audio non presenta particolari innovazioni. Classici suoni di giochi di corse, takedown ed un annunciatore. Menzione speciale per la colonna sonora, capace di spaziare dall’hard rock ai generi più sconosciuti di musica elettronica.
Il sistema di progressione dell’arcade combat racing game di Codemasters tuttavia è tutt’altro che innovativo: mantenendo la linea moderna riguardante i contenuti sbloccabili, presenta gli ormai noti Lootbox, ottenibili accumulando esperienza e, di conseguenza, salendo di livello.
È importante sottolineare come questi presentino solamente oggetti cosmetici, quali acrobazie, skin per il veicolo o skin per il personaggio, eliminando così il rischio di dare vantaggi ai giocatori paganti.
Rustchynsky inoltre non esclude il continuo evolversi del titolo, aggiungendo nel tempo tracciati, classi e forse anche modalità: non è nell’interesse degli sviluppatori abbandonare Onrush dopo il lancio, puntano bensì a creare un gioco dalla vita longeva, che permette ai giocatori di prendersi pause e trovare nuovi cambiamenti una volta fatto ritorno.
Non ci stupiremmo se, in futuro, Onrush fosse in grado di farsi uno spazio nel moderno settore del gaming competitivo, controllato maggiormente da Moba e Sparatutto.
Quanto abbiamo provato di Onrush ci è bastato per capire la validità del titolo. Nonostante l’iniziale scetticismo e l’astinenza causata dalla assenza di Burnout, Codemasters è riuscita a farmi dimenticare i titoli di corse arcade del passato e sbalzarmi in una nuova dimensione, fatta di strategia e pianificazione, che però non toglie peso e divertimento all’azione adrenalinica delle quattro ruote.
Il titolo, distribuito da Koch Media, sarà disponibile su Microsoft XBox One e Sony Playstation 4 a partire dal 5 Giugno 2018.
This post was published on 12 Maggio 2018 12:00
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