Il ritorno di Crash Bandicoot su console è forse uno dei più attesi da chi, come il sottoscritto, ha mosso i primi passi nel mondo videoludico proprio con il marsupiale arancione.
L’arrivo quindi di una nuova avventura, che riprenderà da Warped, porta sulle spalle un carico di aspettative non indifferente. In questo articolo cercheremo di non scendere troppo nel dettaglio per conservare dei veri giudizi per la recensione, ma illustreremo gli elementi principali notati nella demo.
Gameplay
Antipasto: Macedonia di frutti Wumpa
La demo ci propone 3 livelli: Isolati dalla neve, Scatto del Dinosauro e Un naufragio capita a tutti.
I primi due livelli sono volti a mostrarci le novità dal punto di vista di Crash mentre nel terzo vestiremo i panni di Cortex.
Isolati dalla neve
Questo primo livello, ambientato in un porto innevato abitato da pirati e pescatori, ci presenta subito una delle nuove maschere che ci accompagneranno nel gioco: Kupuna-Wa, la maschera del tempo.
L’intero scenario sarà quindi strutturato per alternare sezioni di classico platform ad altre in cui dovremo fermare il tempo in puro stile Dio Brando, regalandoci momenti di pura adrenalina e salti mozzafiato.
Proprio in questo livello scopriamo anche un’altra grande novità di Crash 4: L’esplorazione. I livelli, infatti, non sono più dei semplici corridoi in 3D o 2.5D ma presentano tantissime strade e passaggi nascosti pieni di casse e frutti wumpa. Proprio per questo sarà possibile spostare leggermente la telecamera con la levetta destra per sbirciare ai lati dello schermo in cerca di qualche segreto.
Scatto del Dinosauro
Che biglietto da visita sarebbe senza un buon Chase Level, tipico di ogni buon gioco di Crash?
Nel mondo preistorico, tra una citazione a Bugs Bunny Lost in time e qualche combo malefica di salti e nemici, facciamo la conoscenza di Lani-Loli la maschera della fase. Equipaggiandola avremo il potere di far apparire e scomparire alcuni oggetti dal piano di esistenza come casse o ostacoli. Per darci un assaggio di questo potere scivoleremo lungo un lungo ramo tipo Tarzan usando con il giusto timing Lani-Loli per non finire spiaccicati.
In seguito dovremo scappare da un affamato T Rex che ci costringerà a rivivere anccora una volta l’ansia dei Chase Level che tanto ci hanno tormentato anche in passato.
Un naufragio capita a tutti
Questo ultimo scenario è praticamente il primo ma dal punto di vista di Cortex, e fidatevi sarà uno shock. Dopo aver fatto un minimo di memoria muscolare sui primi due livelli il gameplay cambia totalmente, finiremo quindi più di una volta con la testa nelle casse Nitro.
A differenza di Crash Bandicoot, il gameplay di Cortex verte su altre abilità: Non più doppio salto e piroetta ma pistola mutaforma ed una specie di testata in avanti da utilizzare a mezz’aria. Con la sua fidata pistola, Cortex può trasformare i nemici in piattaforme rigide o rimbalzanti per raggiungere i diversi punti della mappa mentre lo scatto/testata fungerà da “planata” nei precipizi più lunghi. La sezione con Cortex è quindi caratterizzata da un altro modo di guardare al platforming, e dopo esservi abituati con Crash sentirete la differenza soprattutto quando cercherete di eseguire un doppio salto e cadendo come delle pere cotte.
Ad un certo punto del livello si ritorna a controllare Crash, ma quello che sembra lo stesso livello presenta invece un nuovo grado di sfida con un nuovo pattern di casse da raccogliere.
Misure anti D E B O L E
Se c’è una cosa che la Nsane Trilogy ha insegnato al mondo è che la gente non è più abituata all’idea del Game Over. Quindi, per evitare che qualche giornalista paragoni anche questo titolo a Dark Souls per la sua difficoltà, le vite sono state sostituite da un conteggio morti come monito di quanto si è scarsi. In questo modo si potrà fallire quanto si vuole senza dover ricominciare per forza da capo il livello.
Forse non tutti sanno che uno dei modi migliori per riuscire in un platform è guardare l’ombra del personaggio, proprio per questo gli sviluppatori di Crash 4 hanno pensato bene di evidenziarla con un bordo giallo trasformandola in un vero e proprio mirino.
Fortunatamente i devs hanno pensato anche a chi vive la vita un quarto di wumpa alla volta inserendo la modalità retrò che ripristina le vite come da tradizione.
Commento finale
Se prima Crash 4 aveva la mia curiosità ora ha la mia attenzione, il gioco si presenta fresco e colorato con un level design ed un grado sfida spettacolare. L’attenzione degli sviluppatori nel portare un titolo che non sia solo un’esca per i nostalgici ma qualcosa al passo coi tempi, lo si nota già dalle prime battute. L’idea di inserire un minimo di esplorazione dà sicuramente maggiore profondità ai livelli che premierà i più completisti a ricevere gemme bonus anche raccogliendo tutti i frutti Wumpa. Già solo in questa demo ci sono tante sfaccettature del genere mettendo nelle nostre mani diversi gameplay tutti insieme. C’è però una cosa che mi ha lasciato interdetto, i comandi. Per quanto le animazioni siano fluide ho avuto l’impressione di un imput lag minimo che però si trasformava in una saetta per recuperare, questa cosa mi ha dato la sensazione di controllare una saponetta anche solo nella corsa per non parlare dei controlli mid air dei salti. Badate ho testato i comandi sia con i tasti direzionali (da bravo boomer videoludico) che con l’analogico ma il risultato era lo stesso. Probabilmente si tratta di qualcosina ancora acerbo lasciato nella demo. Tolto questo neo, che se non viene tarato meglio rischia di diventare un melanoma, Crash 4: It’s About Time promette ore di divertimento e rigiocabilità, personalmente non vedo l’ora di provare il gioco completo e soprattutto vedere il gameplay degli altri personaggi.
Grazie ad Activision per avermi permesso di provare questa demo.