Lucca Comics non è solo cosplay e manga, ma anche interessantissime mostre e ospiti speciali.
In particolare ho voluto visitare A World of Hate: una mostra interamente dedicata ad Adrian Smith, uno dei più noti e importanti illustratori fantasy contemporanei.
Il bello di questa mostra, il motivo per cui l’ho apprezzata particolarmente, è che oltre alle tavole di illustrazioni vi erano delle teche con plancia, carte, miniature e fishes di tutti i giochi a cui l’autore ha lavorato. Davvero uno splendido lavoro e un’ottima organizzazione.
Vediamo insieme com’era strutturata.
La mostra apre ai visitatori con il più famoso dei titoli a cui ha lavorato Smith, appunto Warhammer 40.000, con cui ha esordito negli anni ’80.
Vi sono esposte le prime illustrazioni, ancora a matita, realizzate a mano, di alcuni dei personaggi come l’Ork Warboss, il Minotaur e Father Nurgle
Questi disegni, ormai 30enni, non hanno perso un singolo giorno del loro fascino iniziale.Lo sfumato morbido definisce gli spettacolari dettagli delineati dell’autore, con un risultato fantasy ma estremamente realistico.
Hate è un gioco da tavolo fatto di brutali combattimenti e conquiste in un mondo desolato, una sceneggiatura completamente ideata da Smith.
Il carattere duro e crudo di questo gioco si rappresenta perfettamente nelle illustrazioni per esso.
Queste illustrazioni hanno 2, al massimo tre colori: bianco e nero, alcune hanno dei fondi rosso sangue.
Sono cupe, buie e giocano moltissimo con il contrasto tra il nero più totale e i punti di luce che illuminano i macabri dettagli delle figure; armi mortali, profonde cicatrici, teschi e ossa.
Un’altra sezione molto suggestiva di questa mostra è quella dedicata al gioco da tavolo Cthulhu: Death May Die.
Le illustrazioni del maestro raffiguranti gli Antichi in questo caso ricalcano le descrizioni figurative ormai insite nell’immaginario comune, senza però mancare di piccoli tocchi personali e della nota cruda dell’artista.
In queste tavole gli Antichi sono esseri giganteschi, fuori da ogni comprensione, con caratteristiche assurde , su fondi spaziali e sconfinati.
Le teche a lato ospitano una statua gigante di Chtulu alta 50 cm e le miniature di tutti gli altri Dei curate in ogni minimo dettaglio assieme alla plancia di gioco.
Una stanza a parte ospita tantissime tavole di questo spettacolare gioco da tavolo.
Con questi disegni Smith incarna in pieno lo stile di raffigurazione giapponese e lo fonde perfettamente con il suo disegno pulito e realistico, creando dei disegni di grande effetto.
Spettacolare l’utilizzo dei colori ad acquerello, che rendono in particolar modo sulle figure degli Oni Giapponesi.
Altre piccole sezioni di questa mostra sono dedicate a Blood Rage, The Others – Seven Sins e Camelot.
Il primo è gioco basato sui vichinghi e la mitologia norrena.
Esposte vi sono alcune tavole dei protagonisti impersonabili, alcuni nemici come troll e Odino e alcune scene di battaglia e dei dreki, le tipiche navi vichinghe.
Spettacolare l’illustrazione di Surtr, il gigante di fuoco.
Il secondo è un gioco da tavolo Horror in cui ciascuno controlla uno dei 7 peccati capitali, nel tentativo di corrompere il mondo e scatenare l’apocalisse.
Le illustrazioni qui sono particolarmente crude, horror, sanguinose e suggestive. Uno spettacolo per gli occhi.
Camelot è una piccola chicca di questa mostra, in quanto sono illustrazioni ancora inedite di un gioco in uscita.
Il soggetto sembra essere il classico fantasy dell’immaginario comune, le illustrazioni rappresentano esili elfi in armature riccamente decorate, forti paladini dall’aspetto imponente, maghi, halflings, nani e creature magiche.
Nella stanza che ospitava Rising Sun vi era anche una sedia girevole e attrezzatura per il VR: ciò permetteva di vedere una speciale intervista fatta a Smith, la prima mai rilasciata, che si racconta nel suo lavoro, tutto ripreso con una speciale tecnica a 360°.
Ecco il video che la pagina ufficiale di Lucca Comics & Games gli ha dedicato.
In sostanza questa la trovo una mostra particolarmente riuscita, che oltre alle suggestive illustrazioni mostrava il frutto di tale lavoro: miniature, plance di gioco e carte sono uno spettacolo da guardare.
Spesso, purtroppo, nella frenesia del Comics si perdono questi eventi realizzati davvero bene e che ci mettono a confronto con gli stessi autori che ci fanno sognare.
Fermatevi e prendetevi qualche minuto per organizzare qualcuna di queste visite: vedrete che ne varrà la pena.
This post was published on 5 Novembre 2019 15:09
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