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Anteprima | Blood Opera Crescendo (RPG Maker e qualità coesistono se è un indie italiano)

Ammetto di essere perplesso ogni volta che mi passano dei titoli prodotti con RPG Maker, più che altro perché una volta su due i giochi realizzati con questo tool sono delle mere schifezze (facciamo anche due volte su tre). Mi è capitato di vedere “prodotti” compilati con assets generici dello stesso programma o palesemente rubati da altri giochi, con grafica spartana e photoshoppata in malo modo. Per citare una cult cinematografico il cui attore è recentemente scomparso (pace all’anima sua) “Ho visto cose che voi umani non potreste nemmeno immaginare.”

Non esattamente il miglior modo di morire, non trovate?

Blood Opera Crescendo è un esempio di titolo RPG Maker riuscito

Ci sono poi quei rari casi in cui RPG Maker ci regala dei buoni titoli, come To the Moon oppure l’italiano Timothy and the Mysterious Forest, realizzato da Kibou Entertainment, un piccolo studio indie italiano Pavese. Ho provato in anteprima la demo del loro nuovo gioco Blood Opera Crescendo, un’interessante quanto atipica avventura investigativa che unisce le classiche meccaniche di Ace Attorney alle dinamiche della serie Persona (soprattutto ai primi). Questa versione dimostrativa riguarda le prime due ore circa di gioco.

Il setting è la quasi inesplorata (in ambito videoludico) Austria barocca del XVIII secolo, nei panni di Heinrich Steiner, un ex-compositore d’orchestra da tempo tormentato che si ritrova a dover indagare su un misterioso caso di omicidio avvenuto nel suo vecchio teatro. L’incipit di questa storia coinvolgerà Heinrich in un’emozionante avventura alla stregua di uno spietato serial killer che trasforma le sue vittime in strumenti musicali.

Le ambientazioni sono affascinanti. Finalmente un gioco in RPG Maker in cui troviamo degli assets originali e ben realizzati.

Grafica curata, storia originale ed ottime meccaniche: le premesse per un buon titolo

Chi ha giocato tanti titoli che girano sull’engine di RPG Maker riconoscerà sin da subito le classiche meccaniche di gioco. Pur tuttavia è innegabile che il lavoro svolto dal team per quanto concerne l’ambito grafico è davvero meritevole: le sprite sono tutte originali e davvero di buona fattura, così come i disegni dei personaggi che appaiono in primo piano durante i dialoghi e nei filmati di intermezzo. Gli ambienti hanno un ottimo design e si denota una fedele riproduzione degli edifici della cittadina di Blaiburg e delle atmosfere dell’epoca.

I disegni delle cutscene sono di buona fattura. Talvolta sembrano usciti da un OAV degli anni ’90.

Nell’ambito della sceneggiatura la demo mostra sin da subito qualità, con una background story del protagonista di ottima fattura: Heinrich è un personaggio verosimile, tormentato dal suo attuale status di non poter più fare ciò che ama: dedicarsi alla scrittura della musica. Gli avvenimenti catturano sin da subito il giocatore il quale, incuriosito, è spinto a proseguire nelle indagini del compositore, tra scoperte, inganni e omicidi. Se avete apprezzato film come Amadeus non rimarrete di certo delusi dalle atmosfere di questo titolo.

Che gli sviluppatori di Blood Opera siano fan della recente miniserie tv Chernobyl?

 

 

Il gameplay non è troppo differente da quello di una graphic novel con interessanti espedienti come gli interrogatori e i depistaggi. In queste due fasi di gioco dovremo, nel primo caso rispondere correttamente alle domande relative ad eventi precedenti dell’avventura e nel secondo caso “mentire”, ma senza dare troppo nell’occhio, per evitare l’arresto. La demo ci ha dato modo di vedere che entrambe le fasi funzionano alla grande. Sono curioso di vedere come verranno sviluppate nel resto del gioco. Non mancano le dinamiche sociali: potremo stringere relazioni con particolari personaggi, una feature che dovrebbe funzionare in modo simile a quelle della saga di Persona. Interessante anche la fase della “Deduzione”, un piacevole minigioco nel quale il protagonista riflette sugli indizi raccolti presentato sotto l’espediente di rhythm game alla Guitar Hero. A proposito di musica, non possiamo non parlare dell’ottima colonna sonora, composta da brani originali e da grandi classici. Essa arricchisce la già ottima esperienza di gioco, ma da il massimo nelle cutscene.

Gli interrogatori sono, per adesso, abbastanza semplici. Sono curioso di scoprire come si evolveranno nel gioco completo. Se magari avranno delle ripercussioni anche a lungo termine.

La demo di Blood Opera Crescendo è assolutamente promossa, non vedo l’ora di vedere come prosegue la storia di questo titolo. Io l’ho giocata in inglese, ma sarà disponibile anche in giapponese e in italiano, trattandosi, voglio ricordare, di un indie sviluppato da uno studio nostrano. Per tale motivo vi consiglio caldamente di supportare la campagna Kickstarter lanciata qualche giorno fa. Per quanto concerne la demo, potete scaricarla tramite questo link oppure su Steam.

This post was published on 27 Luglio 2019 10:30

Amerigo "ilCirox" Cirelli

Sono nato nel 1995, gioco ai videogiochi da quando ne ho memoria. Più che una passione, per me il videogioco è un medium capace non solo di intrattenere ma, vista la sua natura interattiva, di creare vere e proprie esperienze. Per questo motivo, dopo un'adolescenza passata a videogiocare ho deciso di iniziare a scriverne. Attualmente sono impegnato negli studi giuridici-economici, scrivo su Player.it dal 2018 e gestisco la famosa pagina di meme "ilCirox" su Facebook ed altri social network dal 2015.

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