Nei giorni scorsi, tra una gara di CTR Nitro-Fueled e un’altra, abbiamo ricevuto la closed beta di RAD che ci ha permesso anche se per poco di testare il nuovo titolo di Double Fine.
Un mondo post post apocalittico
Con RAD gli sviluppatori ci presentano un mondo in cui l’umanità ha fallito ben due volte nel contrastare l’apocalisse sopravvivendo quindi in un mondo a metà strada tra Mad Max, Cyberpunk e Brutal Legend. E’ qui che entriamo in gioco noi, un ragazzino del villaggio di sopravvissuti che si offre volontario per andare nel mondo esterno a cercare nuove fonti d’energia e risorse per i suoi compagni. Prima di partire, però, ci vengono fatti due doni: una particolare mazza da baseball con il potere di tornare al villaggio in caso di fallimento (ciò giustifica il reset della partita dopo il game over) e la capacità di sfruttare le RADiazioni a nostro vantaggio mutando le parti del nostro corpo per affrontare i nemici sempre più potenti.
La sopravvivenza del più evoluto
A differenza di molti roguelike RAD non ci porrà in dungeon formati da corridoi e stanze ma ci catapulterà in lande desolate e terre spezzate cmpletamente esplorabili e caratterizzate da elementi naturali, costruzioni ipertecnologiche in disuso, resti di un’umanità scomparsa ma soprattutto mostri, tantissimi e strampalati che solo una mente come quella di Lee Petty (Brutal Legend) poteva inventare. Ancora più strampalate sono le mutazioni ottenibili raccogliendo le RADiazioni sprigionate dall’uccisione, riempita al massimo l’apposita barra il nostro corpo subirà una mutazione casuale: Un braccio boomerang, un super cervello, un corpo da granchio o una coda da cui creare dei piccoli cloni ragno che combattono per te questi sono solo alcuni esempi di quello che ci può accadere durante la nostra avventura.
Un menù abbastanza scarno lascia il posto ad un gameplay che rientra molto nei canoni del genere partendo dai semplici 3 tasti (salta,attacca,schiva) fino ad impiegare quasi la totalità del nostro joypad modificando RADicalmente il nostro stile di gioco a seconda delle combinazioni power up e mutazioni che raccoglieremo lungo la strada.
Come detto prima ci troveremo ad esplorare larghe zone procedurali nella quale dovremo attivare diversi obelischi per poter accedere alla stanza del boss i metteranno a dura prova le nostre capacità di schivata. Il mondo però non è fatto solo di pericoli, capiterà spesso di imbatterci in NPC che ci venderanno oggetti o ci porranno delle sfide d’abilità ricompensandoci lautamente. A facilitare l’esplorazione delle mappe è la scia d’erba che lasceremo dietro di noi, infatti la velocità di corsa aumenterà notevolmente quando ci ripasseremo sopra andando quindi a diventare anche un ottimo modo per sfuggire agli attacchi del boss, soprattutto quando avremo corso per tutta la stanza.
In attesa della RADcensione
Per quel poco che abbiamo provato RAD si presenta come un roguelike degno di nota accompagnato da una veste grafica pregna di riferimenti anni ’80 grazie a colori fluo e un design particolare. Morti le prime volte si cominciano subito a imparare i pattern dei nemici e i momenti migliori in cui contrattaccare dopo una schivata almeno fino a quando non si raggiunge una nuova area con sfide sempre diverse. Con il suo prezzo competitivo (19,99€) e la sua alta streammabilità siamo certi che RAD infuocherà la nostra estate 2019 a partire dal prossimo agosto.