Il trailer di Death Stranding rilasciato nella giornata di ieri ci ha fatto rimanere senza fiato (mai termine fu più corretto). Non solo è stato finalmente mostrato un gameplay più vario del “walking simulator” di un anno fa, ma ci è stata data l’ennesima dimostrazione che Hideo Kojima è un artista che fa le cose in grande.
Così come nei precedenti, criptici, video, anche in questo ha lasciato moltissimi indizi. Alcuni dei quali anche “metaforicamente” collegati al suo passato da game designer. Di seguito proveremo a riordinare tutte le informazioni emerse nel nuovo trailer “collegandoci” a quelli precedenti tramite speculazioni e teorie su questo affascinante titolo.
Per seguire al meglio la lettura, è consigliabile aver visionato il nuovo trailer di Death Stranding che vi lasciamo di seguito con i sottotitoli in italiano.
Trailer Death Stranding ufficiale / 4k Sub Ita
Death Stranding | Analisi dettagliata del trailer della data d’uscita
L’introduzione è molto simile al video mostrato all’E3 2018, con il feto all’interno di un corpo (probabilmente quello di Sam). Più avanti nel video però scopriremo che questi feti hanno un nome ben preciso, Bridge Baby, abbreviato in BB.
Nel secondo 0:10 la scena si sposta in quello che sembra un laboratorio. Tutto questo è molto simile all’introduzione di Metal Gear Solid V: The Phantom Pain. Come se in un certo senso Hideo Kojima volesse creare continuitá con la sua opera precedente. Persino il fade delle palpebre è lo stesso.
Il punto di vista è quello di un Bridge Baby mentre Cliff (Mads Mikkelsen) si rivolge direttamente a lui con queste parole: “BB. Non temere. Tranquillo, sarò sempre con te.” Un messaggio ambiguo e con più significati, probabilmento diretto anche a noi spettatori, pronunciato da un Cliff/Kojima. BB, nella finzione del trailer potrebbe rappresentare Big Boss. Il game designer vuole comunicare ai giocatori che non ha dimenticato suo figlio, la saga di Metal Gear Solid, ma è tempo di andare avanti, di voltare pagina.
Dopo la ninna nanna al secondo 0:45 è possibile vedere una foto nello Studio Ovale della Casa Bianca con Sam (Norman Reedus), quella che ricorda una versione invecchiata di Amelie (Lindsay Wagner) e una misteriosa, terza donna incinta il cui volto è nascosto da una macchia.
Lo stesso tipo di macchia che è possibile trovare anche nel trailer dell’E3 2018, causata dalla pioggia che “invecchia le cose”.
Nella scena in moto del minutaggio 0:48 molti hanno trovato un’altra reference a Metal Gear. La scritta “RAVEN” potrebbe essere un riferimento al boss Vulcan Raven. La cosa particolare è che l’ambiente circostante è pieno di corvi. Un solo rimando o c’è qualcosa di più sotto?
In background possiamo notare dei cervi. La presenza di mammiferi annulla completamente una precedente teoria riguardante la quasi completa estinzione degli animali nel mondo di Death Stranding. La morte dei mammiferi sarebbe collegata ai misteriosi nemici delle chiazze nere, che attaccano e affogano qualsiasi essere vivente respiri. Nel nuovo trailer si scopre che questi esseri si chiamano CA (o BT in inglese).
Questa scena è alternata ad un dialogo che avviene sempre nello Studio Ovale con una donna anziana di nome Bridget, collegata in qualche modo a Sam ma anche presidente della Bridges: United Cities of America. Questa è malata, probabilmente afflitta da una malattia simile al cancro, vista la totale assenza di capelli.
Di seguito si vede il protagonista indossare la sua tuta e camminare in diverse location del mondo di gioco. A questo punto ci chiediamo se Death Stranding sia effettivamente un open world. I luoghi che Sam visita sono troppo diversi tra loro e allo stesso tempo molto curati, anche in lontananza. Crediamo che sia quasi impossibile per un hardware di attuale generazione caricare nella stessa mappa ambienti così vasti e diversi e oltretutto capaci di sfoggiare un tale dettaglio in una sola volta. La nostra ipotesi è che il gioco offra vastissime aree da esplorare, separate però da caricamenti. Un po’ come avviene in Monster Hunter World. Ovviamente, prendete questa ipotesi con le pinze.
A 1:49 si vede una breve sequenza di gameplay, che mostra prima l’utilizzo della scala per superare ostacoli ambientali, ed in seguito un’ancora da arrampicata. Si nota che questi oggetti possono avere un limite di quantità e di raggio d’azione per l’utilizzo. Difficile identificare gli altri oggetti se non due: l’arma (in questo caso un fucile) e l’altro, che più che un oggetto sembra un’azione un po’ particolare: non vorremmo sbagliarci, ma sembra proprio la sagoma di un omino intento ad orinare. Nostra conclusione affrettata o ennesima Kojimata?
Nel minuto 2:11 si vede invece il personaggio noto come Fragile (Léa Seydoux) minacciata da un Homo Demens. Nel trailer viene spiegato, da una voce fuori campo, che gli Homini Demens sono un gruppo di separatisti combattenti che vanno in giro di città in città e creano crateri tramite i Voidouts, enormi CA. È possibile vedere gli effetti di questi esseri nel trailer dei The Game Awards 2017.
A partire dal minuto 2:42 viene mostrata una scena di gameplay stealth. I nemici cercano Sam nella sua ultima posizione nota, evidenziata da una sagoma in arancione. Sam può abbassarsi, nascondersi tra la vegetazione e addirittura strisciare (saremmo rimasti delusi se in un gioco di Kojima non si potesse strisciare, giusto Peace Walker?). Il led del braccio meccanico dei nemici (simile a quello del protagonista) assume un colore arancione se il giocatore è ricercato e rosso, con tanto di “alert” se viene identificato. Un altro felice rimando alla saga di Snake.
Intorno al minuto 3:00 inizia una sequenza di fuga in cui i nemici rincorrono Sam con dei bastoni elettrici che possono essere allungati e lanciati. Se il protagonista viene colpito perde parte del carico che trasporta. Potrebbe trattarsi di un modo per rappresentare i life points? Sam può scegliere sia di scappare che di affrontarli in uno scontro a corpo a corpo, recuperando anche oggetti dai nemici caduti per usarli come arma. La moto utilizzata per fuggire sembra diversa rispetto a quella dei minuti precedenti, probabilmente sarà possibile guidare liberamente qualsiasi veicolo come in MGSV.
Dopo i 3:30 inizia a piovere, segno che sono in arrivo le creature note come CA. La correlazione tra queste entità e la pioggia “che invecchia le cose” era stata già evidenziata nei precedenti trailer. Successivamente Sam e un altro interlocutore parlano dei Bridges Babies e di come questi abbiano un ruolo essenziale per collegarsi all’aldilà.
Dopodiché si vede un tipo di gameplay già visto negli altri trailer: Sam identifica dei CA con il braccio meccanico. Inizia una sequenza di fuga dove è possibile vedere il braccio muoversi e cambiare colore in corrispondenza degli esseri. Il dettaglio con cui tutto questo avviene ha dell’incredibile, segno del grande lavoro tecnico posto in essere dalla Kojima Productions. Nel frattempo vengono anche mostrate le impronte di Sam in blu e quelle dei CA in arancione.
Nel minuto 4:43 si nota un CA simile ad un delfino. Si tratta del medesimo che vediamo nella sequenza di gameplay estratta dal trailer giapponese. Probabilmente una boss fight.
Tutta la parte successiva (4:50) si svolge probabilmente in un’altra dimensione, l’aldilà. È tutta in prima persona e si vedono scenari bellici della Prima Guerra Mondiale. Qualche secondo dopo Mads Mikkelsen fa un’entrata di scena che è un palese riferimento a Terminator. In questa sequenza è possibile vedere una cicatrice al petto simile a quella di Sam, nel primo trailer del 2016.
A 5:11 viene mostrato per la prima volta il gunplay, nel quale Sam utilizza un fucile. Nel gameplay giapponese viene mostrata anche un’altra arma. Qualche secondo dopo si vede Mikkelsen formare un reticolo a forma di ragnatela, assieme alle bambole del secondo trailer.
Heartman (Nicolas Winding Refn) a 5:20 lavora a qualcosa collegato all’attività cerebrale. Intanto in background si vede un panorama innevato. Potrebbe essere la stessa ambientazione che si vede all’inizio del video? A 5:23 un altro “game over” e passaggio all’altra dimensione sempre come avviene nel trailer del TGA 2017.
Di chi è la salma a 5:25? Si tratta della stessa del trailer dell’E3 2018? E come mai viene bruciata? Forse per evitare la sua trasformazione in un CA? Un altro interrogativo è invece il CA bianco con cui comunica Mama (Margaret Qualley). Come mai in questo caso il CA è inoffensivo? A 5:32 si vede una donna sott’acqua, incastrata. Forse il suo passaggio nell’aldilà è fallito? Nel minuto 5:35 ci sono le stesse formule matematiche del primo trailer. Si tratta di formule relative alla fisica quantistica. Subito dopo Sam interagisce con il BB che fa parte del sistema di Recovery della Bridge. Da quì il nome Bridge Baby.
Da 5:39 una serie di scene mostrano prima Mama ricevere qualcosa dal CA “buono”, poi una breve scena di Amelie con dietro di sé una nave cargo del periodo Prima (o seconda) Guerra Mondiale ed infine una clip con Heartman trascinato da qualcosa mentre nella direzione opposta c’è un gruppo di persone, probabilmente pronte a passare nell’aldilà.
Durante la presentazione dei personaggi, quasi tutti piangono. Le lacrime, come nel trailer dell’E3 2018, sono dovute ad una sottospecie di allergia causata dai CA. Da notare come le lacrime di Amelie siano rosso sangue mentre quelle di Higgs (Troy Baker) siano nere. Tra questi personaggi Die-Hardman (Tommie Earl Jenkins) indossa una maschera con su scritto “Ludens”. Si tratta del misterioso personaggio presentato da Kojima ancora prima dell’annuncio di Death Stranding.
Nei pochi frame che seguono ci sono moltissime informazioni: una sul gameplay che mostra come sia possibile utilizzare il braccio come scudo per i proiettili, l’altra mostra Higgs rapire Amelie. Higgs è interpretato dal doppiatore americano di Revolver Ocelot. Scommettiamo che anche in questo gioco il suo schieramento sarà ambiguo? A proposito di Amelie, su internet circola una teoria sul fatto che l’essere a 6:06 sia proprio Amelie tramutata in CA. Una teoria interessante, chissà se si rivelerà esatta. A 6:15 c’è Sam con la pelle di un colore bluastro, quasi fosse il negativo di una fotografia. Questo suggerisce forse che stia passando nell’aldilà? Al termine di questa scena tenta di spararsi, non ne conosciamo però ancora il motivo.
Le scene successive rimandano tutte ai precedenti trailer. Da 6:50 vediamo Mads che dopo un’altra entrata cinematografica, che questa volta ricorda una celebre scena di Apocalypse Now, invoca i CA mentre il voice over di Higgs ribadisce che il suo collegamento con l’aldilà è molto forte. Qui viene anche suggerito che quella sostanza nera sia petrolio, perché infiammabile dalla sigaretta del personaggio. Inutile dire che la sigaretta è un altro riferimento a Solid Snake.
Per chiudere si ritorna nel laboratorio. Con Mads\Kojima che riferendosi a noi dice che presto ci mostrerà “la vera cosa”, “the real thing”. A cosa si riferisce? Che sia un riferimento metatestuale e sia in arrivo un nuovo trailer?
Dalla visione dei trailer e dalle informazioni che abbiamo in possesso fino ad ora emerge che il titolo di Kojima vuole sottolineare l’importanza della connessione, del contatto umano e di come questo sia alla base della società, nonché un modo per ricostruirla.
The future is in your hands.
Un bel messaggio. Speriamo solo che Death Stranding si riveli all’altezza del difficile obiettivo che si è posto. Per adesso, sembra che non rimarremo delusi. Non ci resta che aspettare l’8 novembre.
Questa era una “breve” analisi del video di ieri. Abbiamo scovato molti particolari nascosti e se ne noteremo altri, state certi che aggiorneremo l’articolo. Intanto, se anche voi avete visto qualcosa che ci è sfuggito, scrivetelo pure nei commenti.