Come molti gamer appassionati avranno avuto modo di notare, questo è un periodo decisamente ricco di tripla A da provare, sotto forma di demo. Che si tratti di giochi orientati agli amanti della cultura giapponese, come nel caso di Jump Force, o di videogame destinati alla community online, nel caso di Anthem, la curiosità di provare i titoli in questione è sempre tanta, e The Division 2 non ha fatto eccezione.
Ubisoft ha deciso di dare una “seconda possibilità” ad uno dei suoi franchise più interessanti, cercando di imparare dagli errori commessi nel primo capitolo e cercando di dare al secondo una maggiore profondità.
La Private Beta recentemente conclusasi ci ha dato la possibilità di avere un “piccolo assaggio” di ciò che ci attende nella versione completa del titolo, in uscita il prossimo 15 Marzo 2018.
Che cosa dobbiamo attenderci dal ritorno degli agenti della Divisione? Cercheremo di rispondere in maniera completa nelle righe che seguono.
Dopo essere passati per l’editor del nostro avatar di gioco, e dopo aver settato alcune utili e gradevoli impostazioni come, ad esempio, la presenza dei sottotitoli, una cutscene ci proietta direttamente nella città di Washington, che sarà teatro delle vicende di The Division 2.
Dopo gli eventi narrati nel primo episodio, l’umanità, o almeno parte di essa, è sopravvissuta al terribile virus che l’ha decimata, imparando come adattarsi in un ambiente ostile, in cui la prima minaccia non è rappresentata dall’agente patogeno, ma dalle razzie compiute dalle Iene, un gruppo paramilitare a cui è rimasto ben poco di umano.
Nonostante le avversità, delle vere e proprie comunità di superstiti sono riuscite a ritagliarsi il proprio spazio nella capitale degli Stati Uniti, lottando con tutte le proprie forze per rivendicare il loro più basilare ed essenziale diritto: ricominciare. Ed è proprio qui che entriamo in gioco noi.
Il giocatore si troverà a vestire i panni di un agente della Divisione, il corpo di soldati d’élite già all’opera a New York, il cui scopo sarà proprio quello di aiutare i sopravvissuti nella loro lotta ed a porre fine allo strapotere delle Iene.
Dopo aver esplorato ciò che rimane di un Luna Park, saremo costretti a sbaragliare un primo gruppo di nemici che si frappone tra noi ed il nostro quartier generale, che è niente poco di meno che la Casa Bianca.
Una volta messo piede in ciò che rimane della residenza presidenziale, saremo messi al corrente della situazione, e ci sarà consentito di scegliere tra diverse abilità, tra cui, ad esempio, la possibilità di portare armi aggiuntive nelle fondine, mine “intelligenti”, ed altre a noi precluse in questa private beta.
A rendere più semplice la nostra vita in questa Washington post apocalittica, ci sarà anche una torretta portatile, che potrà sparare sui nemici in vari modi e con varie tipologie di armi.
Il nostro primo incarico sarà proprio quello di raggiungere l’avamposto denominato “Teatro“, in modo da entrare in contatto con il primo gruppo di sopravvissuti e svolgere delle missioni per loro conto.
Dal primo momento in cui metteremo piede nell’avamposto in questione, ci renderemo immediatamente conto che questi luoghi saranno di vitale importanza, diventando “oasi di pace” in cui potremo far confluire altri superstiti e dove potremo reclutare nuovi membri per il nostro quartier generale.
Sotto questo aspetto, come diremo di qui a breve, The Division 2 vede accresciuta la componente ruolistica, che prevederà non solo lo sviluppo del personaggio, ma anche quella dei vari avamposti.
Chiunque abbia giocato al primo The Division, ricorderà bene i diversi difetti del titolo Ubisoft, tra cui spiccavano, su tutti, la ripetitività delle missioni e l’assenza di contenuti successivi all’endgame. Ebbene, sembra proprio che il publisher francese abbia deciso di strutturare il suo gioco partendo proprio dalle lacune del suo predecessore.
Le missioni disponibili nella beta sono soltanto tre, poche per emettere un giudizio complessivo, soprattutto considerando una sensazione di “già visto“ riguardante soprattutto la quest nell’albergo. Tuttavia, sono molte le differenze ed i miglioramenti introdotti da mamma Ubisoft in questo suo titolo.
Se l’elemento ruolistico è stato reso più presente, quello gestionale è effettivamente una sorpresa. Ogni avamposto potrà essere sviluppato, ed i vari upgrade saranno disponibili soltanto portando a termine le varie missioni secondarie e donando oggetti presso gli appositi banconi.
Tali avamposti diventeranno, in una fase avanzata, dei veri e propri punti di viaggio rapido, utili sia per trovare un attimo di pace che per reclutare nuovi membri da dirottare alla Casa Bianca.
Sin dai primi scontri a fuoco è possibile notare che, fondamentalmente, sarà impossibile rimanere fermi. Le coperture potranno costituire dei ripari soltanto momentanei, ed i nemici non esiteranno a lanciare granate pur di stanarvi.
Proprio per questa ragione, sarete costretti a spostarvi di continuo, in modo da aggirare il nemico e non essere dei facili bersagli.
Rispetto al primo The Division, sono state rese disponibili anche la possibilità di aggirare gli angoli dei ripari, in modo da non esporsi al fuoco nemico, nonché una sorta di GPS che ci indica tutte le coperture disponibili nei paraggi.
Sotto l’aspetto grafico, nonostante l’ottima performance offerta dal motore SnowDrop, si percepisce chiaramente che il team di sviluppo debba ancora limare qualcosa.
Complessivamente, possiamo dire che The Division 2 sembra abbia migliorato diverse delle criticità del suo predecessore, candidandosi seriamente ad essere uno dei titoli di punta del 2019 videoludico.
Non ci resta quindi che attendere il prossimo 15 Marzo, giorno in cui The Division 2 sarà disponibile per Playstation 4, Xbox One e PC.
Restate sintonizzati per ulteriori news in merito.
This post was published on 11 Febbraio 2019 10:05
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