Sembrava uno scherzo di halloween, invece non è così. L’account di Twitter di Undertale e quello dello sviluppatore, Toby Fox impazziscono totalmente tweetando una serie di post misteriosi. Ne abbiamo parlato più nel dettaglio in questo articolo. Lo stesso Toby ha chiesto a chi apriva il link di non parlare del contenuto, per evitare troppi spoiler. Però, adesso che si sa più o meno tutto, vuotiamo il sacco. Nei link dei tweet era nascosto un nuovo gioco del creatore di Undertale, Deltarune. Scopriamo inoltre che l’autore aveva già lasciato indizi sul gioco, addiruttura in un tweet del 2015.
Per chi non conoscesse Undertale, anche se ormai immagino siano rimasti davvero in pochi, si tratta di un gdr indie in cui era introdotta la particolare scelta di non combattere l’avversario. Potevamo completare la nostra run non uccidendo nessuno e non avanzando di livello. Concept tanto semplice quanto geniale.
Pubblicato il 5 settembre 2015. In un periodo abbastanza difficile a dirla tutta. Qualche giorno prima era uscito Metal Gear Solid V, titolo, insieme ad altri, come The Witcher 3, che avrebbero riempito la piazza in quel periodo. Sembra incredibile che un indie così apparentemente semplice, ma in realtà geniale e profondo sia riuscito a superare la saturazione del mercato videoludico, probabilmente anche grazie alla spinta degli influencer di Youtube.
Chiusa la premessa sul primo titolo, introduciamo questo Deltarune. Di cosa si tratta esattamente? E’ effettivamente un seguito di Undertale? La risposta è NI. Sembrano esserci rimandi ad alcuni elementi della lore. Per farvi un esempio, lo stesso collegamento che può esserci tra un ICO e uno Shadow of The Colossus. Nel corso dell’articolo cercherò di limitare il più possibile gli spoiler, perchè la trama, come in Undertale, è l’aspetto principale del gioco.
Apparentemente siamo di fronte ad un Undertale con la stessa grafica 2D, leggermente migliorata, ma sempre di un gioco in gamemaker si parla. Per un motivo non sto a raccontarvi per evitare spoiler inizieremo la nostra avventura questa volta non da soli, ma in un gruppo di avventurieri: Kris, un ragazzino che somiglia molto al protagonista di Undertale, Ralsei, un mago coperto da un enorme cappello e una lucertolona antropomorfa di nome Susie.
Essendo questa volta, il party formato da più elementi, occorreva cambiare il combat system. Uno scontro in Deltarune appare ora di più simile a quello di un Final Fantasy (o un Mother). Viene ripreso letteralmente il combat system del primo Undertale passando però da un personaggio all’altro. Ad esemptio Kris è il leader del gruppo ed è l’unico in grado di utilizzare il menù “ACT”, le cui opzioni servono essenzialmente per interagire con il nemico, portandolo alla resa in modo pacifico. Si, in questo gioco avremo sempre la scelta di poter risparmiare o uccidere il nostro nemico.
Ralsei è invece in grado di utilizzare la magia. I vari incantesimi possono essere usati tramite dei punti che si accumulano durante lo scontro chiamati punti TP. A loro volta, questi punti si caricano tramite una nuova opzione di battaglia, quella di “Defend”. Difenderci ci permetterà, oltre di ricaricare la barra dei TP, anche di ridurre i danni subiti nei combattimenti. Per il resto funziona esattamente come Undertale, scegliamo se attaccare o “risparmiare” il nemico e partirà la mossa dell’avversario che trasforma il combattimanto in uno shooter 2D in cui il cursore sarà a forma di cuore. Ovviamente i membro del nostro party che viene attaccato verrà marcato con un riquadro lampeggiante. Quando tutti i membri del party raggiungeranno i zero HP sarà game over, come un classico gdr.
Fin quì, diremmo, niente di troppo complicato rispetto ad Undertale. Ecco che arriva il fattore “imprevisto”. Susie è un personaggio che non controlleremo in modo diretto ed il suo modo di fare è alquanto brutale. Se siamo intenzionati a non uccidere il nostro nemico, ecco che lei deciderà comunque di attaccarlo. Sarà dunque una sfida nella sfida: fare “SPARE” al nemico prima che il nostro alleato lo uccida. Una scelta di game design da applausi.
Non finisce quì: magari se non volete spoilerarvi niente, saltate al prossimo paragrafo. Arriverà un punto in cui avremo come personaggio a disposizione solamente Susie, che ovviamente, sarà propensa a fare fuori il nemico di turno. Il modo per non ucciderlo? Scommetto che ci siete arrivati: nel momento in cui tocca all’avversario dovete farvi colpire. Dopo un po’ vedendovi incassare tutti quei pugni, smetterà di combattere.
E’ incredibile come il game designer del gioco sia riuscito a migliorare la formula vincente di Undertale rendendola ancora migliore.
Non ho parlato per niente del mondo di gioco, come già detto, per evitare spoiler. Posso dirvi che non è cambiato troppo da Undertale se non per il fatto che adesso è possibile correre con il tasto X. I membri del party ci seguiranno e spesso dovranno essere utilizzati per superare gli enigmi. La scrittura dei personaggi è di alto livello, caratterizzati dallo stesso stile comico-fumettoso del primo titolo. Incredibile come dietro un character design ben realizzato anche un mucchio di pixel riesca a creare personaggi memorabili. Probabilmente dialoghi e personaggi diventeranno i meme dei prossimi mesi.
Ad accompagnare il tutto ci saranno le ottime musiche realizzate dal buon Toby Fox, anche quì si parla di un ottimo lavoro. Detesto davvero dirvi di più perchè alcune vanno ascoltate e basta.
Direi che potete fermarvi quà e correre a scaricare il gioco se non volete rovinarvi niente, solo dopo leggete il paragrafo che segue. Insomma, personalmente ero dell’idea che si trattasse di una demo, ma dopo una, due, ore di gioco iniziavo a farmi delle domande. Possibile che una demo duri così tanto? La riposta è arrivata alla fine: si tratta di un gioco a capitoli. Il primo gratuito, gli altri, probabilmente, a pagamento. Non sappiamo però quanti siano e quando usciranno al momento della scrittura dell’articolo.
Il primo capitolo di Deltarune si completa in circa tre ore e lascia parecchi interrogativi. Sicuramente servono altre run per comprendere appieno la natura di questa prima parte, un po’ come successo con Undertale. Io intanto vi consiglio di fare attenzione alla composizione di alcune parole. Anche allo stesso titolo “Deltarune” vi ricorda qualcosa?
This post was published on 1 Novembre 2018 16:00
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