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Pubblicato in: Anteprime

A Way Out – Anteprima E3 2017

Articolo a cura di Domenico De Rosa

Ci aspettavamo un nuovo Dragon Age o qualche sequel di altri franchise appartenenti a Electronic Arts, ma durante l’EA Play 2017 tenutosi in occasione dell’E3 2017 siamo stati stupiti con l’annuncio di un titolo praticamente inaspettato e soprattutto, unico nel suo genere. A Way Out infatti tende a rivoluzionare il genere co-op e può essere considerato come un punto di inizio per quanto riguarda un nuovo genere videoludico con un gameplay mai visto prima. Di giochi asimmetrici ne abbiamo già giocati in passato, ma come il nuovo titolo in sviluppo presso Hazelight mai prima d’ora. E il 2018, anno in cui verrà pubblicato, sembra essere davvero assai lontano!

Toccata e fuga

Incontro in carcere, amicizia, piani di evasione e fuga. Sembra la trama della serie TV Prison Break, ma non lo è! A Way Out sembra ispirarsi molto a tale serie televisiva, se non fosse che i due protagonisti, Leo e Vincent, non sono fratelli, ma si sono conosciuti solo in carcere. Da quel poco che abbiamo visto, giusto un paio di filmati, capiamo subito l’incredibile potenziale che si cela dietro tale titolo co-op. A Way Out è stato pensato per essere giocato da due giocatori, ognuno con la propria parte di schermo e il proprio ruolo nell’avventura. I giocatori tenderanno a procedere ognuno per sé, come se si trattasse di due gameplay differenti. Il legame tra i due personaggi dovrà infatti essere plasmato via via, quando il gioco ne darà l’occasione (oppure potrà essere creata da noi stessi). La particolarità sta nel fatto che mentre su una porzione di schermo avrà luogo una cut-scene, l’altro giocatore potrà continuare con le sue azione, proprio come se fossero realmente due gameplay distinti e separati. Una volta instaurato il rapporto tra i due però, le sequenze di collaborazione tra i due utenti saranno sempre più protagoniste, tanto che spesse volte lo split-screen sparirà a favore di un’unica schermata di gioco (full screen). Tra le azioni compibili dai personaggi, troviamo la possibilità di creare diversivi o trappole per neutralizzare le guardie, ma non mancheranno combattimenti corpo a corpo e il gunplay. Inoltre, ci aspettiamo altre azioni quali la possibilità di curare o rianimare il proprio compagno. Ma A Way Out non si limiterà al solo perimetro carcerario.

Fuori si sta peggio

Grazie ai video-gameplay proposti da Electronic Arts, sappiamo che A Way Out è un titolo davvero enorme e che non confinerà i giocatori all’interno del carcere. Dunque, l’end-game non sta nella fuga dalla prigione, ma va oltre! Una volta fuggiti, l’azione di gioco continuerà e i due fuggitivi non dovranno fare altro che scappare dalle autorità locali, pronte a rispedirli dietro le sbarre. È qui che il gameplay (sempre co-op asimmetrico) subisce una evoluzione, aggiungendo fughe su due e quattro ruote e seguenze di guida e spara che alzeranno di parecchio il livello d’azione in-game. Altra feature persente nel gioco è la particolare suddivizione dello schermo: spesse volte l’azione sarà focalizzata su un singolo personaggio e ciò comporterà una riduzione della porzione di schermo dell’altro protagonista. Questo però non vuol dire che ci sarà un solo protagonista principale mentre l’altro avrà il ruolo di una semplice spalla, ma solo che in quella determinata occasione l’azione sarà più concentrata su quello specifico personaggio. Se abbiamo esaltato questo particolare gameplay, dobbiamo necessariamente calmare l’entusiamo, dato che dal punto di vista tecnico, soprattutto durante determinate azioni, A Way Out sembrerebbe essere un po’ acerbo (sempre dal punto di vista tecnico). Un esempio è il gameplay su strada, dove il sistema di guida proposto sembrerebbe essere un tantino grezzo e soprattutto macchinoso. Ma c’è tempo per lavorarci sopra.

Conclusione

A Way Out può essere considerato uno di quei titoli che ti fa saltare dalla sedia per il tanto entusiamo. Il gioco sembrerebbe avere tutti i presupposti per essere considerato uno dei Crack videoludici del 2018. L’unico problema (e non da sottovalutare) è proprio ciò che comporta la meccanica co-op su cui è costruito l’intero titolo, ovvero la necessità di avere qualcuno con cui poter giocare. Già, perché a quanto pare se siete soli, è praticamente inutile acquistare il gioco . Ma da qui al 2018 qualcuno con cui giocare lo troveremo tutti!

This post was published on 11 Giugno 2017 19:06

Redazione Player.it

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