Articolo a cura di Pietro Gualano
I fan della serie The Legend of Zelda hanno avuto una pazienza veramente enorme in questi anni: Breath of the Wild è stato rinviato diverse volte ed è passato da “titolo di punta per Wii U” a “titolo di lancio per Nintendo Switch”. Nel corso dell’evento di presentazione dedicato alla nuova console la grande N ha confermato la data di lancio del gioco (3 marzo) e grazie allo stand aperto a Milano abbiamo avuto la possibilità di testarlo in anteprima. La versione che abbiamo provato non era quella definitiva purtroppo, un fatto piuttosto strano considerando che comunque mancano solo poche settimane al lancio… Ma ora basta perdere tempo, è il momento di partire per una nuova avventura nel fantastico mondo di The Legend of Zelda!
Doverosa premessa: in quest’anteprima non parleremo della trama. La versione dimostrativa che abbiamo provato non svelava praticamente nulla (tranne qualche accenno generale) e non intendiamo fare ipotesi rischiando di rovinare la sorpresa a qualcuno. La prima cosa che abbiamo notato giocando a Breath of the Wild è che il gioco è completamente doppiato in italiano, non siamo riusciti a capire se anche il protagonista è stato doppiato ma crediamo di sì.
Inizialmente veniamo guidati in una caverna da una voce narrante e abbiamo la possibilità di prendere confidenza con i tasti e con le meccaniche di base, ma dopo pochi minuti si esce all’aperto e possiamo ammirare fin da subito l’enorme mondo di gioco realizzato dal team di Aonuma. La mappa che abbiamo provato è quella mostrata praticamente in tutti i gameplay fino ad oggi, una vasta vallata caratterizzata da laghi e qualche altura sullo sfondo.
Il mondo di gioco è piuttosto vivo e oltre ai classici npc con cui interagire ci siamo scontrati anche con diversi nemici: il sistema di combattimento funziona bene ed è generalmente soddisfacente, anche se la difficoltà sembra decisamente bassa (è comunque presto per parlare). L’IA nemica è stata ben curata è rubando un’arma a un nemico ci siamo presi gli insulti del caso: nel poco tempo a nostra disposizione abbiamo avuto la possibilità di provare sia armi da corpo a copro che armi per il combattimento dalla distanza e vi assicuriamo che sono entrambi divertenti da utilizzare. Il giocatore ha la possibilità di caricare i colpi e deve riuscire a proteggersi schivando col giusto tempismo.
La versione di Breath of the Wild che abbiamo provato era veramente indietro tecnicamente parlando: alcune texture erano terribili, la gestione dei colori non era ottimale, l’interfaccia di gioco non era pulitissima e le animazioni erano piuttosto legnose. Siamo certi che il gioco non sarà così quando arriverà nei negozi, sarebbe un errore clamoroso proporre un titolo in questo stato… Quello che invece ci ha colpiti è la grande varietà d’approccio offerta dalla mappa realizzata dagli sviluppatori: il giocatore non è costretto a seguire un sentiero prestabilito e può tranquillamente perdersi nell’esplorazione di un dungeon piuttosto che di una zona ancora da scoprire.
Paradossalmente dal punto di vista tecnico siamo rimasti molto più impressionati dalla versione portatile del gioco: lo switch tra televisore e pad non è immediato (ci vogliono circa 2 secondi) ma la qualità è sicuramente degna di nota e il gioco è veramente godibile anche sul “piccolo schermo”.
Nulla da dire in conclusione sul sistema di gestione dell’inventario, gli sviluppatori apparentemente hanno fatto un buon lavoro ma aspettiamo di metterlo seriamente alla prova prima di dare un giudizio definitivo.
Breath of the Wild è veramente molto atteso e, stando a quello che abbiamo visto, le premesse per avere un ottimo gioco ci sono tutte. Il mondo è veramente vasto e offre una grande varietà d’approccio, i combattimenti sono intriganti e divertenti da affrontare, la gestione dell’inventario funziona e non solo. Proponendo una trama di qualità e migliorando il gioco dal punto di vista tecnico i ragazzi della grande N potrebbero veramente fare centro… A questo punto l’appuntamento è per i primi giorni di marzo per la recensione completa!
This post was published on 13 Febbraio 2017 18:42
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