Articolo a cura di Pietro Gualano
For Honor è sicuramente uno dei giochi più intriganti del 2017, un titolo che ha catturato l’attenzione di molti in arrivo il giorno di San Valentino. Naturalmente, come saprete, non stiamo parlando di un prodotto particolarmente romantico dal momento che nel gioco dovrete darvele di santa ragione con avversari reali e virtuali…
Recentemente abbiamo avuto la possibilità di testare il titolo in anteprima grazie a una “closed” beta di qualche giorno e ora, dopo decine di combattimenti, gioie e dolori, possiamo dare un primo giudizio sulla struttura e sulle basi del gioco. E’ una versione preliminare, ne siamo perfettamente consapevoli, ma si può comunque intravedere ciò che ci attende a metà febbraio…
Entrando nella beta la prima cosa che salta all’occhio è la grande cura del team di sviluppo per la personalizzazione e la gestione del personaggio: il giocatore deve creare il proprio stemma e modificare il proprio guerriero scegliendo tra decine di varianti possibili. Sarebbe stato bello avere un editor online da cui scaricare le creazioni degli utenti, ma a quanto pare questa funzionalità non è al momento disponibile.
Dopo aver scelto il proprio simbolo, l’utente viene portato in un tutorial che spiega le meccaniche di gioco: i controlli di base sono semplici da capire e non si hanno particolari difficoltà a eseguire una schivata o una parata, ma vi assicuriamo che nel caos della battaglia e tutta un’altra cosa.
La beta offriva solo tre modalità: duello (un classico uno contro uno), la mischia (un due contro due) e dominio (quattro contro quattro, la modalità indubbiamente più interessante sotto il profilo strategico). Manca sicuramente un po’ di varietà ma siamo certi che nel gioco completo ci saranno tanti altri contenuti, altrimenti il prodotto potrebbe stancare molto presto un certo tipo di utenza.
Nulla da dire invece sul sistema di progressione del personaggio, apparentemente ben curato e calibrato: possiamo scegliere fra tre fazioni (vichinghi, cavalieri e samurai) e poi specializzarci in sottoclassi puntando su un personaggio più rapido o più potente. Vincendo o perdendo scontri si guadagnano punti esperienza con cui potenziare il proprio alter ego virtuale, ma possiamo anche contare su del vero e proprio equipaggiamento da raccogliere e utilizzare. Il sistema, come abbiamo detto, funziona e speriamo veramente che non vengano implementate le microtransazioni dal momento che vanificherebbero tutto.
For Honor è tecnicamente un prodotto valido, siamo solo in beta ma il gioco si presenta già piuttosto bene. Abbiamo incontrato qualche bug relativo alle animazioni ma niente di troppo grave e siamo convinti che verrà risolto tutto in tempi brevi, la versione che abbiamo testato era quella PC e non abbiamo riscontrato praticamente mai cali di frame rate. La mappatura dei controlli su tastiera è discretamente oscena ma fortunatamente si può rimediare in pochi minuti, speriamo la cambino nel gioco completo.
Il sistema di combattimento realizzato per l’occasione è semplice e immediato, ma al tempo stesso è anche molto complesso e pensiamo che i giocatori avranno veramente grosse difficoltà nei primi tempi. Abbiamo grossi dubbi sul bilanciamento ma non possiamo pronunciarci al momento dato che abbiamo visto solo una piccola parte del gioco, sicuramente gli sviluppatori dovranno faticare parecchio per offrire un prodotto all’altezza delle aspettative. Per ulteriori dettagli sulla struttura generale del titolo vi rimandiamo alla nostra precedente anteprima.
For Honor era e resta un prodotto estremamente interessante, un gioco che se gestito bene potrà regalare grandi soddisfazioni a noi e a Ubisoft. I pericoli più grandi secondo noi sono il possibile inserimento delle microtransazioni nel sistema, un bilanciamento non perfetto e una varietà inadeguata, ma al momento è sicuramente troppo presto per dare un giudizio in merito. Una cosa è certa comunque: non vediamo l’ora che arrivi San Valentino…
This post was published on 31 Gennaio 2017 17:56
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