Articolo a cura di Stefano Pedrocchi
La scorsa settimana siamo stati ospiti di Halifax per testare uno dei titoli più affascinanti di prossima uscita, ovvero Portal Knights. I giocatori di base PC avranno già sentito parlare di questo videogioco sviluppato dai talentuosi ragazzi di Keen Games e pubblicato da 505 Games – divisione editioriale del gruppo digital bros- artefici di giochi del calibro di Terraria. Con l’uscita ormai prossima fissata per il 28 aprile, abbiamo potuto testare in anteprima la versione console, più precisamente quella Playstation 4, e vedere come se la cavano i nostri piccoli eroi in stile “deformed”.
Vento d’ispirazione
Prima di poterci mettere in prima persona pad alla mano, Juliane Martina Richter e David Ian Watsom Welch, rispettivamente producer e creative director del titolo, ci hanno voluto presentare brevemente non solo il loro progetto ma anche tutto ciò che riguarda le fonti di ispirazione da cui hanno attinto per creare Portal Knights. Il primo aspetto che sicuramente colpisce è la veste grafica, molto colorata, definita con uno stile cartoonesco. A conferma di questo, è stato lo stesso David a raccontarci come gli spunti per l’aspetto visivo sono da ricollegare al loro precedente progetto Terraria, e anche un po’ di Minecraft. Se proprio vogliamo essere puntigliosi, oltre ai titoli citati dagli sviluppatori, Portal Knights esteticamente strizza l’occhio ad un gioco a cui hanno giocato in pochi e che ancor di meno ne sono a conoscenza, vale a dire 3D Dot Game Heroes di Atlus, uscito su PS3 diversi anni fa, secondo la nostra impressione. Considerando quindi l’allegria che pervade il titolo fa strano sentirsi dire che un’altra ispirazione non da poco deriva dalla serie dark fantasy del maestro Miyazaki, il mai troppo lodato Dark Souls, ovviamente per quanto concerne l’aspetto legato al gameplay dei combattimenti. Tranquilli, ne avremo modo di parlare in seguito. Passando invece al gioco vero e proprio, c’è stato rivelato come il team di sviluppo stia lavorando per apportare certe modifiche in grado di migliorarne sensibilmente l’esperienza, specialmente online. Infatti, sarà possibile una cooperazione molto più naturale ed efficace rispetto a quella attualmente disponibile in early access su Steam. Attualmente possiamo dare sostegno a un amico o a un altro giocatore solo se ci troviamo nello stesso mondo, il che rende tutto molto macchinoso, fortunatamente però, il team sembra averlo capito e si sta lavorando per permettere all’utente di aiutare chiunque in qualsiasi luogo. La presentazione si è conclusa con la prova in tempo reale di una delle diverse boss fight che saranno disponibili in Portal Knights, nel nostro caso un enorme drago rosso. Dopo tutto questo, avevamo decisamente voglia di provarlo con mano e non ci siamo fatti ripetere due volte di iniziare la nostra sessione.
Pronti via!
Finalmente è toccato a noi metterci comodi presso la postazione assegnataci, in piacevole compagnia di un televisore full HD, una PS4 e, ovviamente, di Portal Knights. Avviando una nuova partita ci viene chiesto di creare il nostro alter ego digitale, scegliendone il nome, l’aspetto e la classe. Come ogni buon action RPG che si rispetti, di vitale importanza sarà la scelta della classe preferita tra tre possibili opzioni: cavaliere, mago o arciere. Inutile dirvi che in base alle vostre preferenze, il gameplay varia notevolmente, poiché se preferite gettarvi a testa bassa direttamente in azione non potete che optare per il classico cavaliere. Ritenete che la magia sia tutto? Il mago è lì che vi aspetta insieme ad i suoi potenti incantesimi. Se invece preferite un approccio furtivo, non vi resta che puntare sull’arciere. Una volta terminata questa sessione e creato il nostro personaggio, ci verrà chiesto di selezionare il mondo di partenza e la sua dimensione (nel nostro caso media ndr). Successivamente la nostra avventura ha inizio.
Cavalieri, portali e tanto altro!
Veniamo dunque teletrasportati nel nostro mondo dove possiamo prendere confidenza con i comandi di gioco grazie all’ausilio di un semplice tutorial. Fra tutte le cose che apprendiamo, due sono sicuramente le più importanti: combattere e gestire la telecamera. Partirei ad analizzare proprio quest’ultima che si rivela estremamente comoda e versatile, comportandosi più che egregiamente considerando i dubbi iniziali derivanti dal fatto che in qualsiasi momento è possibile intercambiare prima e terza persona. E accidenti se funziona! Se, come dicevamo in apertura, il gioco prende spunto sulla serie Souls di From Software, quindi era lecito aspettarsi un buon lavoro sulla terza persona, avevamo il timore che il passaggio alla prima persona potesse causare diversi problemi. Tutto viene spazzato via in un attimo, perché la funzionalità di questa telecamera è veramente eccezionale, rimanendo stabile e comodissima da usare nonostante i controlli molto action del nostro eroe virtuale, tenendo conto soprattutto del comando per rotolare che serve come schivata: tutto rimane fluidissimo e divertente. Le fasi di combattimento si dimostrano interessanti soprattutto grazie alla notevole varietà offerta dai nemici, tutti simpaticissimi ma anche piuttosto infami, mentre il combat system vero e proprio gioverebbe di un pizzico di complessità in più. Ben fatto anche la progressione del nostro personaggio, con tante abilità da sbloccare di volta in volta e particolari talenti acquistabili solamente in base al livello richiesto. Vi starete chiedendo perché il titolo del gioco faccia riferimento a dei portali. E’ presto detto. Il mondo in cui veniamo catapultati ad inizio gioco non è l’unico, altrimenti che gusto ci sarebbe? Per poterci recare al mondo successivo, sarà necessario ottenere da particolari nemici dei frammenti di portali, che si differenziano tra di loro in base al colore di ognuno. Una volta localizzato nella mappa il portale, avremo bisogno di fabbricare i pezzi mancanti che variano in base alla situazione, sacrificando ben quattro frammenti per ottenere un singolo pezzo. Tendenzialmente sono richiesti sei pezzi per poter attivare un portale, ma vi capiterà a volte di doverne mettere di meno. Terminata questa operazione si aprirà un varco e potremo viaggiare di mondo in mondo.
Dungeon, NPC ed un mondo vivo
Abbiamo già detto come il mondo che fa da sfondo alle vicende di Portal Knights sia esteticamente molto piacevole, ma soprattutto vivo. Abbiamo apprezzato molto la scelta di introdurre in questo genere di gioco un ciclo giorno-notte, con radicale cambio della fauna in base all’ora del giorno. Ci capiterà quindi di imbatterci in melme, orchi e draghetti leggermente sovrappeso al mattino per poi scappare a gambe levate di fronte a cavalieri scheletrici elementali dalla forza devastante, in grado di ucciderci con pochi colpi ben assestati. La vivacità di un universo di gioco però non si limita solamente a questo, e Portal Knights sembra esserne a conoscenza. Esplorando a fondo ogni livello possiamo imbatterci in diversi NPC, alcuni pronti a ricompensarci ed altri decisamente più sospetti e malintenzionati. Questo aspetto dona quel qualcosa in più al gioco, soprattutto per quanto concerne l’esplorazione del mondo stesso. Spulciando ogni piccolo anfratto verremo adeguatamente ricompensati dai dungeon presenti e ben nascosti ad una prima rapida occhiata. Le ricchezze presenti spesso e volentieri regalano soddisfazioni all’avventuriero più attento, con armi, monete, pozioni potentissime e raramente anche dei Pet. Ah giusto, i Pet. Questi piccoli animaletti rinchiusi in gabbie diventeranno i nostri fidati compagni di viaggio e sono anche una delle novità che abbiamo potuto testare in anteprima all’evento. Se avete una certa familiarità con gli MMO come World of Warcraft o Final Fantasy XIV avrete già capito in cosa consistono. Per tutti gli altri, una volta ottenuto un Pet potremo equipaggiarlo direttamente dall’inventario nell’apposita sezione per trovarcelo al nostro fianco durante l’avventura. Una feature decisamente simpatica e molto gradita.
Crafting che passione
Uno degli aspetti più importanti su cui si basa l’esperienza di gioco di Portal Knights è il crafting. Prendendo spunto da Minecraft e simili, sarà possibile sbriciolare ogni singolo cubo della mappa per poi costruire qualsiasi cosa ci venga in mente. Non parliamo di semplici case o giardini, bensì di veri e propri equipaggiamenti. Per poter attuare simili progetti, avremo bisogno di un banco da lavoro, potenziabile di volta in volta, che garantirà la fabbricazione di oggetti sempre più potenti. Insomma, il crafting governa silenziosamente il mondo di Portal Knights. Tutto rose e fiori dunque? Non esattamente. Oltre al già citato combat system che meriterebbe maggiore attenzione, contando l’eccellente lavoro svolto sui nemici, il problema più grande lo si è riscontrato nella gestione dell’inventario. Questo infatti risulta spesso poco chiaro su alcune meccaniche piuttosto importanti. L’esempio lampante che vi posso fare è quello che ha confuso il sottoscritto e anche i colleghi presenti, vale a dire la cote. Questo particolare oggetto, necessario per riparare le armi a nostra disposizione, svolge il suo compito in maniera poco chiara. Una volta posizionata la cote nell’inventario attivo, fruibile con i tasti direzionali del pad, questa ripara l’oggetto, ma solo quello equipaggiato. Starete pensando “che novità”, eppure non è così semplice come sembra. Siccome per muoversi di casella in casella si utilizzando i tasti destra e sinistra, questi tasti combaciano con il cambio di arma e quindi senza accorgervene avrete cambiato oggetto equipaggiato e quindi la cote avrà avuto effetto su quest’ultimo. Insomma, va sicuramente sistemato il meccanismo dell’inventario per renderlo più intuitivo e semplice da usare.
Al prossimo incontro
A fine giornata ci siamo piacevolmente sopresi della buona qualità di Portal Knights, che grazie ad uno stile ben definito e a meccaniche interessanti che mischiano un po’ tutto quello che siamo abituati a vedere in action-RPG e crafting games, sembra avere tutte le carte in regola per ritagliarsi un suo pubblico. Se il titolo dei ragazzi di Keen Games sarà in grado di divertire e intrattenere i giocatori potremo dirlo solo con la versione definitiva, al momento però le premesse sembrano esserci e con qualche revisione il team potrebbe davvero fare centro.