Articiolo a cura di Samuele Zaboi
The Last Guardian è stato un sogno, un miraggio, un pensiero a volte dimenticato ma che ora, possiamo dirlo con certezza, è realtà. L’arrivo, anche se recentemente posticipato, è sempre più vicino. A dicembre l’opera di Fumito Ueda farà finalmente il suo debutto, su PlayStation 4. In occasione della Milan Games Week abbiamo avuto modo di vedere il gioco, attraverso un filmato hands-off. Trico vi aspetta.
Le aspettative per un titolo come The Last Guardian, annunciato ormai sette anni fa, sono naturalmente elevate ed è alto il rischio di creare malcontento e delusione tra i fan, solo per il lungo e travagliato sviluppo. Cadere in smodate aspettattive verso l’alto a causa di pregiudizi, potrebbe essere estremamente facile, oltre a un’arma a doppio taglio per The Last Guardian: il più piccolo difetto non significa che il titolo sia pessimo. Fatte queste doverose premesse, che sarà importante ricordare anche in sede di recensione, possiamo addentrarci nel dettaglio in quello che abbiamo visto alla fiera meneghina.
La demo che abbiamo osservato ci ha permesso di analizzare le dinamiche del gioco e quello a cui gli utenti andranno incontro. I protagonisti saranno la creatura Trico e il suo compagno di viaggio, il personaggio che i giocatori controlleranno direttamente. The Last Guardian vi offrirà una serie di sezioni dove dovrete risolvere degli enigmi e dei puzzle ambientali sfruttando anche le abilità di Trico, che sarà controllabile dal ragazzino, suo “padrone”. Il vero cuore pulsante del gioco però, da quanto abbiamo potuto sperimentare, non sarà composto da queste fasi ma da componenti che trascendono la tecnica e il puro gameplay. Il rapporto tra il protagonista, il giocatore stesso, e Trico, sarò la chiave di volta di The Last Guardian, il centro nevralgico dell’opera d’arte di Fumito Ueda. Perché di questo si tratta. Di poesia, di amicizia, quella profonda amicizia che nasce dall’amore disinteressato.
Chi riesce a cogliere il senso profondo di The Last Guardian saprà apprezzarlo come pochi giochi, dal momento che il titolo saprà emozionarvi, elemento raro nell’industria videoludica. Detto questo, tecnicamente, il titolo non ci è sembrato perfetto e in un certo senso abbiamo compreso il rinvio deciso da Sony, con la speranza che alcuni difetti emersi in questa demo giocabile possano sparire in vista del rilascio. Le movenze del protagonista, soprattutto quando porta un oggetto o sale delle scale, talvolta ci sono apparse sgraziate e piene di glitch, con piedi che attraversano i gradini. Il comparto sono e quello artistico invece ci sono apparsi di ottimo livello, come le animazioni dello stesso Trico, vivo e vibrante nello schermo.
Nel complesso, le impressioni su The Last Guardian sono buone ma non neghiamo che il gioco ha bisogno di qualche piccolo miglioramento per avere un livello tecnico pari a quello artistico. La componente artistica già si miostra a livelli eccelsi e siamo sicuro che l’opera di Ueda saprà scaldare il cuore di molti giocatori.
This post was published on 19 Ottobre 2016 12:22
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