Articolo a cura di Samuele Zaboi
La Bolivia è diventato il paese numero uno al mondo per la produzione di cocaina. Il cartello Santa Blanca ha trasformato il paese in una sorta di regime totalitario dove corruzione e terrore fanno da padroni. Questa è la premessa che fa da sfondo a Ghost Recon Wildlands, il titolo firmato Ubisoft, atteso per il 7 marzo su PC, PlayStation 4 e Xbox One e che vede il ritorno sulla scena dei Ghost. In occasione della Milan Games Week di quest’anno abbiamo avuto modo di visionare una demo giocabile di Ghost Recon, sperimentando una missione ambientata in notturna e con una pioggia battente. L’operazione può partire.
Prima di addentrarci nel vivo del gameplay del gioco Ubisoft vogliamo elencarvi alcuni informazioni che la software house ha voluto mettere in evidenza, sottolineando come Ghost Recon Wildlands sia il titolo della serie con la mappa più grande mai realizzata. Il gioco sarà dotato infatti di 11 ecosistemi tutti collegati tra loro ed interamente esplorabili. Prima di affrontare una missione sarà possibile inoltre personalizzare il proprio Ghost sia dal punto di visto estetico che nell’arsenale. Tutte le combinazioni possibili (capelli, colore della carnagione, degli occhi, etc.) possono dare vita a più di un miliardo di opportunità. A questo si aggiunge la possibilità di customizzare l’arma in ogni sua componente: per una missione stealth possiamo decidere di utilizzare un silenziatore mentre se preferiamo un approccio più offensivo, il lanciagranate sarà lo strumento adatto per noi. Oltre alle componenti appena citate potremo scegliere anche il colore: per una missione notturna l’ideale sarà tingere le nostre armi di nero nel caso dovessimo addentrarci in una foresta potremmo optare per una livrea mimetica, solo per fare un paio di esempi.
Una volta analizzato in un lungo e in largo le opzioni di personalizzazione, potremo finalmente partire per la nostra missione, insieme ai nostri compagni. Ubisoft ci ha mostrato, in questa demo, quattro Ghost con l’obiettivo di infiltrarsi in un villaggio dei narcotrafficanti. La collaborazione tra gli elementi della squadra sarà fondamentale: mentre un paio di Ghost provano ad addentarsi nel villaggio (sarà possibile utilizzare anche elementi esterni come auto e veicoli per raggiungere questo scopo) i restanti due conquistano delle posizioni di vantaggio per fornire una copertura dall’alto. Ogni Ghost esegue le proprie azioni in assoluta liberà motivo per è fondamentale, per la riuscita della missione, collaborare con una strategia comune e ben studiata: andare da soli contro tutti allo sbaraglio sarebbe decisamente pericoloso e controproducente.
Il gameplay ci è apparso fluido senza cali di frame, consapevoli del fatto che il gioco fosse spinto al suo massimo potenziale, e ci ha mostrato le molteplici possibilità di approccio per una stessa missione. Iniziata come stealth, una volta saltata la copertura, la quest è diventata di fatto uno scontro a fuoco libero dove abbiamo potuto sfoggiare tutto il nostro arsenale.
Ghost Recon Wildlands si propone come un titolo ampio, non solo per le dimensioni della mappa, ma per le svariate ore di gioco che sarà in grado di offrire nella Bolivia pensate e immaginata da Ubisoft. Se amate i titoli ricchi di componenti strategiche, dove il gioco di squadra è il vero cuore pulsante del gameplay, Ghost Recon può essere il prodotto perfetto per voi anche se sarà necessario attendere il mese di marzo.
This post was published on 17 Ottobre 2016 19:04
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