Articolo a cura di Samuele Zaboi
L’estate che sta per arrivare si preannuncia, per il mondo del calcio, decisamente rovente. Europei, centenario della Coppa America e, per finire, anche le Olimpiadi, il tutto nell’arco di circa due mesi. In questo periodo, tra acquisti e cessioni e sessioni frenetiche di calcio mercato, il mondo videoludico accoglie i nuovi capitoli delle più importanti serie sportive. Tra queste non può mancare naturalmente quella di Pro Evolution Soccer, firmata Konami. Pochi giorni fa abbiamo avuto modo di provare PES 2017. Ecco le nostre impressioni.
Negli ultimi anni Konami ha dimostrato di aver le idee chiare con PES, avendo in mente un solo e grande obiettivo: il realismo. In questo senso, PES 2017 è un nuovo passo in avanti verso il raggiungimento di questo traguardo. La casa giapponese ha deciso infatti di introdurre diverse novità per poter dare manforte alla speranza di realizzare un gioco calcistico il più realistico possibile. In tal senso nel nuovo capitolo di Pro Evolution Soccer avremo un sistema di controllo più avanzato, in grado di carpire la nostra forza nel premere un tasto per effettuare un passaggio o una conclusione. Nella demo che abbiamo avuto modo di provare abbiamo potuto constatare questa miglioria, abbinata a una serie di nuove animazioni che riescono a rendere il gameplay di PES 2017 più fluido rispetto a quanto visto in passato.
La fluidità del gioco è una delle caratteristiche che ci ha maggiormente colpito in questa prima prova, con i giocatori in grado di muoversi sul terreno di gioco con maggiore libertà. Le migliorie pensate da Konami, senza mai dimenticare la parola d’ordine “Realismo”, si estendono anche al di fuori del manto erboso. Il pubblico ci apparso più dinamico accogliendo in piedi le squadre per poi sedersi al calcio d’inizio (anche se in modo un po’ troppo meccanico) oppure esultando con più partecipazione a un gol; le forze dell’ordine presenti già nel tunnel degli spogliatoi è solo un altro esempio di questi dettagli “extra-campo”. Nel terreno di gioco potremo vedere invece il fiato uscire dalla bocca dei giocatori, nelle partite invernali, oppure le gocce di pioggia saltare dalla rete quando viene realizzato un gol in condizioni di pioggia, senza dimenticare la bomboletta spray sui calci piazzati, in grado di dissolversi in pochi secondi proprio come nella realtà. Questi sono gli aspetti che visivi che subito balzano all’occhio ma Konami ha scavato più in profondità dando spazio a molte novità anche dal punto di visto tattico e per la gestione della squadra in tempo reale.
Prima di iniziare un incontro avrete a disposizione nuove opzioni per la vostra tattica, come un vero allenatore. Nella schermata della gestione squadra potrete infatti selezionare alcuni schemi e alcune mentalità da adottare con la semplice combinazione di tasti (su PS4, la versione che abbiamo testato, occorre premere il tasto L2 + i tasti direzionali). Gli slot a disposizione sono quattro e la scelta cadrà su due tattiche offensive, tra le quali figurano, solo per citarne giusto un paio, quelle del “falso nueve” o del “Tiki-Taka”, e due tattiche difensive, come, per esempio, abbassare la propria linea difensiva per un catenaccio sfrenato a difesa del risultato oppure optare per un pressing a tutto campo. Quando deciderete di attivare questi tattiche, i giocatori eseguiranno i movimenti pre-impostati cercando così di sorprendere i vostri avversari.
La tattica e gli schemi di gioco irrompono in modo preponderante anche durante il match di PES 2017: nei calci d’angolo, sempre sfruttando i tasti direzionali, potrete attivare, in attacco, il trenino, o la partenza dei giocatori dal secondo palo mentre in difesa potrete scegliere tra la marcatura a uomo o a zona. Nei casi più disperati potrete inoltre chiamare in avanti anche il portiere nel tentativo di agguantare il risultato negli ultimi minuti. Questo è un passo importante da parte di Konami, segno che è in grado di seguire e di aggiornarsi con l’evolversi del gioco del calcio, dove i calci piazzati stanno assumendo un ruolo sempre più importante e decisivo per sbloccare o vincere una partita. A proposito di aggiornamenti, da quello che abbiamo potuto capire, Konami è rimasta molto scottata da quanto accaduto lo scorso anno con l’aggiornamento delle rose e pare improbabile che l’episodio si ripeta anche questa stagione anche se, per il momento, non possiamo avere alcuna certenza ma solo buone sensazioni e la giusta dose di speranza.
PES 2017 non ci ha convinto a pieno in due aspetti: i portieri e l’intelligenza artificiale. I primi hanno avuto un sostanziale miglioramento rispetto al passato, questo è doveroso sottolinearlo, ma permane ancora qualche difetto. Gli estremi difensori sono molto più reattivi rispetto al passato, riuscendo a fare parate in due tempi oppure effettuando salvataggi inaspettati e molto sorprendenti, anche dal punto di vista scenografico, proprio come nella realtà. Non mancano però respinte centrali che facilitano il tap-in dei giocatori oppure parate effettuate di piede quando non necessario. Queste ultime imprecisioni impediscono ai portieri di raggiungere quel livello di eccellenza a lungo sperato dai fan anche se la strada intrapresa da Konami è senza dubbio quella giusta.
Anche l’intelligenza artificiale necessita di qualche ritocco. Più volte, nel corso della nostra prova (le squadre a disposizione erano Arsenal, Atletico Madrid, Germania e Francia), i portieri o i difensori hanno servito compagni ben marcati regalando occasioni da gol agli avversari. Oltre a questo i giocatori non coprono un pallone che si sta dirigendo fuori dal campo, toccandolo poco prima che esca, cedendo così una rimessa laterale o un calcio d’angolo. Queste sono le principali lacune che abbiamo notato in questa prima prova di PES 2017 ma siamo certi che da qui all’autunno Konami sarà in grado di porvi rimedio riuscendo forse a proporre il miglior PES di sempre.
La prima impressione con PES 2017 è stata ottima. Maggiore fluidità, maggiore realismo e maggiori interazioni con la tattica e gli schemi della squadra, in tempo reale, sono le principali novità pensate da Konami per questo nuovo capitolo. Non mancano però alcuni difetti, come i portieri non ancora perfetti e un’IA non sviluppata al meglio. Da qui alla release di PES 2017 mancano ancora diversi mesi e il tempo per migliorare c’è tutto. Non c’è dubbio però che le premesse siano senza dubbio positive.
This post was published on 2 Giugno 2016 11:00
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