Anteprima di Pietro Gualano
Portal Knights è arrivato da qualche giorno su Steam in accesso anticipato e abbiamo avuto per la prima volta la possibilità di testare questo interessante titolo. Il gioco, ovviamente, non è ancora completo al cento per cento ma nel corso delle ore che abbiamo passato nel mondo di Portal Knights ci siamo fatti un’idea piuttosto precisa sul suo effettivo potenziale. In un mercato come quello attuale in cui abbondano i sandbox in stile Minecraft è molto difficile distinguersi: Portal Knights ci riuscirà?
Portal Knights è un GDR in cui il giocatore ha la possibilità di viaggiare in più mondi sandbox di dimensioni ridotte. La prima cosa da fare dopo aver iniziato la partita è creare il personaggio scegliendo tra tre classi disponibili: guerriero (specializzato in scontri ravvicinati), ranger (abile nell’uso dell’arco) e mago (unica classe dotata di bacchetta, può lanciare magie). Naturalmente possiamo anche personalizzare l’aspetto estetico del nostro personaggio regolando diversi parametri e modificando, per esempio, capelli, occhi e carnagione. Le possibilità offerte da Portal Knights in questo senso sono nella media, non ci troviamo di fronte a una creazione del protagonista particolarmente elaborata ma, d’altro canto, non si può nemmeno dire che ci siano poche alternative tra cui scegliere. Sfortunatamente in-game le differenze tra le classi non sono così marcate, speriamo che nel gioco completo gli sviluppatori possano rendere ogni classe unica nel suo genere dando in questo modo un reale senso alla divisione.
Dopo aver scelto l’aspetto del nostro eroe e averlo rinominato ci troviamo immediatamente catapultati nel primo livello e possiamo prendere confidenza con le meccaniche di base. Il mondo di gioco è diviso in blocchi che possono essere distrutti, raccolti e riutilizzati in più modi. Il sistema di gestione dei blocchi è molto simile a quello visto in Minecraft, anche in questo caso abbiamo la possibilità di creare attrezzi attraverso un comodo banco da lavoro per facilitare la raccolta e possiamo gestire il nostro inventario assegnando i vari tipi di blocchi a un determinato numero. A differenza del gioco di Mojang, però, il giocatore ha fin da subito uno scopo ben preciso e delle missioni da compiere: Portal Knights infatti offre una vera e propria storia, non lascia il giocatore assolutamente libero in un mondo vasto ma lo accompagna attraverso più mondi di dimensioni ridotte (44 isole generate proceduralmente, per ora). Crediamo sia presto per dare un giudizio definitivo sulla trama del gioco che, al momento, appare molto semplice e poco elaborata: vi rimandiamo a una nostra futura recensione per ulteriori informazioni in questo senso.
Abbiamo apprezzato molto la possibilità di affrontare il gioco sia in single-player che in cooperativa insieme ad altri 3 utenti, riteniamo che il titolo dia il meglio se affrontato insieme ad amici e collaborare alla costruzione di un edifico o alla lotta contro un temibile boss è sempre divertente.
Portal Knights non è un normale GDR, siamo di fronte a un titolo fortemente incentrato sul crafting in cui il giocatore ha la possibilità di dare libero sfogo alla propria creatività. Per il momento possiamo promuovere senza particolari dubbi la raccolta e la creazione degli oggetti, lo sviluppatore Keen Games ha creato un sistema intuitivo e semplice da utilizzare. Ogni volta che vogliamo creare qualcosa ci vengono indicati in modo preciso gli “ingredienti” da utilizzare e dobbiamo essere in grado di trovarli nei singoli mondi di gioco. Attraverso il crafting possiamo ottenere molti oggetti diversi (armi, armature, attrezzi, blocchi speciali…), il tavolo da lavoro è assolutamente essenziale e può essere potenziato per avere accesso alla creazione di oggetti sempre nuovi. Sfruttare il crafting è fondamentale perché questo ci consente di creare i blocchi con cui costruire i portali per passare da un’isola all’altra.
Non tutti gli “ingredienti”, però, si trovano scavando e tagliando alberi. Alcuni si ottengono uccidendo mostri e questo ci riconduce al sistema di combattimento offerto da Portal Knights. Dopo aver incontrato un gruppo di nemici ne viene automaticamente agganciato uno, abbiamo la possibilità di cambiare l’avversario agganciato con la pressione di un semplice tasto ed è necessario capire chi (o cosa) colpire per primo. Il combattimento è estremamente semplificato e non ci ha convinti, le mosse a disposizione del nostro personaggio sono davvero poche e gli scontri diventano presto ripetitivi. Fortunatamente è presente una schivata che aggiunge un po’ di azione al mix e la varietà di nemici proposti nelle diverse isole è sufficiente. Speriamo che nel gioco completo sia presente un sistema di combattimento più elaborato in grado di coinvolgere maggiormente il giocatore.
Combattendo abbiamo anche la possibilità di salire di livello e sbloccare nuove abilità per il nostro personaggio: le possibilità di gestione e personalizzazione del protagonista non ci hanno convinti al cento per cento e crediamo che qualche “talento” in più sicuramente non farebbe male.
Dal punto di vista tecnico Portal Knights non delude, il gioco è molto bello dal punto di vista grafico e ha uno stile davvero accattivante. Abbiamo apprezzato moltissimo la gestione dell’illuminazione, i colori sono molto accesi e non abbiamo incontrato particolari bug grafici. In combattimento, purtroppo, ci siamo imbattuti in qualche piccolo malfunzionamento legato al puntamento dei nemici, ma stiamo parlando di problemi di poco conto in un gioco ancora in accesso anticipato. Per concludere segnaliamo la possibilità di passare in ogni momento dalla prima alla terza persona (molto utile in certi casi) e facciamo i nostri complimenti ai creatori della colonna sonora. Le musiche di Portal Knights sono davvero ben fatte e rimangono a lungo nella testa del giocatore, anche dopo aver spento il PC.
Portal Knights è sicuramente un buon titolo su cui c’è ancora del lavoro da fare. Il sistema di combattimento può essere migliorato molto e speriamo che gli sviluppatori inseriscano anche qualche nuova abilità, il sistema di classi è interessante ma deve essere rifinito ulteriormente e ci sono ancora alcuni piccoli problemi tecnici. Il sistema di crafting, in compenso, funziona alla grande, i livelli sono ben realizzati dal punto di vista grafico e la colonna sonora è davvero intrigante. A questo punto non possiamo fare altro che attendere ulteriori aggiornamenti da parte degli sviluppatori.
This post was published on 2 Marzo 2016 13:12
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