Il marchio Need For Speed è tornato alla ribalta un paio di anni fa, con il reboot della saga ad opera di Ghost Games. La recensione della critica in quel caso non fu delle migliori, con un titolo carente sotto alcuni punti di vista. La software house svedese promette di riparare agli errori commessi con il prossimo Need For Speed Payback, in arrivo il prossimo Novembre. Cosa ci aspettiamo noi di Player.it? Ve lo spieghiamo di seguito.
Deserti, montagne e città
Need For Speed Payback sarà ambientato nella Fortune Valley. La mappa di gioco sarà più vasta e più varia di quella vista nel precedente Need For Speed. La città è divisa in “regioni”, ognuna con le proprie caratteristiche per quanto riguarda l’ambiente, la morfologia e la tipologia del terreno. La mappa è già reperibile in rete, ed i vari video pubblicati confermano la varietà dei luoghi visitabili. La demo di esordio all’E3 2017, la stessa che poi abbiamo potuto provare con mano alla scorsa Gamescom, mostrava un ambiente desertico e polverose statali da percorrere al massimo della velocità.
Ed è proprio dallo scorso E3 che abbiamo avuto la conferma del taglio molto più cinematografico e story-oriented di Payback: sebbene il free-roaming sarà una componente sempre disponibile nel gioco (e finalmente, offline!), la progressione avverrà affrontando le missioni della storia, in salsa The Fast And Furious.
Drag, drift e sterrato
Tyler, Mac e Jess saranno i protagonisti dell’avventura. Il loro compito sarà sovvertire l’organizzazione messa in piedi dalla The House, il cartello che controlla ogni aspetto della Fortune Valley, partendo dai Casinò per finire allo stesso Fortune Valley Police Department. Il roster di vetture utilizzabili finora confermate è già più vasto di quello del reboot originale, ma siamo certi che la lista definitiva sarà numericamente superiore. La varietà delle ambientazioni si rispecchia dunque nell’introduzione delle classi di veicoli, che divideranno il parco auto in base al loro utilizzo migliore. Ad esempio, alcune macchine saranno indicate per le superfici sterrate e il fuoristrada, alcune faranno comodo nelle gare di accelerazione e altre ci faranno comodo durante gli inseguimenti.
Il tocco d’artista
Le auto non saranno tutte disponibili dall’inizio, e si dovrà proseguire con la trama per vedere apparire nuovi bolidi nei concessionari. Altri veicoli, invece, saranno sbloccati soltanto una volta che avremo trovato i corrispondenti rottami nascosti per la mappa – un po’ come quanto già visto in Forza Horizon. I pezzi di ricambio saranno acquistabili o si potranno vincere come ricompensa in determinati eventi attraverso le Speed Cars, che ricordano un po’ i Segnalatori del vecchio Need For Speed: Most Wanted. Il gioco promette inoltre un sistema di personalizzazione estetica migliorato rispetto a quello del precedente capitolo, con un editor livree rivisto ed approfondito.
Cobra 11 is for boys…
L’IA della polizia era uno dei punti deboli di Need For Speed, e sia la stampa che la community lamentavano di quanto fosse facile avere la meglio negli inseguimenti con le forze dell’ordine. Sebbene la polizia, come già anticipato, sarà presente nel gioco, non sarà possibile incontrarla casualmente durante il free-roaming della mappa.
Quando la notizia è stata ufficializzata dagli sviluppatori, la comunità di giocatori ha iniziato a lamentarsene, ma a nostro parere questa novità non deve spaventare. Gli inseguimenti in Payback trasmettono quel feeling “rubber-banding” incentrato sui takedown caratteristico dei Burnout, e spingere un po’ troppo su un sistema di inseguimenti casuali sarebbe potuto risultare, a nostro parere, noioso.
Ricordiamo anche che nei capitoli Underground gli inseguimenti con la polizia erano totalmente assenti e che proprio Underground 2 è ricordato da molti come il miglior capitolo della saga. In generale, ci aspettiamo un livello difficoltà maggiore per quanto riguarda gli inseguimenti (e se avete giocato i vecchi capitoli, può solo farvi piacere sapere che la presenza dei Rhino è stata confermata).
…Payback is for men!
Anche quest’anno, Ghost Games ripone la sua fiducia nell’utilizzo del Frostbite Engine, capace già di ottimi risultati in passato. Avendo abbandonato il setting esclusivamente urbano, gli sviluppatori hanno deciso di implementare un ciclo giorno-notte completo che, a detta loro, avrà ripercussioni sul gameplay, ma non ci sarà un sistema di meteo dinamico.
Ci aspettiamo miglioramenti dal punto di vista dei controlli, dato che dalla demo provata ad agosto ci sono sembrati ancora un po’ imprecisi. Sebbene il sistema di guida consenta di avviare una derapata dando un colpo ai freni, il feeling della vettura ci è apparso piuttosto diverso rispetto a quanto eravamo abituati un paio di anni fa con Need For Speed. Confermata anche l’assenza della visuale dall’abitacolo, mentre è ancora incerto se il gioco supporterà qualche periferica, sia su PC che su console.
Insomma, questo nuovo capitolo del celebre brand corsistico di EA nasconde diversi assi nella manica. Secondo voi, convincerà i neofiti del brand? Piacerà ai veterani della saga? Lo sapremo tra poco più di un mese, dato che Need For Speed Payback esordirà sugli scaffali mondiali il 10 Novembre 2017.