Homefront: The Revolution – Anteprima

Articolo a cura di Pietro Gualano

Mancano ancora molti mesi all’arrivo sul mercato di Homefront The Revolution ma Koch Media ha comunque portato il titolo alla recente Milan Games Week e, di conseguenza, abbiamo avuto la possibilità di provarlo in anteprima e farci così una prima idea. Le aspettative dei giocatori sono alte, il team di sviluppo dovrà essere bravo a soddisfarle anche se non sarà un compito semplice.
Il gioco ci mette nei panni di un normale civile arruolato nella resistenza, questa volta non abbiamo il ruolo del classico super-soldato dotato di sofisticatissimi equipaggiamenti tecnologici e dovremo sfruttare tecniche di guerriglia e strumenti realizzati da noi stessi per uscirne vivi. 
Ecco quindi le prime impressioni sul gioco dopo la nostra prova.

La resistenza

Homefront The Revolution è uno sparatutto molto particolare, il giocatore ha per tutto il tempo la sensazione di essere in svantaggio rispetto al nemico che, a prima vista, appare subito meglio armato e meglio organizzato. Ci troviamo a fare i conti con carri, fastidiosi droni e truppe addestrate  con armamenti a nostra disposizione chiaramente meno sofisticati. Come riuscire ad avere la meglio quindi? Semplice: usando l’astuzia. Il posizionamento è fondamentale nel gioco, così come la gestione delle munizioni. I colpi a nostra disposizione non sono molti e andare in giro comportandosi come Rambo non è decisamente la migliore delle idee. La cosa migliore da fare è attendere il momento più opportuno, sfruttare al massimo le coperture disponibili e utilizzare tutti gli strumenti a nostra disposizione per creare il caos e rompere la formazione nemica.
Nel corso della nostra prova abbiamo avuto la possibilità di guidare l’assalto a un convoglio, la libertà di approccio offerta dal titolo ci ha colpiti: viene infatti data la possibilità di scegliere molti punti in cui attendere il gruppo dei nemici per far partire l’imboscata e i nostri compagni non hanno cercato di fare gli eroi in solitaria rovinando tutti i nostri piani.
L’intelligenza artificiale dei soldati ostili si è rivelata piuttosto buona ma sicuramente si possono fare ancora grandi passi in avanti, i nemici provano semplici manovre di aggiramento ma queste possono essere evitate con un po’ d’attenzione. La nostra speranza è che il team lavori molto sotto questo aspetto, il gioco ha davvero un ottimo potenziale e sarebbe un peccato sprecarlo con degli antagonisti non all’altezza.
Discorso diverso invece per quanto riguarda i nostri compagni della resistenza: la loro IA è stata ben curata e questi ci forniscono un buon supporto senza essere mai troppo invadenti o, addirittura, dannosi. Anche in questo caso comunque ci sono margini di miglioramento.

Un mondo allo sbando

Uno degli aspetti di Homefront The Revolution che ci ha maggiormente colpiti è sicuramente l’atmosfera. Ci siamo trovati di fronte a un titolo cupo, caratterizzato da colori scuri in cui la violenza e il degrado hanno segnato tutto quello che ci circonda. I campi di battaglia cittadini sono ben caratterizzati e ricchi di coperture da sfruttare, affrontando le milizie nemiche tra i palazzi si ha davvero la sensazione di trovarsi in una città occupata da molto tempo che è già stata sfregiata da decine e decine di battaglie. Il team di sviluppo ha svolto un lavoro soddisfacente sul fuoco, sulle esplosioni e sulle luci: in certi momenti il giocatore si trova abbagliato dai laser mentre in altri è necessario fermarsi un momento per cercare di individuare il nemico tra il fumo e le macerie.
Le armi rispondono molto bene, nella versione in anteprima che abbiamo avuto la possibilità di provare non erano moltissime ma ovviamente nel gioco completo ne troveremo molte altre: abbiamo visto fucili automatici, fucili a pompa (ideali nei frequenti scontri a corto raggio) molotov e non solo.
La salute del nostro personaggio non si rigenera automaticamente, per curarci dobbiamo trovare un posto tranquillo e sfruttare una speciale siringa. Abbiamo apprezzato molto questo sistema che in certi momenti dello scontro aumenta notevolmente la tensione, con il giocatore che si trova sempre più sotto pressione ed è costretto a cercare riparo.
Tecnicamente il gioco è buono ma non eccellente, naturalmente per dare un giudizio definitivo in questo senso dobbiamo aspettare di avere per le mani la versione completa.

Conclusioni

Homefront The Revolution è un gioco ricco di potenziale, c’è ancora molto da lavorare ma la strada presa dagli sviluppatori è quella giusta. Se nel gioco completo verrà proposta una storia all’altezza e verrà migliorata l’intelligenza artificiale dei nemici (e in parte anche degli alleati) allora ci troveremo per le mani un titolo davvero all’altezza del nome che porta.
A questo punto non ci resta che attendere, nel corso dei prossimi mesi scopriremo sicuramente nuovi dettagli sul gioco e crediamo ci siano tutte le ragioni per essere ottimisti.