Milano – Un mese e mezzo dopo siamo ritornati negli studi di Halifax per testare il grado di evoluzione di Sniper Elite 3. Il nostro precedente hands-on prevedeva il test su un codice fermo al 50-55% dello sviluppo, mentre la versione che abbiamo provato ora è molto più vicina alla definitiva, in uscita il prossimo 27 giugno. Ci siamo cimentati con le prime due missioni e con la vera novità di questo titolo: il multiplayer. A svelarci tutti i dettagli che vi presenteremo è stato Chris Payton, Head of Art di Rebellion, presente all’incontro con la stampa. Siete pronti? Cominciamo con la nostra anteprima.
Capitolo 1 – tutorial e impatto visivo
Il gioco si apre subito con la principale novità rispetto a Sniper Elite v2, ovvero l’ambientazione. Se avete già letto il nostro primo articolo saprete che questo terzo capitolo è sì ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale, ma in Africa e non in Europa, a differenza dei capitoli precedenti. La prima cosa che noterà chi ha già familiarità con la serie, è l’esplosione di colori. Niente più grigi e sfumature di grigio, interrotte solo dal rosso del sangue, ma il giallo del sole, l’arancione delle rocce, il verde delle palme.
Oltre all’ambientazione completamente nuova, un’altra novità rilevante è l’enorme libertà di movimento. Mentre in v2 eravamo costretti a seguire un percorso prefissato, ora possiamo approcciarci al nemico in completa libertà. Il tutorial ci immerge già nell’azione, saltando la parte solitamente “noiosa” della spiegazione dei tasti. È l’intelligenza artificiale che ci aiuta a familiarizzare con i comandi. Già all’inizio del secondo livello si intuisce che tutto dipende dalla nostra creatività. In ogni livello ci sono tantissimi nemici, più di trenta, e i modi per affrontarli sono i più svariati. Possiamo attirarli in una trappola, affrontarli nel corpo a corpo, sparargli da lontano o coglierli di sorpresa con il fucile d’assalto. Anche le strade da prendere sono tante perché gli scenari sono molto ampi, circa 3 volte quelli visti in v2.
Killcam e dettagli grafici
Sniper Elite 3 piacerà molto agli amanti dei dettagli. Le leggi della fisica anche questa volta sono rispettate: non solo la traiettoria dei proiettili cambia in base al vento e alla forza di gravità, ma anche i nemici, in base al punto in cui vengono colpiti, reagiscono di conseguenza. Se il nemico sta correndo e gli spariamo alla schiena, cadrà faccia a terra, ma se lo colpiamo alla spalla ruoterà su se stesso, e ci servirà un altro colpo per finirlo. Il tutto è reso più realistico dalla nuova Killcam che ci permette di vedere il colpo mortale entrare nel corpo e osservare, grazie alla vista a raggi-X, i muscoli, le ossa e persino le vene esplodere al passaggio del proiettile. La Killcam è stata introdotta anche sui veicoli e si rivela molto utile per ammazzare tanti nemici contemporaneamente. Purtroppo per fare esplodere un mezzo ci vuole più di un colpo e, dato che dopo averne sparato uno tutti i nemici saltano via dall’auto, addio effetto sorpresa. Nei nostri svariati tentativi siamo riusciti a ottenere l’uccisione multipla appena una volta. Tornando al dettaglio grafico, va detto che le texture dei personaggi e dell’ambientazione sono molto precise. C’è da dire però che abbiamo provato una versione su PlayStation 4 che ha 1080p di risoluzione (anche la Xbox One l’avrà, e lo stesso dicasi per i PC di alto livello). Probabilmente sulle old gen bisognerà ancora pagare dazio.
Multiplayer innovativo
Passiamo ora a un punto che sta a cuore a molti: il multiplayer. In Sniper Elite 3 ci saranno tantissime modalità multiplayer. Durante la nostra prova ci è stato possibile testare la Co-op Overwatch Campaign, una campagna nella quale siamo insieme a un nostro compagno con due compiti differenti: uno scova i nemici e li tagga con il binocolo e l’altro invece si posiziona nel punto più appropriato e li secca col fucile da cecchino. Questa modalità è molto divertente perché consente di affrontare un livello piuttosto complicato senza essere l’unico obiettivo. È infatti curioso vedere i nemici confusi non sapere chi inseguire perché i cecchini ora sono due.
Esistono anche altre modalità multiplayer che non ci è stato possibile provare. Due sono Co-op: l’intera campagna in single player, ma giocata con un altro compagno, e la modalità orda, cioè due cecchini che dovranno affrontare numerosi avversari che arrivano a ondate, armati fino ai denti. Oltre alle modalità Co-op è possibile affrontare anche altri utenti umani nelle classiche modalità Deathmatch, Team Deathmatch, Re dalla distanza (simile al tutti contro tutti, ma solo con colpi sparati da lontano), Re dalla distanza a squadre ed infine Senza Contatto, ovvero un deathmatch in cui non sono previsti i corpo a corpo.
Commento finale
In definitiva possiamo affermare che Sniper Elite 3 sarà in grado di ritagliarsi una fetta di pubblico tra appassionati del genere e non.Va ricordato perà che non è un gioco come tutti gli altri. Non è uno sparatutto in cui si procede con l’assalto all’arma bianca, in cui l’adrenalina scorre a fiumi come un Battlefield o un Call of Duty, in cui un team di specialisti ci aiuta a farci largo a colpi di mitra e di bombe a mano. Sniper Elite 3 è tutto il contrario. È un gioco in cui vince chi ha sangue freddo, chi ha una forte capacità di autocontrollo, chi sa pianificare bene un attacco studiando le mosse degli avversari ed essendo sempre un passo avanti a loro. In Sniper Elite 3 non ci si può limitare a sparare, bisogna avere un piano di fuga in mente, altrimenti si è già morti in partenza. Non è dunque un gioco per tutti, ma solo per chi cerca una simulazione soddisfacente e qualcosa di non già visto.
This post was published on 22 Maggio 2014 19:04
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