Articolo a cura di Claudio Consoli
Milano – Possiamo proprio dirlo: il pomeriggio è stato davvero caldo, ospiti di Namco-Bandai, dove abbiamo potuto assistere ad una serie di presentazioni dei prodotti di prossimo rilascio del distributore. Tra i protaginisti della giornata, Dragonball Z: Battle of Z dello studio Artdink, la cui uscita è prevista per il 24 gennaio su Xbox360, PlayStation 3 e PlayStation Vita. A condurci nella scaletta dedicata a Dragonball è stato Kunio Hashimoto, producer del titolo, che ci ha dato una panormica delle modalità offerte dal gioco e caratteristiche del game play, nozioni colminate con una prova pad alla mano che ci visti combattere un Vegeta particolarmente arrabbiato, utilizzando un intero team di Super Sayan.
Interessanti novità sul versante gameplay di Battle of Z, che prevede ora scontri 4 contro 4. Le battaglie possono essere combattute sia con il singolo giocatore che prende le redini dell’intero team, sia in cooperativa fino a 4 giocatori, e la possibilità di portare i combattimenti 8 vs 8 anche online apre le porte a sfide tra otto concorrenti. Come nel manga e nell’anime, i personaggi sono in grado di combinare attacchi speciali tra loro, sincronizzando le tecniche, così da rendere la varietà degli scontri ancora più alta. La scelta del team è stata inoltre di consentire le battaglie tra diverse versioni dello stesso personaggio, il che consentirà di dar vita a scontri impossibili molto interessanti. Nel finale della presentazione abbiamo avuto occasione di mettere mano sul pad in una sfida che ci ha visto prendere il controllo di Goku, Vegeta e Trunks in versione Super Saiyan, supportati da Crilin, contro il Vegeta di inizio saga governato dall’intelligenza artificiale. Dopo una prima fase di combattimento a 360°, come Hashimoto ama chiamarlo per via della massima libertà di movimento, durante la quale non abbiamo mancato di distruggere parte dello scenario con supermosse di vario genere, il principe dei Saiyan ha utilizzando una particolare tecnica, evidentemente scriptata per avvenire a quel punto della battaglia, grazie alla quale ha generato una luna artificiale e che, esattamente come nell’anime, gli ha consentito di trasformarsi nel gorilla gigante Osaru. Una tra le caratteristiche di Battle of Z è proprio la possibilità di affrontare creature gigantesche: in questi casi, come da nostro giocato, la tattica migliore ci è sembrata colpire singole parti del corpo per impossibilitare il gigante di turno nei movimenti. Invero lo scontro con il gigante è risultato piuttosto confuso, un po’ a causa della nostra scarsa praticità con titolo, che richiede certamente di entrare in sintonia con i controlli e che non si adatta al gioco da casual, un po’ per la grande velocità nel combattimento che la telecamera virtuale non sempre ha saputo come gestire.
Quando un gioco di combattimento viene annunciato, una tra le prime cose che un fan dello specifico brand o del media di riferimento sente il bisogno di fare è fiondarsi a valutare il roster dei personaggi presenti. I titoli dedicati alla serie Dragon Ball hanno da sempre offerto un buon numero di combattenti, ma qualche assenza importante non è mancata. Con Dragonball Z: Battle of Z, l’andazzo sembra sia giunto ad una svolta. Hashimoto ha tenuto a sottolineare la presenza di oltre 60 personaggi giocabili, tra le cui fila sono presenti anche personaggi apprezzati nei film della serie Z paralleli all’anime, come Broly o Bills, senza tralasciare le varie versioni di ognuno dei personaggi dotati di più trasformazioni, tutte presenti e selezionabili, tra le quali non manca persino la versione Super Saiyan God di Goku. D’altra parte, se la volontà è quella di dar modo di rivivere tutta la storia di Dragon Ball Z, film compresi, si tratta di presenze inevitabili.
In merito alle versioni dei personaggi giocabili, ci è stato svelato che le prime copie del titolo al Day-One conterranno direttamente il codice per scaricare un costume bonus per Goku dedicato alla versione Sage di Naruto Uzumaki. Non solo, tra gli omaggi a disposizione dei primi acquirenti, in questo caso limitatamente ai pre-ordini, saranno presenti due personaggi agguntivi, ovvero Super Vegito, versione potenziata della fusione tra Vegeta e Goku avvenuta tramite gli orecchini Potara, e Super Saiyan Bardock, evoluzione a super Saiyan del padre di Goku. D’altro canto, i più appassionati della saga potrebbero decidere di puntare alla edizione collezionista del gioco, chiamata semplicemente Goku’s Edition, contenente un Artbook con immagini esclusive e una riproduzione dell’eroe della serie. Purtroppo i giocatori PlayStation Vita non potranno contare su una collector dedicata alla propria console, essendo disponibile solo per l’accoppiata Xbox 360 e PlayStation 3.
Siamo molto curiosi di testare la versione finale del gioco di Hashimoto. La passione e lo sforzo per la realizzazione di un prodotto di qualità sono evidenti. Tanti personaggi, apparentemente ben curati, scenari distruttibili, modalità storia che ripercorre l’intera saga di DBZ e sfide online sino a otto giocatori sono forti inviti al lanciarsi su questa ultima apparizione del marchio.
This post was published on 28 Ottobre 2013 6:52
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