Cominciamo dall’aspetto principale di un gioco, ossia il suo gameplay. Da sempre Battlefield scende sul campo offrendo al giocatore una giocabilità votata soprattutto verso il realismo e la tattica. Il primo lo si ottiene grazie ad un comportamento delle armi che sotto ogni aspetto rispecchia quelle reali. Dal rinculo alla gittata, ogni bocca da fuoco presente nell’opera di DICE è governata soprattutto dalle leggi della fisica. Ciò significa che per eliminare nemici dalla lunga distanza un mitragliatore non è l’arma ideale, bisogna puntare sul fucile da cecchino, ma anche qui serve calma e sangue freddo prima di sparare il colpo. Eliminare un bersaglio a due, trecento o più metri di distanza non è impossibile, ma neanche semplice, bisogna calcolare la giusta distanza visiva e alzare la mira di quel tanto che serve per contrastare la forza di gravità che porta il nostro colpo a perdere velocità e scendere. Non sono però solo i proiettili dei fucili da cecchino a comportarsi correttamente, anche pistole, mitragliatori e fucili a pompa usano logica e fisica e se nel combattimento ravvicinato uno Spas è sempre letale, basta allontanarsi di qualche metro per rendere vano il colpo del nemico.
Si tratta di un modo diverso di approcciarsi al gioco, se da una parte possiamo dire di avere una simulazione, dall’altra c’è la sua controparte arcade. Per alcuni già questo è sufficiente per decidere chi sia il vincitore, ma non sempre è così, a volte un gioco puramente arcade, proprio perché è tale, è in grado di divertire molto di più rispetto ad una complessa simulazione.
MAPPE
Altro aspetto in cui i due titoli di guerra si scontrano sfruttando campi totalmente diversi è l’ambientazione. Modern Warfare 3 offre al giocatore poco meno di una ventina di mappe, tutte di dimensioni piccole se comparate a quelle di Battlefield 3, ma tutte ricche di vicoli, ponti, sottopassaggi e aree interne da percorrere per raggiungere il proprio obiettivo o cercare il nemico. Si tratta di mappe che per grandezza non richiedono generalmente più di un minuto di corsa per andare da un capo all’altro e che, proprio grazie alla loro dimensione consentono a tutti i giocatori di azzerare i tempi di attesa prima dello scontro, il primo sangue infatti avviene di media entro i primi dieci secondi, se non meno dall’avvio del gioco.
MODALITA’
Anche dal punto delle modalità Modern Warfare 3 offre un comparto decisamente più ampio rispetto al suo competitor. L’opera di DICE fondamentalmente offre cinque modalità di gioco dove è Corsa a farla da padrone, una modalità divisa in match dove una squadra in attacco deve conquistare e distruggere le postazioni nemiche, con il nemico che una volta battuto si ritira ad un nuovo gruppo di postazioni che dovrà tentare di difendere. C’è anche il classico deathmatch e il ritorno del deathmatch a squadre – che possono essere giocati anche in porzioni piccole delle grandi mappe disabilitando l’uso dei veicoli.
CRESCITA DEL GIOCATORE
E parlando di crescita del giocatore non si può non parlare di classi e abilità. L’opera di Infinity Ward anche qui lascia da parte logica e realismo e fornisce al giocatore tutti gli strumenti per sviluppare a suo piacimento il tipo di giocatore che vuole interpretare. Se all’inizio infatti esistono delle classi di base, dopo poco queste saranno personalizzabili e grazie a tutte le opzioni di scelta fornite, ogni giocatore potrà sviluppare il suo alter ego nel modo a lui più congeniale. Arma primaria, secondaria, armamento tattico, abilità, ricompense e tutto il resto sono opzioni modificabili a proprio piacimento. Si può dunque essere un granatiere rapido non solo con le mani, ma anche con grilletto e gambe, o un fuciliere imbottito e possente in grado di resistere alle esplosioni, ma di contro più lento e facilmente aggirabile. Il cecchino poi può diventare praticamente invisibile tra mimetiche, abilità e gadget per le proprie armi. Insomma, le opzioni sono tante e totalmente configurabili che è impossibile non riuscire a trovare l’alter ego che fa per noi.
CONCLUSIONE
Come si può dunque evincere da questo nostro video confronto, Battlefield 3 e Modern Warfare 3 sono sì titoli simili per tipologia e tematica, ma in nessun modo comparabili dato che affrontano il gameplay in modo totalmente diverso. Battlefield 3 è un gioco tattico dove a vincere è l’attesa, la logica di ogni colpo e il gioco di squadra sopra ogni cosa. Modern Warfare 3 invece è puramente arcade, un gioco dove chiunque, più o meno abile, può riuscire in una partita ad ottenere un buon punteggio grazie soprattutto a tutte le sfide e i potenziamenti disponibili.
In conclusione entrambi i titoli sono validi. L’opera di DICE è più votata verso un popolo di giocatori dediti alla pura tattica e al progresso dato dall’esperienza e non dalla fortuna. Il gioco di Infinity Ward è invece più diretto e semplice, pronto ad accogliere soprattutto i giocatori che non vogliono perdersi in calcoli e logica, quanto piuttosto nello scendere rapidamente in campo e altrettanto rapidamente ottenere dei risultati. Se è il migliore FPS che state cercando, la domanda da porvi non è scegliere tra Battlefield 3 e Modern Warfare 3, quanto piuttosto che tipo di giocatore siete. Avuta la risposta, saprete anche su che gioco puntare.
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– Battlefield 3: Video e Recensione
– Modern Warfare 3: Recensione