“Nella vita alle volte bisogna avere il coraggio di cambiare, anche quando le cose vanno molto bene e ci si sentirebbe autorizzati a riposare sugli allori.“
David Silverman a proposito di Dragon Age 2
La leggenda raccontata da Varric vede il nostro eroe scappare dalla sua casa, Ferelden, ormai distrutta dalla Prole oscura, insieme alla madre, uno donna religiosa che crede fermamente nella sua fede, al fratello Carver, guerriero che rinnega i templari per la loro persecuzione contro i maghi, e la sorella Betthany, maga dalla nascita che usa i suoi poteri per supportare la famiglia durante la fuga.
Dopo vari scontri contro piccoli gruppi di Prole Oscura, il Campione incontrerà Aveline, una guerriera al servizio dell’ormai caduto re del Ferelden, e suo marito Wesley, un templare che condanna le persone che usano la magia e che è stato avvelenato dalla corruzione della prole oscura.
Il folto gruppo di personaggi arriverà infine a doversi scontrare con un Ogre che ucciderà brutalmente il fratello del nostro eroe. Dopo vari scontri il gruppo rischia la totale disfatta da parte dei prole oscura ma all’improvviso un drago, che gli appassionati conoscono bene, difenderà il campione e i membri del suo gruppo. Alla fine della battaglia il drago si rivelerà essere Flemeth la misteriosa Strega delle Selve, madre di Morrigan in Origins, che proporrà al campione di aiutarlo a raggiungere Kirwall a patto che lui compia una commissione per la strega.
Diciamo che oggi tendo ad arrabbiarmi facilmente!
Raggiunte le porte di Kirkwall vedremo il nostro gruppo essere scacciato dalla città che ha ormai chiuso le porte all’immigrazione, ma dopo aver aiutato il capitano a guardia delle porte quest’ultimo si offrirà di andare a chiamare Gamlen, zio del protagonista da sempre residente a Kirkwall e che si prospetta essere l’unico modo per tornare ad abitare nella città natia della madre del campione.
Costretto dalle vicende, l’anno di “schiavitù” dei nostri eroi passa in fretta e finalmente si prospetta l’occasione per tornare a farsi un nome nella città: un nano sta infatti cercando dei membri per una spedizione nelle Vie Profonde, un luogo dove trovare fama a ricchezza, ma unirsi alla spedizione non è facile soprattutto per il nostro gruppo che si ritrova senza un soldo, ancora trattato come un ospite scomodo della città e rinnegato dai templari che continuano la loro caccia ai Maghi anche all’interno della città. Così, dopo aver scoperto dal testamento nascosto dallo zio di avere ancora dei possedimenti, i nostri eroi iniziano dal basso verso una scalata alla fama, alla ricchezza e all’onore!
L’esperienza viene assegnata dai nemici sconfitti e al completamento di ogni missione. Oltre a poter aumentare le nostre caratteristiche potremo imparare un abilità ad ogni livello raggiunto che diversificheranno tra le classi e avranno diversi aspetti: troveremo ad esempio abilità di attacco, altre di supporto e altre ancora che saranno proprie di ogni personaggio, il tutto in un sistema di potenziamento che ricorda molto la Sferografia vista in Final Fantasy X.
Uno dei punti più criticati di Dragon Age Origins era proprio il sistema di combattimento che preveda un certo livello di strategia in ogni battaglia soffermandosi più sulla pianificazione della battaglia che sul combattimento stesso.
Dopo poche ore di gioco infatti, la familiarità con i comandi sarà pressoché immediata cosa che invece richiedeva diverso tempo nel primo capitolo del gioco.
In questo modo potremo caricare anche tutte le scelte e i rapporti con i personaggi che hanno influenzato la nostra avventura precedente e che andranno ad influenzare questa.
Come Bioware ci insegna infatti, anche in questo capitolo troveremo un sistema di scelte ed interazione tra i personaggi molto profondo e molto simile a quello di Mass Effect 2, potremo infatti entrare in rivalità con i nostri compagni, farli diventare nostri alleati, amici, e persino creare una storia d’amore generando gelosie e compiendo tradimenti, il tutto, tenendo sempre conto però del fatto che ogni azione porterà ad una conseguenza, non solo sui nostri rapporti, ma su tutto il mondo di DA2.
Credo proprio che intratterrò una relazione con questa ragazza, si si, ha davvero 2 gran doti combattive con cui vorrei confrontarmi in una notte di battaglia! He he!
Dopo averlo aspettato, atteso, desiderato, Dragon Age è tornato cambiando radicalmente la sua formula per imporsi come IL gdr anche per un pubblico meno improntato a questo genere di giochi, ma questo cambiamento non rovina in alcun modo quello che il vecchio capitolo ha lasciato, anzi, se non lo avete mai giocato sarà come provare qualcosa di totalmente nuovo in cui vi sarà possibile scegliere anche una storia prescritta per il vostro personaggio senza necessariamente attingere al primo episodio della serie. Questo titolo è un piccolo capolavoro che consiglio a tutti, perché è uno di quei giochi che non dovrebbe assolutamente mancare in nessuna collezione, Dragon Age 2 non racconta una leggenda ma aspetta qualcuna che la scriva, qualcuno che si imbarchi in questo magico viaggio in cui niente è scritto e tutto può essere scelto, Dragon Age 2 attende il Campione di Kirkwall… cosa aspettate a diventarlo?
Sonoro: 9,2 – Vi immergerà completamente in un atmosfera magica e unica nel suo genere, chiudete gli occhi e ascoltate, anche nella landa più desolata il mondodi Dragon Age 2 parla…peccato non avere un doppiaggio in italiano.
Grafica: 9,2 – La grafica di questo nuovo titolo risulta essere colorata, curata e perfetta per l’iimenso mondo che descrive, migliorando i difetti del precedente episodio con un pizzico di Cell-shading.
Giocabilità: 9,6 – Un GDR/RPG fantasy con i fiocchi praticamente unico nel suo genere…ora finalmente reso accessibile a tutti i tipi di giocatori!
Longevità: 9,5 – Immenso, vasto e sconfinato DA2 vi accompagnerà per molto molto tempo con missioni di ogni genere e dei DLC che non tarderanno ad arrivare.
Voto Finale: 9,4/10