Recensione di Fabiano “Deimos” Zaino
Gli incubi si sa, quando sembrano andati via per sempre, sopiti e dimenticati, ritornano a devastare la mente umana più accaniti che mai.
Ne sa qualcosa Isaac Clarke, il protagonista di Dead Space 2 che si troverà invischiato ancora una volta nella dura lotta per la sua sopravvivenza contro una razza aliena che sembra uscita dal peggiore degli incubi: il giocatore si troverà a vestire i panni (e la camicia di forza, capirete giocandoci) di Isaac, in uno dei migliori tps horror degli ultimi anni – infarcito, per l’occasione, di una buone dose d’azione che non sbava di una virgola la struttura quasi perfetta del titolo in questione.
DALLA USG ISHIMURA CON FURORE
Per chi si fosse perso la puntata precedente (consiglio caldamente di giocarlo prima di questo secondo episodio), il titolo in questione è impostato su un gameplay a metà strada fra il survival horror e l’azione in terza persona.
Visceral è però stata davvero molto brava a dividere nettamente queste due fasi di gameplay, riuscendo a confezionare un prodotto che farà dell’azione il suo pane quotidiano ma saprà darci visioni splatter e disturbanti come solo il miglior regista horror è capace di pensare.
Un gioco che dunque sconsiglio caldamente anche all’utenza più giovane o sensibile e, comunque, il bollino 18+ sulla confezione del gioco parla decisamente chiaro.
Detto questo, sappiate che la tecnica maggiormente utilizzata nel primo capitolo durante il combattimento ero lo smembramento del corpo, tecnica che viene riversata in maniera ancora più eccelsa in questo secondo capitolo grazie anche a una quantità di sparatorie davvero uniche.
Dead Space 2 offre dunque una grossa quantità di sparatorie grazie anche all’enorme quantità di mostri che si possono incontrare durante il gioco: se nel primo capitolo le fasi di guerriglia erano focalizzate su tre o cinque individui necromorfi per volta, capaci di calcare sulla suspance, qui ci troveremo invasi da interi sciami di necro.
Questo compromesso gioca però un ritmo maggiore rispetto al primo capitolo perché la paura di finire con la testa staccata in quasi ogni attimo del gioco, è forse più palpabile e netta di quella proposta da situazioni in cui la calma o la suspance regnano.
LA PAZZIA DI ISAAC
Devo ammetterlo, l’inizio del gioco è uno degli intro più belli che mi sia capitato di vivere in un videogames.
Non solo è pieno di patos in ogni frase o inquadratura ma si rivela essere una perfetta contrapposizione fra pazzia e lucidità di un personaggio tormentato ma allo stesso tempo più maturo come Isaac.
Alla base della storia vi è dunque un personaggio principale più vivo ma anche tormentato dal rimorso.
Grazie a questa scelta, il gameplay di DS2 (abbreviamo), sarà decisamente più fresco, anche per quanto riguarda situazioni legate alla semplice storia, grazie a sequenze in cui il taciturno Isaac, esprime i suoi giudizi parlando con interlocutori secondari: novità vera, visto che nel primo capitolo, era praticamente muto.
Ma parliamo del gameplay e di qualche grossa novità riguardante il titolo in questione. Come detto sopra, la parte dedicata al combat system è stata maggiormente enfatizzata, questo vuol dire che anche dalla parte delle armi avremo qualche grossa sorpresa.
Ogni arma proposta nel gioco possiede una modalità di fuoco secondario che deve essere usata con carattere, visto che non sempre gli effetti su alcuni necro saranno i medesimi.
I mostri più grandicelli, ad esempio, se ne infischiano quasi bellamente delle armi di base e toccherà ricorrere a quelle più potenti per tirarli giù. Devo però ammettere che l’introduzione della Javelin Launcher mi ha gasato non poco, capace di sparare dardi ad alta velocità che impalano letteralmente qualsiasi cosa.
Avremo poi modo di indossare una nuova tuta spaziale che ci permetterà di volare. Ecco, l’approccio con questo tipo di esperienza è caotico ma divertente allo stesso tempo.
Da una parte ci verrà data l’occasione del volo libero che però, si scontra con l’assenza di gravità che ci porta forse un filino troppo spesso a testa in giù, senza capire davvero in che direzione orientarci.
Bello e sbilanciato allo stesso modo, il vero dramma arriva quando dovremo anche difenderci dai nemici che vogliono sbudellarci in volo.
Insomma, alla fine contano molto i comandi e l’esperienza in queste sessioni che comunque si ha dopo qualche volo di pratica ma le occasioni da mal d’aria non mancano.
Per quanto concerne i poteri speciali invece, nessuna novità: si può usare la cinetica per spostare gli oggetti e la stasi per bloccare qualche secondo cose o necro, utili sia nei combattimenti che per risolvere qualche puzzle sparso per il gioco.
EVOLUZIONE
Dead Space 2 si è evoluto maggiormente per quanto riguarda il gameplay, qui più frenetico e ossessivo ma è stato rivisto anche visivamente benché alla base del gioco ci sia il medesimo motore grafico.
Le animazioni facciali e corporee sono nettamente più precise e meno legnose, questo ha permesso di fluidificare l’azione del gioco.
Anche gli ambienti e la loro illuminazione è nettamente superiore e riesce a raggiungere vette di level design davvero eccelso: grazie anche all’abbandono degli stretti corridoi in favore di una scenografia più ampia come solo la Sprawl poteva essere: il grigiore della Ishimura si scontra con toni più caldi e strutture meno spigolose. In ultimo, non posso non citare l’ottima fotografia e la parte audio del gioco che qui, maggiormente studiate, evocano uno spirito horror di grandissimo impatto.
Insomma, tutti quelli che hanno amato alla follia il primo gioco, si ritroveranno per le mani un titolo decisamente più corposo.
Grazie anche ad una scenografia, quella della Sprawl, più grande e di ampio respiro: detto questo, non vuol dire che il gioco è stato reso più aperto, tutt’altro, la storia rimane assolutamente lineare.
Fra le ultimissime cose, posso citare anche l’implementazione di una parte dedicata al multiplayer che potrebbe fare felici alcuni utenti e far storcere il naso ad altri.
Mettiamola cosi, attualmente la parte del multiplayer non offre nulla di davvero innovativo sotto il sole: fra qualche mese però, se ne potrebbe riparlare sul forum per vedere se gli sviluppatori hanno migliorato o meno questo servizio che per il momento poteva anche non essere implementato.
Votazione finale: 9/10