Heroes Mid Season Brawl – Nella giornata di ieri si è svolta la seconda giornata della Mid Season Brawl di Hereos of the Storm. Altri sei match, al meglio delle due, validi per la fase a gironi che deciderà chi è dentro o fuori dalle eliminatorie vere e proprie. I grandi team, come Fnatic e eStar Gaming, hanno confermato la loro superiorità mentre Dignitas e MVP Black hanno rialzato la testa e hanno conquistato punti importanti. Ma andiamo con ordine:
La giornata viene aperta proprio dai campioni europei, i Fnatic, che incontrano la sorpresa australiana, i Nomia. Entrambi i team hanno vinto la loro prima partita nel Mid Season Brawl, ma la differenza di esperienza tra le due squadre ha deciso il risultato della sfida. Prima partita, nel Tempio Celeste, vede entrambi gli sfidanti scendere in campo con il doppio guerriero (Dehaka e Varian per Fnatic, Tyrael e Arthas per Nomia). Fin dalla prima attivazione dei templi, i Fnatic impongono il loro gioco e riescono subito ad assicurarsi una ‘double kill‘. A Livello 7 i Fnatic avevano già controllato i primi due tempi, distrutto il forte top e rubato il campo di mercenari ai Nomia. Partita a senso unico, tanto che il match si conclude in 9 minuti e 22 secondi, dopo una ‘penta kill‘ dei Fnatic con un Quackniix supremo con Genji, autore di un ‘triple‘ con un singolo ‘Assalto Rapido‘ del ninja di Overwatch. La seconda partita non poteva andare peggio per i Nomia, ma i Fnatic sono riusciti a meravigliarci ancora di più: nella Valle Maledetta, i campioni europei hanno conquistato tutti e tre i primi tributi, attivato la maledizione e conquistato il boss in top lane, chiudendo la partita con un tempo record di 7 minuti e 59 secondi.
Secondo match del giorno vede gli americani Roll20 affrontare il team del sud-est asiatico, i Deadlykittens. Gli Altari Infernali sono il teatro del primo match, dove i Roll20 decidono di usare una composition molto simile a quella del primo match dei Fnatic, con Genji, Abathur e Dehaka, accompagnati in questo caso da Tyrael e Malfurion. Gli americani però non riescono a replicare il successo degli europei e il match, nei primi minuti di gioco, sembra essere più a favore dei Deadlykittens. I Roll20 cambiano marcia dal livello 16 e grazie alla conquista degli altari riescono ad entrare dentro la fortezza avversaria. Il quinto punitore della partita è quello decisivo, riuscendo a sfondare la corsia top fino al core dei Deadlykittens. Anche la seconda partita va ai Roll20: nella Tomba della Regina Ragno sembra che i ragazzi asiatici facciano un errore da novizi, ignorando completamente le catapulte che stavano danneggiando il proprio core, impegnati come erano in un combattimento a centro mappa. Roll20 vs Deadlykittens finisce 2 a 0.
Super Perfect Team vs MVP Black
Match tutto orientale tra i cinesi Super Perfect Team e i coreani MVP Black. Anche qui, come per i match precedenti, la disparità di livello è evidente e entrambe le partite vanno a favore dei coreani, che si riprendono così del pareggio strappato nella prima giornata. Prima partita, Altari Infernali, parte leggermente a favore dei cinesi grazie al lavoro di Sylvanas, ma gli MVP riescono a ribaltare la situazione e a prendere vantaggio prima del livello 10. La partita termina con l’attivazione del terzo punitore che va dritto sul core avversario. Stesso identico corso si ha nella seconda partita, nei Campi di Battaglia Eterni, con i cinesi che conquistano il primo immortale e i coreani che iniziano lentamente per poi conquistare un vantaggio in esperienza e chiudere con due livelli di vantaggio sugli avversari.
Primo pareggio della giornata tra gli americani Tempo Storm e il team di Taiwan, i Soul Torturers. La prima partita rispecchia i pronostici con una facile vittoria dei Tempo Storm nelle Torri della Rovina. Cassia, come ultima scelta per i Tempo Storm, è un ottimo esempio di counter-pick ad una composition, quella taiwanese, completamente incentrata sui danni fisici (con Greymane, Kharazim e Muradin). Il secondo match si svolge nella Valle Maledetta e i Tempo Storm decidono di non scendere in campo con il doppio guerriero (ormai la normalità negli scenari competitivi di Heroes of the Storm) ma utilizzare il solo Anub’arak, mentre i Soul Torturers optano per gli onnipresenti Dehaka e Varian. Le scelte sembrano dare ragione ai Tempo Storm, ma piano piano i Soul Torturers tornano su e, pur avendo subìto più perdite, riescono a mantenere un discreto vantaggio in esperienza. La giocata che segna la partita avviene al minuto 20, dove un’ottima combinazione tra la Prigione del Vuoto di Zeratul e Sogno del Crepuscolo di Malfurion permettono ai Soul Torturers di annientare completamente il team avversario e distruggere il loro core. Tempo Storm vs Soul Torturers finisce in pareggio, 1 a 1.
La quinta sfida del giorno è tutta a favore del team cinese eStar Gaming. Gli avversari sono i campioni sudamericani, i brasiliani Red Canids. Come era prevedibile i cinesi riescono in una doppia vittoria abbastanza facile. L’unica cosa da segnalare è il debutto di Valeera nel Mid Season Brawl, senza però essere troppo decisiva nella partita in cui è stata impiegata.
L’ultima partita del giorno è forse la più attesa dagli amanti degli eSports. Il Team Dignitas deve rialzare la testa dopo la sconfitta subìta nella prima giornata e deve farlo contro i campioni di Corea, gli L5. La prima sfida ha come teatro i Campi di Battaglia Eterni, nei quali vediamo un draft dove i team si dividono equamente gli eroi più performanti del momento (Genji, Malfurion e Dehaka per gli L5, Anub, Mantogrigio e Kharazim per i Dignitas). Partita equilibrata per tutta la prima metà, tanto è che i due team raggiungono il livello 10 contemporaneamente ed entrambi senza subire alcuna kill. Al secondo immortale i coreani riescono in una ‘quad-kill‘ e a guadagnare, successivamente, tre livelli di vantaggio. Ma la fame di vittoria per i Dignitas è così forte che, anche se in svantaggio di due livelli, riescono ad impegnare gli L5 poco prima di conquistare il terzo immortale assicurandosi un ‘triple‘. Il quarto immortale segna il sorpasso e la vittoria, inimmaginabile, per i Dignitas. Il secondo match è nella Valle Maledetta: se da una parte i Dignitas otpano per una scelta classica (Abathur e Mantogrigio), gli L5 stupiscono selezionando Ragnaros, debutto anche per questo eroe nel Mid Season Brawl. La partita è equilibrata ma i Dignitas sembrano ispirati dalla prima vittoria e a livello 10 sono già leggermente in vantaggio. La prima maledizione si attiva solo al quinto tributo e segna la fine della partita: i Dignitas segnano un ‘triple‘, conquistano il tributo e il boss e vanno per il core. Nulla può fare la difesa degli L5. Dignitas chiudono 2 a 0 la seconda giornata del Mid Season Brawl e rialzano la testa.