Gli utenti di Iliad trarranno vantaggio da una vittoria giudiziaria della compagnia telefonica francese: eliminato il vincolo.
La Iliad ha vinto una causa contro l’AGCOM. Un anno fa l’operatore telefonico francese aveva infatti intentato una causa contro l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni riguardo a una nuova regola sull’uso di contratti con rate di pagamento superiori ai ventiquattro mesi per la vendita di dispositivi come smartphone e modem.
Tutto parte dalla delibera AGCOM 307/23/CONS, pubblicata a gennaio 2024, che stabiliva per gli operatori telefonici la possibilità di poter offrire contratti di pagamento superiori ai due anni. Per Iliad, tuttavia, tale pratica andava interpretata come una violazione del Codice Europeo delle Comunicazioni Elettroniche (CEE). Il codice in questione impone infatti un limite massimo di ventiquattro mesi per i contratti, con poche eccezioni.
Ed è così che il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio ha accolto il ricorso della Iliad, stabilendo che non è possibile rateizzare i terminali e i modem forniti al cliente per periodi superiori ai termini stabiliti dall’UE. Tutto ciò salvo esplicito consenso da parte del consumatore e solo in presenza di estensioni legate a servizi aggiuntivi.
Per la Iliad il vincolo superiore ai ventiquattro mesi rappresentava uno svantaggio per i consumatori. Il cliente costretto a pagare rate per un modem per oltre due anni poteva infatti sentirsi impossibilitato o comunque limitato nella scelta di poter cambiare operatore o piano tariffario.
Iliad abbatte il vincolo: ora i clienti godono di maggiore flessibilità
La misura, volta a proteggere i consumatori e a promuovere una maggiore concorrenza nel mercato delle telecomunicazioni, si traduce in alcune interessanti novità per tutti gli utenti italiani. Innanzitutto gli operatori dovranno ora limitare i piani di pagamento al massimo di due anni. Inoltre, gli utenti potranno cambiare operatore o piano tariffario più facilmente, senza essere penalizzati dalla presenza di rate residue.
Di contro, però, bisogna considerare che i prezzi, almeno potenzialmente, potrebbero crescere. I costi dei contratti potrebbero quindi aumentare, dato che i pagamenti saranno distribuiti su un periodo più breve.
In ogni caso, grazie a Iliad, gli utenti potranno godere di maggiore trasparenza. Nel 2025, di certo, le condizioni contrattuali saranno più trasparenti, perché finalmente in linea con le regole europee. L’accoglimento del ricorso obbligherà nel concreto i fornitori e gli operatori a riformulare le proprie offerte. Tutti dovranno rimodulare i piani di pagamento per modem e telefonini al massimo di due anni. Quindi, la sentenza può esprimere un evidente impatto sulle politiche contrattuali di molti operatori europei.