Google ha purtroppo una lunga tradizione di progetti lanciati, soldi spesi, idee buttate in giro e silenzio assordante. Anche stavolta finirà in questo modo?
La società della grande G pare proprio non sapere bene a volte quello che vale la pena fare e quali sono i progetti da portare avanti. A titolo di esempio di quello che ora le avrebbe fatto comodo il suo innovativo ma forse troppo visionario sistema di videogiochi in abbonamento Stadia.
Ma non ci sono soltanto i progetti lanciati e poi abbandonati nel lungo curriculum della società. Alcuni servizi sono arrivati, li abbiamo usati, e poi ci sono stati tolti. Come possa la società riuscire ancora a reggersi nonostante questi che sembrano buchi nell’acqua clamorosi è un mistero.
Un mistero che si aggiunge anche a quello che sta succedendo con un device che sarebbe dovuto arrivare l’anno prossimo ma che invece a quanto pare non avremo. Eppure questa cancellazione non è la fine del progetto di per sé.
La strana strategia di Google con questo device
Tra le molte cose che Google ha fatto negli ultimi anni ci sono i suoi smartphone. Prodotti un po’ di nicchia, di più che discreta qualità ma di certo senza una presa generale sul pubblico rispetto alla concorrenza. La società della grande G però non sembra voler gettare la spugna in questo caso e infatti, oltre agli smartphone e a tutti gli accessori per la casa, ha prodotto almeno un tablet.
Il Google Pixel Tablet. E l’anno prossimo avremmo dovuto vedere la versione 2. Stando però ad alcune voci di corridoio che sono poi state confermate, il lancio del tablet 2 non si farà. Il progetto con nome in codice Kiyomi aveva ricevuto un primo riconoscimento all’interno di una beta per Android 14 a febbraio scorso. A significare che comunque il progetto stava camminando.
Ma adesso pare che non ci sarà nessun Pixel Tablet 2. Eppure Google nel 2027 potrebbe invece uscire con quello che sarebbe dovuto essere il Pixel Tablet 3. Di certo il 2027 sembra lontanissimo e nel frattempo anche il settore dei tablet continuerà ad affollarsi. Quali siano le motivazioni per cui il progetto del Tablet 2 sia stato accantonato probabilmente non le conosceremo mai.
Il primo Pixel Tablet è stato un buon esperimento ma con un margine di miglioramento. Per esempio per quello che riguarda lo schermo. Parlando di un device che all’uscita costava oltre 500 euro avere uno schermo AMOLED a 60 Hertz non è stata una grande scelta. Altro punto dolente, la paradossale difficoltà di utilizzarlo in tandem con altri oggetti prodotti dalla società della grande G.
Una occasione persa per Google per rafforzare la sua presenza all’interno delle mura domestiche globali. Forse gli aggiornamenti che avremmo potuto vedere nel Pixel 2 arriveranno nel tablet in arrivo tra qualche anno. Sempre ammesso che poi, nel frattempo, la società non cambi idea un’altra volta.