È scontro aperto tra un senatore degli Stati Uniti d’America e Gabe Newell, boss di Valve. Oggetto della disputa sarebbe la piattaforma Steam e gli eventi di hate speech al suo interno.
Steam è una piattaforma ormai estremamente famosa nel mondo dei videogiocatori. Si tratta di una vera certezza per chiunque si approcci al gaming da PC, rappresentando per tantissimi una libreria digitale infinita, su cui è possibile trovare di tanto in tanto, sconti di vario tipo, promozioni oltre che tantissimi titoli in Accesso Anticipato, una vera droga per molti. Eppure, anche Steam pare avere lo stesso problema di tantissime altre piattaforme social.
Il merito del successo di Steam, si deve in gran parte alla lungimiranza di Gabe Newell, il boss di Valve ovvero la società che ha creato e che possiede Steam. Gabe è uno dei volti buoni dell’industria, un vero e proprio personaggio. Eppure, nonostante tutto, anche lui ultimamente è finito nel mirino della politica americana, per via di una gestione poco oculata proprio di Steam, o almeno così lo ha attacco un senatore degli Stati Uniti tramite una lettere aperta.
La lettere aperta, cosa farà adesso Gabe?
Politica contro videogiochi, uno scontro interminabile che adesso però, negli Stati Uniti, si completa con un ulteriore tassello che mette in luce una questione che fino a oggi, pareva appannaggio soltanto degli addetti ai lavori. Negli scorsi giorni infatti, il senatore dello Stato della Virgina, tale Mark Warner, ha scritto una lettera aperta indirizzata a Gabe Newell, capoccia di Valve. Il contenuto riguarderebbe una richiesta di maggior moderazione della piattaforma Steam.
Secondo Warner infatti, si sarebbe reso necessario che Valve dia un giro di vite alla “retorica dell’odio che prolifera su Steam”. Warner mette in luce il fatto che, secondo la sua osservazione, su Steam sarebbero diversi i contenuti e le discussioni che finiscono col vertere su argomenti “antisemiti, nazisti, di odio sessuale o di genere e di supremazia bianca”.
Warner chiede dunque a Valve di allineare i suoi standard di moderazione, così da evitare “la dilagante proliferazione di contenuti basati sull’odio”. Le affermazioni di Warner arrivano in seguito a un rapporto dell’Anti-Defamation League (ADL), secondo cui sarebbero più di 100mila i gruppi creati dagli utenti, atti solo alla glorificazione dei temi sopra riportati. Inoltre Steam accoglierebbe quasi 1 milione di utenti con immagini di profilo che richiamano estremismi di vario tipo.
Warner si è detto preoccupato dal dilagare di tali contenuti, su una piattaforma che conta milioni di utenti tra cui tanti giovani, anche alla luce della posizione dominante che Steam ha sul mercato. Similmente, Warner si era scagliato tempo fa contro Discord, accusando la piattaforma di ignorare gruppi che spingevano gli utenti al suicidio e all’autolesionismo.
In ogni caso, il senatore ha chiesto a Valve di rispondere alla lettera entro e non oltre il 13 dicembre, pena un “esame più intenso da parte del governo federale”.